SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: Ricordando Geri De Lio Alfredo e la sua poesia.

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domenica 5 marzo 2023

Ricordando Geri De Lio Alfredo e la sua poesia.



Nella foto a sinistra: Saverio Onofrio (a sinistra), Geri De Lio Alfredo (al centro) e Goffredo Iusi a (a destra). Siamo nel territorio di San Fili poco al di sotto del valico Crocetta agli inizi degli anni Ottanta.

Foto archivio informatico ed articolo by Pietro Perri.

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Geri De Lio Alfredo nasce a San Fili il 4 Aprile 1901.

Indubbiamente un autodidatta come ce n'erano tanti in altri tempi e pochissimi (per non dire nessuno) ai giorni nostri: frequenterà la scuola, infatti, fino alla terza elementare. Ciò non impedirà allo stesso, in ogni caso, di crearsi un dignitoso e degno spazio nella società civile di cui faceva parte.

Non a caso è stato definito da qualcuno: "un signore come ce ne sono pochi ai giorni nostri!".

Commerciante per professione, cacciatore e poeta per vocazione: si dedicò alla compravendita dell'olio fino alla fine degli anni Quaranta, gestì un negozio di generi alimentari a Paola in località "Cancello", e a cavallo degli anni Venti e Trenta nei pressi di contrada Santa Maria a San Fili ebbe una breve esperienza imprenditoriale nella realizzazione e conseguente commercializzazione di scope.

Non secondaria è stata la sua presenza nella politica locale: alle prime elezioni del dopo monarchia viene eletto nella minoranza consiliare (con il Partito Repubblicano) assieme agli altrettanto indimenticabili professori Goffredo Iusi e Isidoro Apuzzo. Dal 1970 al 1975 rivestirà, nella prima Amministrazione Rinaldi, la carica di Assessore alle Finanze del Comune di San Fili.

Agli inizi degli anni cinquanta sarà assunto al Consorzio di Bonifica con la qualifica di caposquadra e conserverà tale posto di lavoro fino alla pensione.

Ebbe diversi figli: Francesco, Delia, Giosina, Biagio, Titina ed Anna con Mazzulla Eugenia di Bucita (sua prima moglie) e Giuseppe con la già citata Orefina.

Malgrado ciò, comunque, i suoi veri amori sono stati la caccia e le montagne circostanti San Fili.

Anche Geri però, così come pochi anni prima era capitato ad un altro insigne compaesano "ammalato di sanfilismo" (mi riferisco a Ciccio Cirillo, illustre dimenticato!) lascerà questo mondo di lacrime e false speranze su un suolo a lui straniero.

Geri De Lio Alfredo muore in Inghilterra il 25 settembre 1994 (esattamente il giorno di San Cosma e Damiano) ospite, dal 1986 (anno di morte della seconda moglie Gentile Orefina), della famiglia della figlia Giosina.

Qualche tempo prima, versi premonitori, in una sua poesia dedicata a "l'emigrante calabrese" aveva scritto, riferendosi alla sua terra natia: “(...) Son nato qui, qui vorrei morire / Senza privarmi un dì luoghi miei cari.

Poesia che riporto di seguito nella sua interezza.

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L'emigrante calabrese

Di Geri De Lio Alfredo.

 

Calabria son costretto ti lasciare

In terre lontane devo espatriare

Ho l'animo ricolmo di dolore

Terra mia bella ti devo abbandonare.

 

Mi reco altrove senza meta fissa

In giro per il mondo all'avventura

Lascio i miei cari nel più gran dolore

Mi privo di quest'aria questo sole.

 

Oh ruder monti che in alto v'impennate

D'insemminati d'alberi e colori

Con valichi discese erte salite

Chi mai a voi potrà dimenticar.

 

Siete nella mia mente registrati

Con me vi porterò dovunque vado

Son certo di vedervi in tutte l'ore

Se non con gli occhi ma col mio pensier.

 

Calabria ciel che mi hai dato i natali

Perché non pensi pur darmi un lavoro?

Son nato qui, qui vorrei morire

Senza privarmi un dì luoghi miei cari.

 

Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.

... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!


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