A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

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lunedì 30 agosto 2010

Aforismi & C. by Pietro Perri (parte terza).

Scrivendo quasi quotidianamente su Facebook con una certa regolarità immetto nello spazio relativo al "cosa stai pensando" alcune stupide e/o intelligenti intuizioni che, stamane mi sono detto, perché non li pubblico anche su questo (il mio) blog? L'idea, ovviamente, non è detto che debba per forza essere condivisa.
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Lunedì 30 Agosto 2010.
I moralizzatori (castigatori dei facili costumi) hanno sempre fatto una brutta fine, qualche esempio? … Gesù Cristo e il Mahatma Gandhi, Giordano Bruno e Girolamo Savonarola, Adolf Hitler e Benito Mussolini, Pietro Perri e Alfredo Iuliano. Qualcuno pone dei dubbi sugli ultimi due nominativi? … date tempo al tempo: in tanti, compaesani e non, hanno già preparato un bel rogo su cui metterli in poltrona.
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E’ brutto rivestire il ruolo del moralizzatore in un mondo ormai quasi del tutto amorale. Il moralizzatore viene in breve considerato un anormale, un asociale, un soggetto da tenere ad opportuna distanza. Vuoi rivestire il ruolo del moralizzatore? … fai un buon corso di yoga, serve tantissimo alla vita degli eremiti.
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Non chiederti come mai alcuni soggetti oggi si arrogano il ruolo di moralizzatori in un mondo ormai privo d’ogni moralità. Chiediti come mai tu, invece di porti domande stupide criticando chi lavora anche per garantire i tuoi diritti di sopravvivenza, non fai parte di tale ristretta cerchia e se ti chiederai ciò non meravigliarti della naturale risposta: il costo è troppo alto, meglio far parte dei globalizzati.
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Il primo e più grande insegnante del mondo in effetti era una donna e si chiamava Eva. Adamo era il marito di Eva. Adamo, nato sotto un cavolo, pensava che anche la sua discendenza avrebbe dovuto nascere sotto un cavolo. Per fortuna Eva riuscì a fargli capire che oltre ai cavoli esistevano anche le mele, le banane e i serpenti. Malgrado l’ottima insegnante comunque quello che ne è uscito fuori è una Umanità… del cavolo.
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Non fidarti di chi ti dice che vuole acculturarti gratis: o lui non è portatore di cultura o, capito la tua limitatezza intellettiva, vuole plagiare il tuo modo di percepire e vivere la vita per raggiungere i suoi bassi fini personali. Vuoi essere un soggetto acculturato? … inizia col chiederti se veramente vuoi essere un soggetto acculturato. Poi, inizia a pagare un buon maestro… e sii maestro di te stesso.
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Un popolo senza storia non ha futuro ed un popolo senza futuro difficilmente può definirsi un popolo. Se fai parte di un popolo con una storia e ti rendi conto che in giro c’è qualcuno che vuole cancellare questa storia… se ci tieni all’appartenenza al tuo popolo, lotta per difenderne la storia, la tua storia. Se non ci tieni, sii uomo, cambia popolo e lascia in pace chi è onorato di far parte… del tuo popolo.
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Mi hanno detto che la globalizzazione ci renderà tutti uguali, mi hanno detto che la globalizzazione è un concetto di sinistra… non sapevo che la sinistra si trovasse a destra. Ho paura della globalizzazione, ho paura di diventare uguale agli altri. Quando diventiamo uguali agli altri, infatti, scopriamo troppo tardi d’essere diventati inferiori a qualcuno, qualcuno che impone la retta di  livellamento dell’Umanità.
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In un incontro fui accusato di voler sempre essere un passo avanti agli altri convocati a tale incontro. Il mio accusatore mi disse di fare un passo indietro. Per fortuna in quell’incontro avevo il mio avvocato difensore che fece una proposta interessante: perché non lasciare me dov’ero e non fare tutti gli altri un passo avanti? … adoro il mio avvocato difensore, ma preferisco stia un passo indietro: è intelligente.
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... un caro abbraccio a tutti dal vostro sempre affezionato Pietro Perri.
... /pace (e, se è possibile, anche "libertà, fratellanza ed uguaglianza"... soprattutto "uguaglianza", ovvero pari opportunità e non ambigue e stupide furberie)!

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