L'articolo che riporto di seguito (ripreso
da un "pezzo" apparso sulla rivista “Parola di vita” –
Settimanale di informazione dell’arcidiocesi, di Cosenza-Bisignano) si
potrà leggere bollettino dell'Associazione culturale "Universitas Sancti
Felicis" di San Fili (ovvero il nostro "Notiziario Sanfilese")
del mese di Gennaio 2011... di prossima uscita.
Parla della San Fili che merita, parla
della San Fili che ha saputo, nei secoli scorsi, ritagliarsi un proprio spazio
nella storia che conta e conta positivamente. Parla del pittore Raffaele
Rinaldi... da San Fili.
Parla di giovani (quali lo storico dell'arte
dott. Roberto Iantorno) sanfilesi - parlano i giovani sanfilesi -che oggi, con
sacrifici, riescono a ritagliarsi un proprio spazio vitale un una società che
sembra fare acqua da tutte le parti.
Parla di un passato, sanfilese, certo e
parla di un futuro, per San Fili e per i Sanfilesi, con qualche valido barlume
di luce e di speranza... ci sono giovani su cui possiamo ancora contare, e
questa è la cosa più importante.
* * *
Il 18 novembre 2010, sono state restituite
le opere afferenti al maggior corpus dell’artista Raffaele Rinaldi, nella
chiesa dedicata alla SS. Annunziata, a Marano Principato, una vera e propria
pinacoteca personale dell’artista sanfilese.
L’intervento iniziato il mese di aprile, è
stato finanziato dalla Regione Calabria per il progetto “Restauro e
valorizzazione del patrimonio storico artistico mobile”.
Il progetto di restauro e valorizzazione
dei dipinti è stato realizzato con fondi europei erogati per i beni culturali e
paesaggistici della Calabria e realizzato grazie alla collaborazione della
Soprintendenza e della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali
dell’Unical.
Da quest’ultima sono state realizzate le
microanalisi sui pigmenti dei colori e analisi morfologiche per la
caratterizzazione dei materiali costitutivi i dipinti.
Dalle parole dei relatori il quadro che ne
esce è la ricchezza del patrimonio culturale calabro e di quanto sia importante
custodire, curare e valorizzare tanta ricchezza.
Per meglio comprendere la bellezza e
l’originalità delle opere del pittore calabrese, il Dott. Roberto Iantorno,
spiega come il Rinaldi, eliminando il superfluo concentra la sua attenzione sul
protagonista della scena rappresentata.
Il pittore, pur sempre attingendo dalle
iconografie tradizionali, ripropone episodi della vita quotidiana dei santi,
rappresentandoli in maniera unica ed essenziale.
Le figure, infatti, appaiono spoglie di
particolari e di sontuosità, ma vengono comunque arricchite da essenziali
attributi iconografici, così da permettere, a chi osserva, di comprendere
subito a chi si riferisce l’opera.
Ne sono un esempio il giglio bianco,
simbolo di purezza, riportato nell’Immacolata Concezione oppure gli attrezzi da
falegname raffigurati nel Transito di San Giuseppe, o ancora la palma del
martirio stretta nella mano di Santa Lucia.
Ha svolto ruolo di stazione appaltante la
Direzione Regionale BBCC della Calabria e ruolo di controllo la Soprintendenza
per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria, guidata dal
Dott. Fabio De Chirico.
Direttore dei Lavori è stato il sig.
Faustino Nigrelli.
I lavori di restauro sono stati effettuati
dal restauratore cosentino Gianluca Nava. Per l’esecuzione delle indagini
diagnostiche fisiche, hanno collaborato il sig. Attilio Onofrio e la Dott.ssa
Valentina Cosco della Soprintendenza BSAE; le indagini diagnostiche chimiche
sono state condotte dal Prof. Mauro La Russa dei laboratori di ricerca del
Dipartimento di Scienze della Terra dell’Unical e dirette dal Prof. Gino
Crisci, Preside della Facoltà di SMFN dell’Ateneo calabrese.
Il lavoro effettuato secondo una sapiente
miscela di tecniche tradizionali ed innovative, è stato preceduto, coadiuvato e
seguito da alcune indagini diagnostiche ed ha permesso di ottenere delle
informazioni molto utili per l’elaborazione di un database unico ed inedito
sull’artista sanfilese.
La formula vincente collaudata per questo
intervento, tra la Soprintendenza Bsae, l’Unical ed il restauratore cosentino,
sarà racchiusa in una pubblicazione di prossima uscita nei primi mesi dell’anno
2011.
Successivamente alla ricollocazione dei
dipinti nella chiesa, presso l’auditorium Baccelli, si è tenuto un dibattito
dal titolo: “Raffaele Rinaldi da San Fili. Tracce per una rilettura del
passato”.
Sono intervenuti il Sindaco di Marano
Principato Tenuta, il Sac. Iaconetti, il sig. Nigrelli della Soprintendenza
BSAE, il Preside della Facoltà di SMFN Crisci, il biografo di Raffaele Rinaldi
dott. Roberto Iantorno ed il restauratore Gianluca Nava.
* * *
Nella foto sopra da sinistra: G. Crisci
(Preside della Facoltà di SMFN dell’Unical), A. Tenuta (sindaco di Marano
Principato), G. Nava (restauratore), F. Nigrelli (funzionario della
Soprintendenza BSAE) e R. Iantorno (storico dell’arte).
... un caro abbraccio a tutti dal sempre
vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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