Una stupenda foto della seconda metà
degli anni Settanta del XX secolo. Nella
stessa (inginocchio a destra) anche
l'amico Ottorino Argentino.
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Domenica 7 dicembre 2014 ho assistito ai lavori di un
convegno-incontro sul problema dell'incidenza tumorale a San Fili e nelle zone
collegate.
Il convegno-incontro era organizzato da un gruppo di
giovani (riunitosi sotto il nome di “COMITATO P.A.N.” di San Fili): in modo
serio e soprattutto al di sopra delle parti così come il tema meritava.
Nel vedere come si è svolto il tutto non ho potuto
fare a meno di pensare che comunque San Fili e la Comunità Sanfilese un futuro
ce l'hanno... e non mi riferisco solo al tema trattato in occasione di tale
convegno-incontro né, con tale post, ho come mira il criticare qualcosa o
qualcuno... solo elogiare ed elogiare convinto.
Un futuro, dopotutto, che appartiene SOPRATUTTO a
questi stessi giovani: complimenti.
Per una semplice coincidenza personalmente avevo
scritto (e successivamente pubblicato sul NOTIZIARIO SANFILESE di questo mese)
un articolo in merito alla tutt’altro che rosea situazione (dal punto di vista
dell’incidenza tumorale) che si sta vivendo da una trentina d’anni a questa
parte nel nostro territorio.
Con tale articolo ho voluto “salutare” alcuni amici ed
amiche (cari compaesani) che ci hanno tra l’altro lasciato in questo anno...
ormai (speriamo) trascorso.
Che il futuro si ricordi di essere un po’ più clemente
nei confronti della nostra Comunità e del mondo intero.
* * *
Qualche anno addietro in una
simpatica trasmissione televisiva il grande indimenticato Oreste Lionello si
divertiva a prendere in giro i meteorologi e i sedicenti redattori degli
oroscopi basati sullo zodiaco. Proponeva, in poche parole, le previsioni del
tempo... segno per segno.
Inutile dire che lui era
vestito di nero (un vero e proprio gufo del malaugurio) e le sue “letture del
futuro” erano tutt’altro che rosee. Quando, in questa sua simpatica (punti di
vista) gag Oreste Lionello arrivava a parlare del segno del cancro la
definizione in merito era decisamente coincisa e lapidaria: “... basta la
parola!”
Proprio così: “Cancro?”, nel
senso di tumore, male bruttu e via
dicendo, “... basta la parola!”. E se
vogliamo limitare il discorso a San Fili e ai paesi limitrofi al nostro, quale
San Vincenzo la Costa, e guardare cos’è avvenuto in tale territorio negli
ultimi decenni non possiamo non dire che... neanche serve più la parola. Sono
ormai decisamente troppi i casi di tumori che colpiscono in modo sempre più
brutale la nostra Comunità.
Quest’anno, tra l’altro,
proprio per questo motivo volevo evitare di farvi i miei (e quelli dei membri
dell’Associazione culturale “Universitas Sancti Felicis” di San Fili) consueti
auguri natalizi: troppi casi e troppo crudeli (visto l’età delle persone
colpite ed il modo in cui le stesse sono state colpite).
Mi prendo la licenza di non
elencare nessuno dei casi in merito. Neppure quelli più eclatanti avvenuti, in
tanti nuclei familiari a noi cari, in questo infausto 2014.
Tutto ciò ci fa porre una
serie di domande, tre fra tutte: 1) “C’è un motivo particolare collegato a tale
elevato indice tumorale nel nostro territorio?”; 2) “Possiamo fare qualcosa per
invertire la tendenza?”; 3) “San Fili - su questo fronte - è un caso isolato o
rispecchia le medie nazionale, regionale, provinciale o semplicemente
territoriale?”
Domande, queste, cui se
escludiamo la terza è difficile dare una risposta. Alla terza domanda, infatti,
parlando con persone più a dentro dello scrivente in materia, sembrerebbe che
San Fili e la Comunità Sanfilese sul fronte tumori rispecchino almeno
l’andamento provinciale o quantomeno territoriale.
Per quanto riguarda le
risposte alla prima ed alla seconda domanda il problema è più complicato in
quanto non ci possiamo rifare ad un semplice calcolo matematico basato su
numeri più o meno, magari al ribasso, attendibili come nel caso della terza
domanda.
In altri tempi (non sono uno
che vuole cavalcare l’onda... preferisco anticiparla. Oltretutto pensando al
rischio del male... spesso si può evitare il male stesso), infatti, ho cercato
- sul mio blog (http://www.sanfilibypietroperri.blogspot.it) e tra me e me - in
altri di darmi qualche risposta in merito. con miseri risultati, ovviamente. Ho
cercato ad esempio di capire da cosa potevano dipendere tutti questi “mali
brutti” nella nostra Comunità e le risposte sono state molteplici tanto da
farmi pensare, più che ad un solo motivo, ad una miscela di più cause o motivi.
Cause e motivi spesso collegate a tre di
semplici maledetti termini “progresso, ignoranza e speculazione”.
E allora? ... per quanto riguarda San Fili proviamo ad
elencare qualcuno di questi motivi: un eccessivo uso dell’eternit (da non
credere: nel nostro paese è stato utilizzato persino per abbellire la facciata
principale della Chiesa Madre); la presenza di campi elettromagnetici più o
meno significativi sul nostro territorio (e non mi riferisco ai tralicci della
Terna, quelli - pur essendo un’aggravante a un problema preesistente - sono
subentrati negli ultimi dieci anni ed il nostro “guaio” risale almeno a trenta
anni addietro) e nelle nostre abitazioni; la dismessa discarica in località
Fiego (negli anni Settanta e Ottanta per far bassare la massa dei rifiuti si
utilizzava incendiare gli stessi provocando una costante nube di diossina che
veniva regolarmente “sniffata” dai residenti); il cloro cui si è abusato in
determinati periodi nella nostra rete idrica; i trasmettitori della telefonia
mobile presenti nell’hinterland; il sempre più elevato utilizzo di
apparecchiature moderne (personal computer, tablet, cellulari, televisori,
elettrodomestici vari e via dicendo); l’eccessivo uso di medicinali (e l’uso di
determinati medicinali di cui magari si potrebbe anche fare a meno) fin dalla
nostra nascita se non da prima; la sempre più scarsa mortalità infantile (che
una volta con la sua selezione naturale garantiva una certa selezione tra i
sopravvissuti); il particolare punto in cui vengono realizzate alcune
abitazioni (stranamente - forse non tanto - anche a San Fili alcuni rioni sono
colpiti più di altri su questo strano fronte) e chi più ne ha più ne metta.
Siamo figli del progresso,
dell’ignoranza (alcune cose in effetti potrebbero essere evitate a priori) e
della speculazione e ciò rende impossibile anche mettere un freno al processo
evolutivo cui siamo sottoposti.
Un caro abbraccio a quanti
quest’anno ci hanno lasciato.
* * *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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