SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: Una gita a Firenze (giugno 2012): NON ENTRATE IN QUELL'HOTEL! (1)

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mercoledì 4 luglio 2012

Una gita a Firenze (giugno 2012): NON ENTRATE IN QUELL'HOTEL! (1)

L’ultima settimana di giugno 2012 io e mia moglie siamo stati, in viaggio di piacere, a Firenze. Città stupenda se non fosse per dei disonesti operatori di commercio che vivono nella stessa facendosi in quattro per rovinare ai turisti il proprio soggiorno.
Di seguito riporto l’esperienza avuta dallo scrivente e dalla propria moglie in un hotel (tre stalle e non tre stelle così come dallo stesso pubblicizzato) vicino alla stazione ferroviaria di santa Maria Novella.
In quest’occasione metto degli omissis in quanto il seguente scritto viene inviato anche alle autorità ed uffici competenti in materia di truffa ai turisti. In ogni caso a chi, in modo privato, mi chiedesse a quale hotel di Firenze mi riferisco… glielo dirò con piacere.
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Ho pernottato, assieme a mia moglie, tra il 25 ed il 28 giugno 2012 (quattro notti) presso l’hotel (omissis) di Firenze convinto dalla pubblicità (decisamente truffaldina) che lo stesso si faceva  e continua a farsi su siti web anche intermediari quali il sito di prenotazione online (omissis). Purtroppo il sottoscritto fidandosi della pubblicità scritta dall’hotel e non tenendo conto dei numerosi e, a questo punto devo dire, anche tragicamente veritieri, illudendosi tra l’altro delle decantate “tre stelle” ho ritenuto opportuno prenotare in tale hotel. Non l’avessi mai fatto!
Dopo undici ore di pullman entriamo accediamo nella hall (se si può definire tale un corridoio strettissimo di pochi metri cui si accede alle scale e in cui, lateralmente alle scale… nel sottoscala, è riscontrabile la… reception. L’hotel tre stelle? … tre piani senza ascensore.
Essendo le 8 del mattino chiediamo se per favore ci fanno lasciare le valigie. Favore accordato anche se, prima di farci accedere in stanza, ci fanno notare che in questo lussuosissimo (?) e modernissimo (?) hotel è obbligatorio pagare all’atto del check in. Pur subdorando qualcosa di strano (è la prima volta in trent’anni che frequento hotel nei Paesi del Mediterraneo mi si chiede di pagare in anticipo)… pago.
Dopotutto tutto avrei potuto fare tranne che riprendere il pullman per rientrare in Calabria o mettermi a cercare (valige al seguito) un altro hotel tra l’altro pagando la penale a questi (omissis).
Ci viene assegnata la stanza 206 (due piani a portarci dietro da soli i bagagli scalino dopo scalino). L’ascensore (previsto negli alberghi ed hotel a tre stelle con tre piani oltre il piano terra)? … fantascienza: sembra essere ritornati nella Firenze di “Non ci resta che piangere” che ha visto come protagonisti i grandi Roberto Benigni e Massimo Troisi.
Inutile dire che ci avvisano che quella mattina la colazione ce la saremmo sognata… avrei preferito avermela sognata anche la mattina successiva. Il terzo giorno abbiamo optato per un cornetto ed un cappuccino al bar “Scudieri” in piazza Duomo. Decisamente un altro pianeta.
Posato le valige in stanza, inizio a guardarmi intorno: la stanza fa un po’ schifo ma dopotutto quattro notti in una fregatura del genere si può anche sopravvivere (vi invito a guardare il vano bagno per non dire il resto). Apro il frigo è noto che non funziona: sposto un po’ il comodino in cui è posizionato e… che buffo: non è attaccato alla corrente (ci vorrebbe un trasformatore da spina tedesca a presa italiana). Dietro il comodino si nota una tale immondizia come se nessuno ci avesse pulito da quattro o cinque mesi… fa niente.
Controllo dentro l’armadio e noto la cassaforte promessa nella pubblicità dell’albergo. Non è una cassaforte a combinazione ma a chiave… anteguerra. Inutile dire che la chiave non chiude quella cassaforte. Sarà di qualche altra cassaforte ma… a che ci serve una cassaforte? … lasciamo perdere.
Scendiamo a pianterreno (ma esiste un pianterreno in una tale struttura?) e preghiamo gli addetti alla reception (un giovane signore ed una giovane signora) di salire in stanza e risolverci il problema del frigo. Dopotutto con quel caldo (al di là che in un albergo a tre stelle il frigo andrebbe anche rifornito anche se con consumazioni a pagamento) sfruttare ciò che ci viene garantito nella pubblicità per mantenere al fresco almeno una bottiglia d’acqua acquistata all’esterno dell’hotel… dovrebbe essere il minimo: o si sperava che (dopo aver pagato 90 euro al giorno oltre ai 3 euro a testa per il fatto di aver calpestato il suolo fiorentino) ci si procurasse da soli anche il riduttore?
… tre stelle? … sarà!
Il giovane signore (… signore, si fa per dire!) ci assicura che al rientro avremmo trovato tutto risolto. Dopotutto eravamo in un hotel… a Firenze, mica in Calabria!
Rientrammo intorno alle 14 e 30. Alla reception c’era un terzo addetto. Quelli della mattina sicuramente stavano godendosi il loro… meritato riposo.
Chiesta la chiave della stanza, saliamo e… notiamo che il frigo era più morto di come l’avevamo lasciato.
Chiamo l’addetto alla reception tramite telefono interno. Questi sale e… riconosce che effettivamente il problema c’é… non solo… si rende conto che a non funzionare (elettricamente parlando) non era solo il frigo ma anche la luce della stanza, il condizionatore, il televisore e non ricordo più che cosa. Il problema era grave e prevedeva l’immediato intervento d’un elettricista.
Il problema era grave e andava risolto in modo drastico: ci fa cambiare stanza.
Dalla 206 passiamo alla 202.
Problema risolto? … sarà!
… anche in questa stanza, uscito l’addetto alla reception, non funziona il frigo ma… almeno sembrava funzionare il resto. Funzionava persino la chiave della cassaforte… stesso modello anteguerra.
Decidiamo, io e mia moglie, di non richiamare il cortese (?) addetto alla reception e di sopravvivere quattro giorni in questo… letamaio (perché in effetti proprio di un letamaio si trattava - e credo continui a trattarsi -… altro che di un hotel a tre stelle).
… e non vi dico cosa abbiamo trovato nel vano bagno? … anzi, ve lo dico:  prima di entrare nel piatto della doccia conviene fare l’antitetanica e… possibilmente dimagrire il più possibile (se si prova a muoversi all’interno della stessa si finisce automaticamente per chiudere il rubinetto dell’acqua). 
Oltretutto lo scarico dell’acqua della doccia sembra non funzionare bene e ciò fa in modo che se non ci si lava con un filo d’acqua… si finisce per allagare il tutto. Quindi chi non sa nuotare o non ha un salvagente a disposizione… meglio eviti di fare la doccia in questo stupendo albergo della stupenda città di Firenze.
(continua)
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

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