SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: gennaio 2020

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mercoledì 29 gennaio 2020

San Fili: si abbassa un’altra saracinesca, l’ennesima, chiudendo un’epoca.

Articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di gennaio2020... by Pietro Perri.
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San Fili: il bar gelateria Passarelli
dopo la metà degli anni Settanta.
Nel mese di dicembre 2019, al pari di una brutta storia tristemente annunciata, si abbassa un’altra saracinesca di un altro storico, e sicuramente insostituibile, esercizio commerciale del paese: l’arciconosciuta gelateria artigianale del mitico Cenzino Passarelli.
Una gelateria conosciutissima a dir poco a livello internazionale. Sono in tanti, infatti, che, da non sanfilesi, nel momento in cui fai presente che sei di San Fili la prima domanda che ti fanno è se c’è ancora la Gelateria Passarelli, quella vicino al semaforo poco distante della piazza col monumento, quella che fa quegli stupendi gelati artigianali dagli strani e stupendi gusti, quella...
Era bello rispondere a tali persone; “Si, c’è ancora. E i gelati che fa sono sempre unici sia come gusti che come qualità!”
Dal dicembre 2019 purtroppo non sarà più possibile dare questa orgogliosa (perché la Gelateria Passarelli era motivo di orgoglio per noi Sanfilesi) risposta.
Purtroppo Cenzino Passarelli, al pari di una brutta storia tristemente annunciata, verso la fine del mese scorso ha abbassato per l’ultima volta la saracinesca della sua storica (credo ultracinquantennale) gelateria artigianale.
Dico “al pari di una brutta storia tristemente annunciata” in quanto nel mese di settembre dello scorso anno è venuta a mancare prematuramente (aveva appena 70 anni) nella nostra comunità, tra i tanti ed a pochissimi giorni da mia madre (a cui presto dedicherò una giusta pagina del nostro bollettino mensile), anche Maria Colombo ovvero la moglie del caro Cenzino Passarelli.
Maria Colombo era uno dei pilastri della Gelateria Passarelli di San Fili: sia per l’aiuto materiale che per il supporto morale che assicurava al marito nella gelateria di famiglia.
Quando appresi del decesso della cara Maria non potei non guardare, in un prossimo futuro, la saracinesca di quella storica gelateria artigianale bassarsi per sempre... e così fu.
Per quelli - ovviamente sanfilesi - della mia età (non mi vergogno di dire che sono del 1961 e che è da un bel po’ di tempo ormai che ho oltrepassato la soglia del mezzo secolo di vita) il “bar gelateria” di Cenzino Passarelli ha rappresentato tantissimo ed in parte siamo anche cresciuti con tale esercizio commerciale.
San Fili: Il bar gelateria Passarelli...
oggi.
Oltretutto quando agli inizi degli anni Settanta per noi fanciulli gli altri bar del paese (quelli dell’indimenticato Luigi “Gigetto” Sammarco in piazza caserma - attuale piazza Mario Nigro - e quello di Salvatore “Tuture” Blasi lungo corso XX Settembre) erano definibili off-limits il bar di Cenzino Passarelli era l’unico bar cui c’era dato di oltrepassare la soglia senza essere accompagnati da un adulto e senza essere obbligati ad uscirne dopo pochi minuti.
Nel bar di Cenzino Passarelli, infatti, non si giocava a carte, non si fumava, c’erano degli ottimi gelati e c’erano anche uno o due flipper ed un paio di bigliardini (calciobalilla).
Per quanto riguarda l’alternativa, l’unica, allo spazio “sala giochi” riservata a noi fanciulli a San Fili, che si trovava nel bar Passarelli, almeno fino alla fine degli anni Settanta era la sala giochi dei fratelli Franco e Romano Zuccarelli.
Il bar di Cenzino Passarelli e la sala giochi dei fratelli Zuccarelli, un vero e proprio covo di convinti tifosi juventini, si trovavano a poca distanza l’una dall’altra.
Successivamente qualche bigliardino (calcio-balilla) lo troveremo anche nel bar della famiglia Gioffré che aveva acquistato, nel frattempo e verso la fine degli anni Settanta, la “licenza” da Salvatore “Tuture” Blasi.
Dispiace tantissimo che anche questa ricchezza tutta sanfilese abbia cessato di esistere e che resterà per sempre come piacevole ricordo in quanti hanno potuto gustare in quei limitati metri quadri l’ottimo gelato artigianale di Cenzino Passarelli.
Dispiace che il caro Cenzino, per sua volontà o per incapacità d’altri, non abbia passato ad altri in eredità quel suo bagaglio d’esperienza di maestro gelataio che in tanti gli abbiamo invidiato.
A me personalmente resterà in bocca per sempre il piacere inconfondibile del suo gelato al limone ed all’amarena con dentro i noccioli dei relativi frutti a dimostrazione della naturalezza degli ingredienti base utilizzati. Gelati sempre accompagnati dall’invito a stare attento, proprio per la presenza dei noccioli, a quando addentavo il magico fresco intruglio.
Ed anche il consiglio che davo ad alcuni amici e/o colleghi di Cosenza quando mi dicevano che vi avrebbero fatto quanto prima un salto: “Quando vi trovate a quattrocchi col caro cugino (era così che ci chiamavamo tra noi a causa di una lontana parentela)”, dicevo loro, “chiedetegli di farvi assaggiare, se ne ha ancora un pochino da qualche parte, il gelato alle “jujume” (giuggiole) e poi... si che mi direte di aver toccato il paradiso del gelato artigianale.”
E loro di rimando: “Ma a noi ci hanno consigliato di assaggiare anche il gelato alle patate della Sila o ai cetrioli.”
Che dire, effettivamente in quel laboratorio ce n’era per tutti i gusti.
San Fili, la San Fili che fa notizia positiva, ha perso un altro dei suoi inestimabili tesori. Un vero e proprio ambasciatore nel mondo di ciò che significava il nostro essere Comunità.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!