Continua dalla pagina (di questo blog) “Una gita a Firenze (giugno 2012): NON
ENTRATE IN QUELL’HOTEL! (3)”. Ovviamente il nome dell’hotel incriminato in
questo racconto e stato coperto da (omissis) in quanto la vicenda è stata
segnatala agli uffici pubblici competenti (Finanza, Carabinieri, ASP di Firenze
ecc. ecc. ecc.). Chi comunque volesse sapere a quale struttura mi riferisco non
ha che da chiedermelo… in privato.
* * *
Stupenda la stanza numero 202
dell’hotel (omissis) di via Panzani
al numero (omissis) a Firenze a pochi
passi della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e, soprattutto, a pochi
passi dal Duomo e dal famosissimo e bellissimo campanile di Giotto.
Stupenda la stanza e
disponibile e preparato il personale addetto alla reception.
Non ricordo se fosse il terzo
o il quarto giorno che… soggiornavo in quella struttura alberghiera (un vero
hotel a tre stelle… o a tre stalle, per i gestori della stessa… sembra sia la
stessa cosa).
Fatto la nostra colazione
(ovviamente al Bar Scudieri in piazza San Giovanni… a Firenze, ovvero ad
opportuna distanza della sala colazione dell’hotel in cui pernottavamo) ed io
nostro giro antimeridiano, dopo aver pranzato in un ristorante presente nel
centro storico di Firenze (… c’è anche qualche buon ristorante in tale zona ma
la maggior parte - tre dei quattro in cui sono incappato… sicuramente - danno l’impressione
d’essere nati per fottere il turista), io e mia moglie abbiamo deciso di
rientrare in hotel per fare una classica pennichella pomeridiana.
Entriamo nella hall (… mi è
difficile definirlo “hall”… e non riesco a capire perché… quell’angusto accesso
all’hotel dell’hotel (omissis) di via
Panzani al numero (omissis) a Firenze
a pochi passi della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e, soprattutto,
a pochi passi dal Duomo e dal famosissimo e bellissimo campanile di Giotto) e
chiediamo la chiave della stanza 202… la stanza che ci era stata assegnata in
seconda opportunità quando abbiamo fatto il check in (pagamento anticipato, diversamente non
avremmo potuto accedere alla stanza) al nostro arrivo a Firenze. Alla… stupenda
Firenze!
Alla reception c’era una
quarta addetta… diversa dagli già conosciuti tre. Non proprio male, oserei dire…
ma evito di dire (magari la vista in quella penombra mi ha pure ingannato).
Ci viene consegnata la chiave…
ma non, sicuramente, la chiave della stanza 202.
Dopo esserci fatti le pesanti
quattro rampe di scale che ci portavano al secondo piano della fatiscente struttura,
inserisco la chiave nel buco della serratura e… mistero: la porta non si apre! …
mistero? … col cavolo non di Bruxelles ma di Firenze!
Il portachiave (stile ante
Prima Guerra Mondiale) in ottone pesante riportava, attaccato sul retro, un
pezzettino di carta con scritto 205.
A rifare le otto rampe di
scale (quattro a riscendere e quattro a risalire), ovvero a ritornare alla
reception per fa notare l’errore, toccò a mia moglie… da bravo maschio… io ero
troppo stanco per iniziare e portare a termine tale compito.
Dopo qualche minuto e dopo
aver fattoci pesare (non con parole ma con vari sbruffi ed espressioni varie
che non lasciavano dubbi in merito) il fatto che non eravamo in grado, io e mia
moglie, neanche in grado di aprire una stanza d’albergo… ecco giungere davanti
alla porta della nostra stanza l’addetta alla reception… con la chiave
(portachiave incluso) che le aveva appena sceso mia moglie.
… inserisce anche lei la
chiave nella serratura della stanza n. 202 (ovviamente la chiave il cui
portachiave portava attaccato sulla parte inferiore un pezzettino di carta sul
quale compariva la scritta 205… sempre quello) e… mistero: la porta non si apre
neanche con le mani esperte della signorina addetta, in quel determinato
momento, alla reception dell’hotel quell’angusto accesso all’hotel (omissis) di via Panzani al numero (omissis) a Firenze a pochi passi della
stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e, soprattutto, a pochi passi dal
Duomo e dal famosissimo e bellissimo campanile di Giotto!
Che ci sia “u monachieddru” in quell’hotel? … magari
giunto al seguito di qualche terrone come il sottoscritto?
Fatto sta che l’addetta alla
reception consapevole ormai che qualcosa non andava e che quel qualcosa
sicuramente non eravamo certamente io e mia moglie… scende giù (ovviamente
portandosi dietro la chiave della stanza numero 205 che non apriva stranamente
la stanza numero 202) riscende le quattro rampe di scale e giunta alla reception
inizia, tutta allarmata, a fare una serie di telefonate ai colleghi (o alle
colleghe) cui la stessa aveva sostituito qualche ora prima.
Risale dopo un cinque o sei
minuti… con un altro portachiavi e sicuramente con una altra chiave.
Miracolo: la porta, quella
della stanza 202, si apre! … e ci permette, a me ed a mia moglie, di accedere
alla nostra meritatissima pennichella fiorentina.
Dentro la stanza, malgrado
avessimo lasciato acceso il condizionatore da quando, intorno alle 8 e 30,
eravamo usciti a fare la nostra passeggiata mattutina nel centro storico di
Firenze… un caldo afoso ed insopportabile.
Eppure avevo posizionato il
condizionatore a non oltre 22 gradi centigradi.
Dimenticavo… quel
condizionatore, acceso, serve solo per smuovere l’aria e la polvere presente
nella stanza. Il fresco è un optional non fornito da questo stupendo hotel a
tre stelle… e non a tre stalle!
Un incubo questo soggiorno a
Firenze? … ovvero questi quattro giorni passati da me e mia moglie in questa
ultima settimana di giugno 2012 nella bellissima città rinascimentale di
Firenze? … decisamente no!
Firenze è unica… ci ritornerei
domani stesso… ovviamente pernottando in un altro hotel e non nell’hotel (omissis) di via Panzani al numero (omissis) a Firenze a pochi passi della
stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e, soprattutto, a pochi passi dal
Duomo e dal famosissimo e bellissimo campanile di Giotto!
E poi… se non fossi capitato
in quest’hotel… cosa avrei potuto scrivere? … oltre a decantare be
costosissime ma decisamente riposanti ed
acculturanti bellezze di Firenze?
* * *
A conclusione di questo lungo
e spero piacevole excursus su quest’hotel fiorentino che, ripeto, ho provveduto
a segnalare alle Autorità competenti… non per me ma per quanti, con più
problemi del sottoscritto, possano incappare in disoneste situazioni come
quella che ho descritto (perché di disonesta situazione si tratta): per chi
rischia di arrivare a Firenze su una sedia a rotelle, per chi ci arriva con
figli piccoli, per chi… per i turisti perché, si sappia, il turista per uno Stato
come il nostro è e deve essere una cosa sacra e non una bestia da spolpare, al
pari di sciacalli su una carogna, fino all’osso e poi gettare nella merda.
Ho scritto questo lungo
excursus anche per fare un piacere ai giovani che lavorano in tale struttura…
per il loro futuro perché, se continuano così, dubito che avranno un futuro.
Chiedo scusa, per questo mio
scritto, a tutti gli albergatori onesti di Firenze ed in particolare agli
albergatori onesti di via Panzani che, ne sono certo, sono in tanti.
* * *
Lasciammo, io e mia moglie, l’hotel
(omissis) di via Panzani al numero (omissis) a Firenze a pochi passi della
stazione ferroviaria di Santa Maria Novella (… e, soprattutto, a pochi passi
dal Duomo e dal famosissimo e bellissimo campanile di Giotto!) intorno alle 9
di venerdì 29 giugno 2012… salutando cortesemente… perché e nello stile di noi
terroni… forse nel nostro DNA.
… non ringraziai! ...
dopotutto l’unica cosa per cui avrei potuto ringraziare qualcuno dei gestori di
quell’hotel e che, dopo quattro giorni, perlomeno ne uscivo con i miei piedi.
… con me postavo anche dietro
alcune significative foto dell’interno della stanza 202. Foto che, su richiesta,
consegnerò anche alle Autorità competenti.
Portammo le valige e gli
zaini al deposito bagagli della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella e
ci apprestammo a fare un’ultima passeggiata nello stupendo centro storico di
Firenze… unico in tutto.
Alle 15 saremmo saliti sul
pullman della Simet che ci avrebbe riportati a Cosenza (dove siamo giunti
intorno alle 2 di notte). Bel modo per passare la giornata del mio ennesimo compleanno
e del mio onomastico.
* * *
… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
… /pace!
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