… quando vado in una città
che non conosco (ovvero in tutto il resto del mondo oltre il confine della mia
amata odiata San Fili) la prima cosa che cerco d’individuare sono il self
service della stazione centrale di tale città e… i MacDonald presenti nella
stessa.
Dell’uno e dell’altro mi fido
come delle mie tasche per prezzo e soprattutto per qualità dei prodotti. Il
resto al novanta per cento si rivelerà una truffa... se si cerca di individuare
un buon rapporto di ristorazione qualità/prezzo senza avere un amico nella zona
che sappia indicarti qualche locale in cui valga veramente la pena
avventurarsi.
Un altro ottimo modo per
capire se valga o meno la pena entrare in un locale è… guardare la pulizia per
terra e soprattutto se ci sono clienti in attesa che un tavolo si liberi. Ma
non sempre ciò risponde alle vostre (e mie) aspettative.
A Firenze nei pressi della
stazione di Santa Maria Novella ci sono ben due MacDonald: uno all’interno ed
uno immediatamente all’esterno… e funzionano perfettamente entrambi. Oltretutto
all’interno della stazione c’è anche un ottimo locale self service…
frequentatissimo anche dal personale viaggiante delle Ferrovie dello Stato…
altra cosa che certifica l’ottimo rapporto qualità/prezzo della roba smerciata
in tale locale.
* * *
Dopo il terzo giorno che, con
mia moglie, ero a Firenze (dal 24 al 29 Giugno 2012) non potei fare a meno di
guardarmi attorno e pensare di mettere nero su bianco alcuni pensieri (diversi
da quelli che mi ispirava la fregatura subita dall’hotel in via Panzani in cui
ero capitato… e di cui ho ampliamente parlato in precedenti post) che mi
passavano di tanto in tanto per la mente.
Pensieri che riporto
(numerati) di seguito.
* * *
1) Una tra le cose che
colpisce subito (ovviamente a Firenze) è uno strano odore che s’imbatte con uno
dei tuoi stupendi cinque sensi: l’olfatto. Un odore quasi dolce, quasi… di
piscio. Eppure la città è pulitissima. Continuamente passano mezzi della
nettezza urbana e addetti (spazzini ecc.) ligi al proprio dovere.
Il secondo giorno tale odore
non l’avverti più, quasi faccia ormai parte di te. Il secondo giorno anche tu
ti senti un po’ bischero, un po’… fiorentino.
2) Firenze è una città
multietnica e quindi una città aperta: negri, gialli, verdi… in tale baraonda
di razze e colori neanche la presenza del bianco (… ma è poi veramente bianco
il bianco?) riesce a crearti stupore.
Senti parlare intorno a te inglese,
cinese, giapponese, tedesco, fiorentino (… ma è poi veramente fiorentino?) e
chissà in quante altre lingue contemporaneamente: che sia la nuova Babele? …
no!
… no, non è la nuova Babele
perché in quella moltitudine di lingue più o meno contemporanee ma dannatamente
diverse l’una dall’altra ci si capisce tutti e benissimo… perfettamente.
Solo una guardia giurata davanti
ad un museo (nei pressi di Palazzo degli Uffizi) dopo aver parlato (o così
avevo capito) con degli stranieri passati avanti, mi ferma chiedendomi: “… ma ‘he
‘havolo avrà voluto di’ quello? … mi’ha lo ‘honos’ho bene io l’inglese! … siete
ameri’hani?”. Ed io a lui: “… ho ‘hapito quanto te, dopotutto… simu ‘halavrisi!”
3) A Firenze ed in qualsiasi
punto c’è sempre qualcuno con una valigia al seguito (… starà arrivando o starà
partendo?) … basta guardarla o guardarlo
in faccia per capire cosa cela, per… rubarle o rubagli un pensiero.
Non importa che ora sia della
giornata, ne se sia mattina o notte inoltrata: a Firenze c’è sempre qualcuno
con una valigia al seguito: un giorno (almeno due) ci siamo stati (a Firenze e
con una valigia al seguito) anche io e mia moglie.
4) A Firenze mi manca (… ci
manca) il computer? … mi manca (… ci manca) questo blog? … mi manca (… ci
manca) Facebook? … no!
Vedo alcuni giovani turisti
(americani o giapponesi) camminare con dei tablet (… si chiamano così?) in
mano. Non credo visitino Firenze con certe diavolerie tra le mani. Firenze va
visitata… a mani, vista, olfatto, tatto e soprattutto mente libera.
5) Poche macchine in
circolazione nel centro storico di Firenze, per lo più taxi, motociclette e
biciclette. Più biciclette che motociclette e taxi… qualche pullman dell’azienda
di trasporto pubblico municipale.
Si vedono in circolazione anche
soggetti in piedi su degli strani mezzi a due ruote… parallele ed in equilibrio
sull’impossibile: non sono bici né moto. Sono… semplicemente sono! … ricordo di
averne sentito parlare tanto e tanto tempo fa in televisione o di aver letto
qualcosa in merito a tali mezzi di trasporto su qualche rivista specializzata…
in curiosità.
Appena a casa dovrò cercare
su internet il nome di tali strani… straordinari mezzi di trasporto.
L’ho fatto oggi (n.d.r.: 25
Luglio 2012). Ho chiesto a Google “mezzi+due ruote+equilibrio” e il dio Google
mi ha prontamente risposto: SEGWAY. Difficile continuare a capire cosa mi
trovavo difronte ma… Google aveva capito benissimo la mia domanda e mi aveva
dato la giusta risposta.
Si trattava proprio di un…
segway!
(continua).
* * *
… un abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato
Pietro Perri.
… /pace!
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