Il
seguente articolo è stato pubblicato sul Notiziario Sanfilese (il bollettino
dell’Associazione culturale UNIVERSITAS SANCTI FELICIS di San Fili) del mese di
luglio 2019 a firma di... Pietro Perri.
* * *
Imbocco della galleria nei pressi di San Fili dalla parte del viadotto Emoli II - Foto rica- vata da Google Maps. |
Il 23
giugno scorso io e mia moglie, tra le dieci e trenta e le undici di sera,
stavamo rientrando a casa dopo aver mangiato una bella pizza in un locale nella
zona di Roges di Rende.
Abitando
alla frazione Bucita abbiamo giustamente pensato di rientrare non imboccando il
primo bivio per San Fili (quello di villa Miceli) bensì il secondo (ovvero
quello dove si trova ora il distributore di benzina) cioè quello in località
Macchia della Posta.
Giunti
in prossimità dell’imbocco della galleria nei pressi del viadotto Emoli II ci
siamo imbattuti in alcuni poliziotti e vigili del fuoco che ci invitavano sì a
proseguire all’interno della galleria ma, come si usa dire dalle nostre parti,
a passo di gallina.
Il
motivo? ... all’interno della galleria si era verificato un incidente,
fortunatamente non mortale, che aveva coinvolto, tramite un tamponamento a
catena, almeno sei autoveicoli.
Si
poteva circolare, quando giungemmo io e mia moglie in quel punto, su una sola
corsia ed intelligentemente le forze dell’ordine, ed i vigili del fuoco,
impegnate in quell’operazione di salvataggio e sgombero, avevano deviato,
sfruttando lo svincolo di Macchia della Posta, le macchine che partite da Paola
dovevano raggiungere Cosenza ed i paesi limitrofi verso la strada che passa
internamente al centro abitato di San Fili e che, percorsa tutta, avrebbe
portato queste automobili, non senza difficoltà per chi non conosce la strada,
al bivio di villa Miceli dove si sarebbero reimmesse sulla strada statale
107... direzione il capoluogo bruzio.
Usciti
dalla galleria abbiamo girato anche noi verso il centro abitato di San Fili
dove, giunti all’abbeveratoio (villa Francesco Cesario), avremmo finalmente
imboccato la deviazione che ci avrebbe portati dritti dritti alla frazione
Bucita.
Inutile
dire che per raggiungere la deviazione per la frazione Bucita dal distributore
di benzina sito in località Macchia della Posta, considerato l’immissione
all’interno della fila di macchine che si era formata su tale tratto di strada
a causa della semichiusura al traffico all’interno della succitata galleria,
camminando più che a passo di gallina oserei dire a passo di formina, abbiamo
impiegato all’incirca un venti o trenta di minuti. E pensare che tra i due
estremi c’è una distanza non superiore al mezzo chilometro.
Questo,
e tant’altro, è quello che ci attende se per una motivo qualsiasi dovrebbero
vietare il traffico sui viadotti Emoli I ed Emoli II. Cosa sempre più probabile
e soprattutto in tempi relativamente brevi.
Perché,
non dobbiamo dimenticarlo, prima o poi qualcuno (speriamo non sia il Fato...
perché quello non perdona la stupidità umana) su questi due ponti dovrà metterci
mano.
Domanda:
al di là delle promesse e delle rassicurazioni in merito che continua a dare
l’ANAS (gestore di tale tratto di strada), tramite le istituzioni pubbliche
incluso il Comune di San Fili, c’è localmente qualcuno (Ente Provincia, Comuni
ecc.) che si stia veramente preoccupando di anticipare lo stato di emergenza
che comunque prima o poi ci sarà?
* * *
Un
caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
...
/pace ma... “si vis pacem para bellum”!
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