SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: marzo 2018

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

domenica 25 marzo 2018

Discesa via Danise alla frazione Bucita? ... un insopportabile problema ormai ultradecennale.

A volte ci vuole poco per stare bene in un determinato luogo. Specie se questo è il luogo in cui si è nati (o quantomeno si è mossi i primi passi della propria vita) e si è più o meno felicemente cresciuti.
Basterebbe, nel poco, anche... un’Amministrazione comunale che sappia garantire (alla cittadinanza di cui ci si è accollati l’onere della gestione) l’ordinaria amministrazione.
E, diciamo la verità: a San Fili, e purtroppo non solo a San Fili, ormai è proprio questo ciò che manca: l’ordinaria amministrazione.
Un’ordinaria amministrazione che non dovrebbe sempre e comunque attivarsi solo quando succedono danni irreparabili alla Comunità ma dovrebbe anche e soprattutto prevenire che gli stessi accadono.
Purtroppo spesso i nostri “solerti amministratori” sono impegnati a ben altro che a pensare ai cittadini che li hanno stupidamente votati (... pur non avendo quasi mai, diciamo la verità, una reale scelta in alternativa: o questi o nulla o peggio).
Ma parliamo d’altro che forse è meglio.
Parliamo, ad esempio, della pavimentazione della salita (o discesa che dir si voglia) di via Danise a Bucita: circa ormai venti anni di costante impraticabilità. Ovvero un continuo problema da quanto qualche amministratore comunale di San Fili ha ipotizzato che su tale discesa si poteva fare una pavimentazione in pietra di fiume, qualche tecnico l’ha progettata e qualche ditta l’ha realizzata.
Visti i risultati... difficile dire tra i tre soggetti succitati sia stato più disonesto o più incompetente (volendo nel secondo caso concedere il beneficio dell’onestà agli stessi) degli altri due.
Fatto sta che, appunto, sono circa venti anni che gli abitanti di questa zona percorrendo tale tratto di stradina urbana con i propri mezzi o semplicemente a piedi anche in condizioni atmosferiche ottimali mettono a rischio la propria incolumità fisica e l’incolumità dei soggetti cui potrebbero incontrare nel loro incedere.
Una vera e propria vergogna segnata da costanti buche, materiali (piastrelle) che si sbriciolano costantemente anche perché in tale tratto non raramente passano anche mezzi pesanti (ma non potrebbe essere altrimenti) e pietre saltate da tale pavimentazione che si trovano ormai sparse dappertutto... sui lati ed anche nel centro della stradina.
Personalmente, a volte anche ottenendo positive risposte (seppur con una risoluzione provvisoria del problema, non raramente in via informale ho fatto presente il tutto al sindaco in carica ed all’Ufficio Tecnico del Comune di San Fili... ma nel giro di n paio di settimane... eccoci punto a capo.
Oltretutto verso gli ultimi mesi dell’anno scorso il sindaco di San Fili mi aveva assicurato in via informale che nel giro di pochi giorni sia sarebbe rifatto l’intero manto stradale di tale zona... ed io ci ho anche creduto.
Purtroppo siamo giunti ormai agli sgoccioli del mese di marzo e solo un piccolo tratto di tale problema è stato preso di petto... ed ho qualche dubbio che sia stato preso di petto nel modo giusto. Ai posteri l’ardua sentenza.
Detto ciò e considerata la vana attesa venerdì 23 marzo corrente mese ho ritenuto opportuno chiedere in modo formale (ovvero per iscritto), in qualità di Capogruppo del Gruppo Misto Consiliare del Comune, al sindaco ed al Responsabile dell’Ufficio Tecnico di San Fili lumi in merito a tale incresciosa situazione nonché una immediata risoluzione definitiva della stessa.
Riporto di seguito il testo della lettera depositata all’ufficio protocollo del Comune di San Fili nella citata data e recante il numero 3146:
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Gent.mo dott.
ANTONIO ARGENTINO
SINDACO COMUNE DI
87037 SAN FILI (CS)


Gent.mo Responsabile
UFFICIO TECNICO
COMUNE DI
87037 SAN FILI (CS)



OGGETTO:  
Richiesta urgente intervento risolutivo problema via Danise.


Gentilissimi Sindaco e Responsabile (area di competenza) Ufficio Tecnico di San Fili,
con la presente mi permetto di segnalare in via ufficiale un problema ormai quasi ventennale che continua ad assillare buona parte della comunità dei residenti nella frazione Bucita del nostro Comune: la discesa di via Danise.
Un problema che malgrado sono sicuro sia perfettamente a conoscenza da sempre non solo della Giunta comunale in carica ma anche che dello stesso Ufficio Tecnico continua regolarmente ad essere sottovalutato nella sua gravità e quindi rinviato come risoluzione.
Il tratto di strada interessato in tale discesa continua ad essere, purtroppo da quanto dei campioni sia di progettisti che di ditte incaricate vi hanno messo mano, costantemente un colabrodo che mette a rischio l’incolumità dei cittadini sia che gli stessi la percorrano su mezzi meccanici (macchine, moto ecc.) che a piedi.
Lo scrivente chiede pertanto con la presente:

1) la data certa su per un intervento risolutivo del problema di che trattasi (in particolare nel tratto interessato dalla piazzetta di via Danise a piazza Miniaci);
2) se il tratto realizzato su cui si è operato nel corso dell’anno 2017 sia stato realizzato nel rispetto del capitolato di appalto e se siano stati regolarmente verificati dall’Ufficio Tecnico (o da tecnici eventualmente incaricati) se tali lavori abbiano rispettato (in materiali e in lavori effettuati) quanto previsto.

Tenuto conto che stiamo parlando della sicurezza dei cittadini Sanfilesi nonché del “minimo” di decoro che si richiede ad una cosciente gestione pubblica... confido in un intervento immediato alla risoluzione del problema segnalato dallo scrivente.
Si allega foto.
Cordiali saluti.


Pietro Perri
GRUPPO MISTO CONSILIARE


San Fili (CS), lì 23 marzo 2018.
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Non so se riuscirò a smuovere le acque almeno su questo fronte ma... ci provo.
E chissà se da una piccola battaglia (come dopotutto sono piccole tutte le battaglie che da sempre conduco nella mia vita) non possa smuoversi qualche stupidità che possa dar vita in futuro a qualcosa di serio come, ad esempio, rivalutare opportunamente il nostro “piccolo e caratteristico amato/odiato ... borgo antico”.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 24 marzo 2018

E se analizzassimo anche l’acqua della fontana/sorgente di via Danise alla frazione Bucita di San Fili?

Fontana di via Danise a Bucita.
Foto di repertorio by P. Perri.
Che San Fili, malgrado tutto e tutti, continui ad avere una rete idrica comunale che fornisce una apprezzabile (quando non buona) acqua potabile agli utenti ce lo ricordano non solo la gente che da Cosenza e dai paesi limitrofi viene regolarmente a fare scorta del prezioso elemento alle nostre fontane pubbliche (abbeveratoi?) ma anche e soprattutto i regolari controlli/analisi d’obbligo che vengono effettuati per richiesta dei nostri amministratori e dei risultati che vengono con la stessa regolarità pubblicati sull’Albo Pretorio online del nostro Comune.
Ciò che però meraviglia un po’ ed un po’ lascia pensare è il fatto che nell’elenco di tali controlli non compaiano mai né la fontana/sorgente di via Danise nella frazione Bucita né la fontana/sorgente Pulizia (quest’ultima con duplice dubbia uscita sia nel chioschetto sottostante che nella piccola fontana sovrastante il vecchio tracciato ferroviario) in contrada Frassino.
Domanda: le acque che sgorgano dalla fontana/sorgente di via Danise alla Frazione Bucita e le acque che sgorgano dalla fontana/sorgente Pulizia in contrada Frassino... sono potabili? ... presentano alte concentrazioni di elementi che potrebbero rivelarsi nel lungo periodo pericolosi per la salute umana?
Certo che mi si potrebbero dare migliaia di risposte (ovviamente tutte inesaurienti) in merito a tali dubbi/domande. Ma è proprio per questo motivo (con la speranza appunto di non farmi una risata sulle risposte che spero mi verranno date) che in qualità di Capogruppo del Gruppo Misto Consiliare del Comune di San Fili che venerdì 23 marzo c.a. ho presentato al protocollo del nostro Comune specifica richiesta in merito ai dubbi stessi.
Ovviamente ho chiesto in ogni caso che nel succitato elenco periodico analisi fontane pubbliche presenti sul nostro territorio (centri abitati) vengano introdotte le succitate fontane/sorgenti. Tenuto conto anche di come le stesse sono state e continuano ad essere utilizzate da ignari cittadini residenti e non.
Riporto di seguito il testo della richiesta depositata presso il protocollo del Comune di San Fili il 23 marzo c.a. e riportante il numero 3145.
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Gent.mo dott.
ANTONIO ARGENTINO
SINDACO COMUNE DI
87037 SAN FILI (CS)

Gent.mo Responsabile
UFFICIO TECNICO
COMUNE DI
87037 SAN FILI (CS)

OGGETTO:
Richiesta inclusione fontana via Danise e sorgente Pulizia nell’elenco delle analisi regolari fontane rete idrica pubblica cittadina.

Gentilissimi Sindaco e Responsabile (area di competenza) Ufficio Tecnico di San Fili,
nel complimentarmi la regolare pubblicazione delle analisi dell’acqua della rete idrica pubblica cittadina (segno inconfutabile che ci tenete alla salute della Comunità Sanfilese) continuo a notare con dispiacere però che all’elenco delle fontane sotto osservazione continua a mancarne qualcuna che, in quanto molto frequentata da gente non solo residente nel nostro Comune, meriterebbe di essere inclusa in tale meritevole elenco.
Mi riferisco in particolare:

1) fontana/sorgente di via Danise alla frazione Bucita;
2) fontana/sorgente Pulizia in località Frassino (questa in particolare sia per quanto riguarda il punto di prelievo al di sopra dell’ex tracciato ferroviario e sia agli ugelli nel sottostante chioschetto).

Nel caso della fontana/sorgente di via Danise tengo a sottolineare che mi sono giunte in modo informale preghiere di interessamento da vari concittadini del luogo preoccupati (credo a giusto motivo) per la salubrità dell’acqua che fluisce dalla stessa.
Tenuto conto che stiamo parlando della sicurezza dei cittadini Sanfilesi nonché del “minimo” di decoro che si richiede ad una cosciente gestione pubblica... confido in un intervento immediato alla risoluzione del problema segnalato dallo scrivente.
Si allega foto.
Cordiali saluti.

Pietro Perri
GRUPPO MISTO CONSILIARE

San Fili (CS), lì 23 marzo 2018.
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Non so se riuscirò a smuovere (è proprio il caso di dirlo) le acque almeno su questo fronte ma... ci provo.
E chissà se da una piccola battaglia (come dopotutto sono piccole tutte le battaglie che da sempre conduco nella mia vita) non possa smuoversi qualche stupidità che possa dar vita in futuro a qualcosa di serio come, ad esempio, rivalutare opportunamente il nostro “oro liquido”.
... se di oro si tratta.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

Non ci vuole un indovino penso ma la strada che collega l’abitato di San Fili all’abitato di Bucita... franerà!

Articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di marzo 2018... by Pietro Perri.
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StradaSan Fili - Bucita... frane in corso.
Potete anche non crederci ma... la strada che collega il centro abitato di San Fili con il centro abitato della frazione Bucita prima o poi franerà!
E questo “franerà” non si riferisce ad un tempo alquanto remoto ma ad un tempo relativamente vicino: forse un anno, forse due... al massimo dieci.
Dite che sto facendo l’uccello del malaugurio? Dite che sono un mago in incognito? Dite che sto “picciando” l’Amministrazione comunale in carica perché ce l’ho con la stessa?
Niente di tutto questo e ciò per due validi motivi: 1) l’Amministrazione comunale in carica non ha bisogno di alcuni “piccio” da parte mia e/o da parte di nessun altro. Riesce a “picciarsi” benissimo da sola e su questo fronte non ammette interferenze da nessuno e da nessuna parte; 2) per capire - indovinare - che quanto prima ci troveremo ad affrontare questo increscioso problema basta percorrere il tratto incriminato... a piedi o comodamente assisi nel sedile della propria autovettura.
Proprio così, non ci vuole molto a rendersi conto che tale brevissimo tratto di strada è interessato in almeno quattro o cinque punti a scivolamento del manto stradale.
In alcuni casi siamo difronte a delle vere e proprie... devastanti frane tristemente annunziate. Devastanti anche perché alcune delle stesse potrebbero (e sicuramente lo faranno) interessare anche qualche edificio abitato.
La prima, è forse la più importante, si trova a San Fili al bivio per Bucita, ne abbiamo poi una nei pressi della chiesa del ritiro o di santa Maria degli angeli, una tra tale chiesa e il plesso delle scuole medie di San Fili ed un’altra, dulcis in fundo, all’entrata dell’abitato della frazione di Bucita. Tralasciando smottamenti minori.
Diciamo la verità: il tratto di strada che collega, per ora ma ancora non per molto, il centro abitato di San Fili con il centro abitato della frazione Bucita è un vero colabrodo che non lascia nulla di buono da presagire.
Domanda: ammesso e non concesso che a San Fili si faccia politica... non sarebbe giusto parlare anche di ciò prima che sia troppo tardi?
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 3 marzo 2018

Ricordi di un recente passato: il gioco delle bocce a San Fili.



Nella foto a sinistra: Quel che resta del campo di bocce della stazione ferroviaria di San Fili. (Foto by Pietro Perri)

Riporto di seguito un bellissimo articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di febbraio 2018.

L’articolo, firmato dall’amico e compaesano Luigi “Gigino” Iantorno ci fa rivivere un’altra particolare pagina (aspetto?) della storia della stazione ferroviaria di San Fili: il campetto del gioco delle bocce.

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Ricordi di un recente passato: il gioco delle bocce a San Fili.

Di Luigi “Gigino” Iantorno.

Ricordo che, quand’ero ancora giovane, a San Fili c’era anche un campo per il gioco delle bocce.

Questo campo si trovava (e ciò che ne resta vi si trova ancora) nell’area della stazione ferroviaria del nostro paese.

Uscendo dalla sala attesa, ed accedendo sul piazzale antistante i binari, il campo per il gioco delle bocce ce lo si ritrovava sulla sinistra a ridosso del serbatoio dell’acqua della stazione stessa.

D’estate quando dovevo prendere il treno o la littorina per andare al mare non raramente ero costretto ad aspettare, assieme a tanti altri compaesani, una mezzoretta prima di poter salire finalmente su tali mezzi... direzione Paola. Si partiva la mattina per ritornare la sera o nel tardo pomeriggio. Quindi si passava un’intera giornata di divertimento sulla spiaggia della città di Paola.

Il mare di Paola era all’epoca, d’estate, la meta preferita per noi bagnanti di San Fili ed anche per quelli della città di Cosenza o della vicina Rende.

Per la nuova SS (Strada Statale) 107 ci sarebbe voluto la fine degli anni Sessanta e l’alternativa alla tratta ferroviaria Cosenza-Paola (ovvero il passaggio tramite pullman della strada che percorreva il tratto interessato dal valico Crocetta) era tutt’altro che appetibile.

A volte la littorina giungeva con qualche decina di minuti di ritardo in stazione altre volte ero io con i miei familiari ad aver raggiunto con un certo anticipo la stessa. Quindi in un modo o in un altro si era costretti a passare il tempo in attesa di salire sulla littorina e quindi di partire.

La stazione ferroviaria di San Fili offriva vari svaghi agli occhi di noi passeggeri. Specie a noi ragazzi.

Nel piazzale antistante i binari, infatti, alla nostra sinistra, come già detto, c’era il campo di bocce (oltre che ai servizi igienici e ad una stupenda fontana in ghisa che garantiva una tra le migliori acque potabili - fresche e dissetanti - della zona) mentre sulla destra trovavamo un bellissimo giardino recintato nel cui interno c’era anche una vasca con al centro uno zampillo e con all’interno tanti pesciolini rossi e gialli.

Non raramente in tali frangenti era possibile assistere ad una partita di bocce tra ferrovieri cui spesso si aggiungevano anche persone del nostro paese.

Era bello assistere quei signori giocare a bocce specie dopo che gli stessi, a noi ragazzi, spiegavano le regole e lo spirito del gioco.

Il gioco delle bocce è un gioco che prevede una buona dose di intelligenza, una buona mira, fantasia, tecnica e fortuna.

Non è un gioco pericoloso come tanti giochi che praticavamo all’epoca noi ragazzi del paese.

Essendo il campo all’aperto inutile dire che lo stesso veniva frequentato dai giocatori nelle belle giornate ed in particolare in quelle dei mesi primaverili ed estivi.

Per giocare si utilizzavano un certo numero di palle in legno (dette appunto “bocce”) tutte uguali e di una certa dimensione ed una palla decisamente più piccola (detta “pallino”).

Spesso a tale gioco vi si gioca a squadre: “I giocatori di una squadra lanciano a turno la propria boccia, alternandosi coi giocatori della squadra avversaria. L'obiettivo del gioco è quello di avvicinarsi il più possibile con il maggior numero di bocce a una sfera di dimensioni più piccole, detta pallino o boccino che deve essere sempre visibile ai giocatori” (N.d.R.: enciclopedia online Wikipedia).

Purtroppo noi passeggeri di transito nella stazione di San Fili raramente potevamo assistere ad una partita a bocce dall’inizio alla fine. La littorina o il treno infatti non avevano nessuna voglia di aspettare... e neanche noi volevamo farci aspettare più di tanto dalle desiderate spiaggia ed acqua del mare di Paola.

Ricordo che il campetto era costituito da un lungo rettangolo di terra battuta e ben livellata (affinché le palle rotolassero senza intoppi sul terreno di gioco). A delimitare l’area di gioco c’erano delle sponde di legno (così che le palle non fuoriuscissero dall’area di gioco).

Erano sicuramente altri tempi ma che, nelle parti positive, non sarebbe sbagliato che ritornassero in auge. Erano gli anni d’oro della stazione ferroviaria di San Fili.

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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.

... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!