... il giorno della "SAGRA DELLA FRESA
SANTUFILISE" (ovvero il 22 Agosto 2014) si avvicina. Con ospiti di
riguardo e con tanta voglia di stare assieme. E' quasi completato anche il
tavolo della presidenza del convegno. Tra gli altri ci saranno la dottoressa
Rosanna Labonia, lo chef Mario Molinaro, lo scrittore Anton Francesco Milicia e
l'artista Pietro De Seta. E ci saremo anche noi dell'Associazione culturale
"Universitas Sancti Felicis" di San Fili.
Tu... sarai dei nostri?
* * *
La fresa? … se dovessimo definirla con un concetto legato al latte
immesso in commercio diremmo sicurante “pane parzialmente scremato
(deumidificato o essiccato) a lunga conservazione”.
Inutile dire però che, così
come il latte succitato, anche la fresa,
in particolare la classica calabrese (ovvero quella ottenuta con farina di
grano duro tipo “O” o rimacinata, sale, lievito madre e acqua delle nostre -
una volta - stupende sorgive naturali), è decisamente molto di più. In alcuni
casi è… vera e propria poesia.
Vi è mai capitato di passare
nei pressi di un forno, magari un forno a legna, dove in quel particolare
momento venivano sfornate delle fragranti frese?
… credetemi: a me che è capitato preferisco non farmi ritornare in mente quel
delizioso profumo che invadeva le mie sensibili narici invitando vigliaccamente
tutto il mio essere ad entrare nell’antro del dio fornaio e rubargli
sull’istante un prezioso pezzo del suo tesoro.
Quella fresa l’avrei mangiata
sull’istante, continuando la mia passeggiata, senza neanche l’accortezza
d’andarla a bagnare e/o a condire con gli altrettanto buoni e profumati
prodotti della nostra terra: l’olio d’oliva, l’origano, l’aceto ed una bella
spolverata di trito d’aglio. Quest’ultimo, ovviamente, a chi piace. E a me…
piace!
… ecco, come volevasi
dimostrare: drogato da questi ricordi me la sento già scricchiolare
saporitamente sotto i denti, l’ancor tiepida fresa appena uscita dal forno. Me
la sento sciogliersi nell’abbondante saliva che hanno messo in moto le mie traditrici
assassine papille gustative. Esco, vado a farmi una dose.
E invece no, non esco perché
ho intenzione di terminare al più presto questo pezzo: soffro in silenzio.
La fresa nasce, come variante del pane, proprio per essere un prodotto
alimentare a lunga conservazione e nel Meridione d’Italia era uno dei
principali alimenti di scorta per le navi e quindi utilissimo per i naviganti
che dovevano affrontare lunghi viaggi e quindi erano nell’impossibilità di
garantirsi prodotti farinacei freschi o pasti alternativi.
La fresa, opportunamente conservata - magari ‘mpicata a na canna - può benissimo essere consumata dopo mesi
dalla sua produzione. E’ difficile che vada subito, ovvero nel giro di poche
settimane, a male.
Storicamente la troviamo in
grandi quantità stivata nelle navi che dalla Puglia e da qualche altra regione
Meridionale imbarcavano i Crociati diretti in Terrasanta fiduciosi d’andare a
liberare il Santo Sepolcro dagli infedeli mussulmani o quantomeno, perdendo
nell’impresa la propria vita, di finire dritti dritti nelle amorevoli braccia
del Signore a godere a priori dei frutti del Paradiso. Siamo agli inizi del
Secondo Millennio (tra il 1000 ed il 1300 d.C.).
Non ci crederete ma proprio
per questo, in particolare nella regione italiana famosa per le orecchiette, o
per i mangialumache, la fresa, o frisella (meglio friseddhra), è anche
conosciuta con il nome di “pane dei Crociati”.
La fresa dopotutto era, e resta, un alimento nutriente e per renderlo
immediatamente commestibile anche ad un soggetto magari privo di denti… basta
immergerla in un po’ d’acqua. E se l’acqua è anche acqua di mare nell’azione si
evita anche il gravoso compito di condirla con del sale.
Dai colonizzatori greci,
fondatori della Magna Grecia, ai Crociati per finire ai nostri padri: contadini
e non. Ossia dal Seicento/Quattrocento avanti Cristo fino a poco prima dei
nostri giorni: tutto è cambiato sulle nostre tavole e nei nostri ricordi tranne
- tra i suoi alti ed i suoi bassi - la presenza quasi costante della fresa sulle nostre tavole. Ed oggi più
che mai la classica fresa sembra
riuscire a guadagnare sempre più notevoli spazi negli scaffali dei negozi di
generi alimentari.
(continua).
* * *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace.
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