Il 23 Luglio 2015 il Consiglio
comunale di San Fili (di cui anch’io faccio parte) ha il “Regolamento comunale per
la disciplina della compartecipazione dell’addizionale I.R.PE.F.” ovvero di
quell’imposta che volgarmente chiamiamo “I.R.PE.F. (imposta sul reddito delle
persone fisiche” comunale”. Ovviamente tale approvazione era necessaria per
legge e le relative aliquote sono state proposte dalla Giunta municipale in
carico a seguito di sua precedente delibera.
Da tale approvazione
scaturiscono due notizie di opposto gradimento: una brutta (punti di vista) ed
una bella (punti di vista).
La notizia brutta? ... è che con
l’aumento sancito in tali succitate approvazioni e delibere l’I.R.PE.F. comunale
a San Fili nel corso di pochi anni ha raggiunto il massimo applicabile per
legge, ovvero l’8 per mille.
La notizia bella? ... è che
oltre il massimo previsto dalla legge non si può andare e che quindi, tranne
che Matteo (... Renzi, chi?) e company del Governo Italiano non aumentino l’aliquota
massima, dal prossimo anno in poi non ci saranno - a San Fili - almeno aumenti
su questo fronte.
Il problema dell’I.R.PE.F.
comunale (ma non solo di questa: della TARI, della TASI, del costo del servizio
idrico e di chi più ne ha più ne metta) a San Fili come in quasi tutti i paesi e
le città dell’Italia Meridionale si presenta sempre più catastrofico.
Dopotutto i redditi procapite
- causa anche una crisi che nessuno vuole provare minimamente a risolvere -
continuano a diminuire e le tasse e le imposte, a tutti i livelli, continuano
ad aumentare. E quanto prima, proprio grazie a questi assurdi aumenti, molti
(alcuni sono già in questa situazione) non riusciranno più a pagarne nemmeno
una minima parte.
In tanti, ormai, sono
costretti a decidere tra il mangiare o il rispettare i propri obblighi nei
confronti della Comunità cui appartengono. E tra le due “priorità” io stesso,
se costretto, sceglierei quella di mangiare.
A San Fili per quanto
riguarda l’I.R.PE.F. comunale fino al 2012 si è pagato il 2 per mille, dal 2014
(ovvero l’anno scorso) si è passato al 5 per mille e quest’anno siamo riusciti
(non senza un notevole sforzo decisionale) ad arrivare al fatidico 8 per mille.
Inutile dire che tale imposta
è una delle cosiddette “imposte e/o tasse” sicure in quanto colpisce per buona
parte i redditi alla fonte ed i redditi certi e controllabili (quelli ad
esempio dei pensionati e dei lavoratori dipendenti) e per tanti famiglie
sanfilesi, la cui maggioranza dei nuclei fortunati (in quanto un reddito
comunque ce l’hanno) è composta da nuclei monoreddito, una vera ulteriore
mazzata.
La domanda che comunque mi
pongo io (in quanto tra l’altro facente parte attualmente del Consiglio
comunale e della quota relativa alla maggioranza dello stesso) è... c’è una
possibilità di invertire la tendenza? ... ovvero di lavorare veramente per una reale
diminuzione dell’imposizione fiscale dalle nostre parti? ... fermo restando che
quella che stiamo subendo adesso è il risultato di una pessima (... allegra?
... per chi ci ha mangiato sopra sicuramente!) gestione amministrativa che ha
caratterizzato San Fili nell’ultimo mezzo secolo?
E se non si può mirare a ciò
credo che noi amministratori locali un dovere ce l’abbiamo: tagliare
drasticamente i servizi (elargizioni non controllate con opportuni rendiconti e
senza validità alcuna per la maggioranza dei cittadini ma concepibile solo come
“salario di cittadinanza” per i pochi soliti fortunati vincitori di turno ecc.)
che possono essere catalogati, ovviamente per una comunità di poco più di 2500
abitanti, come dei veri e propri lussi.
Credo, infine, che qualcosa,
visto ciò che si chiede ai cittadini sanfilesi, in cambio ai pochi contribuenti
che ancora riescono a far fronte al loro dovere verso le casse comunitarie, ai
sanfilesi bisogna d’ora in poi assicurarla.
Non è concepibile in tale
situazione, infatti, che ancora in tanti continuino a lamentarsi delle buche
presenti sulla strada, dell’erba non tagliata, della fogna otturata, della
gestione delle discariche illegali presenti sul territorio, dell’assenza di
cestini per l’immondizia in determinate zone del paese, dell’assenza di
panchine in punti chiave, del rilancio di una “normale” decenza di vivibilità,
di guardrail mancanti in punti pericolosissimi laterali al manto stradale del
nostro paese, dell’intervento in determinate zone (esempio lo svincolo per
Bucita) in cui sarebbe giusto picchettare parte della zona evitando che
macchine posteggino in zone che annullano la visibilità di sicurezza degli
altri automobilisti, della puzza presente in determinati tratti di corso XX
Settembre o nel centro storico e via dicendo.
San Fili e i Sanfilesi hanno
bisogno di un rilancio a livello provinciale (sociale ed economico): glielo
abbiamo promesso tutti (maggioranza e minoranza consiliare) nel corso dell’ultima
campagna elettorale/amministrativa ed è giusto rispettare tale promessa.
La mia non è una critica - in
quanto so di criticare anche me stesso - ma un semplice... memorandum. Per
tutti... incluso me e chi mi ha votato (ovvero te, amico lettore cui sarò
sempre e comunque grato ed in debito).
Meritiamo di più! (omissis)
* * *
... un caro saluto a tutti dal sempre vostro Pietro
Perri.
... /pace!
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