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sabato 10 agosto 2019

Quant’è vecchia la leggenda della Fantastica di San Fili? ... un’altra ipotesi. (2/3)

Nella foto a sinistra (ripresa dal web): Nei pressi de "u culumbrieddru", uno dei luoghi in cui appare la Fantastica. Nella foto sotto (sempre a sinistra): Sempre nei pressi de "u culumbrieddru", un altro dei luoghi in cui appare la Fantastica. Entrambe le foto sono by Pietro Perri.

Articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di maggio 2019... by Pietro Perri.

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In questi ultimi mesi, da amante della mitologia greca quale sono, mi sono imbattuto nell’opera Károly Kerényi “Gli dèi e gli eroi della Grecia. Il racconto del mito, la nascita della civiltà”.

Sfogliando, si fa per dire in quanto è da un po’ di tempo che cibo la mia mente con gli e-book (libri elettronici) e non più con i classici libri cartacei, non ho potuto fare a meno di soffermarmi sulla divina figura di Lamia... un nome, questo, che sicuramente suonava nuovo alla mia mente ma che, per tanti versi, per varie caratteristiche del personaggio mi sembrava conoscere decisamente bene.

La Fantastica.

Ovviamente sia nel caso di Lamia che nel caso della Fantastica (personaggio tanto familiare quanto caro a gran parte di noi Sanfilesi DOC) parlo di esseri sicuramente sovrannaturali ma altrettanto sicuramente... reali.

Dopotutto se la gente crede in qualcosa la cosa non può essere che reale. E’ quando cessa di credere in questo qualcosa che subentrano i problemi: sia per il qualcosa che per la gente che credeva in ciò.

Ripetere chi è la Fantastica credo serva ormai a ben poco: anche i non Sanfilesi DOC che hanno letto alcuni numeri precedenti di questo bollettino non possono che conoscerla più che bene. Ma... chi è (o “era”) Lamia?

Per spiegare chi è (o “era”) Lamia mi servirò sia del libro succitato (ma non solo) che di qualche noticina che ruberò dalla ormai insostituibile enciclopedia online Wikipedia.

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Secondo il mito originale, Lamia era la bellissima regina della Libia, figlia di Belo: essa ebbe da Zeus il dono di levarsi gli occhi dalle orbite e rimetterli a proprio piacere. Presto Lamia catturò il cuore di Zeus provocando la rabbia di Era, che si vendicò uccidendo i figli che suo marito ebbe da Lamia.

L'unica figlia ad essere risparmiata fu Scilla; probabilmente, anche Sibilla si salvò.

Lamia, lacerata dal dolore, iniziò a sfogarsi divorando i bambini delle altre madri, dei quali succhiava il sangue. Il suo comportamento innaturale fece in modo che la sua bellezza originaria si corrompesse, trasformandola in un essere di orribile aspetto, capace di mutare forma e apparire attraente per sedurre gli uomini, allo scopo di berne il sangue.

(da Wikipedia)

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Le lamie, secondo mitologia greca, furono figure femminili in parte umane e in parte animali, rapitrici di bambini o fantasmi seduttori che adescavano giovani uomini per poi nutrirsi del loro sangue e della loro carne. Vennero chiamate anche empuse, sebbene il mito delle empuse, figlie o serve di Ecate, avesse origini differenti. Nel medioevo il termine venne usato come sinonimo di strega.

(da Wikipedia).

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Oltretutto Ecate (l’una e trina a cui erano sacri i trivii) e Lamia in alcuni casi vengono identificate nella stessa divinità. E personalmente ho sempre avuto il dubbio se la leggendaria effige della Madonna che si trovava posizionata all’interno di un muro ai piedi del Canalicchijo (discesa che da piazza Adolfo Mauro ex piazza Rinacchio ci porta in località Volette prima e Profico poi) più che raffigurare la Madonna raffigurasse la dea greca Ecate. Sarebbe bello sapere che fine ha fatto questa effige sparita verso la fine degli anni Sessanta (o agli inizi degli anni Settanta) del secolo scorso.

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Dicevamo che Lamia, la Lamia che interessa a noi e che sembra abbia tanto da spartire con la nostra cara Fantastica (in quanto secondo me la figura della Fantastica non è altro - o quantomeno può anche essere - che uno sviluppo della storia/leggenda/mito di Lamia) era una regina che governava la Libia e siccome era bellissima ciò non poteva passare inosservato agli occhi di Zeus, il re, ed in parte anche padre, degli dei dell’Olimpo.

Zeus l’amò e da essa ebbe diversi figli e figlie e ciò, com’era prevedibile, non piacque tanto alla moglie Era che, non potendosela prendere col marito, se la prese con la sventurata Lamia uccidendole quasi tutti i figli che la stessa ebbe da Zeus.

Sembra che dalla strage degli innocenti ante litteram si salvarono solo Scilla e forse Sibilla.

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Da allora Lamia diventò brutta per il dolore e, per invidia, rubava i bambini alle altre madri. Essa era capace di levarsi gli occhi, affinché questi potessero vedere quando lei dormiva. Era anche capace di trasformarsi in qualsiasi figura. Se però si riusciva a catturarla si potevano riprendere vivi i bambini dal ventre di Lamia.

(da “Gli dèi e gli eroi della Grecia. Il racconto del mito, la nascita della civiltà” di Károly Kerényi).

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Károly Kerényi nel suo saggio/dizionario sulla mitologia greca specifica anche che il mito di Lamia era configurabile nelle “favole che le nutrici raccontavano ai bambini allo scopo di spaventarli e nello stesso tempo di divertirli.

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A questo punto credo sia giusto chiederci: non vi sembra che tra la “favola” (?) di Lamia (quasi certamente un altro nome di Ecate e come tale dea ella stessa) regina di Libia ed amante di Zeus e la nostra Fantastica ci sia più di una cosa in comune?

Dopotutto, anche se non si riesce a capire esattamente quando sia nato San Fili né da cosa prenda il suo nome, il nostro paesino ricade nella presunta area di Pandosia capitale del regno degli Enotri ed è giusto sottolinearlo, il nostro territorio ha subito, e non in modo leggero, l’influenza della Magna Grecia tanto che il nostro dialetto conserva ancora alcuni termini del greco antico.

E possibile, quindi, che la figura della Fantastica, come dicevo prima, non di fatti una evoluzione della figura di Lamia?

Personalmente il sasso, e vi assicuro che è solo questo che volevo fare, l’ho lanciato. Non mi farebbe dispiacere comunque sapere un domani che qualcuno dei nostri giovani promettenti studenti universitari prendesse spunto da tutto ciò e realizzasse magari una piccola tesi su un personaggio (“presenza”) decisamente fantastico come... la nostra Fantastica.

(continua).
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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

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