Ci fu un tempo in cui a San
Fili (CS) la politica era tutt'altro che "pacifica, indolore e
civile". Un tempo tra l'altro neanche tanto lontano... poco più di
sessanta anni addietro.
Il 7 Aprile del 1948, per la
precisione, è avvenuto a San Fili un brutto fatto di cronaca legato alla
elezioni politiche. E' stato ucciso, infatti, un certo Pietro Mazzulla da un
appartenente alla famiglia Palermo (Palermo Remo per la precisione).
Il fatto è riportato anche
nel saggio "Madonna pellegrina" (sottotitolo "La campagna
elettorale del 18 Aprile 1948 in Italia e in Calabria") scritto da Pileria
Pellegrino ed edito da Periferia.
Inutile dire che il saggio ha
ben poco a che dividere con la Madonna: sulla copertina compare infatti uno
scudo crociato con la scritta "LIBERTAS" all'interno (... mi sembra
mi ricordi vagamente qualcosa questo simbolo) ed un'aureola al di sopra dello
stesso.
Riporto di seguito l'esatto
passo così come trascritto nel suo saggio da Pileria Pellegrino (passo che la
stessa, afferma nelle note, ha preso dal giornale "La Battaglia
Calabra" del 26 aprile 1948):
* * *
Il 7 corrente nella frazione Bucita del comune di S.
Fili alle ore 18,30, tale Palermo Remo della DC, a seguito di animata
discussione di natura politica, esplodeva vari colpi di pistola contro elementi
comunisti, ferendo gravemente al torace ed all’inguine il conterraneo Mazzulla
Pietro, ed alla mano sinistra tale Cavaliere Biagio. Il Mazzulla è deceduto la
mattina del giorno successivo. I social-comunisti hanno fatto carico
dell’accaduto all’atmosfera creata dall’accesa propaganda tenuta dal parroco di
Bucita. Successivamente, una Commissione composta dai rappresentanti del Fronte
e capeggiata dall’on. Gullo, si è recata presso S.E. l’Arcivescovo al quale ha
segnalato la opportunità di richiamare i parroci affinché durante l’esercizio
del proprio ministero si astengano da svolgere propaganda politica.
* * *
… un caro abbraccio a tutti
dal sempre vostro affezionato Pietro perri.
… /pace!
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