SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: C’erano una volta i fichi di San Fili... ed anche l’azienda della famiglia Giorno. (1)

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giovedì 20 ottobre 2022

C’erano una volta i fichi di San Fili... ed anche l’azienda della famiglia Giorno. (1)



La foto sinistra è stata ripresa dal web.

L’articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di luglio 2020... a firma di Pietro Perri.

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Sui fichi di San Fili e sulla loro raccolta, lavorazione, conservazione e commercializzazione ne ho parlato abbondantemente in una serie dei miei tanti articoli (almeno quattro) sul recupero della memoria popolare apparsi in particolare, nella seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso, sul quindicinale l’occhio (n.d.r.: giornale a diffusione locale voluto e diretto dalla bravissima giornalista Marisa Fallico).

In tale articolo citavo, su suggerimento dell’indimenticato amico Mario Oliva, l’azienda di raccolta e lavorazione (selezione, confezionamento e commercializzazione) di tali prelibatezze locali gestita dalla famiglia Giorno.

Parliamo degli anni Trenta/Quaranta del secolo scorso e quindi di un periodo decisamente anteriore all’azienda gestita (sempre a San Fili e sempre in relazione alla selezione, al confezionamento ed alla commercializzazione degli ancor famosi fichi locali) dalla famiglia Lio (murgheddrini). Con la famiglia Lio infatti ci ritroviamo già negli anni Cinquanta/Sessanta.

Sarebbe quasi da ipotizzare che la famiglia Lio sia subentrata in tutto, su tale attività, e per tutto alla famiglia Giorno. Purtroppo quando ho provato a chiedere in giro a qualche anziano sanfilese se avesse conosciuto tale famiglia e se avesse mai lavorato (qualcuno di loro o qualcuno dei propri anziani familiari) nell’azienda dagli stessi gestita e quindi se fosse a conoscenza di che fine avesse fatto tale famiglia sembra che tutti cadessero dalle nuvole.

Tutti, appunto, tranne che l’amico Mario Oliva (preziosa fonte di tanti miei scritti di cui purtroppo ho dovuto fare prematuramente a meno).

Nel mio articolo pubblicato sul citato quindicinale l’occhio nel mese di settembre del 1999 tra l’altro leggiamo:

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«Una storia non tanto breve, dicevo, anche e soprattutto perché pur essendo la famiglia Lio l'ultima famiglia a commercializzare i fichi di San Fili, certamente non fu la prima.

Un'altra famiglia rimasta famosa a San Fili per tale commercio fu la famiglia Giorno, proprietaria all'epoca dello stabile dove attualmente alloggia la locale stazione dei Carabinieri (n.d.r.: all’epoca in cui scrissi l’articolo. In tale stabile infatti oggi è ospitata la biblioteca comunale intitolata al prof. Goffredo Iusi).

Nelle stanze a piano terra del loro stabile, i Giorno avevano i locali adibiti allo stabilimento e per la lavorazione (impacchettamento ecc.) delle varie leccornie che a San Fili venivano prodotte con l'utilizzo dei fichi.

Tale famiglia, per la bontà del prodotto posto sul mercato, fu nominata "fornitrice ufficiale", di fichi lavorati, della reale Casa Savoia. Un'onorificenza questa che dava il diritto all'illustre famiglia sanfilese di riportare tale dicitura sull'etichetta applicata sulla confezione del prodotto stesso».

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I fichi di San Fili che pubblicai sul quindicinale l’occhio li raccolsi in un unico documento che poi riproposi nel mio sito web “San Fili by Pietro Perri” prima e poi su questo blog.

Ed è grazie a questa pubblicazione sulla rete che un giorno di tanti anni fa fui contattato da una giornalista, di cui non ricordo il nome, che collaborava con la rivista “Calabria Produttiva”.

Questa giornalista mi chiese se poteva utilizzare (ovviamente citandomi) alcune informazioni riportate nella mia pagina dedicata ai fichi di San Fili e, in particolare, se avessi altre informazioni o notizie documentate in relazione all’azienda della famiglia Giorno ed a quanto riportavo in merito alla stessa nei rapporti con la Casa Savoia e con il diritto riconosciutale di fregiarsi della dicitura, sulle proprie confezioni di fichi lavorati, “Fornitrice ufficiale della Real Casa Savoia”.

Risposi “si” alla prima domanda e “no” alla seconda. Ciò che io scrivo (o trascrivo dalla memoria dei nostri anziani) sono sempre stato convinto che non appartiene a me ma appartiene alla Comunità Sanfilese e quindi al Mondo. Per quanto riguarda il discorso sulla famiglia Giorno invece sono stato costretto a rispondere che navigavo nel buio assoluto.

Tranne ciò che mi rivelò l’indimenticato Mario Oliva nulla sapevo e quindi nulla potevo dire di più. E se non fosse perché reputavo degno di fiducia il caro Mario... ci mancava poco che non iniziassi a pensare che la memoria dello stesso non avesse preso un bruttissimo abbaglio (considerato che nessuno, sembra, a San Fili ricordasse tale azienda e tale famiglia).

Fatto sta che qualche mese dopo uscì in edicola il tanto atteso numero della rivista “Calabria Produttiva” dove, in un articolo dedicato alla coltivazione, raccolta, lavorazione e commercializzazione dei fichi nella nostra regione, veniva citato anche il mio nome e l’azienda della famiglia Giorno di San Fili.

Sul numero 3 del 2003 della rivista “Calabria Produttiva” (di cui a sinistra riporto la copertina) leggiamo:

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«La tradizione parla di risultati notevoli, narrando il caso della famiglia Giorno di San Fili, comune dell’entroterra cosentino, che vanta un prestigioso passato nella confezione dei fichi e dei palluni (sic!) in particolare. Come ci segnala il cultore di storia e tradizioni locali, Pietro Perri, pare che la famiglia Giorno, grazie alla raffinatezza dei suoi prodotti, fosse nominata “fornitrice ufficiale” della Real Casa Savoia, onorificenza che dava il diritto a riportare tale dicitura sull’etichetta dei prodotti. Oggi non ci sono casati illustri a conferire imprimatur così prestigiosi ma legislazioni nazionali e comunitarie che, attraverso opportuni provvedimenti, attribuiscono una sorte di certificato di nascita e d’identità ai prodotti tipici di un territorio.»

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Chissà, forse quando per la prima volta pubblicai questa notizia non facevo altro che scrivere una pagina di storia della nostra bella Comunità Sanfilese... inventandola di sana pianta.

Forse effettivamente quella famiglia Giorno (che pare nulla avesse a che fare con il caro indimenticato prof. Maurilio) a San Fili non era mai esistita.

Forse... o forse, si?

(continua).

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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.

... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

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