Sanità calabrese? ... che Dio (e non solo Berlusconi) ce la mandi buona!
... non so perché (forse sarà per la mia proverbiale sfortuna) ma ogni volta che mi presento da un medico della mutua (perché in Calabria la sanità pubblica, diciamo la verità, è tristemente rimasta ai tempi della "mutua")... o è mio amico, o è amico di qualche mio amico... o sono dolori.
Personalmente penso che se l'attuale Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha le palle (così si dice in giro) oltre a fare il contabile della disastrosa situazione in cui versa la Sanità nelle cinque province calabresi... dovrebbe anche iniziare a controllare una volta per tutte anche la qualità del servizio offerto all'utenza.
... un servizio a dir poco di "mmerda", almeno secondo la mia insignificante esperienza. Un servizio a dir poco di "mmerda" se si da' retta a quanto scrivono quotidianamente i giornali che si interessano con cadenza quasi quotidiana della malasanità nella Regione Calabria.
... un servizio di "mmerda" non solo per i risultati ottenuti dal servizio stesso ma anche e soprattutto per come spesso e volentieri viene trattato il paziente dagli amministrativi, dal personale medico e dal personale paramedico.
... offese su offese (è quanto mi è capitato qualche giorno addietro "vittima" di una visita di controllo diabetologica presso il poliambulatorio di Castrolibero) da dottori che, proprio per il modo in cui si esprimono (da veri scaricatori di porto in alcuni casi) a volte ci viene anche il dubbio se siano veramente laureati e se sono veramente laureati.
Venuti a conoscenza che, purtroppo, la laurea in medicina ce l'hanno davvero, ci verrebbe quasi naturale chiedere loro: ma in quale ateneo hanno avuto il barbaro di darti sto pezzo di carta? ... possibile che in tale ateneo non spieghino quale sia il legittimo modo di comportarsi verso i pazienti (ossia verso coloro che comunque ti garantiscono il pane)?
Venuti a conoscenza che, purtroppo, la laurea in medicina ce l'hanno davvero, ci verrebbe quasi naturale chiedere loro: ma in quale ateneo hanno avuto il barbaro di darti sto pezzo di carta? ... possibile che in tale ateneo non spieghino quale sia il legittimo modo di comportarsi verso i pazienti (ossia verso coloro che comunque ti garantiscono il pane)?
... un vero e proprio saggio di codice deontologico medico, quello cui sono stato direttamente interessato giorno 14 luglio la succitata struttura del servizio sanitario pubblico calabrese... e non è stata la prima volta.
... non posso fare a meno di chiedermi: ma quella dottoressa, era forse incavolata perché in quella giornata avrebbe preferito essere altrove (magari al mare a sciacquarsi le palle assieme alla propria famiglia)? ... o è semplicemente una povera frustrata (senza famiglia?) che avrebbe voluto fare nella vita tutto tranne che il dottore della mutua?
La risposta alla prima domanda è... anch'io il 14 luglio 2010 avrei preferito fare ben altro che andare a passare una visita diabetologica presso il poliambulatorio di Castrolibero.
La risposta alla seconda domanda è... che se tale dottoressa avesse scelto un'altra carriera sicuramente ne sarebbero stati felici tantissimi suoi scalognati (per averlo incontrato sulla propria strada) pazienti.
Tengo a sottolineare che per quanto riguarda tale dottoressa non sto mettendo in dubbio la preparazione nella materia che la stessa porta avanti... solo la "zoticheria" con cui porta avanti un lavoro che dovrebbe essere considerato più una missione che un lavoro.
E poi affermazioni del genere: "... voi pensate che noi siamo qui solo per scrivervi le ricette per le strisciette!" (cosa che a dire il vero sembra sappia fare piuttosto bene), oppure, "... adesso ti scrivo la ricetta per la visita per il fondo oculare dell'occhio, ma vai a passarla da tutti tranne che dai dottori X ed Y!" (certo che se i nostri dottori non si fidano l'un l'altro pensa un po' se ci possiamo noi fidare di loro), oppure, "... non portarmi le analisi fatte in questo o in quell'altro centro ma solo...!", oppure, "... ma chi ti ha diagnosticato il diabete?" (decisamente non so chi mi ha trattenuto dal dirle "... l'anno scorso una dottoressa intelligente e preparata che stranamente ha il vostro stesso nome e cognome... chissà che fine ha fatto quest'anno quella dottoressa!").
... altro che medici senza frontiere. In Calabria abbiamo tantissimi rappresentanti di questa nobile "missione" che di frontiere nel cervello ne hanno veramente a iosa.
Ovviamente in questo post ho citato (senza fare il nome ma sembra che siano in tanti, con il mio stesso problema, ad aver avuto a che fare con la sua "cortese professionalità", con il suo "savoir faire") solo il caso di questa luminare diabetologa del poliambulatorio di Castrolibero... ma se parlassi di quello che (per altre patologie di cui soffro o o sofferto in passato o di patologie di cui soffre qualche mio parente o ha sofferto in passato) mi è capitato di vedere e di sopportare presso l'ospedale dell'Annunziata di Cosenza o presso il poliambulatorio di Quattromiglia di Rende (CS)... meglio lasciar cadere la cosa.
... ovviamente in alcuni casi precedenti ed in occasione di visite (o semplici analisi di laboratorio) diverse ed in diversi ambulatori, alla "zoticheria" di alcuni luminari calabresi della scienza medica... si aggiungeva anche la loro ignoranza (potrei anche definirla "leggerezza nel trattare la materia" ma farei loro un piacere e a dei disonesti - non sempre solo "moralmente parlando" - tutto si può fare tranne che un piacere) specifica.
Con ciò, inutile dirlo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio: esistono, infatti, anche nella sanità calabrese (e cosentina) medici preparati ed educati che non sputano nel piatto in cui mangiano. Ma sono decisamente pochi... vere e proprie mosche bianche. Nel dubbio, comunque, se dovete rivolgervi a qualcuno di loro (stipendiato dal Servizio Sanitario Pubblico Nazionale... dalla mutua) prima di entrare nel loro studio (ovviamente pubblico e non privato... perché nel privato, se pagate ed avete anche l'accortezza di non chiedere la fattura, sono tutti dei veri signori) ... cercatevi un classico "Picone" da segnalarvi.
Al semplicemente dire "... dottore', dotto... mi manda Picone!
... e non voglio, in quest'occasione, neanche parlare di farmacie di paese (e forse anche di farmacie di città). Farmacie che più d'una volta ti dicono che un determinato farmaco non c'é... ma se ne vogliamo uno in alternativa...
Sanità calabrese? ... che Dio (e non solo Berlusconi) ce la mandi buona!
Tengo a sottolineare che per quanto riguarda tale dottoressa non sto mettendo in dubbio la preparazione nella materia che la stessa porta avanti... solo la "zoticheria" con cui porta avanti un lavoro che dovrebbe essere considerato più una missione che un lavoro.
E poi affermazioni del genere: "... voi pensate che noi siamo qui solo per scrivervi le ricette per le strisciette!" (cosa che a dire il vero sembra sappia fare piuttosto bene), oppure, "... adesso ti scrivo la ricetta per la visita per il fondo oculare dell'occhio, ma vai a passarla da tutti tranne che dai dottori X ed Y!" (certo che se i nostri dottori non si fidano l'un l'altro pensa un po' se ci possiamo noi fidare di loro), oppure, "... non portarmi le analisi fatte in questo o in quell'altro centro ma solo...!", oppure, "... ma chi ti ha diagnosticato il diabete?" (decisamente non so chi mi ha trattenuto dal dirle "... l'anno scorso una dottoressa intelligente e preparata che stranamente ha il vostro stesso nome e cognome... chissà che fine ha fatto quest'anno quella dottoressa!").
... altro che medici senza frontiere. In Calabria abbiamo tantissimi rappresentanti di questa nobile "missione" che di frontiere nel cervello ne hanno veramente a iosa.
Ovviamente in questo post ho citato (senza fare il nome ma sembra che siano in tanti, con il mio stesso problema, ad aver avuto a che fare con la sua "cortese professionalità", con il suo "savoir faire") solo il caso di questa luminare diabetologa del poliambulatorio di Castrolibero... ma se parlassi di quello che (per altre patologie di cui soffro o o sofferto in passato o di patologie di cui soffre qualche mio parente o ha sofferto in passato) mi è capitato di vedere e di sopportare presso l'ospedale dell'Annunziata di Cosenza o presso il poliambulatorio di Quattromiglia di Rende (CS)... meglio lasciar cadere la cosa.
... ovviamente in alcuni casi precedenti ed in occasione di visite (o semplici analisi di laboratorio) diverse ed in diversi ambulatori, alla "zoticheria" di alcuni luminari calabresi della scienza medica... si aggiungeva anche la loro ignoranza (potrei anche definirla "leggerezza nel trattare la materia" ma farei loro un piacere e a dei disonesti - non sempre solo "moralmente parlando" - tutto si può fare tranne che un piacere) specifica.
Con ciò, inutile dirlo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio: esistono, infatti, anche nella sanità calabrese (e cosentina) medici preparati ed educati che non sputano nel piatto in cui mangiano. Ma sono decisamente pochi... vere e proprie mosche bianche. Nel dubbio, comunque, se dovete rivolgervi a qualcuno di loro (stipendiato dal Servizio Sanitario Pubblico Nazionale... dalla mutua) prima di entrare nel loro studio (ovviamente pubblico e non privato... perché nel privato, se pagate ed avete anche l'accortezza di non chiedere la fattura, sono tutti dei veri signori) ... cercatevi un classico "Picone" da segnalarvi.
Al semplicemente dire "... dottore', dotto... mi manda Picone!
... e non voglio, in quest'occasione, neanche parlare di farmacie di paese (e forse anche di farmacie di città). Farmacie che più d'una volta ti dicono che un determinato farmaco non c'é... ma se ne vogliamo uno in alternativa...
Sanità calabrese? ... che Dio (e non solo Berlusconi) ce la mandi buona!
Carissimo Giuseppe Scopelliti, nuovo ragioniere della Regione Calabria, non posso fare a meno di ringraziarti per il fatto che nel momento in cui ti sei insediato in questo nuovo gravoso (ma sicuramente economicamente fruttuoso dal punto di vista personale) incarico... non limitarti solo a tagliare spese inutili (sul fronte della sanità) o a mettere nuovi ticket ai già tartassati cittadini calabresi.
Fai un piccolo sforzo in più: chiama a raccolta il personale amministrativo, medico e paramedico della Calabria e chiedigli (possibilmente imponiglielo) di essere un po' più educati (civili) nei confronti dei poveri pazienti.
* * *
Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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