Immagine a sinistra: Un bellissimo “parafilatelico” assai caro ai Sanfilesi: il “10 Centesimi” emesso nel corso della Prima Guerra Mondiale (1915/18) per la sottoscrizione pubblica a favore dei combattenti. Collezione filatelica Pietro Perri.
* * *
Nel mese di ottobre del 1988 in una proficua collaborazione tra
l’Amministrazione comunale di San Fili (la “Spiga”, a guida del sindaco Alfonso
Rinaldi), la Biblioteca comunale di San Fili (poi intitolata al prof. Goffredo
Iusi) e lo scrivente si organizzò la “Prima Esposizione Filatelica Sanfilese”.
A ricordare ciò fu redatto in economia anche tanto simpatico quanto
prezioso opuscoletto in cui si tracciava la storia della nascita,
dell’evoluzione e della divulgazione dei francobolli nel mondo. Oltre a dare
degli spunti, ai neofiti di tale branca de collezionismo, su come evitare di
rovinare i preziosi rettangolini di carta (il miglior metodo era e resta sempre
e comunque non toccarli o quantomeno toccarli il meno possibile).
In tale opuscoletto compariva anche il brano “Un francobollo per San Fili”.
Brano che, riproposto sul Notiziario Sanfilese del mese di marzo 2021,
riporto di seguito... nella versione (ampliata, riveduta e corretta) proposta
sul citato Notiziario Sanfilese.
Sopra a sinistra il... francobollo per San Fili.
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Un francobollo per San
Fili.
(di Pietro Perri)
Nella mia vita ho avuto diversi hobbies: collezionismo di francobolli,
fotografia, collezionismo di monete, lavoro (vi sembrerà strano ma siccome ho
quasi sempre fatto lavori che mi piacevano anche il lavoro ho finito per
considerarlo un hobby), giardinaggio, politica locale, lettura, giornalismo
dilettantistico e via dicendo.
Purtroppo quando gli hobbies che si vuole portare avanti sono troppi ed
aumentano giorno dopo giorno... prima o poi ci si deve confrontare anche con le
possibilità che ci mette a disposizione il nostro portafogli. E qualcuno di
tali hobbies lo si deve mettere da parte in attesa di tempi (ma anche di tempo)
migliori.
Alcuni hobbies (quasi tutti a dire il vero) col lungo andare mi hanno dato
anche qualche stupenda soddisfazione. Tra questi ce stato ad esempio il
collezionismo di francobolli.
Agli inizi del 1988 proposi, più per gioco che per un fatto serio,
all’allora responsabile della Biblioteca comunale di San Fili, il caro amico
Franco Apuzzo, di organizzare, in collaborazione con la Biblioteca stessa, una
mostra filatelica nel nostro borgo.
Franco non se lo fece ripetere due volte ed anzi si mise a completa
disposizione sia nello spingermi in tale impresa, sia nel correggere la bozza
di un opuscoletto fai da te che avremmo presentato in occasione della mostra
che nel mettermi a disposizione parte del suo materiale, ovviamente in tema
filatelico, di famiglia.
Agli inizi del mese di ottobre dello stesso anno la mostra era finalmente
allestita e pronta per essere messa a disposizione al pubblico.
Il luogo in cui la stessa fu allestita era la stanza del vecchio Municipio
attualmente destinata a sede della Pro Loco di San Fili.
Qualche giorno prima dell’apertura la stessa, ancora in fase di
allestimento, era stata visitata dall’indimenticabile Direttore didattico prof.
Goffredo Iusi che, colpito dal materiale e del metodo di esposizione dello
stesso, ci onorò mandando le sue scolaresche, accompagnate dai relativi
insegnanti, a visitare la mostra stessa. Stessa cosa fece la Preside (o era il
Preside all’epoca) delle Scuole Medie.
Oltretutto il prof. Goffredo Iusi all’epoca, e come suo solito, ci regalò
delle chicche di sapere in merito anche e soprattutto di un francobollo (a dir
poco “il pezzo forte” dell’intera mostra) che faceva capolino tra i tanti pezzi
esposti.
Un francobollo per San Fili.
Altra cosa che fece tantissimo piacere oltre che a me anche all’amico
Franco Apuzzo fu, oltre ad un bellissimo articolo a firma del nostro compaesano
Sandrino Cesario apparso sulla Gazzetta del Sud, qualche mese dopo, veder
riprodotto sul Notiziario Sanfilese dell’ormai mitico Francesco “Ciccio
Cirillo”, l’opuscoletto che avevamo realizzato in occasione di tale mostra.
Era decisamente un’altra epoca.
* * *
Più che un
francobollo... un parafilatelico.
Leggiamo nella seconda pagina del succitato opuscoletto:
«Sopra a sinistra (n.d’a.) possiamo ammirare un bellissimo
“parafilatelico” assai caro ai Sanfilesi: il “10 Centesimi” emesso nel corso
della Prima Guerra Mondiale (1915/18) per la sottoscrizione pubblica a favore
dei combattenti.
Dalle magre notizie racimolate, risulta che il “COMITATO di SAN FILI -
Organizzazione Civile Durante La Guerra” conglobava le offerte (più o meno
volontarie) fatte dalla popolazione della zona rimasta a coltivare i campi in
favore dei compatrioti impegnati al fronte.
Tra dette offerte troviamo pure calzature, indumenti vari ecc.
Il “COMITATO di SAN FILI - Organizzazione Civile Durante La Guerra”
pubblicò, per quanto si dice, un opuscoletto in cui rendicontò parte del suo
operato.
Qualche copia di tale pubblicazione esiste ancora e non può negarsi quanto
sarebbe bello (per le nuove e vecchie leve) riaverle in circolazione: a
San Fili, ne siamo certi, ci sono anche giovani pronti a riappropriarsi
delle loro tradizioni e della propria storia.»
* * *
I parafilatelici o
erinnofili.
«I parafilatelici o erinnofili sono bolli chiudi lettera del tutto
simili ai francobolli tranne per il fatto che non hanno, di solito, valore né
postale né fiscale. (*)
Molto probabilmente la loro origine si deve all'uso di applicare sul lembo
della lettera un'etichetta chiudilettera, sistema che alla metà dell'800
cominciò a sostituire i sigilli di ceralacca.
Ma il termine “bollo chiudilettera” appare limitativo nel descrivere un
oggetto che per quasi 100 anni è stato un importante veicolo di storia,
cultura, arte e tradizioni in tutti i Paesi del Mondo. Non è un caso che il
termine “erinnofilia” derivi dal tedesco Erinne (rungsmarke) che significa
“(francobollo) commemorativo”. Quello di ricordare è stata infatti la vocazione
principale dei “bolli chiudilettera”: commemorare un evento passato, annunciare
un evento futuro o anche ricordare come propaganda.» (Da Wikipedia).
* * *
(*) Quando presentano un valore facciale il ricavato della vendita di tali
bolli viene utilizzato per finanziare progetti di notevole rilevanza sociale
e/o umanitaria.
E’ questo il caso ad esempio del “10 Centesimi” emesso a favore del
“COMITATO di SAN FILI - Organizzazione Civile Durante La Guerra”.
In tanti ricordiamo ancora gli erinnofili emessi a favore dei malati di TBC
negli anni Sessanta del secolo scorso e “piazzati” anche nelle Scuole San Fili.
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Un caro abbraccio a tutti dal sempre
vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
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