Nel mese
di ottobre del 1988 in una proficua collaborazione tra l’Amministrazione
comunale di San Fili (la “Spiga”, a guida del sindaco Alfonso Rinaldi), la
Biblioteca comunale di San Fili (poi intitolata al prof. Goffredo Iusi) e lo
scrivente si organizzò la “Prima Esposizione Filatelica Sanfilese”.
A
ricordare ciò fu redatto in economia anche tanto simpatico quanto prezioso
opuscoletto in cui si tracciava la storia della nascita, dell’evoluzione e
della divulgazione dei francobolli nel mondo. Oltre a dare degli spunti, ai
neofiti di tale branca de collezionismo, su come evitare di rovinare i preziosi
rettangolini di carta (il miglior metodo era e resta sempre e comunque non
toccarli o quantomeno toccarli il meno possibile).
In tale
opuscoletto compariva anche il brano “Un francobollo per San Fili”.
Brano che,
riproposto sul Notiziario Sanfilese del mese di marzo 2021, riporto di seguito...
nella versione (ampliata, riveduta e corretta) proposta sul citato Notiziario
Sanfilese.
Sopra a
sinistra il... francobollo per San Fili.
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* *
Un francobollo per San Fili.
(di Pietro Perri)
Nella mia
vita ho avuto diversi hobbies: collezionismo di francobolli, fotografia,
collezionismo di monete, lavoro (vi sembrerà strano ma siccome ho quasi sempre
fatto lavori che mi piacevano anche il lavoro ho finito per considerarlo un
hobby), giardinaggio, politica locale, lettura, giornalismo dilettantistico e
via dicendo.
Purtroppo
quando gli hobbies che si vuole portare avanti sono troppi ed aumentano giorno
dopo giorno... prima o poi ci si deve confrontare anche con le possibilità che
ci mette a disposizione il nostro portafogli. E qualcuno di tali hobbies lo si
deve mettere da parte in attesa di tempi (ma anche di tempo) migliori.
Alcuni
hobbies (quasi tutti a dire il vero) col lungo andare mi hanno dato anche
qualche stupenda soddisfazione. Tra questi ce stato ad esempio il collezionismo
di francobolli.
Agli inizi
del 1988 proposi, più per gioco che per un fatto serio, all’allora responsabile
della Biblioteca comunale di San Fili, il caro amico Franco Apuzzo, di
organizzare, in collaborazione con la Biblioteca stessa, una mostra filatelica
nel nostro borgo.
Franco non
se lo fece ripetere due volte ed anzi si mise a completa disposizione sia nello
spingermi in tale impresa, sia nel correggere la bozza di un opuscoletto fai da
te che avremmo presentato in occasione della mostra che nel mettermi a disposizione
parte del suo materiale, ovviamente in tema filatelico, di famiglia.
Agli inizi
del mese di ottobre dello stesso anno la mostra era finalmente allestita e
pronta per essere messa a disposizione al pubblico.
Il luogo in
cui la stessa fu allestita era la stanza del vecchio Municipio attualmente
destinata a sede della Pro Loco di San Fili.
Qualche
giorno prima dell’apertura la stessa, ancora in fase di allestimento, era stata
visitata dall’indimenticabile Direttore didattico prof. Goffredo Iusi che, colpito
dal materiale e del metodo di esposizione dello stesso, ci onorò mandando le
sue scolaresche, accompagnate dai relativi insegnanti, a visitare la mostra
stessa. Stessa cosa fece la Preside (o era il Preside all’epoca) delle Scuole
Medie.
Oltretutto il
prof. Goffredo Iusi all’epoca, e come suo solito, ci regalò delle chicche di
sapere in merito anche e soprattutto di un francobollo (a dir poco “il pezzo
forte” dell’intera mostra) che faceva capolino tra i tanti pezzi esposti.
Un
francobollo per San Fili.
Altra cosa
che fece tantissimo piacere oltre che a me anche all’amico Franco Apuzzo fu,
oltre ad un bellissimo articolo a firma del nostro compaesano Sandrino Cesario
apparso sulla Gazzetta del Sud, qualche mese dopo, veder riprodotto sul
Notiziario Sanfilese dell’ormai mitico Francesco “Ciccio Cirillo”,
l’opuscoletto che avevamo realizzato in occasione di tale mostra.
Era
decisamente un’altra epoca.
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Più che un francobollo... un
parafilatelico.
Leggiamo
nella seconda pagina del succitato opuscoletto:
«Sopra a sinistra
(n.d’a.) possiamo ammirare un bellissimo “parafilatelico” assai caro ai
Sanfilesi: il “10 Centesimi” emesso nel corso della Prima Guerra Mondiale
(1915/18) per la sottoscrizione pubblica a favore dei combattenti.
Dalle magre
notizie racimolate, risulta che il “COMITATO di SAN FILI - Organizzazione
Civile Durante La Guerra” conglobava le offerte (più o meno volontarie) fatte
dalla popolazione della zona rimasta a coltivare i campi in favore dei
compatrioti impegnati al fronte.
Tra dette
offerte troviamo pure calzature, indumenti vari ecc.
Il “COMITATO
di SAN FILI - Organizzazione Civile Durante La Guerra” pubblicò, per quanto si
dice, un opuscoletto in cui rendicontò parte del suo operato.
Qualche
copia di tale pubblicazione esiste ancora e non può negarsi quanto sarebbe
bello (per le nuove e vecchie leve) riaverle in circolazione: a San
Fili, ne siamo certi, ci sono anche giovani pronti a riappropriarsi
delle loro tradizioni e della propria storia.»
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I parafilatelici o erinnofili.
«I
parafilatelici o erinnofili sono bolli chiudi lettera del tutto simili ai
francobolli tranne per il fatto che non hanno, di solito, valore né postale né
fiscale. (*)
Molto
probabilmente la loro origine si deve all'uso di applicare sul lembo della
lettera un'etichetta chiudilettera, sistema che alla metà dell'800 cominciò a
sostituire i sigilli di ceralacca.
Ma il
termine “bollo chiudilettera” appare limitativo nel descrivere un oggetto che
per quasi 100 anni è stato un importante veicolo di storia, cultura, arte e
tradizioni in tutti i Paesi del Mondo. Non è un caso che il termine
“erinnofilia” derivi dal tedesco Erinne (rungsmarke) che significa
“(francobollo) commemorativo”. Quello di ricordare è stata infatti la vocazione
principale dei “bolli chiudilettera”: commemorare un evento passato, annunciare
un evento futuro o anche ricordare come propaganda.» (Da Wikipedia).
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(*)
Quando presentano un valore facciale il ricavato della vendita di tali bolli
viene utilizzato per finanziare progetti di notevole rilevanza sociale e/o
umanitaria.
E’ questo
il caso ad esempio del “10 Centesimi” emesso a favore del “COMITATO di SAN FILI
- Organizzazione Civile Durante La Guerra”.
In tanti
ricordiamo ancora gli erinnofili emessi a favore dei malati di TBC negli anni
Sessanta del secolo scorso e “piazzati” anche nelle Scuole San Fili.
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Un caro
abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace
ma... “si vis pacem para bellum”!
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