... sicuramente quando
inizieremo a parlarne seriamente sarà già troppo tardi. Perché, credetemi, è
già troppo tardi.
La decorosa San Fili oggi è anche questo. |
Questa mattina (venerdì 30
ottobre 2015), tra l’altro dopo esserci passato più volte e dopo essere stato
sollecitato da più compaesani ed amici a farlo, mi sono deciso a passare,
macchina fotografica in mano, nel tratto di strada che collega il piazzale
retrostante l’edificio dell’ex stazione ferroviaria di San Fili con via Pietro
Mancini e quindi con la zona che in altri tempi conoscevamo (noi sanfilesi doc)
come... l’aireddra.
Che dire? ... roba da Terzo
Mondo anche questa zona e solo perché, di Mondo, non ne esiste ancora il
Quarto: buche dappertutto (neanche ci avessero fatto un’esercitazione con bombe
a mano dei militanti dell’ISIS) e siccome le pozzanghere parlavano con Dio...
meglio soprassedere.
Riuscire a percorrere
tale tratto di strada con la propria macchina evitando tutti gli ostacoli
presenti sull’asfalto è un’impresa veramente da eroi o da piloti decisamente
provetti.
Non basta saper zigzagare fra
gli ostacoli che ci si pongono davanti. Qualcuno bisogna essere anche in grado
di saltarlo.
E diciamo che questo tratto
di strada, una vera e propria conquista amministrativa dei primi di questo
millennio che finalmente aveva garantito alla Comunità Sanfilese un’alternativa
(seppur ampliamente criticabile) in caso di necessità a Corso XX Settembre.
Una criticabile alternativa
che comunque, pur se in modo non proprio obbligatorio, anche in periodi di normale
percorribilità del corso principale del nostro paese (principale tra l’altro
per il fatto che comunque è e resta l’unico) a volte viene utilizzato come
apprezzabile alternativa da diversi nostri compaesani.
Purtroppo siamo a San Fili e
purtroppo come amministrazione comunale abbiamo altre priorità cui far fronte
(priorità cui lo scrivente pur facendo parte dell’amministrazione in carica si
dissocia ufficialmente) tipo garantire il buon funzionamento del Teatro
comunale di San Fili o la ripresa dell’attività della piscina comunale del
paese o il finanziamento di alcune opere artistico/culturali (di importo
decisamente superiore ai mille o duemila euro) di dubbia utilità per il
rilancio dell’immagine della nostra cittadina.
La decorosa San Fili oggi è anche questo. |
Costi, sicuramente non utili,
decisamente destinati a crescere in modo vertiginoso. Dopotutto le prossime
elezioni amministrative sanfilesi si svolgeranno fra appena cinque anni e molti
di noi (non io) è giusto che si preparino adeguatamente bene all’appuntamento.
E non voglio entrare in
merito neanche all’utilità di una “Notte delle Magare” come l’edizione 2015.
Manifestazione nata il giorno prima per passare a miglior vita il giorno dopo.
E che ha mancato in modo vistoso anche uno tra i principali fini che avrebbero
dovuto proporsi (in quanto dubbio che se lo siano proposto) gli ideatori:
creare un minimo di riappacificazione sociale tra le varie organizzazioni socio
culturali presenti ed operanti nel nostro amato/odiato territorio o per
rilanciare un po’ la vita di alcuni operatori commerciali (ristoranti pizzerie
ecc.) sanfilesi.
Se dico una fesseria qualcuno
me lo dimostri... bilanci alla mano.
Impegni di spesa questi, ma
che sicuramente ce ne sono tanti altri nel calderone, che non solo intaccano in
modo vistoso il complesso dei tributi pagati annualmente dai cittadini con la
speranza di avere in cambio dei validi servizi ma che impediscono di affrontare
una reale politica di riqualificazione del nostro territorio e di dare vita ad
un minimo decoro all’arredo urbano di San Fili.
A proposito... se non l’avete
fatto... fatelo anche voi un piccolo salto in questo stupendo tratto di strada.
Ricordando, ovviamente se ha piovuto da poco, di portarvi dietro almeno un
salvagente... per voi e per il vostro mezzo.
* * *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace
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