Cani randagi in mezzo alla strada
nell’area antistante l’entrata del
campo sportivo “Dante De Lio”
in contrada Frassino del Comune di
San Fili.
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Qualcuno
potrebbe iniziare anche a pensare che lo scrivente ce l’abbia con i cani
randagi.
Niente
di tutto ciò e questo per due motivi: 1) ho il coraggio di sottoscrivere ciò
che firmo e quindi di assumermi la responsabilità politica e morale di quanto
affermo; 2) i cani randagi sono esseri viventi (che tra l’altro migliaia di
anni fa hanno stupidamente scelto - secondo alcuni studiosi “gli è stato
imposto” - di diventare i migliori amici dell’uomo) e meritano tutto il nostro
rispetto ma meritano anche di vivere in modo dignitoso ed in piena sicurezza
sia per loro che per quanti rischino di imbattersi in loro nel corso del
quotidiano proprio cammino.
Il
problema, come ho tenuto a sottolineare in un precedente post/articolo
pubblicato sia sul Notiziario Sanfilese (il bollettino dell’Associazione
culturale “Universitas Sancti Felicis” di San Fili) del mese di gennaio 2019
che su questo stesso blog, a San Fili, ma non solo a San Fili, abbiamo ormai un
grossissimo problema da affrontare: i cani randagi.
I cani
randagi che circolano quasi indisturbati per i vicoli e le strade del
nostro amato/odiato paesino sono da tempo diventati un vero problema. Anche se gli
stessi, è giusto sottolinearlo, si stanno adeguando al modo di vivere dei Sanfilesi
ed osservando (studiando?) tale modo di vivere all’interno dello stesso si sono
intelligentemente ritagliati un proprio spazio vitale.
Chi ha
potuto, ad esempio, si è accattivato la simpatia di qualche “debosciato mentale”
che non ha capito che col suo stupido modo di fare non fa altro che creare ulteriori
problemi non solo al vivere civile della Comunità Sanfilese ma anche al vivere
civile e sicuro della popolazione canina comunale stessa.
Mi
riferisco, col termine “debosciato mentale”, ad esempio chi pensando di avere
un po’ più di coscienza dei propri compaesani si prende la briga di gettare,
magari lanciandole dal finestrino della propria automobile in corsa, buste
piene di avanzi di cucina in zone che sa frequentate dai cani randagi.
Ed i
cani randagi ormai consapevoli di ciò aspettano fiduciosi.
Purtroppo
tali zone, dove vengono gettate le buste con gli avanzi della cucina, sono spesso
e volentieri a ridosso di carreggiate stradali ed i cani randagi finiscono per
considerare la stessa strada quasi come un porto franco, un punto dove possono
vivere liberamente in attesa del proprio meritatissimo “pane quotidiano”.
Il
risultato di tutto ciò? ... semplice: un grande rischio sia per chi guida la
macchina sia per gli stessi animali.
Bestie!
(e con il termine “bestie” mi riferisco ai summenzionati “debosciati mentali”).
Avete
mai pensato al danno che state facendo anche e soprattutto a questi poveri
animali? ... perché non iniziate ad adottarli, visto il vostro “buon cuore”
portandoli nel vostro giardino o in casa vostra e garantendogli un minimo di
civili cure e sicurezza?
Sono
sicuro che sia i vostri concittadini che la comunità canina che vive nel nostro
paese (in particolare quella che vive in contrada Frassino nei pressi del campo
di calcio Dante De Lio) ve ne saranno infinitamente grati.
Ma voi
non volete impegni né volete che il vostro buon cuore tocchi più di tanto il
vostro portafogli quindi preferite (in alcuni casi anche rivestendo cariche
pubbliche all’interno del nostro Comune) affrontare quest’argomento in modo
decisamente parziale e spesso di incomprensibile messaggio a chi ha un po’ di
sale in zucca.
Domanda
stupida: secondo voi due cani al centro della strada, come quelli nella sopra a
sinistra foto, non corrono nessun pericolo? E gli automobilisti che percorrono
quella strada?
* * *
Un
caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
...
/pace ma... “si vis pacem para bellum”!
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