SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: settembre 2011

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

mercoledì 21 settembre 2011

Era miegliu Santu Fili 'e na vota.

Ho ricevuto, in questi giorni, il messaggio di posta elettronica che riporto di seguito. Me lo ha inviato l’amico Antonio Conte. Non ho potuto non chiedergli l’autorizzazione a pubblicarlo… almeno per due motivi: 1) il suo simpatico modo di scrivere; 2) il problema - o i problemi? - che evidenzia.
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Ritornare a San Fili fa sempre tanto piacere, specialmente quando si ha i genitori, ed il resto della famiglia ancora li, ancora mi rimbomba nella testa la voce dei vecchi amici che ogni tanto mi chiamavano da lontano: “... ‘Ntooooo!!!! … ia a chite!”.
Come non ricordare, invece, simpaticamente “chire vecchiareddre” che, affacciandosi dal balcone, “sutta vuce, quasi cittu cittu, diciano a chira chi abbita difronte”: “... Francische', ma chissu u de ru figliu de Custantinu?”,  ....e tutt’annavota!!!!: “… ‘Nto, e quannu si venutu,  iiiiii… benedica cumu sta bellu”.
Però quello che mi ha messo un po’ giù (che mi smontato!) sono le condizioni del paese. A San Fili, al nostro paese, sembra che non ci sia più manutenzione. Se dal Rinacchio, ad esempio, vai su verso lo Spirito Santo, oppure ti avvii verso l'Azione Cattolica (se ti ricordi) ti viene da piangere.
“Si ti vannu l'uocchi viersu a scala addruve abitava a bonanima de Carmena D'aletu”, dove una volta si sedevano tutte “chire vecchiareddre chi abitavanu aru vicinanzu, vidi sulu spine chi scinnenu chiru muru appenninu” , invece se te ne sali verso lo Spirito Santo, “chira chi na vota a chiamavanu erva e muru, mo e' crisciuta mmienzu a via”.
Tutto ciò mi lascia pensare che a San Fili non ci siano più spazzini… “sinno' l'erva nun ci nne criscia”.
Per poi non parlare del corso principale, quelle piastre si muovono tutte, e quando ci passano le macchine, il rumore mi ricorda “… u trenu a Pruficu adiertu”.
“E pue sutta u muragliune....oiiiii sciuoddru miu”.
Spero tanto di non averti annoiato (“ccu tutte se chiacchiere”)
“Statti buonu”.
Un abbraccio da ‘Ntonu.
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Nel darmi la sua autorizzazione a pubblicare il surriportato messaggio di posta elettronica oltretutto l’amico Antonio ha tenuto a sottolineare:
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Certo che puoi pubblicarlo. Dopotutto è la verità e se tutti “nzaccamu sempre a capu suttaterra” le cose non cambieranno mai.
Non so spiegarmi una cosa, la maggior parte degli emigranti che ritornano di tanto in tanto al paese natio vi dicono che l'America è da voi, poi ritornano qui e dicono tutti la stessa cosa… “ca Santufili è peggioratu. Mi fannu suma' propriu i cazzi!” … perché non dicono la verità?
Un caro saluto a tutti da Antonio.
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Riporto semplicemente… sperando che ricordiate che: ambasciator non porta… quella cosa là!
… e passo la parola sperando che qualcuno voglia dare una giusta risposta (spiegazione) all’amico Antonio… tramite questo blog.
Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace.

martedì 13 settembre 2011

Aforismi & C. by Pietro Perri (parte quinta).

Scrivendo quasi quotidianamente su Facebook con una certa regolarità immetto nello spazio relativo al "cosa stai pensando" alcune stupide e/o intelligenti intuizioni (aforismi?) che, mi sono detto, perché non li pubblico anche su questo (il mio) blog?
L'idea, ovviamente, non è detto che debba per forza piacere a tutti e quindi essere condivisa… da tutti (io… la condivido).
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Domenica 11 settembre 2011.
... mi è stato più volte consigliato di non rispondere agli stupidi, agli ignoranti ed ai soggetti moralmente scorretti per non mettermi al loro stesso livello (per non offrire magari agli stessi un immeritato palco... il palco che tra l'altro meritano). Difficile non reagire, difficile non rispondere... forse perché a priori sono del loro stesso livello. Dopotutto chi ha detto che sono intelligente e culturalmente preparato? ... buona parte dei miei antagonisti (che schifosa constatazione)!
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Domenica 11 settembre 2011.
‎... in tutti gli esseri convivono i geni della cicala e della formica. Solo che i timidi... non hanno il coraggio di mostrare al resto del mondo la loro parte di "cicala"... e cercano di mostrarsi nella durezza (... sapienza? ... ragionevolezza? ... laboriosità?). della formica. La formica, nella favola, alla fine ammette ed accetta la sua parte (il suo essere anche un po') di cicala... dando ospitalità, per l'inverno, alla cicala stessa.
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Giovedì 8 settembre 2011.
‎... Hagia Sophia o basilica di Santa Sophia (sophia = sapienza) ad Istanbul (Turchia). Opera stupenda per più di una ragione... incluso la tolleranza (musulmana - i cattolici hanno sempre agito diversamente) religiosa.
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Mercoledì 7 settembre 2011.
... chissà perché... ogni volta che all'italiano medio il Governo glielo mette in quel posto... l'Unione Europea plaude e gode! ... che sia un guardone (voyeur)... l'Unione Europea? ... anche se il guaio maggiore sembra sia... che l'italiano medio ormai, in tale situazione, plaude e gode.
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Martedì 6 settembre 2011.
‎... ci sono alcuni soggetti (aberrati mentali?) che pensano che facendo passare per disonesti gli altri (dando magari mezze verità) riescano a passare per onesti loro stessi. Si può anche infangare (anche giustamente) o tentare di infangare il nome di un'altra persona (conoscente, parente - magari acquisito - o meno) ma la propria disonestà e la propria limitatezza intellettuale resteranno comunque un marchio di qualità!
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Lunedì 5 settembre 2011.
‎... da non credere: ... una pisciata nel WC pubblico del parcheggio coperto ai Due Fiumi a Cosenza? ... 20 centesimi! ... una pisciata nel WC pubblico della stazione ferroviaria di Bari? ... 80 centesimi! ... una pisciata nel WC pubblico di Venezia (zona piazza San Marco)? ... 1,50 (un euro e cinquanta centesimi)! ... un consiglio? ... se andate a Venezia, zona San Marco, portatevi dietro una bottiglietta... da svuotare a Cosenza!
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Venerdì 26 agosto 2011.
‎... hanno messo una taglia su Gheddafi. Oltre un milione e mezzo di euro... per Gheddafi morto o morto. Un Gheddafi vivo, infatti, sono sicuro che sarebbe decisamente pericoloso per tantissimi potenti del mondo. Un Gheddafi vivo potrebbe parlare e non solo dei bunga bunga del suo amico (?) Berlusca. Tutti i grandi dittatori, prima sfruttati dal capitalismo globale, fanno una brutta fine. La storia insegna.
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19  agosto 2011.
‎... non ho nessuna voglia di seminare spine... ma ho tanta voglia di camminare scalzo senza vivere però costantemente con la paura di calpestare le spine seminate dagli altri. Rendiamo più civile l'ambiente in cui viviamo... appunto perché, se dall'alto ce lo permettono, dobbiamo pur viverci. Ed è bello vivere in un ambiente dove ci sia trasparenza, onestà e rispetto reciproco... ad iniziare da chi vuole fare nel suo piccolo politica... e dai suoi familiari.
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15 agosto 2011.
‎... la gente ha la maledetta abitudine, volendo colpire qualcuno in particolare, di sparare nel mucchio in cui questo qualcuno si trova in un determinato momento non capendo a priori che poi a reagire non sarà solo il suo bersaglio ma l'intero mucchio. La gente, per definizione, è stupida anche se crede di essere intelligente... questo è il suo vero limite... non ammettere il proprio limite. Io sono stupido!
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15  agosto 2011.
‎... hanno inventato l'etilometro (strumento utilissimo per impedirti di salire in macchina in stato di ebbrezza e di fare o di continuare a fare danni quando sei al voltante) e non hanno ancora inventato lo stupidometro (strumento utilissimo da utilizzare nel momento in cui si accede a Facebook da utilizzare per impedirti di scrivere troppe cose e/o di rispondere in modo eccessivamente stupido ai post degli altri).
... tanti miei conoscenti (a volte anche io... ma raramente) ne trarrebbero grande beneficio... nel rapportarsi intelligentemente con i propri grafomani interlocutori.
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13 agosto 2011.
‎... Socrate ha fatto una brutta fine! ... a sopravvivere (forse anche giustamente), nella sua favola (perché di favola si tratta), sono stati coloro che pensavano di sapere tutto o che comunque avevano capito che il confronto con le persone intelligenti sarebbe stato per loro deleterio (perdente).
Oltretutto intelligenza e conoscenza... sono due cose completamente diverse.
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11 agosto 2011.
‎... posso anche tollerare per lungo tempo l'intelligenza o l'ignoranza degli altri... ma non la loro stupidità o il fatto che credano che io sono uno stupido. Chi incontra un "ignorante in azione" (stupido come mamma l'ha fatto) ha il sacrosanto dovere di eliminarlo seduta stante. Quell'ignorante in azione, infatti, prima o poi darà filo da torcere alla vostra... stupida superiorità (rendendovi pari a lui).
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5  agosto 2011.
‎"Il Mezzogiorno è un paradiso abitato da diavoli" (Benedetto Croce) "Il Mezzogiorno è un inferno abitato da angeli" (Giorgio Bocca)... "tutto è relativo" (Einstein)... anche la capacità umana di capire ciò che gira intorno a noi stessi.
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1 agosto 2011.
‎... le mie battaglie li ho giocate e li ho perse. Altri oggi mi chiedono di giocare le loro battaglie... sanno di non essere in grado di vincerle e non hanno il coraggio di perderle. Odio questa gente... è gente che negando la propria esistenza distrugge l'esistenza di quanti hanno la sfortuna d'imbattersi in loro.
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29 maggio 2011.
“Signore, dammi la forza di cambiare le cose che si possono cambiare. / Dammi il coraggio di accettare le cose che non si possono cambiare. / Signore, dammi il buonsenso di distinguere le prime cose dalle seconde” .(Anonimo).
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28 maggio 2011.
‎... Dio è morto? ... anche l'Umanità! ... chissà se troviamo in circolazione una un'agenzia di pompe funebri che ci faccia un prezzo di favore per un funerale collettivo.
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19 maggio 2011.
‎"Tecnica del colpo di Stato", di Curzio Malaparte. Un buon libro... anche si io preferisco "Psicologia delle folle" di Gustave Le Bon. Avrei paura comunque a rileggere "1984" di George Orwell e mi farei una piccola risata ulteriore su "La scuola dei dittatori" di Ignazio Silone.
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23 aprile 2011.
‎... amo leggere libri. Ogni libro letto lascia in te una parte dell'autore... anche i suoi aforismi. Oggi su internet tutti sono bravi a trovare aforismi e a porli all'attenzione dei più... ma ciò non mette gli utilizzatori di tali aforismi nella possibilità d'impossessarsi di una parte dell'autore del libro da cui sono stati presi tali aforismi.
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23 aprile 2011.
Prima di Gesù erano risorti parecchi Dei pagani, come Mithra, Attis, Adone, Osiride e altri. Senza il terrorismo sanguinario della Chiesa (Santa Inquisizione beata ignoranza), la tradizione (?) di Gesù avrebbe fatto la fine delle altre; senza le feroci persecuzioni della Chiesa, le altre religioni forse sarebbero ancora vive. Buona Pasqua a tutti by Pietro Perri.
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21 aprile 2011.
Domani è un altro giorno? ... che buffo: anche oggi lo era! ... e ieri! ... e l'altro ieri! ... sempre e comunque un altro giorno: che barba, che noia, che barba! (quest'ultima parte ovviamente l'ho fregata dalla grande indimenticabile Sandra Mondaini... sempre e comunque nei nostri cuori).
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7 aprile 2011.
‎... il bivio è un bivio almeno finché non raggiungi il suo centro (punto in cui sei obbligato almeno a fare una scelta tra due possibilità). Raggiunto il suo centro non è un bivio ma quantomeno un trivio. In quest'ultimo caso, infatti, hai almeno una terza scelta... tornare indietro. Scelta sbagliata a priori.
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27 marzo 2011.
‎"... volete fare l'Italia?", disse Napoleone terzo a Camillo Benso conte di Cavour, "... allora fatemi fare un'italiana!". Detto fatto: Camillo Benso spedì alla corte di Francia sua cugina Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini (la famosa contessa di Castiglione). Napoleone III si fece un'italiana e noi facemmo l'Italia.
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27 marzo 2011.
Unità d'Italia? ... quella del 20 settembre 1870 e non quella del 17 marzo 1861, ovviamente! ... stranamente (oggi… marzo 2011) ci crediamo e ci teniamo di più noi Terroni che l'abbiamo subita e non i Polentoni che ce l'hanno imposta. Qui, è il caso di dire, gatta (... o Gattopardo?) ci cova. Ancora una volta l'aristocrazia grida ai quattro venti: bisogna cambiare per non cambiare.
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26 marzo 2011.
... il primo clandestino dell'Unità d'Italia? ... Garibaldi. Quando è sbarbato a Marsala ha fatto credere a tutti che veniva da Genova... invece veniva da Tunisi (riconoscibile, il suo canale di provenienza, dal classico copricapo). Anche all'epoca i polentoni gli hanno fatto capire (non solo con le buone ma anche con le cattive)... ch'era meglio se se ne ritornava da dove era venuto.
‎... non lo vollero a Lampedusa e non lo rivollero indietro a Tunisi. Ci si accordò per l'isola di Caprera... anche se lì non c'erano pomodori da raccogliere (Rosarno insegna) né Milano tre da costruire con il supporto di manovalanza... clandestina a bassissimo costo.
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25 marzo 2011.
... vorrei scrivere qualcosa d'intelligente ma in questo momento non mi passa niente d'intelligente per la testa. E se non scrivessi niente? ... sicuramente non resterebbe niente di scritto intelligente da me in questo momento... ma nessuno metterebbe in dubbio la mia intelligenza. A volte per passare per intelligenti... basta tacere! ... per chi parla, mentre per chi scrive... basta non scrivere.
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24 marzo 2011.
‎... quando a vincere nella vita è l'Ignoranza... l'unica a perdere è l'Umanità! ... Ignoranza ed Umanità non possono andare d'accordo... e non vanno d'accordo! ... il guaio e che gli ignoranti non ammetteranno mai di essere ignoranti in quando ciò li renderebbe meno ignoranti e quindi pietra grezza per la costruzione del tempio della la Nuova Umanità.
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11 marzo 2011.
‎... nel mondo ci sono tante persone che vincono perdendo (o non partecipando) e ci sono tante persone che perdono vincendo (partecipando). E' bello ogni tanto fare da spettatori: gli spettatori, se sanno scegliere il giusto punto d'osservazione... vincono comunque. Il fatto di non passare per deficienti, anche se assenti dal gioco, è comunque una sorta di vittoria.
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3 marzo 2011.
‎03.03.2011: oggi una specie di prete alla RAI (trasmissione "La vita in diretta") ha paragonato Yara a Maria Goretti. Entrambe hanno presumibilmente lottato per difendere la propria verginità preferendo la morte ad un tale "peccato". "Un esempio" ha detto "per tutte le giovani!" ... se ciò fosse vero... mi auguro che l'esempio sia considerato in negativo!
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1 marzo 2011.
‎... ho chiesto a Dio di farmi un altro piacere: me l'ha fatto! ... quasi quasi spero di non incontrarLo quando passerò a miglior vita... non vorrei che si presentasse davanti ai miei occhi... con il conto da saldare! ... non ho mai dubitato in Dio... ho sempre dubitato (dubito!) di chi mi ha detto che era un credente e ciò che faceva lo faceva in nome di Dio.
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21 febbraio 2011.
‎... ciò che sta succedendo in Libia, Egitto, Tunisia... ossia in gran parte del mondo arabo... non so' perché ma mi ricorda tanto ciò che è successo in Francia verso la fine del XVIII secolo. La domanda è capire chi è l'odierno Luigi XVI (che non è detto sia per forza una persona... può benissimo essere un sistema economico).
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17 febbraio 2011.
‎... il dubbio conduce le persone dritti nelle fiamme dell'inferno. Io sono un uomo del dubbio... e sento già caldo alle punte dei miei piedi: che sia l'inferno che reclama un suo prossimo inquilino? ... dubito, quindi sono!
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28 gennaio 2011.
‎... odio la gente che ha un volto che mostra la propria stupidità... mi da l'impressione di non aver lasciato lo specchio in casa ma d'essermelo portato stupidamente dietro. Odio la gente stupida... perché mi ricorda me stesso... prima d'aver scoperto e ammesso la mia stupidità. Ammettere a se stessi la propria stupidità è un grosso passo avanti nell'evoluzione della specie.
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27 gennaio 2011.
... a volte sottovalutiamo ciò che il nostro prossimo potrebbe dirci. A volte sottovalutiamo il suo ed il nostro passato non rendendoci stupidamente conto che così facendo ci stiamo giocando il nostro futuro... un futuro che non avremo mai... obbligati a rivivere il nostro ed il suo passato.
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20 gennaio 2011.
‎... se qualche emula di Lorena Bobbit mi obbligasse a scegliere tra un coltello con la lama a serra o un coltello con la lama liscia... sceglierei quello con la lama liscia. Onestamente quello con la lama a serra... mi fa venire i brividi solo a pensarci! ... brrrrr!
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5 dicembre 2010.
… molti sono convinti che basta dare del pesce alla povera gente per toglierla dal loro dramma quotidiano. Errato: è necessario insegnare alla povera gente a pescare affinché domani non abbiano più bisogno delle briciole (lische?) della nostra tavola per sfamarsi. Dar loro del pesce è solo un atto di egoismo e sottintende una volontà di sottomettere il nostro prossimo.
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3 dicembre 2010.
In altri tempi i preti, i dottori e chi lavora nella sanità, gli insegnanti, gli impiegati pubblici e quanti operano sulla psiche e sul futuro della gente erano missionari, erano cioè investiti di un ruolo sacro o quasi sacro. Oggi siamo tutti salariati e ci lamentiamo di questa società di m***a… anche noi salariati.
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19 novembre 2010.
Nessuno dovrebbe esimersi o avere paura di combattere per i diritti degli altri… tutti dovrebbero sapere (ma sono ben pochi a saperlo) che quando si combatte per i diritti degli altri… si combatte affinché in futuro non vengano calpestati i propri diritti).
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28 ottobre 2010.
Si può sopravvivere a tutto, oggi, tranne che alla morte, e farsi perdonare tutto, tranne che una buona reputazione. (Oscar, grande, Wilde). A volte mi chiedo se Oscar Wilde sia vissuto nel suo tempo... o nel nostro. (Pietro, piccolo, Perri).
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7 ottobre 2010.
Le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle.» François-Marie Arouet (1694 – 1778) alias Voltaire. «Fu in quel momento che la Dea Madre si ritrovo' ad essere solo madre e l'uomo iniziò a camminare guardando le stelle... peccato che per camminare l'uomo ancora oggi invece di usare i piedi usa... le mani... difficilissimo.» Pietro Perri (1961 – ....).
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26 settembre 2010.
Ho scelto di giocare, nella vita, sempre e comunque con un solo mazzo di carte e a carte scoperte… e la cosa fa tantissimo incavolare i miei eterni detrattori. Perché? … perché malgrado loro giochino con più mazzi di carte e sempre coperte… sulle lunghe finiscono per perdere la partita. Purtroppo per loro, prima o poi tutti dobbiamo guardare il nostro viso riflesso in uno specchio.
Chi ha la coscienza pulita vince anche quando perde... vince la sua più grande battaglia, quella contro se stesso. Solo un soggetto riesce a batterlo... l'essere inanimato. Il guaio è che tra gli umani (umanoidi?) di esseri inanimati ce ne sono sempre di più... è qui il più grande fallimento registrato tra le nuove generazioni.
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24 settembre 2010.
In Francia si preoccupano che entro il 2018 andranno in pensione a 62 anni contro i 60 di oggi? ... e fanno pure sciopero? ... e allora cosa dovremmo fare noi italiani che grazie ai nostri parlamentari (di destra, di centro e di sinistra) entro il 2018 andremo in pensione a 95 anni e potremo riscuoterla solo se accompagnati dai nostri genitori?
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24 settembre 2010.
Nel mondo esistono persone che contano, persone che contano e che sono contate, persone che sono semplicemente contate, persone che credono di contare ma finiscono per auto contarsi… persone che hanno sempre una calcolatrice scientifica in mano e persone che sono rimaste al tempo degli abachi. Ci sono persone che vivono in un’isola deserta: non contano, non sono contate e non necessitano di calcolatrice.
‎... non invidio queste persone: adoro essere contato e magari qualche volta contare anch'io!
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22 settembre 2010.
La tua intelligenza inizia nel punto in cui finisce la deficienza degli altri. Sei sicuro delle tue convinzioni (a volte io dubito delle mie)? … fai in modo che la deficienza degli altri non prenda il sopravvento sulla tua intelligenza. Tieni sempre presente che gli altri possono emergere, con la loro deficienza, solo se riescono a negare la mia intelligenza… non negarla anche tu, accelereresti il loro gioco.
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22 settembre 2010.
Nel mondo nessuno è fesso, tranne i furbi! Nel mondo nessuno è fesso tranne i furbi che si dicono che forse è meglio aspettare un altro po’ per far valere le proprie convinzioni, per pretendere il rispetto della propria dignità, dei propri diritti. Qualcuno mi ha detto un giorno di aspettare il prossimo treno che ci sarebbe stato posto anche per me… quello era l’ultimo treno. Stazione chiusa: qualcuno aspetta ancora.
... ma non sono io! ... per quanto mi hanno criticato, ho optato per la corriera!
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22 settembre 2010.
Qualcuno dice che esiste il passato, il presente ed il futuro. Ma il presente è già passato nell’attimo in cui è presente ed il futuro sarà presente e quindi già passato. Non illuderti: nella vita (nella dimensione reale) esiste solo il passato… vivilo appieno, il tuo passato, per poterlo raccontare a chi verrà dopo di te. Non credi che il presente sia già passato? … prova a fermare le lancette al tuo orologio… già passato.
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21 settembre 2010.
Lo ammetto, alcune persone “sputiamo” sentenze (offese?) spesso anche gratuite ma devo ammettere anche che se c’è una colpa da addebitare in tale modo di fare… è sicuramente agli altri che ci danno (col loro modo di fare e/o di esprimersi) il materiale per “sputare” (nel bene o nel male) sentenze. Il mondo? … è strano! … tutti pretendono che oltre la punta del loro naso si trovi ancora… la punta del loro naso.
‎... purtroppo (o forse per fortuna) per loro... oltre la punta del loro naso si trova la punta del naso di qualcun altro!
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20 settembre 2010.
C’è gente nella vita (in una qualsiasi competizione della vita) che riesce a vincere anche quando perde. E’ gente che pensa di essere superiore… ma non è altro che un cancro per la comunità con cui interagisce e a volte anche per se stessa. E il cancro non sa di essere tale: il cancro è ignorante e l’ignorante non può che essere un cancro.
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16 settembre 2010.
Cerco di vivere la mia vita attimo per attimo. Il guaio è che ogni volta che cerco di godere lattimo che mi si para davanti… tristemente mi rendo conto che quell’attimo è già passato: ho perso il mio attimo. Forse ho capito se voglio vivere la mia vita attimo per attimo non devo cercare di vivere l’attimo presente (già passato) ma quello immediatamente futuro. Filosofia? … meglio vivere e non pensare!
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10 settembre 2010.
Cercando su un dizionario il significato della termine “cultura” alla fine ci si imbatte nella scritta “vedi anche coltivazione”. In effetti il limite di confine, nella vita, tra un acculturato ed un contadino è decisamente minimo: mancando l’uno o mancando l’altro l’essere vivente è destinato a perire nel breve volgere d’un soffiar di vento.
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9  settembre 2010.
‎... una volta un ragazzo scrisse su un muro del mio paese (ma vi assicuro che questa frase con gli stessi risultati l'ho letta anche in tantissimi altri paesi): "scemo chi legge". Mi sedetti su una panchina a guardare. Da non credere, in migliaia si fermavano a leggere tale scritta. Con mio sommo dolore ho dovuto ammettere che vivo circondato da scemi... e pensare che quella scritta l'ho letta anch'io!
‎... diciamo la verità, a volte alcuni post di Fb (anche scritti da alcuni miei compaesani) sarebbe meglio evitare di leggerli... per non passare da scemi. Se non li leggessimo infatti l'unico scemo che ci sarebbe in circolazione sarebbe chi li ha scritti. Lui, infatti, si spera l'abbia letti... almeno per contemplare (ammirare?) la sua capacità d'esprimersi in italiano.
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5 settembre 2010.
Per fortuna il nostro mondo è un mondo di m***a indurita dal tempo e dagli animi umani. Se la m***a sarebbe stata molle, infatti, prima o poi vi saremmo sprofondati dentro... perché non si può nuotare in eterno e i salvagente sono a numero chiuso. Per fortuna il nostro mondo non è un mondo di piscio: l'Umanità vi sarebbe affogata fin dal suo primo vagito.
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5 settembre 2010.
Ognuno dovrebbe avere il diritto di vivere la propria vita come fosse la propria vita e non quella degli altri... almeno fintanto che il vivere la propria vita come fosse propria non neghi agli altri di vivere la propria vita. Quindi? ... viviamo la nostra vita magari su un'isola deserta se non siamo in grado di rispettare il nostro prossimo: la nostra immagine riflessa in una pozza d'acqua.
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30 agosto 2010.
In un incontro di fui accusato di voler sempre essere un passo avanti agli altri convocati a tale incontro. Il mio accusatore mi disse di fare un passo indietro. Per fortuna in quell’incontro avevo il mio avvocato difensore che fece una proposta interessante: perché non lasciare me dov’ero e non fare tutti gli altri un passo avanti? … adoro il mio avvocato difensore, ma preferisco stia un passo indietro: è intelligente.
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30 agosto 2010.
Il primo e più grande insegnante del mondo in effetti era una donna e si chiamava Eva. Adamo era il marito di Eva. Adamo, nato sotto un cavolo, pensava che anche la sua discendenza avrebbe dovuto nascere sotto un cavolo. Per fortuna Eva riuscì a fargli capire che oltre ai cavoli esistevano anche le mele, le banane e i serpenti. Malgrado l’ottima insegnante cio' che ne è uscito fuori è una Umanità... del cavolo.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

sabato 10 settembre 2011

... in attesa che a San Fili l'opposizione consiliare... batta un colpo! (9)

Bucita come l’antica Roma… “panem et circenses”. Di Emilio Iantorno.
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Ho trovato, questa mattina (sabato 10 settembre 2011), nella posta elettronica (richiesta moderazione a commenti) del blog il commento, scritto dal carissimo amico Emilio Iantorno, che riporto di seguito. Tale commento, per la durezza delle parole e per il problema che evidenzia, l’ho ritenuto meritevole di uno spazio a sé e quindi ho ritenuto giusto… proporvelo integralmente come post base. A voi, se lo ritenete opportuno, rilasciare (nel rispetto della regola del blog: no a commenti anonimi, no a termini offensivi della persona né all’uso di termini eccessivamente volgari) eventuali altri commenti.
Lascio la penna ad Emilio Iantorno… lasciando a tutti voi il mio classico abbraccio e il mio classico augurio di… /pace!
Pietro Perri.
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Bucita come l’antica Roma "Panem et Circenses", letteralmente "pane e giochi" era la formula del benessere popolare e quindi politico nell'antica Roma.
E' risaputo che tale pratica, con rivisitazioni più moderne, sembra essere vigente ancora oggi non solo a livello nazionale ma anche nella vita politico-sociale dei piccoli paesi.
Così come nell'antica Roma venivano garantite la distribuzione di generi alimentari, bagni e terme pubbliche da un lato, gladiatori, belve esotiche, corse coi carri, competizioni sportive e rappresentazioni teatrali dall'altro lato; anche oggi nei nostri paesini, si garantiscono alla cittadinaza beni essenziali da una parte (strade pulite, pubblica illuminazione, servizi efficienti, ecc.) e feste e festicciole dall'altra (sagre, feste padronali, ecc.).
In questo stato di cose si cala perfettamente l'arrabbiatura dei Bucitesi che la sera dell'otto Settembre si sono visti privare dell'attesissimo spettacolo pirotecnico che da tradizione si svolge al termine della festa patronale.
Tale privazione ha fatto sollevare anche qualche clamoroso fischio di protesta nei riguardi del Parroco che dal palco cercava di spiegare inutilmente i motivi che hanno portato all'annullamento dello "sparo".
La domanda nasce spontanea: come mai questo "coraggio" che ha ostentato la gente di Bucita per la di fesa del "Circenses" non viene messo in campo anche per la difesa del "Panem"?
Le risposte possono essere tante, io ne vorrei dare una: 1) a Bucita il "Panem" non manca, ossia le strade sono perfette, il paese è pulito, i servizi funzionano, e "tutto va bene Madama la Marchesa" pertanto non c'è motivo di lamentarsi... o così deve essere.
... sarei curioso di leggere altre risposte.
Emilio Iantorno.

mercoledì 7 settembre 2011

... in attesa che a San Fili l'opposizione consiliare... batta un colpo! (8)

E se a San Fili approvassimo un regolamento comunale per la realizzazione di murales?
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In questi ultimi giorni sono stati realizzati (da una più che operosa Associazione locale di volontariato sociale… non è questo che io ho mai messo in dubbio), a San Fili, degli stupendi murales che, onestamente, nell’ammirarli e nel gridare al miracolo (finalmente i murales sono arrivati anche a San Fili… nella Libera Repubblica della cittadina di San Fili) non ho potuto fare a meno di denominarli (in modo qualcuno, specie i realizzatori / le realizzatrici, dicono del tutto inappropriato) i “pacchianales”.
Ovviamente, e come al solito, apriti cielo nei miei confronti (la favola del “vestito nuovo dell’imperatore”, è il caso di dirlo e gridarlo ai quattro venti, “fa sempre storia”). Nella Libera Repubblica della cittadina di San Fili, credetemi, non si può criticare… tutto va bene… tutto va eccezionalmente bene… tutto va (è il caso a questo punto di metterlo nero su bianco)… come meritano i cittadini sanfilesi.
Quindi… a che pro criticare? … e criticare chi lavora (anche Hitler lavorava quando lavorava quando sterminava gli ebrei, anche i piromani lavorano quando devastano ettari ed ettari di boschi, anche io lavoro… quando critico e soprattutto quando critico male)?
L’idea dei murales a San Fili, tra l’altro, non nasce oggi… se n’è parlato già tempo addietro tra la Pro Loco del nostro Paese ed altre Amministrazioni comunali… quindi è un’idea che ha almeno dieci anni.
Perché non si sono realizzati prima e perché non si è pensato prima ad un regolamento comunale in merito? … misteri della vita ed in particolare misteri della Libera Repubblica della cittadina di San Fili.
I murales sono una cosa seria e come tutte le cose serie necessitano di un apposito regolamento (e molti Comuni “incivili”, Comuni ovviamente in cui non ricade territorialmente la Libera - civilissima - Repubblica della cittadina di San Fili, se ne sono dati uno)… e non certo per bloccare la spumeggiante operatività di Associazioni come l’Associazione Sanfilese che mi ha costretto a scrivere questo pezzo.
Senza un regolamento comunale (o statale… visto che noi ricadiamo nella competenza della Libera Repubblica della cittadina di San Fili) o tutti sono legittimati, presumibilmente autorizzati anche e solo in via orale, a realizzare qualsiasi soggetto (murales… pacchianales) sui muri (che comunque - tantissimi - , spogli, sporchi e freddi come sono fanno decisamente schifo… questo l’ammetto) di San Fili.
Diversamente anch’io, se domani mi alzo e decido di realizzare (da solo o con l’aiuto degli iscritti all’Associazione di cui sono il presidente in carica) un murales a San Fili… sfido i parlamentari ed i ministri della Libera Repubblica della cittadina di San Fili a negarmi il diritto di… pacchi analizzare ciò che voglio. Tra l’altro potrei evitare di chiedere l’aiuto grafico anche di persone esterne al nostro territorio… potrei infatti farmi aiutare da un simpatico imbrattatore di panchine che opera lungo corso XX Settembre… a San Fili (i “falli” come li fa lui sono sicuro che non li fa nessuno… e… dopo gli abitanti di Paperopoli… anche soggetti come questi sono accettabili).
... che buffo... esistono Comuni che (per evitare presumibilmente realizzazione di "pacchianales") si sono muniti di un regolamento persino per la realizzazione di murales... ovviamente tali Comuni non ricadono nella Libera Repubblica della cittadina di San Fili: che comuni incivili!
... uno di questi regolamenti lo riporto di seguito... chissà che non illumini qualche "parlamentare" e/o qualche "ministro" della Libera Repubblica della cittadina di San Fili e non li convinca che sarebbe opportuno “attrezzare” la propria Libera Repubblica di un tale “incivile” strumento:
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ART. 1 - OGGETTO, SOGGETTI E LUOGHI DEL PRESENTE REGOLAMENTO
Sono oggetto del presente Regolamento la realizzazione di disegni, murales, scritte, di qualunque genere e con qualunque tecnica grafica ottenute, in ogni caso solo a livello pittorico, su muri di edifici e recinzioni di proprietà privata o pubblica e su qualunque altro spazio (marciapiedi, muri di sottopassi, pilastri e bordi di cavalcavia e viadotti, ecc.) comunque visibile.
La realizzazione delle decorazioni pittoriche sopra specificate, che in seguito saranno, sia pure impropriamente, sempre definite "murales", è permessa:
a) solo sugli spazi espressamente destinati a questo tipo di manifestazione artistica e compresi nell’elenco previsto nel successivo art. 2;
b) solo ai soggetti in possesso dell’autorizzazione di cui al successivo art. 6.

ART. 2 - ELENCO DEGLI SPAZI DA DESTINARE AI MURALES
I muri di edifici, recinzioni, delimitazione di ponti, sottopassi, ecc., di proprietà Comunale, da destinare alla realizzazione di "murales" vengono individuati dal Servizio Demanio e Patrimonio e dal Servizio Iniziative Culturali e Sport del Comune, che ne redigono elenco, corredato dagli estratti planimetrici e dalle fotografie necessari a indicare con precisione gli spazi e i luoghi da mettere a disposizione entro 60 giorni dalla data di esecutività della delibera di approvazione del presente Regolamento, e trasmesso alla Commissione Edilizia per l’approvazione.
Allo stesso modo altri Enti di diritto pubblico o privato o anche privati cittadini possono mettere a disposizione propri spazi, presentando documentazione, anche tramite posta, al Servizio Iniziative Culturali e Sport, completa di tutti i dati, debitamente sottoscritta, con allegati un estratto planimetrico in duplice copia, che fornisca l’esatta ubicazione dello spazio messo a disposizione, e una adeguata documentazione fotografica.
Tale documentazione pure sarà trasmessa alla Commissione Edilizia per l’approvazione.
Detto iter dovrà essere seguito anche per ogni successivo eventuale aggiornamento dell’elenco iniziale, che potrà essere consultato da chiunque ne abbia interesse, presso il Servizio Iniziative Culturali e Sport.
Quest’ultimo Servizio, al quale sarà trasmesso di volta in volta il parere della Commissione Edilizia su ciascun aggiornamento, avrà cura di darne a sua volta comunicazione ai soggetti che lo hanno promosso.

ART. 3 - ZONE ED EDIFICI ESCLUSI
L’elenco di cui al precedente articolo non può comprendere le zone e gli edifici del Centro Storico, la fascia marginale al nucleo antico, nonché gli edifici ed aree vincolati in base alle leggi vigenti sulla tutela del patrimonio ambientale e architettonico o proposte al vincolo dalle N.T.A.
Le suddette zone sono evidenziate nell’allegata planimetria, che costituisce parte integrante del presente Regolamento.

ART. 4 - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE
I cittadini, singolarmente o riuniti in gruppi, associazioni, scuole, che abbiano interesse a praticare l’arte dei "murales" devono presentare domanda in carta semplice al Servizio Iniziative Culturali e Sport.
La domanda deve contenere:
- i dati anagrafici del singolo esecutore o, nel caso di gruppo, di tutti i suoi componenti, con indicazione, in quest’ultimo caso, di un responsabile adulto al quale fare riferimento per l’invio dell’autorizzazione o di altre comunicazioni;
- dichiarazione, completa di dati anagrafici e debita sottoscrizione, con la quale, nel caso di singoli minorenni o di gruppi composti da minorenni, il responsabile adulto di cui al punto precedente si assume tutte le responsabilità per eventuali danni a cose o persone derivanti dall’esecuzione del "murale";
- un bozzetto a colori in duplice copia, con indicazione di massima del soggetto e delle dimensioni dell’opera che si intende realizzare.

ART. 5 - LIMITAZIONI NELL’ESPRESSIONE ARTISTICA
L’opera non deve contenere:
a) disegni o scritte che possano risultare offensive del pubblico pudore, della morale, della persona o delle idee di singoli cittadini, di associazioni pubbliche o private, di gruppi politici o religiosi, ecc.;
b) messaggi pubblicitari espliciti o impliciti;
c) scene violente.
Sono preferite opere oggetto di concorsi locali, organizzati da associazioni artistiche, di quartiere, scuole, ecc., in quanto ciò può costituire garanzia di una migliore qualità del "murale".

ART. 6 - CONTROLLO DEI BOZZETTI E DOCUMENTO AUTORIZZATIVO
I bozzetti di cui all’art. 4 saranno sottoposti al controllo del personale del Servizio Iniziative Culturali e Sport, che, senza entrare nel merito della qualità artistica, ne verificherà il rispetto di quanto previsto nel comma 1° del precedente articolo.
Entro 20 giorni dalla presentazione della domanda, verrà inviata al singolo richiedente o al responsabile del gruppo un documento autorizzativo, che conterrà tutti i nominativi dei soggetti autorizzati all’esecuzione dell’opera, il nominativo del responsabile adulto nel caso di esecutori minorenni, l’indicazione su estratto planimetrico dello spazio assegnato, una copia vistata del bozzetto.

ART. 7 - VALIDITA’ TEMPORALE DELL’AUTORIZZAZIONE E LIMITI NELL’USO
L’autorizzazione avrà validità 1 anno dal giorno del rilascio e solo per le persone in essa indicate, per lo spazio assegnato, per l’esecuzione del bozzetto approvato.
I soggetti titolari dell’autorizzazione non possono cederla ad altri, se non dandone comunicazione al Servizio Iniziative Culturali e Sport, che provvederà ad aggiornare i nominativi sul documento autorizzativo.
Il documento in parola dovrà sempre essere esibito, in originale o fotocopia, accompagnato da un documento di riconoscimento, a richiesta del personale addetto al controllo, della Polizia Municipale o di altre forze dell’ordine.

ART. 8 - OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO E PRIVATO
Gli esecutori dei "murales" devono operare in modo da non provocare nessun tipo di danno alle cose pubbliche e private, da non costituire ostacolo, fastidio o pericolo alla circolazione pedonale e veicolare, pena la revoca dell’autorizzazione.
Nel caso si rendesse necessaria l’occupazione di suolo pubblico con attrezzature o quant’altro utile per permettere la decorazione di muri o altri spazi, dovranno essere rispettate le normative vigenti in materia di occupazione del suolo pubblico.
Non è consentita la realizzazione di murales su spazi fronteggianti strade aperte al traffico veicolare prive di marciapiede.
In ogni caso i soggetti autorizzati, prima di iniziare l’esecuzione del "murale", dovranno prendere opportuni contatti con il Comando di Polizia Municipale, il quale impartirà le prescrizioni necessarie al fine di garantire la sicurezza pedonale e viaria, oltre le modalità e le condizioni per l’occupazione del suolo pubblico.
Ai fini della sicurezza, nel caso di esecutori minorenni, sarà obbligatoria la presenza, durante i lavori, del responsabile adulto indicato nell’atto autorizzativo.

ART. 9 - OPERE DIVERSE DA QUELLE AUTORIZZATE
Sono permesse, in fase di esecuzione dell’opera, tutte le modifiche ritenute necessarie per migliorarla, purché non comportino un risultato finale sostanzialmente diverso, e purché non vi siano aggiunte in contrasto con quanto previsto all’art. 5, 1° comma.
Sarà compito del Servizio Iniziative Culturali e Sport, sulla base degli accertamenti da parte del Comando di Polizia Municipale circa l’evoluzione dell’opera, richiedere agli esecutori:
a) la sospensione di opere difformi in fase di esecuzione, notificando ai responsabili l’obbligo di presentare un nuovo bozzetto per l’approvazione;
b) la cancellazione, a cura e spese dell’esecutore, di opere già completamente eseguite, ma sostanzialmente diverse dal bozzetto approvato e che, a giudizio del Servizio Iniziative Culturali e Sport, siano ritenute non assentibili in base all’art. 5, 1° comma, oppure la cancellazione delle sole aggiunte che contengano riferimenti difformi ai disposti dell’articolo medesimo.

ART. 10 - EVENTUALE CORRISPETTIVO ECONOMICO AGLI ESECUTORI
Per le opere realizzate o da realizzare, nulla può essere preteso, né dai soggetti esecutori né da coloro che mettono a disposizione gli spazi, salvo accordi scritti e firmati dalle parti e solo a favore degli esecutori delle opere.

ART. 11 - DURATA DEI MURALES
Gli spazi rimangono occupati dai "murales" per 1 anno a partire dalla data in cui scade l’autorizzazione. Da quel momento in poi tali spazi tornano ad essere disponibili.
Documentate qualità artistiche dell’opera, su segnalazione dell’esecutore o di chiunque interessato, possono essere motivo di una più lunga giacenza, su parere del Servizio Iniziative Culturali e Sport.

ART. 12 - CANCELLAZIONE DI MURALES FATISCENTI O IMBRATTATI
A garanzia del rispetto di un accettabile decoro urbano, sarà cura del Servizio Iniziative Culturali e Sport disporre la cancellazione, a mezzo Ditte specializzate, di quelle opere autorizzate, ma ormai fatiscenti o che siano state oggetto di pesanti vandalismi, sia che occupino spazi di proprietà pubblica, sia che occupino spazi di proprietà privata.
A tale scopo, su richiesta del Servizio Iniziative Culturali e Sport, l’Amministrazione Comunale, annualmente, in occasione di redazione del bilancio di previsione, dovrà prevedere apposito impegno di spesa.

ART. 13 - RESPONSABILITA’
L’Ente Comune di (omissis) è sollevato da qualsiasi responsabilità derivante da danni a cose e a persone che potrebbero verificarsi durante l’esecuzione di quanto consentito dal presente Regolamento.
Tali responsabilità sono a completo carico dei soggetti in possesso dell’autorizzazione di cui all’art. 6, i quali dovranno comunque agire nel rispetto di tutte le norme di sicurezza vigenti in materia e delle prescrizioni che saranno eventualmente impartite dagli uffici competenti del Comune (Servizio Iniziative Culturali e Sport e Comando di Polizia Municipale).

ART. 14 - SANZIONI 
Tutte le violazioni al presente Regolamento, fatta salva l’applicazione della Legge Penale, saranno punite a norma degli artt. 106 e 107 del T.U. n° 383/1934.
I trasgressori, se individuati, dovranno inoltre sostenere il pagamento delle spese necessarie per il ripristino dei luoghi.
Nel caso invece non venga individuato il colpevole dell’imbrattamento, vale quanto previsto dall’articolo 28 del Regolamento di Polizia Urbana, secondo comma.

ART. 15 – DISPOSIZIONI FINALI
Con l’entrata in vigore del presente Regolamento vengono abrogate tutte le precedenti disposizioni regolamentari di contenuto contrario ed integrate quelle che trattano analoga materia.
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Lavoriamo per ridare, assieme, onestamente e civilmente, una giusta immagine al nostro stupendo paese… a San Fili. San fili e i Sanfilesi lo meritano.
A gironi scriverò un apposito pezzo in merito ai “pacchianales” sanfilesi riportando tra l’altro la foto delle opere e scrivendo in modo appropriato il motivo della mia critica.
Per correttezza… il surriportato regolamento è realizzato per il Comune di Novara… Italia settentrionale.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace.

lunedì 5 settembre 2011

Pisciare in Italia… costa!


Anche sul costo del pisciare (piccolo amato/odiato piacere impostoci dal nostro Creatore), è proprio il caso di dirlo a chiare lettere e possibilmente gridarlo ai quattro venti, l’Italia è divisa.
... da non credere (io ci credo perché l’ho subito in prima persona e proprio in questi ultimi giorni - scusatemi… ma piscio anche quando sono fuori casa): ... una pisciata nel WC pubblico del parcheggio coperto ai Due Fiumi a Cosenza? ... 20 centesimi! ... una pisciata nel WC pubblico della stazione ferroviaria di Bari? ... 80 centesimi! ... una pisciata nel WC pubblico di Venezia (zona piazza San Marco)? ... 1,50 (un euro e cinquanta centesimi)!
... un consiglio (ovviamente rivolto ai Cosentini)? ... se andate a Venezia, zona San Marco, portatevi dietro una bottiglietta... da svuotare a Cosenza!
In Italia, lasciatemelo dire, pisciare… è un lusso (o una truffa, dipende dai punti di vista, ai danni della povera gente)! … specie da Roma in su! … Roma? … già, proprio Roma… la civilissima Roma… la Roma che ha imposto, pena la decapitazione (sia ai residenti che ai turisti) dell’ingombro, i famosi vespasiani (ossia gli orinatoi pubblici per cui l’omonimo imperatore - l’imperatore del piscio civile - è passato alla storia).
Chissà se ai tempi dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano (primo secolo dopo Cristo) c’era l’obbligo di pagare (in sesterzi?) per pisciare nei WC pubblici… in effetti sui libri di storia ciò non è specificato. Oltretutto a quei tempi l’orina era un bene ricercatissimo… utilissimo nella concia delle pelli.
Magari a quei tempi… pisciare era sponsorizzato dalle pelletterie… e ti pagavano pure (ovviamente in base alla qualità ed alla quantità del piscio).
Ritornando comunque ai nostri tempi… ed a Venezia (dove... uno che ha dei problemi di prostata... rischia di farsi un mutuo solo per andare a pisciare nei WC pubblici o... è costretto a restarsene 24 ore su 24 chiuso in casa!) … provato a camminare per i calli (le famose viuzze laterali) o a fare un giretto in gondola a godervi quelle stupende viuzze che danno sulla laguna navigabile? … sentito l’odore di piscio o osservato i vari resti di defecazione che possono ammirarsi quasi costantemente?
… sicuramente la civiltà ha un suo prezzo (spesso solo un modo come un altro per fare cassa da parte delle Amministrazioni comunali) ma ancor più spesso… la civiltà, come a Venezia - non me ne vogliano i Veneziani… è un dato di fatto -, rischia di portare (ed a buon ragione) all’inciviltà.
Credo sia giusto far pagare un minimo per il servizio che si dà alla cittadinanza ed al turista… anche sul fronte del piscio pubblico… ma un bagno pubblico non può avere certi prezzi… specie in una città (d’arte) dove si paga anche per entrare e soggiornare una serie di balzelli locali imposti ai turisti.
Questa piccola (spero simpatica) digressione mi porta alla mente uno dei pochi film di Tinto Brass che ho visto nella mia vita: “La chiave” con la mitica Stefania Sandrelli. Un film ambientato a Venezia nel periodo fascista.
Stupenda quella pisciata che si fa la Sandrelli in una di quelle viuzze (calli) della città di Venezia.
Quando vidi quella scena del film “La chiave” pensai che fosse eros d’autore. Dopo ciò che m’è successo in questi giorni (visitando appunto Venezia) inizio ad avere il dubbio che fosse solo… mancanza di 1,50 (un euro e cinquanta centesimi) nelle tasche della troupe e nel budget di realizzazione del film stesso.
Un euro e cinquanta che sembra sia mancato anche a Darren Aronofsky (regista, sceneggiatore e produttore cinematografico premiato con l’Oscar) nel 2008.
Nel corso della cerimonia d´apertura (n.d.r.: della Biennale di Venezia edizione 2011)  il presidente della giuria, Darren Aronofsky, dal palco si è rivolto a George Clooney, seduto in galleria: «In quello stesso posto l´anno scorso io, tra il presidente Giorgio Napolitano e Natalie Portman, mi sono fatto la pipì addosso. Ma per fortuna la sala è stata rinnovata e quindi se c´è nuova umidità non è la mia». Gelo di Clooney, gelo della sala.
Comunque una cosa a favore del Comune di Venezia e dei suoi WC pubblici devo dirla: ci sono le indicazioni (sia sui muri che per terra), funzionano e sono accettabilmente puliti.
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… a proposito: un caffè al Florian in piazza San Marco? … 2,50 (due euro e cinquanta centesimi)! … una vera ciofeca (altro che caffè) e non solo per il costo.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!