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martedì 26 marzo 2013

RaiTre Buongiorno Regione (Rubrica a cura della redazione del TGR della Calabria)… in diretta da San Fili. (2)

Quello stesso pomeriggio (n.d’a.: di giovedì 21 marzo 2013) chiamai all’amico Antonio Asta chiedendogli se voleva partecipare ad un servizio in diretta da San Fili che sarebbe stato realizzato dalla redazione del TG3 della Regione Calabria. Inutile dire che lui già sapeva tutto e che già… si era imbucato da solo nell’avventura. Mi disse che avrebbe recitato una poesia del nostro poeta locale Chiacchiara alias don Giovanni Gentile (culercia).
Emanuela Gemelli e Antonio Asta.
Lo richiamai dopo qualche minuto chiedendo allo stesso d’invitare anche il comune amico Massimo Aquino… ovviamente con la sua magica fisarmonica.
… arrivavo in ritardo anche su questo fronte: l’aveva già invitato. Ci saremmo quindi visti tutti la mattina successiva, alle sette (decisamente una tragedia della mia vita… quest’orario) in punto (minuto più minuto meno) in piazza san Giovanni… sperando in una bella giornata. La mattina di giorno 21 (ossia quando feci da cicerone alla giornalista Emanuela Gemelli ed al suo collega – come vorrei ricordare il suo nome per riportarlo in queste pagine - per le viuzze del centro storico di San Fili) infatti… era freddissimo. La primavera, dalle nostre parti, si prospettava ancora alquanto lontana.
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Dovendo andare in onda alle 7 e 30 il servizio (in diretta) da San Fili, l’appuntamento era per le 7 in piazza san Giovanni… di fianco all’ex cinema ora solo Teatro Comunale… arrieti u monumentu!
Ciò significava che io avrei dovuto mettere la sveglia almeno alle 6 e 10… onde poter coprire i tempi che avrei perso nel potersi verificare i classici imprevisti di queste… classiche occasioni: sbagliare vestito, non trovare la cravatta giusta, macchiare la camicia all’ultimo istante, bucare una ruota… ma proprio a me dovrebbero capitare queste cose da film comico di quart’ordine? … nel dubbio, va bene anche la sveglia alle 6 e 10. Dopotutto un’apparizione su RAI3 è pur sempre un’apparizione su RAI3… anche se a carattere regionale.
Alle 7 meno dieci sentii squillare il mio cellulare (… anzi, a dire il vero lo sentì squillare mia moglie. Che inizi ad avere qualche problema d’udito? … si sa, dopo i cinquanta…!): “Pietro? … sono Emanuela!”
Era Emanuela Gemelli che voleva accertarsi che non le dessi buca. Dopotutto… chi, oltre me, poteva parlare… delle magare di San Fili?
“Nessuna paura”, le dissi, “al massimo in tre minuti sono lì!”
Di minuti me ne servirono qualcuno in più (dopotutto abito - ospite di mia moglie - nella frazione Bucita)… ma alle 7 e 5 massimo ero  nel punto dell’impiccagione: 7 in piazza san Giovanni… di fianco all’ex cinema ora solo Teatro Comunale… arrieti u monumentu!
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Alla stazione c'erano tutti / dal commissario al sagrestano / alla stazione c'erano tutti / con gli occhi rossi e il cappello in mano, / a salutare chi per un poco / senza pretese, senza pretese, / a salutare chi per un poco / portò l'amore nel paese.
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Da sinistra: Ottorino Zuccarelli (il sin-
daco), Pietro Perri, Emanuela Gemelli,
Antonio Iaconetti e Amedeo Cesario.
Così recitava il grande Fabrizio De Andre’ nella sua mitica canzone “Bocca di Rosa”. In piazza san Giovanni a San Fili in quella fredda mattina del 22 marzo 2013 malgrado la strarompente presenza dei mezzi di RAI3 (… redazione della Calabria) di gente, in base alle naturali aspettative, ce n’eravamo ben pochi: pochi, buoni, rappresentativi e quindi… più che sufficienti.
In piazza san Giovanni trovai la troupe mobile del TGR della Calabria per quanto riguarda la rubrica “Un paese alla volta” (… e questa volta, che ci crediate o no, era toccato proprio a San Fili!), ovviamente tra il folto gruppo spiccava - indaffaratissima - la giornalista Emanuela Gemelli, il sindaco dott. Ottorino Zuccarelli, Antonio Asta col comune amico Massimo Aquino (maestro della fisarmonica e non solo) accompagnati da un terzo che non inquadrai bene (non mi sembra di conoscerlo), l’avvocato (… imbucato?) Antonio Iaconetti col comune amico Amedeo Cesario (il primo in qualità di Presidente dell’Associazione FareAmbiente ed il secondo - per l’occasione - suo braccio… sinistro), un rappresentante dell’Associazione Ginestra (Associazione che gestisce in questo periodo il Teatro Comunale di San Fili), Antonio e Francesco Rao titolari dell’azienda “Dolci pensieri di Calabria”… con tante leccornie uscite dai loro magici laboratori (… non ultimi, tra queste leccornie, alcuni… paddrun’e ficu).
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Emanuela Gemelli e Franco Rao.
Spiccava, ma decisamente non per molto, su uno dei tavolini approntati per l’esposizione dei prodotti dell’azienda “Dolci pensieri di Calabria” uno stupendo mastodontico uovo di pasqua (… cioccolato al latte… unica pecca almeno secondo i miei gusti… ed anche secondo il mio piccolo problema di “tasso glicemico sotto perenne controllo”) su cui era stato decorato, in modo artisticamente impeccabile, una veduta del nostro amato/odiato paesino di San Fili.
Spiccava… ma decisamente non per molto: basto un assaggio del nostro proverbiale (sempre presente) colpo vento per farlo non solo finire per terra ma anche e soprattutto finire in mille pezzi.
Inutile dire che tutti ci restammo un po’ male per l’accaduto.
Faceva tanta scena e meritava d’essere inquadrato ma… l’uovo (… e non le uova così come avrebbe sperato qualche uccellaccio del malaugurio)… era rotto! … irrimediabilmente.
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“Anto’, hai deciso che poesia recitare?”, chiesi all’amico Antonio Asta.
“… ppecchì, nu’mmi l’à portata tu?”, fu la sua pronta disarmante domanda/risposta alla mia domanda.
“… m’avevi detto forse che te l’avrei dovuta portare io, Anto’?” fu la mia disarmante domanda risposta alla sua disarmante domanda/risposta alla mia domanda.
“Massimo”, disse Antonio rivolgendosi all’Aquino, “… àmu de fuje n’attimu ara casa c’aju de pigliare u libru de Chiacchiara. M’ha de’ accumpagnare ccu ra machina!”
E fu così che per qualche minuto perdemmo di vista Antonio Asta e Massimo Aquino… con sempre più paura, da parte un po’ di tutti, per la riuscita del collegamento.
Antonio e Massimo riuscirono a fare in tempo ad andare a casa del primo, a prendere il libro con le poesie del Chiacchiara (alias don Giovanni Gentile… poeta dialettale sanfilese) e a ritornare in tempo per gli ultimi preparativi (posizionamento dei presenti ecc.) prima del collegamento… via satellite.
Particolare del campanile della Chiesa
Madre o dell'Annunziata.
Nel frattempo io mi ero premunito di dare, alla giornalista Emanuela Gemelli, una poesia di un anonimo sanfilese scritta presumibilmente nella prima metà del XX secolo. Poesia che riporto di seguitò e che servì, di lì a poco e letta dall’Emanuela, ad aprire l’intero servizio.
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Cinta dai monti, / forte, austera: / s'erge nella valle, / come Colosso dell'Ocean.
San Fili bella: / guardata, ornata da castagni / che alle porte, / al cavalier s'inchina.
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… e l’inizio della seconda giornata. Il seguito e, forse, la fine? … alla prossima puntata.
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… un caro abbraccio dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace.

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