A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

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sabato 27 aprile 2019

San Fili, i cani randagi e i proprietari (dei cani di proprietà o adottati) incivili. (2)

Cani randagi in mezzo alla strada
nell’area antistante l’entrata del
campo  sportivo “Dante De Lio”
in contrada Frassino del Comune di 
San Fili.
Qualcuno potrebbe iniziare anche a pensare che lo scrivente ce l’abbia con i cani randagi.
Niente di tutto ciò e questo per due motivi: 1) ho il coraggio di sottoscrivere ciò che firmo e quindi di assumermi la responsabilità politica e morale di quanto affermo; 2) i cani randagi sono esseri viventi (che tra l’altro migliaia di anni fa hanno stupidamente scelto - secondo alcuni studiosi “gli è stato imposto” - di diventare i migliori amici dell’uomo) e meritano tutto il nostro rispetto ma meritano anche di vivere in modo dignitoso ed in piena sicurezza sia per loro che per quanti rischino di imbattersi in loro nel corso del quotidiano proprio cammino.
Il problema, come ho tenuto a sottolineare in un precedente post/articolo pubblicato sia sul Notiziario Sanfilese (il bollettino dell’Associazione culturale “Universitas Sancti Felicis” di San Fili) del mese di gennaio 2019 che su questo stesso blog, a San Fili, ma non solo a San Fili, abbiamo ormai un grossissimo problema da affrontare: i cani randagi.
I cani randagi che circolano quasi indisturbati per i vicoli e le strade del nostro amato/odiato paesino sono da tempo diventati un vero problema. Anche se gli stessi, è giusto sottolinearlo, si stanno adeguando al modo di vivere dei Sanfilesi ed osservando (studiando?) tale modo di vivere all’interno dello stesso si sono intelligentemente ritagliati un proprio spazio vitale.
Chi ha potuto, ad esempio, si è accattivato la simpatia di qualche “debosciato mentale” che non ha capito che col suo stupido modo di fare non fa altro che creare ulteriori problemi non solo al vivere civile della Comunità Sanfilese ma anche al vivere civile e sicuro della popolazione canina comunale stessa.
Mi riferisco, col termine “debosciato mentale”, ad esempio chi pensando di avere un po’ più di coscienza dei propri compaesani si prende la briga di gettare, magari lanciandole dal finestrino della propria automobile in corsa, buste piene di avanzi di cucina in zone che sa frequentate dai cani randagi.
Ed i cani randagi ormai consapevoli di ciò aspettano fiduciosi.
Purtroppo tali zone, dove vengono gettate le buste con gli avanzi della cucina, sono spesso e volentieri a ridosso di carreggiate stradali ed i cani randagi finiscono per considerare la stessa strada quasi come un porto franco, un punto dove possono vivere liberamente in attesa del proprio meritatissimo “pane quotidiano”.
Il risultato di tutto ciò? ... semplice: un grande rischio sia per chi guida la macchina sia per gli stessi animali.
Bestie! (e con il termine “bestie” mi riferisco ai summenzionati “debosciati mentali”).
Avete mai pensato al danno che state facendo anche e soprattutto a questi poveri animali? ... perché non iniziate ad adottarli, visto il vostro “buon cuore” portandoli nel vostro giardino o in casa vostra e garantendogli un minimo di civili cure e sicurezza?
Sono sicuro che sia i vostri concittadini che la comunità canina che vive nel nostro paese (in particolare quella che vive in contrada Frassino nei pressi del campo di calcio Dante De Lio) ve ne saranno infinitamente grati.
Ma voi non volete impegni né volete che il vostro buon cuore tocchi più di tanto il vostro portafogli quindi preferite (in alcuni casi anche rivestendo cariche pubbliche all’interno del nostro Comune) affrontare quest’argomento in modo decisamente parziale e spesso di incomprensibile messaggio a chi ha un po’ di sale in zucca.
Domanda stupida: secondo voi due cani al centro della strada, come quelli nella sopra a sinistra foto, non corrono nessun pericolo? E gli automobilisti che percorrono quella strada?
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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

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