SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: dicembre 2014

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

sabato 27 dicembre 2014

Il dramma dei tumori a San Fili e nei Comuni limitrofi - Il Comitato PAN si presenta ai cittadini.

Domenica 7 dicembre 2014 ho assistito ai lavori di un convegno-incontro, tenutosi all’interno della sala convegni della Biblioteca “G. Iusi”, sul problema dell'incidenza tumorale a San Fili e nelle zone collegate.
Il convegno-incontro era organizzato da un gruppo di giovani: in modo serio e al di sopra delle parti così come il tema meritava.
Nel vedere come si è svolto il tutto non ho potuto fare a meno di pensare che comunque San Fili e la Comunità Sanfilese un futuro ce l'hanno... e non mi riferisco solo al tema trattato in occasione di tale convegno-incontro né, con queste riflessioni e con il breve resoconto dell’iniziativa che riporto di seguito, ho come mira il criticare qualcosa o qualcuno... solo elogiare ed elogiare convinto.
Un futuro, dopotutto, che appartiene SOPRATUTTO a questi stessi giovani: complimenti.
... by Pietro Perri.
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Un incontro quello tenutosi domenica 7 dicembre all’interno della sala convegni della Biblioteca comunale “Goffredo Iusi” di San Fili interessante e significativo anche per la presenza, in sala, di alcuni sanfilesi colpiti in seno alle proprie famiglie (e che quindi hanno pagato o stanno pagando un caro prezzo in prima persona) dal dramma dei cosiddetti “tumori”. Un male questo che ti lima (ti distrugge) su più fronti: economico, psico-fisico e sociale. E come tale segna per sempre la vita di quanti ne vengono anche semplicemente sfiorati.
Il tema portante della serata era “Ricerca e salute: un cammino comune”.
La sala, inutile dirlo, era gremita e ciò più che fare onore agli organizzatori è una cartina del tornasole del dramma che si sta vivendo in questi ultimi decenni nella nostra Comunità. Una Comunità, quella Sanfilese, che, malgrado la triste situazione che l’accomuna anche agli abitanti dei paesi limitrofi, deve giustamente iniziare a convincere la stessa a porsi, così come stanno facendo i giovani del Comitato PAN, tutta una serie di domande in merito.
Ad aprire i lavori, presentando il Comitato, ci ha pensato la bravissima Alba Onofrio. E’ stata lei a spiegare ai presenti il perché di una scelta, punto base, di formazione di tale stupenda istituzione: del Comitato, anche e soprattutto al fine di evitare strumentalizzazioni, avrebbero fatto parte solo dei giovani. Una scelta decisamente condivisibile e, visti i risultati della serata, quasi certamente l’unica, specie in questo momento, percorribile.
Nel corso del suo intervento Alba Onofrio ha accennato, ovviamente, al lavoro finora svolto dal Comitato.
La parola è quindi passata al dottor Giuseppe Francesco Rago, giovane medico di San Vincenzo la Costa (altro Comune segnato da un’alta incidenza tumorale), il quale ha trattato spiegando in termini medici la patologia spiegando in generale le neoplasie e le possibili cause.
Successivamente è intervenuto Vittorio Argentino (figlio di Ottorino, recentemente e prematuramente scomparso) che ha illustrato la mappa delle falde acquifere e lo studio sull’acqua, per quanto riguarda la componente chimica, effettuato da un laboratorio piemontese, e quindi al di sopra delle parti, in materia su richiesta dello stesso Comitato PAN. Tali analisi non riguardavano il discorso batteriologico, in quanto lo stesso viene affrontato già periodicamente dalle AS (Aziende Sanitarie) di zona, ma solo quello della ricerca di presenza di metalli pesanti come tali altamente nocivi per l’essere umano.
E’ giusti dire che dalle succitate analisi chimiche e dalle preesistenti analisi batteriologiche ufficializzate dagli Enti Locali in merito alle sorgenti (rete idrica inclusa) presenti sul territorio  di San Fili non sono comunque state evidenziate presenze di componenti bio-chimiche compromettenti per la salute dei fruitori delle stesse. Quindi l’acqua a disposizione dei Sanfilesi ancora oggi complessivamente si presenta come un’acqua più che potabile.
La parola è passata, giunti a questo punto, a Vincenzo Crivaro che si è occupato di presentare i dati relativi ai decessi registrati  a San Fili negli ultimi 3 anni ed ovviamente ricercando nel complesso la percentuale ipotetica degli stessi avvenuti in concomitanza di presenze tumorali e/o sospette tali. I relativi grafici sono stati ottenuti grazie all'aiuto di Italo Toscano e dello statistico Francesco Di Iacovo. Questi hanno elaborato i dati distinguendo il numero di decessi per tumore, la fascia d’età maggiormente colpita e il sesso maggiormente colpito. Tali dati sono stati rapportati alla media presente sia sul territorio regionale che su quello nazionale.
Ha concluso il giro degli interventi previsti in scaletta Luigi Cortese.
Luigi ha descritto nel suo intervento l’importanza dell’istituzione del “Registro dei Tumori” a base provinciale di cui tutte le AS dovrebbero munirsi anche e soprattutto al fine di monitorare in modo ufficiale il problema dell’incidenza tumorale sul territorio e, studiandone gli eventuali risultati, provare a cercare una soluzione per arginare il dramma in cui sempre più persone s’imbattono quotidianamente.
Finito il giro dei succitati interventi è stata passata la parola al pubblico per eventuali integrazioni e/o richieste di chiarimenti in merito a quanto brillantemente esposto dai membri del Comitato PAN di San Fili.
Un lavoro di notevole importanza quello progettato e portato avanti dai giovani del Comitato PAN. Un lavoro che va avanti, non senza sacrifici, ormai da oltre un anno e che li ha visti anche girare casa per casa al fine di ottenere dati da elaborare. Un lavoro degno di stima e che lascia ben sperare: i nostri giovani, appunto, sembra stiano provando a riappropriarsi della propria dignità e soprattutto del proprio futuro.
Perché il futuro di ogni essere vivente è anche e soprattutto il diritto alla salute.  
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... un caro abbraccio a tutti by Pietro Perri.
... /pace!

giovedì 25 dicembre 2014

Milano Piazza Duomo - Natale 1987.

Una politica posta su basi prettamente consumistiche, purtroppo, ha creato gravi lacerazioni nei nostri cuori e l'odio, la voglia di veder fallire il vicino di casa, il parente che è riuscito a salire un gradino in più di quello che siamo riusciti a salire noi, ci consuma quotidianamente il fegato.
Che Natale... "ud'è cumu na vota", me ne resi conto una diecina d'anni fa a Milano.
Salito, all'epoca, sul tram 24 (quello che amorevolmente chiamavamo il "Vigentino") ad un angolo di Piazza Duomo... era Natale anche allora. Presi posto aspettando fremente che il Vigentino bruciasse il tratto che mi separava dalla meta. Attesa vana: fatta qualche diecina di metri, giunti in Largo Cairoli restammo bloccati, causa il traffico, per quasi una ventina di minuti.
Davanti a me stavano seduti una madre con un bambino di non più di quattro anni. Il bambino, giunto all'esasperazione dall'attesa (per i milanesi la parola "attesa" era vietata anche nei vocabolari) chiese alla madre perché il tram non procedeva. La madre cercò di spiegargli, in un linguaggio più che appropriato, che essendo in periodo natalizio era più che normale visto che "tutti i genitori comprano il regalo per i propri bambini", dopotutto l'avevano fatto anche loro il giorno prima.
Quello che lasciò di stucco la madre e ancor più il sottoscritto fu la risposta del bambino: "Mamma, ma allora il Natale è la festa più brutta dell'anno?".
Proprio così: in un mondo stupido ignorante e consumistico, nella drammaticità dell'osservazione, l'essere meno aberrato, riflettendoci bene, finiva per essere un bambino di soli quattro anni. Un bambino che regali ne riceveva quotidianamente non poteva non pensare quanto fossero deplorevoli le spese natalizie (e quindi il Natale) se dovevano bloccare l'ingranaggio Milano.
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Milano Piazza Duomo:
"Ho fame!!!",
Un cartello fra le gambe,
"Non ho un lavoro",
una firma inconfondibile:
"A.I.D.S."!

Un uomo malvestito
denutrito e col volto da rasare;
una donna che scosta il bambino
dal pericolo incombente;
un ragazzo scongiura la morte
lasciandosi scivolare tra le dita
un deca altrimenti speso.

Milano Piazza Duomo:
"Ho fame!!!",
un cartello fra le gambe,
"Siamo sette fratelli",
una firma inconfondibile...
"Miseria"!

Il fanciullo narra una storia
che ormai nessuno vuol più sentire;
qualche spicciolo che cade
nel cartone mal tagliato:
una speranza tradita,
un giocattolo rotto.

Milano Largo Cairoli,
il Vigentino snobbato dal traffico,
un pargolo chiede alla madre
l'insulsaggine della vita corrente.
"E' Natale!"... Natale:
la festa più brutta dell'anno.
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... un abbraccio a tutti by Pietro Perri.
... /pace (soprattutto a chi ne ha bisogno)!

sabato 20 dicembre 2014

... E SE PARTECIPASSI AL GIOCO DE "L'EREDITA'"? SAN FILI E LE MAGARE... IL MIO ARGOMENTO FORTE.

Ok, l'ammetto: mi piacerebbe tantissimo partecipare ad un gioco televisivo ed in particolare a "L'eredità" (quello condotto - su RaiUno - da Carlo Conti... sostituito in questo periodo da Fabrizio Frizzi. Mi piacerebbe e per questo ho partecipato per ben due volte ai provini dello stesso: una volta (l'anno scorso) a Salerno ed una volta (una trentina di giorni addietro) a Lamezia Terme (CZ).
La prima volta? ... non m'hanno chiamato a partecipare alla trasmissione! ... e sono arcisicuro che non mi chiameranno neanche stavolta. Troppi potenziali concorrenti ad ognuna delle due selezioni... ed io sono sempre e comunque uno di troppo.
In ogni caso ai provini me la sono giocata di cuore su un bellissimo argomento: San Fili e le sue... magare.
Chissà... se le magare di San Fili si trovassero confessate e ci mettessero una buona parola... magari una volta o l'altra potrei partecipare anch'io... a questo simpatico giovo televisivo.
Ovviamente io non giocherei per il solo gusto di partecipare ma... per il gusto anche di portare qualche soldino a casa.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

SAN FILI - AMMINISTRATIVE 2015 - PIETRO PERRI - (comunicato n. 1).

Personalmente (politicamente - anche localmente - parlando) ho sempre giocato a carte scoperte e con indiscussa onesta morale... forse è solo per questo che ancora non sono riuscito ad essere eletto in un Consiglio comunale del nostro amato/odiato... paesino di  San Fili.
E' per questo che da "illo tempore" ho detto apertamente che se sarei entrato in una lista (nelle amministrative del - credo - mese di maggio 2015) quella lista sarebbe stata quella guidata da Antonio Argentino... in assenza del sindaco in carica Ottorino Zuccarelli.
Da questo momento in poi, inutile dirlo, di tanto in tanto scriverò sui miei spazi (Facebook profilo e su Facebook pagina blog, sul mio sito base e blog su blogspot) anche qualche zippatina "pseudo politica".
Farò tutto ciò cercando anche di ironizzare su una situazione a dir poco tragica quale quella che ormai da decenni stanno vivendo il territorio sanfilese e la Comunità Sanfilese.
A tutti coloro che leggeranno determinati post e vorranno rispondere agli stessi li prego di utilizzare la mia stessa moneta: educazione e rispetto verso gli altri e possibilmente... sdrammatizzazione (anche con ironia) di problemi a volte neanche esistenti.
Chi offende... sarà automaticamente cancellato dai miei contatti e da questo spazio.
Non gliene frega niente? ... già con tale atteggiamento dimostra cosa o chi è!
Un piccolo consiglio a tutti (anche a me stesso): le elezioni politiche e/o amministrative non possono durare cinque anni ma al massimo due mesi prima delle votazioni e due mesi dopo le votazioni stesse.
Ricordiamoci di ciò: avviene nei paesi civili e, che ci crediate o no, SAN FILI - malgrado tutto e malgrado noi - E' UN PAESE CIVILE!
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

domenica 14 dicembre 2014

Pillole d'ignoranza: la Guerra 1915-1918... iniziata il 1914.

Ho appena finito di leggere un libro sulla Prima Guerra Mondiale ("Catastrofe 1914. L'Europa in guerra" di Max Hostings) e come ogni libro finora letto - incluso favole tipo "Biancaneve e i sette nani" dei fratelli Grimm o "La fattoria degli animali" di George Orwell - anche da questo ho appreso qualcosa.
Ho appreso ad esempio che uno dei pochi modi per far cessare una guerra che non avrebbe dovuto neanche iniziare è... perderla.
Poi... ho capito finalmente anche perché pur essendo iniziata nel 1914 e finita nel 1918 la Prima Guerra Mondiale... noi italiani non la ricordiamo come la "Guerra 1914-18" ma semplicemente come la "Guerra 1915-18".
... da non credere: anche a quello storico appuntamento... siamo arrivati un anno dopo. E malgrado un anno di ritardo (e le perdite in vite umane subite)... abbiamo avuto ottimi vantaggi territoriali da tale tragico... inumano evento.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

venerdì 12 dicembre 2014

Morti e feriti per un incidente ferroviario sulla Paola-Cosenza.



Nella foto a sinistra: Particolare della prima pagina della gazzetta bisettimanale “Cronaca di Calabria” del 17 novembre 1942. Sotto, sempre a sinistra, riproduzione d’una cartolina degli anni Sessanta del secolo scorso in cui si vede l’edificio che ospita la stazione ferroviaria di San Fili. Con, come sfondo, il pittoresco borgo.

L’articolo che riporto di seguito è apparso sulla gazzetta bisettimanale “Cronaca di Calabria” del 17 novembre 1942 e riporta la cronaca del disastro ferroviario avvenuto due giorni prima. In tale disastro ferroviario - uno dei peggiori della storia delle Ferrovie Italiane - morirono 21 persone... una delle quali, Ernesto Albamonte, era sanfilese.

Un motivo per cui pubblico (riporto) tale articolo su questo spazio? ... diciamo tre: 1) sto lavorando ad un pezzo in merito a tale disastro (pezzo in fase di pubblicazione - a puntate - sul Notiziario Sanfilese) ed è giusto mettere anche a vostra disposizione parte dello stupendo materiale che sto raccogliendo in merito; 2) nel disastro è passato a miglior vita anche un nostro compaesano citato nell’articolo stesso; 3) tale articolo mi è costato anche 28 euro a causa di una multa che mi sono beccato in Piazza XV Marzo a Cosenza (ringrazio per il piacere il corpo della polizia Provinciale... una confezione di medicine purganti ai due membri di tale stupendo organismo, di cui le casse provinciali potevano fare benissimo a meno, per non aver minimamente voluto sentire le mie ragioni per quanto fossi la davanti quando facevano “il loro dovere”) e ritengo a tal punto cosa più che giusta valorizzare appieno tale lavoro.

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Morti e feriti per un incidente ferroviario sulla Paola-Cosenza.

Il treno 4371, che parte da Paola verso Cosenza, alle ore 4,30, domenica per mancata azione dei freni sul tratto a dentiera fra le stazioni di S. Lucido e Falconara Albanese, retrocedeva assumendo forte velocità.

All’ingresso di una curva di raggio ristretto deviavano le carrozze urtando contro la parete della trincea, mentre la locomotiva, staccata dal treno, proseguiva la corsa.

Si deplorano 18 morti ed una cinquantina di feriti. Trovansi sul posto alte autorità ferroviarie per procedere ad un’inchiesta circa le cause dell’incidente.

I soccorsi.

Appena giunta notizia del gravissimo incidente ferroviario, prontamente partivano da Cosenza i soccorsi necessari.

Pronta fu l’azione del Partito: immediato l’intervento dei Gerarchi della Federazione dei Fasci sul luogo del disastro. La Federazione ha messo immediatamente a disposizione macchine, materiale di pronto soccorso e l’opera dei dirigenti, veramente lodevole ed encomiabile, che si sono prodigati nell’assistenza ai feriti, nel ricupero dei morti e con ogni mezzo che valesse a portare un soccorso materiale o morale ai colpiti.

Sul posto giungevano anche tutte le autorità provinciali politiche, amministrative e militari.

Veramente efficace l’azione svolta dal Corpo dei vigili del Fuoco, dalla Croce Rossa, dalla G.I.L., dall’Esercito, dalla Questura, dai Carabinieri, dalla Milizia Ferroviaria, dai medici di Paola, da contadini e privati cittadini che hanno proceduto sul posto ai primi soccorsi.

I feriti più gravi, dopo avere ricevuto le prime cure sul posto stesso del disastro, venivano trasportati all’Ospedale Civile «Principe di Napoli» di Cosenza dove hanno avuto dall’encomiabile intervento di tutto il corpo sanitario, le cure del caso.

Il Federale visita il luogo del disastro e gli infortunati,

Il Segretario Federale, appena venuto a conoscenza del grave disastro ferroviario accaduto sulla linea Cosenza-Paola, accompagnato dal Direttore di «Calabria Fascista» si è recato a visitare i luoghi dove è accaduto il fatto luttuoso e i feriti ricoverati nell’ospedale «Principe di Napoli» della nostra città.

Quivi, ricevuto ed accompagnato dai medici di servizio, il Gerarca nelle varie corsie, si è intrattenuto a lungo con i feriti, interessandosi alle loro condizioni ed assicurando ogni assistenza da parte del Partito.

Per tutti il Federale ha avuto parole di conforto.

Accompagnato dal Maggiore Gallotti il Federale ha anche visitato nel reparto della Croce Rossa i tre ufficiali feriti nell’incidente e quindi si è intrattenuto a lungo con i soldati ricoverati nelle varie sale di chirurgia e di medicina. Ai camerati alle armi, attualmente degenti nel nostro Ospedale, il Federale ha rivolto espressioni di viva e cordiale solidarietà e ha assicurato che il Partito è sempre vicino ai soldati e che essi possono liberamente disporre dell’assistenza della Federazione nei loro bisogni.

Il Federale si è recato, quindi, al Cimitero a rendere omaggio alle salme del disastro ferroviario. Nelle cappelle, ove le salme sono temporaneamente esposte, il Gerarca si è incontrato ed intrattenuto con alcuni parenti delle vittime, ai quali ha espresso il cordoglio del Partito.

Nel pomeriggio la Fiduciaria Provinciale dei Fasci Femminili si è recata anch’essa tra i feriti ricoverati nello stesso Ospedale intrattenendosi cordialmente con loro ed offrendo vari doni.

I funerali.

Il cuore di Cosenza si è ancora una volta manifestato in occasione dei funerali dei deceduti nel grave disastro ferroviario. Già fin dalla prima notizia l’impressione è stata dolorosa e man mano che i primi feriti son giunti al nostro Ospedale Civile «Principe di Napoli» è stato un soccorrere di cittadini di ogni condizione sociale. Poi durante la notte sono giunte le salme delle vittime, che sono state composte amorosamente in una sala del Nosocomio, e per tutta la mattinata di lunedì è continuato senza sosta il pellegrinaggio pietoso.

Ai funerali ha partecipato tutta Cosenza, e mai come questa volta veramente non v’è esagerazione. Oltre ventimila persone hanno seguito i carri sui quali erano state composte le bare, che erano seguite dai familiari. Vi erano tutte le autorità e gerarchie; tutte le organizzazioni del Partito, sindacali, giovanili; le scuole; gli uffici pubblici; le associazioni patriottiche e combattentistiche, rappresentanze delle forze armate e tutti gli ufficiali di stanza a Cosenza e quelli in congedo.

Dopo la benedizione delle salme si è mosso il corteo interminabile che è passato per le vie di Cosenza, tra fitte ali di popolo commosso, nel mentre tutti i negozi avevano chiuso per lutto cittadino, così come per lutto cittadino avevano chiuso i locali di pubblici spettacoli.

Per via Roma, Corso Umberto, Piazza Costanzo Ciano, Via Sertorio Quattromani. Piazza Tommaso Campanella. Corso Telesio, Ponte San Francesco, Salita Tribunale il corteo si è snodato fra la generale commozione e si è sciolto dopo che è stato fatto lo appello fascista delle vittime.

Innumerevoli le corone, fra le quali quelle delle autorità e dei parenti degli estinti.

Ed ecco i nomi dei morti nel disastro ferroviario (altre due salme, una donna ed una bambina non sono state ancora identificate): Gallanti Fausto fu Aleardo, Aiutante Maggiore de la 162. Legione della M.V.S.N. di Cosenza; Di Maggio beniamino da Napoli, 1. Capo Squadra della M.V.S.N.; De Maria Mario fu Giacomo da Circè, Tenente di Artiglieria di stanza a Castrovillari; Paduano prof. dott. Stefano di Salvatore, Primo Capitano del 17. Reggimento Fanteria e Professore della R. Scuola Commerciale « M. A. Severino » di Cosenza; Caiezza Pasquale di Vincenzo da Alzano, ferroviere; Petrone Mariano fu Giovanni da Cosenza, impiegato dell’Unione provinciale Agricoltori; Prof. Augusto Oro di Mario da Napoli, Libero docente presso quella Università; Albamonte Ernesto di Gaetano da San Fili; Villella Francesco Antonio fu Nicola da Palizzi (Reggio Calabria); Merletti Carmine da Cosenza, Negoziante; Ing. Francesco Lombardi da Cosenza, comandante provinciale dell’U.N.P.A.; Campana Gabriele; Romano Enzo Mario fu Giulio da Cosenza, studente universitario; Gioni Alfredo fu Sebastiano da Castel San Giovanni (Piacenza); Ranieri Eteocle Luigi di Fedele, nato a Cosenza, studente universitario; signora Caiezza; Giuseppe De Napoli di Raffaele.

Alle famiglie delle vittime, presentiamo le sincere condoglianze del nostro giornale.

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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.

... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

mercoledì 10 dicembre 2014

Qualcosa non quadra... a San Fili ma non solo a San Fili.

Una stupenda foto della seconda metà
degli anni Settanta del XX secolo. Nella 
stessa (inginocchio a destra) anche 
l'amico Ottorino Argentino.

Domenica 7 dicembre 2014 ho assistito ai lavori di un convegno-incontro sul problema dell'incidenza tumorale a San Fili e nelle zone collegate.
Il convegno-incontro era organizzato da un gruppo di giovani (riunitosi sotto il nome di “COMITATO P.A.N.” di San Fili): in modo serio e soprattutto al di sopra delle parti così come il tema meritava.
Nel vedere come si è svolto il tutto non ho potuto fare a meno di pensare che comunque San Fili e la Comunità Sanfilese un futuro ce l'hanno... e non mi riferisco solo al tema trattato in occasione di tale convegno-incontro né, con tale post, ho come mira il criticare qualcosa o qualcuno... solo elogiare ed elogiare convinto.
Un futuro, dopotutto, che appartiene SOPRATUTTO a questi stessi giovani: complimenti.
Per una semplice coincidenza personalmente avevo scritto (e successivamente pubblicato sul NOTIZIARIO SANFILESE di questo mese) un articolo in merito alla tutt’altro che rosea situazione (dal punto di vista dell’incidenza tumorale) che si sta vivendo da una trentina d’anni a questa parte nel nostro territorio.
Con tale articolo ho voluto “salutare” alcuni amici ed amiche (cari compaesani) che ci hanno tra l’altro lasciato in questo anno... ormai (speriamo) trascorso.
Che il futuro si ricordi di essere un po’ più clemente nei confronti della nostra Comunità e del mondo intero.
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Qualche anno addietro in una simpatica trasmissione televisiva il grande indimenticato Oreste Lionello si divertiva a prendere in giro i meteorologi e i sedicenti redattori degli oroscopi basati sullo zodiaco. Proponeva, in poche parole, le previsioni del tempo... segno per segno.
Inutile dire che lui era vestito di nero (un vero e proprio gufo del malaugurio) e le sue “letture del futuro” erano tutt’altro che rosee. Quando, in questa sua simpatica (punti di vista) gag Oreste Lionello arrivava a parlare del segno del cancro la definizione in merito era decisamente coincisa e lapidaria: “... basta la parola!”
Proprio così: “Cancro?”, nel senso di tumore, male bruttu e via dicendo, “... basta la parola!”.  E se vogliamo limitare il discorso a San Fili e ai paesi limitrofi al nostro, quale San Vincenzo la Costa, e guardare cos’è avvenuto in tale territorio negli ultimi decenni non possiamo non dire che... neanche serve più la parola. Sono ormai decisamente troppi i casi di tumori che colpiscono in modo sempre più brutale la nostra Comunità.
Quest’anno, tra l’altro, proprio per questo motivo volevo evitare di farvi i miei (e quelli dei membri dell’Associazione culturale “Universitas Sancti Felicis” di San Fili) consueti auguri natalizi: troppi casi e troppo crudeli (visto l’età delle persone colpite ed il modo in cui le stesse sono state colpite).
Mi prendo la licenza di non elencare nessuno dei casi in merito. Neppure quelli più eclatanti avvenuti, in tanti nuclei familiari a noi cari, in questo infausto 2014.
Tutto ciò ci fa porre una serie di domande, tre fra tutte: 1) “C’è un motivo particolare collegato a tale elevato indice tumorale nel nostro territorio?”; 2) “Possiamo fare qualcosa per invertire la tendenza?”; 3) “San Fili - su questo fronte - è un caso isolato o rispecchia le medie nazionale, regionale, provinciale o semplicemente territoriale?”
Domande, queste, cui se escludiamo la terza è difficile dare una risposta. Alla terza domanda, infatti, parlando con persone più a dentro dello scrivente in materia, sembrerebbe che San Fili e la Comunità Sanfilese sul fronte tumori rispecchino almeno l’andamento provinciale o quantomeno territoriale.
Per quanto riguarda le risposte alla prima ed alla seconda domanda il problema è più complicato in quanto non ci possiamo rifare ad un semplice calcolo matematico basato su numeri più o meno, magari al ribasso, attendibili come nel caso della terza domanda.
In altri tempi (non sono uno che vuole cavalcare l’onda... preferisco anticiparla. Oltretutto pensando al rischio del male... spesso si può evitare il male stesso), infatti, ho cercato - sul mio blog (http://www.sanfilibypietroperri.blogspot.it) e tra me e me - in altri di darmi qualche risposta in merito. con miseri risultati, ovviamente. Ho cercato ad esempio di capire da cosa potevano dipendere tutti questi “mali brutti” nella nostra Comunità e le risposte sono state molteplici tanto da farmi pensare, più che ad un solo motivo, ad una miscela di più cause o motivi. Cause e motivi spesso collegate a  tre di semplici maledetti termini “progresso, ignoranza e speculazione”.
E allora?  ... per quanto riguarda San Fili proviamo ad elencare qualcuno di questi motivi: un eccessivo uso dell’eternit (da non credere: nel nostro paese è stato utilizzato persino per abbellire la facciata principale della Chiesa Madre); la presenza di campi elettromagnetici più o meno significativi sul nostro territorio (e non mi riferisco ai tralicci della Terna, quelli - pur essendo un’aggravante a un problema preesistente - sono subentrati negli ultimi dieci anni ed il nostro “guaio” risale almeno a trenta anni addietro) e nelle nostre abitazioni; la dismessa discarica in località Fiego (negli anni Settanta e Ottanta per far bassare la massa dei rifiuti si utilizzava incendiare gli stessi provocando una costante nube di diossina che veniva regolarmente “sniffata” dai residenti); il cloro cui si è abusato in determinati periodi nella nostra rete idrica; i trasmettitori della telefonia mobile presenti nell’hinterland; il sempre più elevato utilizzo di apparecchiature moderne (personal computer, tablet, cellulari, televisori, elettrodomestici vari e via dicendo); l’eccessivo uso di medicinali (e l’uso di determinati medicinali di cui magari si potrebbe anche fare a meno) fin dalla nostra nascita se non da prima; la sempre più scarsa mortalità infantile (che una volta con la sua selezione naturale garantiva una certa selezione tra i sopravvissuti); il particolare punto in cui vengono realizzate alcune abitazioni (stranamente - forse non tanto - anche a San Fili alcuni rioni sono colpiti più di altri su questo strano fronte) e chi più ne ha più ne metta.
Siamo figli del progresso, dell’ignoranza (alcune cose in effetti potrebbero essere evitate a priori) e della speculazione e ciò rende impossibile anche mettere un freno al processo evolutivo cui siamo sottoposti.
Un caro abbraccio a quanti quest’anno ci hanno lasciato.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!