SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: Qualcosa non quadra... a San Fili ma non solo a San Fili.

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mercoledì 10 dicembre 2014

Qualcosa non quadra... a San Fili ma non solo a San Fili.

Una stupenda foto della seconda metà
degli anni Settanta del XX secolo. Nella 
stessa (inginocchio a destra) anche 
l'amico Ottorino Argentino.

Domenica 7 dicembre 2014 ho assistito ai lavori di un convegno-incontro sul problema dell'incidenza tumorale a San Fili e nelle zone collegate.
Il convegno-incontro era organizzato da un gruppo di giovani (riunitosi sotto il nome di “COMITATO P.A.N.” di San Fili): in modo serio e soprattutto al di sopra delle parti così come il tema meritava.
Nel vedere come si è svolto il tutto non ho potuto fare a meno di pensare che comunque San Fili e la Comunità Sanfilese un futuro ce l'hanno... e non mi riferisco solo al tema trattato in occasione di tale convegno-incontro né, con tale post, ho come mira il criticare qualcosa o qualcuno... solo elogiare ed elogiare convinto.
Un futuro, dopotutto, che appartiene SOPRATUTTO a questi stessi giovani: complimenti.
Per una semplice coincidenza personalmente avevo scritto (e successivamente pubblicato sul NOTIZIARIO SANFILESE di questo mese) un articolo in merito alla tutt’altro che rosea situazione (dal punto di vista dell’incidenza tumorale) che si sta vivendo da una trentina d’anni a questa parte nel nostro territorio.
Con tale articolo ho voluto “salutare” alcuni amici ed amiche (cari compaesani) che ci hanno tra l’altro lasciato in questo anno... ormai (speriamo) trascorso.
Che il futuro si ricordi di essere un po’ più clemente nei confronti della nostra Comunità e del mondo intero.
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Qualche anno addietro in una simpatica trasmissione televisiva il grande indimenticato Oreste Lionello si divertiva a prendere in giro i meteorologi e i sedicenti redattori degli oroscopi basati sullo zodiaco. Proponeva, in poche parole, le previsioni del tempo... segno per segno.
Inutile dire che lui era vestito di nero (un vero e proprio gufo del malaugurio) e le sue “letture del futuro” erano tutt’altro che rosee. Quando, in questa sua simpatica (punti di vista) gag Oreste Lionello arrivava a parlare del segno del cancro la definizione in merito era decisamente coincisa e lapidaria: “... basta la parola!”
Proprio così: “Cancro?”, nel senso di tumore, male bruttu e via dicendo, “... basta la parola!”.  E se vogliamo limitare il discorso a San Fili e ai paesi limitrofi al nostro, quale San Vincenzo la Costa, e guardare cos’è avvenuto in tale territorio negli ultimi decenni non possiamo non dire che... neanche serve più la parola. Sono ormai decisamente troppi i casi di tumori che colpiscono in modo sempre più brutale la nostra Comunità.
Quest’anno, tra l’altro, proprio per questo motivo volevo evitare di farvi i miei (e quelli dei membri dell’Associazione culturale “Universitas Sancti Felicis” di San Fili) consueti auguri natalizi: troppi casi e troppo crudeli (visto l’età delle persone colpite ed il modo in cui le stesse sono state colpite).
Mi prendo la licenza di non elencare nessuno dei casi in merito. Neppure quelli più eclatanti avvenuti, in tanti nuclei familiari a noi cari, in questo infausto 2014.
Tutto ciò ci fa porre una serie di domande, tre fra tutte: 1) “C’è un motivo particolare collegato a tale elevato indice tumorale nel nostro territorio?”; 2) “Possiamo fare qualcosa per invertire la tendenza?”; 3) “San Fili - su questo fronte - è un caso isolato o rispecchia le medie nazionale, regionale, provinciale o semplicemente territoriale?”
Domande, queste, cui se escludiamo la terza è difficile dare una risposta. Alla terza domanda, infatti, parlando con persone più a dentro dello scrivente in materia, sembrerebbe che San Fili e la Comunità Sanfilese sul fronte tumori rispecchino almeno l’andamento provinciale o quantomeno territoriale.
Per quanto riguarda le risposte alla prima ed alla seconda domanda il problema è più complicato in quanto non ci possiamo rifare ad un semplice calcolo matematico basato su numeri più o meno, magari al ribasso, attendibili come nel caso della terza domanda.
In altri tempi (non sono uno che vuole cavalcare l’onda... preferisco anticiparla. Oltretutto pensando al rischio del male... spesso si può evitare il male stesso), infatti, ho cercato - sul mio blog (http://www.sanfilibypietroperri.blogspot.it) e tra me e me - in altri di darmi qualche risposta in merito. con miseri risultati, ovviamente. Ho cercato ad esempio di capire da cosa potevano dipendere tutti questi “mali brutti” nella nostra Comunità e le risposte sono state molteplici tanto da farmi pensare, più che ad un solo motivo, ad una miscela di più cause o motivi. Cause e motivi spesso collegate a  tre di semplici maledetti termini “progresso, ignoranza e speculazione”.
E allora?  ... per quanto riguarda San Fili proviamo ad elencare qualcuno di questi motivi: un eccessivo uso dell’eternit (da non credere: nel nostro paese è stato utilizzato persino per abbellire la facciata principale della Chiesa Madre); la presenza di campi elettromagnetici più o meno significativi sul nostro territorio (e non mi riferisco ai tralicci della Terna, quelli - pur essendo un’aggravante a un problema preesistente - sono subentrati negli ultimi dieci anni ed il nostro “guaio” risale almeno a trenta anni addietro) e nelle nostre abitazioni; la dismessa discarica in località Fiego (negli anni Settanta e Ottanta per far bassare la massa dei rifiuti si utilizzava incendiare gli stessi provocando una costante nube di diossina che veniva regolarmente “sniffata” dai residenti); il cloro cui si è abusato in determinati periodi nella nostra rete idrica; i trasmettitori della telefonia mobile presenti nell’hinterland; il sempre più elevato utilizzo di apparecchiature moderne (personal computer, tablet, cellulari, televisori, elettrodomestici vari e via dicendo); l’eccessivo uso di medicinali (e l’uso di determinati medicinali di cui magari si potrebbe anche fare a meno) fin dalla nostra nascita se non da prima; la sempre più scarsa mortalità infantile (che una volta con la sua selezione naturale garantiva una certa selezione tra i sopravvissuti); il particolare punto in cui vengono realizzate alcune abitazioni (stranamente - forse non tanto - anche a San Fili alcuni rioni sono colpiti più di altri su questo strano fronte) e chi più ne ha più ne metta.
Siamo figli del progresso, dell’ignoranza (alcune cose in effetti potrebbero essere evitate a priori) e della speculazione e ciò rende impossibile anche mettere un freno al processo evolutivo cui siamo sottoposti.
Un caro abbraccio a quanti quest’anno ci hanno lasciato.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

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