La frana all'altezza del palazzo Gentile ... mmienzu u puontu. |
In un primo tempo avevo deciso di
non scrivere niente in merito alla frana che ha colpito il cuore di San Fili
(una parte delle coste all’altezza del palazzo della famiglia Gentile, ossia “mmianzu
u puontu”) poco dopo la prima metà del mese di gennaio di quest’anno.
I motivi per non
parlarne erano tanti e non starò certamente qui ad elencarli.
Poi… una ventina di
giorni dopo… qualche decina di metri più in là (ovvero all’altezza
dell’edificio comunale del nostro amato odiato paese… ecco doversi registrare
un’altra significativa frana… sempre lato costa e, questa volta, a mio
ignorante parere, anche decisamente più significativa e pericolosa.
Ed è stata proprio
questa seconda frana che mi ha convinto ad andare a toccare con mano (piedi,
occhi e macchina fotografica) la realtà dei fatti.
Una bella mattina di
questo mese (marzo 2013), infatti, ho deciso di fare un’avventurosa solitaria
passeggiata lungo un tratto del nostro stupendo torrente (… jume?)
Emoli. Vi assicuro che ne è valsa la pena: malgrado la nostra stupidità nel non
saper apprezzare, valorizzare e soprattutto salvaguardare (uno dei motivi che
hanno dato origine alle frane è proprio la mancata salvaguardia di tali posti)
quanto Madre Natura ci consegnato in prestito… anche nel nostro piccolo
territorio comunale abbiamo dei luoghi a dir poco stupendi.
La frana all'altezza dell'edificio comu- nale di San Fili. |
Iniziai la mia
“passeggiata” scendendo dalla scalinata che da piazza san Giovanni porta alla
fontana di Palazia (o Palazzia?) e proseguii lungo il torrente
(soffermandomi ad ammirare i resti della cosiddetta “cascata” ovvero della
piccola diga che riforniva d’acqua e quindi d’energia una delle nostre storiche
centrali idroelettriche) fino a raggiungere il ponte di Crispini per poi, da
tale punto, risalire verso “u Canalicchiu” e ritrovarmi su piazza Rinacchio
(intestata dall’amministrazione guidata da Luigi Bruno al medico Aldolfo
Mauro).
E’ stata, ripeto, una
stupenda passeggiata, tra l’altro non molto difficoltosa (se non in un paio di
punti) che consiglio a tutti... per apprezzare meglio ciò che immeritatamente
abbiamo.
A fine passeggiata mi è
sorto il dubbio su come avrei potuto intitolare questo articolo: “San Fili…
frana?” o “San Fili… è una frana?”
* *
*
… un caro abbraccio a tutti… by Pietro Perri.
… /pace!
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