SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: La Madonna di santa Maria degli angeli di San Fili. (Articolo del prof. Francesco Salamina - Nota Introduttiva di Antonio Asta)

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domenica 1 ottobre 2023

La Madonna di santa Maria degli angeli di San Fili. (Articolo del prof. Francesco Salamina - Nota Introduttiva di Antonio Asta)



Nella foto a sinistra (foto by Antonio Asta): il prof. Francesco Salamina nel mese di luglio del 2004, in occasione di una delle sue periodiche visite al borgo natio, intento a studiare la statua di santa Maria degli Angeli, stupenda opera marmorea della scuola dei Gagini di Palermo conservata nella Chiesa del Ritiro o dei frati ritiranti di San Fili. La statua giunse a San Fili grazie al viaggiatore seicentesco don Aquilante Rocchetta (originario del pittoresco borgo dell’hinterland cosentino.

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Un tesoro nascosto a San Fili.

(Articolo/nota a firma del poliedrico – attore poeta brigante ecc. - Antonio Asta pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di agosto del 2006)

L’estate di due anni fa mentre passeggiavo con il prof. Francesco Salamina (nativo di San Fili ma pugliese d’adozione, poeta di fama internazionale e altrettanto critico d’arte, amico fraterno dell’esuberante Vittorio Sgarbi) si discuteva delle opere presenti nelle chiese di San Fili.

Il discorso si è soffermato sulla statua collocata sull’altare maggiore della chiesa del Ritiro presso il cimitero: la statua di Santa Maria degli Angeli.

Il prof. Francesco Salamina mi diceva di non averla mai vista.

Ci siamo recati alla chiesa del Ritiro ed il professore è rimasto totalmente estasiato da cotanta bellezza.

Il giorno dopo il prof. Salamina mi ha consegnato una copia della sua bellissima relazione critica fatta sulla statua del Ritiro dicendomi che l’avrebbe fatta pubblicare su un giornale culturale a tiratura nazionale con cui collabora.

Una serie di domande mi sorge spontanea: perché quest’opera di inestimabile valore deve restare nell’anonimato se si pensa che l’autore sia il grande scultore G. Gagini di Palermo (vissuto a cavallo del XVI e XVII sec.), perché non si pubblicizza adeguatamente quest’opera? perché non si organizzano visite guidate.

per far conoscere questo immenso tesoro? ... mentre leggendo i giornali vedo pubblicizzate cose di scarsissimo valore.

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La Madonna degli Angeli di San Fili.

(Articolo a firma del prof Francesco Salamina pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di agosto del 2006. L’articolo, datato 9 luglio 2004, è stato messo nero su bianco in una delle periodiche visite che faceva il prof. Francesco Salamina nel suo caro borgo natio... San Fili)

 

La chiesa del Ritiro presso il cimitero di San Fili offre al visitatore una insolita e gradita sorpresa.

Vi è in questo disadorno tempio di campagna una scultura in marmo raffigurante la cosiddetta Madonna degli Angeli attribuita forse al Gagini o alla sua scuola.

In ogni caso l’opera posta sull’Altare Maggiore si erge, nel bianco marmo, in una proiezione verso l’alto che diffonde intorno rara bellezza. Posta in prospettiva rispetto ad un ambiente sacro tinto in bianco-calce, dai toni barocchi rivisitati in stile neoclassico, la raffigurazione riempie con forza potente la sensazione di vacuità, di straniamento... la fissità dello sguardo, la forma tutta esprimono un linguaggio complesso nel quale i significati apparenti dei simboli si uniscono in stretta analogia a nascoste sonorità impresse dall’Autore.

E sono queste che l’osservatore avverte: lo spazio si smaterializza e ci si trova in una impropria spazialità. Cosa sia se non una vaga vaghezza non terrestre, ma a sentir bene, nemmeno celeste: è la Bellezza che muove in alto da uno stato possibile di conoscenza - quello dello scultore – ad uno stato negato, ma intuibile, del Sogno Invisibile – quello dell’osservatore.

Il flessuoso panneggio della veste si “fonde” con gli Angeli secondo una improbabile commistione sacro-profana che fa santo il femminile corale e fa creatore l’uomo-scultore. Si cristallizza così la volontà della perfetta visione: il sublime terreno divino della affabulazione cristiana. Bellissima dunque questa Madonna angelicata così bella da

colmare i vuoti d’animosità perduta: è il compiuto nella eternità e per l’eternità ora terrestre e ora divina.

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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.

... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

 

 

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