Articolo pubblicato sul
Notiziario Sanfilese del mese di marzo 2018 a firma di Franco “Ciccio” Gentile.
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Ponte di Saraca in territorio di San Fili. |
“Ambiente e territorio legge regionale antincendi - Uno strumento
indispensabile per la prevenzione e la tutela dell’ambiente.”
E’ con questo roboante e interessantissimo testo, che il 20 febbraio del
2018 nella sala dell’ex “Circolo di cultura E. Granata” di San Fili si è tenuto
un convegno.
Occorre dire che sia gli intervenuti che coloro che hanno partecipato erano
numerosi.
Fra l’altro è intervenuto un certo geologo responsabile della protezione
civile…
Questo signore ha riempito di sigle, o meglio di acronimi, le orecchie e le
teste dei presenti i quali poco hanno compreso, purtroppo, delle tematiche e
problematiche esposte.
Infatti a molti dei presenti è sembrato di ascoltare il solito tran tran
degli “scarica barile” sulle responsabilità, dei “doveri”, delle iniziative o
autorizzazioni che come prassi vuole, occorre dare.
A questo signore qualcuno, ad esempio il solito rompiglione ovvero lo
scrivente, avrebbe voluto chiedere semplicemente se lo stipendio, sia lui che
tutti gli appartenenti alla protezione civile, lo ricevono e se lo riscuotono
regolarmente.
Non è stato possibile chiederlo perché, tanto per cambiare, non era
previsto, in quell’occasione, nessun confronto e quindi nessun dibattito.
Sarebbe stato interessante poter raccontare ciò che accadde durante
l’incendio che, nell’estate dell’anno scorso, distrusse gran parte dei nostri
decantati “Cozzi”. Ovvero quando quel succitato cittadino rompiglione prese di
mira con l’acqua i vigili del fuoco che, fermi sulla superstrada all’altezza
del famoso “ponte ‘e Saraca” sulla piazzola d’emergenza sulla
superstrada Paola Cosenza, guardavano il fuoco senza preoccuparsi di
intervenire in alcun modo. Oppure quando giunse in loco un mezzo leggero della
protezione civile senza neanche un goccio d’acqua nel suo seppur piccolo
serbatoio.
Eppure di mezzi in quell’occasione ce ne sono stati e pure tanti ma
decisamente poco organizzati.
Cosa dire ad esempio dell’intervento di quel canadair, il giorno
successivo, che mentre il fuoco continuava a distruggere i “Cozzi” svuotava il
suo serbatoio carico di liquido ritardante sulla strada che collega “u
Canalicchio” da via Volette con contrada Profico? ... zona, in
quell’occasione, per niente interessata al problema dell’incendio?
Questo e tant’altro avrebbe voluto testimoniare il nostro cittadino
rompiglione con un suo intervento nel corso del convegno tenutosi giorno 20
febbraio 2018 nella sala dell’ex “Circolo di cultura E. Granata” di San Fili.
Oppure chiedere con quale logica un elicottero dell’antincendio scaricò il
proprio serbatoio pieno d’acqua esattamente dove era bruciato il giorno prima
mentre quel giorno le fiamme divampavano imperiose ad un centinaio di metri dal
tanto provvidenziale quanto inutile, a tal punto, intervento dello stesso?
Che dire allora su questo coordinamento della protezione civile? tutto
tranne che l’efficienza, l’efficacia e soprattutto la tempestività degli interventi
e la precisione nei lanci del liquido.
Non si può non stigmatizzare, nel corso del convegno, l’impegno indefesso
del consigliere regionale intervenuto, relatore della legge sull’ambiente e
territorio.
Belle le parole dette nel corso di tale convegno.
Bello anche quando si è parlato della legge o proposta di legge sulla
cosiddetta “montagna solidale”.
Ma chissà se un giorno, in questo nostro territorio, vi sarà l’attuazione
effettiva di una legge senza ricorrere sempre ad un fiume in piena di parole vuote,
senza costrutto alcuno.
Diciamo la verità: questi convegni e queste leggi servono a buttare solo
fumo negli occhi e ad architettare come formare sempre nuovi carrozzoni che
devono servire a creare posti di lavoro fasulli con stipendi pagati a favore di
pochi privilegiati cittadini.
E soprattutto, in prossimità di elezioni.
Frangenti di San Fili.
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... un caro abbraccio a
tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
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