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lunedì 10 gennaio 2011

Marano Principato: restaurate le opere del pittore Raffaele Rinaldi di San Fili.


L'articolo che riporto di seguito (ripreso da un "pezzo" apparso sulla rivista “Parola di vita” – Settimanale di informazione dell’arcidiocesi, di Cosenza-Bisignano) si potrà leggere bollettino dell'Associazione culturale "Universitas Sancti Felicis" di San Fili (ovvero il nostro "Notiziario Sanfilese") del mese di Gennaio 2011... di prossima uscita.
Parla della San Fili che merita, parla della San Fili che ha saputo, nei secoli scorsi, ritagliarsi un proprio spazio nella storia che conta e conta positivamente. Parla del pittore Raffaele Rinaldi... da San Fili.
Parla di giovani (quali lo storico dell'arte dott. Roberto Iantorno) sanfilesi - parlano i giovani sanfilesi -che oggi, con sacrifici, riescono a ritagliarsi un proprio spazio vitale un una società che sembra fare acqua da tutte le parti.
Parla di un passato, sanfilese, certo e parla di un futuro, per San Fili e per i Sanfilesi, con qualche valido barlume di luce e di speranza... ci sono giovani su cui possiamo ancora contare, e questa è la cosa più importante.
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Il 18 novembre 2010, sono state restituite le opere afferenti al maggior corpus dell’artista Raffaele Rinaldi, nella chiesa dedicata alla SS. Annunziata, a Marano Principato, una vera e propria pinacoteca personale dell’artista sanfilese.
L’intervento iniziato il mese di aprile, è stato finanziato dalla Regione Calabria per il progetto “Restauro e valorizzazione del patrimonio storico artistico mobile”.
Il progetto di restauro e valorizzazione dei dipinti è stato realizzato con fondi europei erogati per i beni culturali e paesaggistici della Calabria e realizzato grazie alla collaborazione della Soprintendenza e della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Unical.
Da quest’ultima sono state realizzate le microanalisi sui pigmenti dei colori e analisi morfologiche per la caratterizzazione dei materiali costitutivi i dipinti.
Dalle parole dei relatori il quadro che ne esce è la ricchezza del patrimonio culturale calabro e di quanto sia importante custodire, curare e valorizzare tanta ricchezza.
Per meglio comprendere la bellezza e l’originalità delle opere del pittore calabrese, il Dott. Roberto Iantorno, spiega come il Rinaldi, eliminando il superfluo concentra la sua attenzione sul protagonista della scena rappresentata.
Il pittore, pur sempre attingendo dalle iconografie tradizionali, ripropone episodi della vita quotidiana dei santi, rappresentandoli in maniera unica ed essenziale.
Le figure, infatti, appaiono spoglie di particolari e di sontuosità, ma vengono comunque arricchite da essenziali attributi iconografici, così da permettere, a chi osserva, di comprendere subito a chi si riferisce l’opera.
Ne sono un esempio il giglio bianco, simbolo di purezza, riportato nell’Immacolata Concezione oppure gli attrezzi da falegname raffigurati nel Transito di San Giuseppe, o ancora la palma del martirio stretta nella mano di Santa Lucia.
Ha svolto ruolo di stazione appaltante la Direzione Regionale BBCC della Calabria e ruolo di controllo la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, guidata dal Dott. Fabio De Chirico.
Direttore dei Lavori è stato il sig. Faustino Nigrelli.
I lavori di restauro sono stati effettuati dal restauratore cosentino Gianluca Nava. Per l’esecuzione delle indagini diagnostiche fisiche, hanno collaborato il sig. Attilio Onofrio e la Dott.ssa Valentina Cosco della Soprintendenza BSAE; le indagini diagnostiche chimiche sono state condotte dal Prof. Mauro La Russa dei laboratori di ricerca del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Unical e dirette dal Prof. Gino Crisci, Preside della Facoltà di SMFN dell’Ateneo calabrese.
Il lavoro effettuato secondo una sapiente miscela di tecniche tradizionali ed innovative, è stato preceduto, coadiuvato e seguito da alcune indagini diagnostiche ed ha permesso di ottenere delle informazioni molto utili per l’elaborazione di un database unico ed inedito sull’artista sanfilese.
La formula vincente collaudata per questo intervento, tra la Soprintendenza Bsae, l’Unical ed il restauratore cosentino, sarà racchiusa in una pubblicazione di prossima uscita nei primi mesi dell’anno 2011.
Successivamente alla ricollocazione dei dipinti nella chiesa, presso l’auditorium Baccelli, si è tenuto un dibattito dal titolo: “Raffaele Rinaldi da San Fili. Tracce per una rilettura del passato”.
Sono intervenuti il Sindaco di Marano Principato Tenuta, il Sac. Iaconetti, il sig. Nigrelli della Soprintendenza BSAE, il Preside della Facoltà di SMFN Crisci, il biografo di Raffaele Rinaldi dott. Roberto Iantorno ed il restauratore Gianluca Nava.
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Nella foto sopra da sinistra: G. Crisci (Preside della Facoltà di SMFN dell’Unical), A. Tenuta (sindaco di Marano Principato), G. Nava (restauratore), F. Nigrelli (funzionario della Soprintendenza BSAE) e R. Iantorno (storico dell’arte).
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

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