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mercoledì 21 settembre 2011

Era miegliu Santu Fili 'e na vota.



Ho ricevuto, in questi giorni
(n.d’a.: è il 21 settembre del 2011), il messaggio di posta elettronica che riporto di seguito. Me lo ha inviato l’amico Antonio Conte. Non ho potuto non chiedergli l’autorizzazione a pubblicarlo… almeno per due motivi: 1) il suo simpatico modo di scrivere; 2) il problema - o i problemi? - che evidenzia.

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Ritornare a San Fili fa sempre tanto piacere, specialmente quando si ha i genitori, ed il resto della famiglia ancora lì, ancora mi rimbomba nella testa la voce dei vecchi amici che ogni tanto mi chiamavano da lontano: “... ‘Ntooooo!!!! … ia a chite!”.

Come non ricordare, invece, simpaticamente “chire vecchiareddre” che, affacciandosi dal balcone, “sutta vuce, quasi cittu cittu, diciano a chira chi abbita difronte”: “... Francische', ma chissu u de ru figliu de Custantinu?”, ....e tutt’annavota!!!!: “… ‘Nto, e quannu si venutu, iiiiii… benedica cumu sta bellu!”.

Però quello che mi ha messo un po’ giù (che mi smontato!) sono le condizioni del paese. A San Fili, al nostro paese, sembra che non ci sia più manutenzione. Se dal Rinacchio, ad esempio, vai su verso lo Spirito Santo, oppure ti avvii verso l'Azione Cattolica (se ti ricordi) ti viene da piangere.

Si ti vannu l'uocchi viersu a scala addruve abitava a bonanima de Carmena D'aletu”, dove una volta si sedevano tutte “chire vecchiareddre chi abitavanu aru vicinanzu, vidi sulu spine chi scinnenu chiru muru appenninu” , invece se te ne sali verso lo Spirito Santo, “chira chi na vota a chiamavanu erva e muru, mo e' crisciuta mmienzu a via”.

Tutto ciò mi lascia pensare che a San Fili non ci siano più spazzini… “sinno' l'erva nun ci nne criscìa”.

Per poi non parlare del corso principale, quelle piastre si muovono tutte, e quando ci passano le macchine, il rumore mi ricorda “… u trenu a Pruficu adiertu”.

E pue sutta u muragliune....oiiiii sciuoddru miu”.

Spero tanto di non averti annoiato (“ccu tutte se chiacchiere”)

Statti buonu!”.

Un abbraccio da ‘Ntonu.

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Nel darmi la sua autorizzazione a pubblicare il surriportato messaggio di posta elettronica oltretutto l’amico Antonio ha tenuto a sottolineare:

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Certo che puoi pubblicarlo. Dopotutto è la verità e se tutti “nzaccamu sempre a capu suttaterra” le cose non cambieranno mai.

Non so spiegarmi una cosa, la maggior parte degli emigranti che ritornano di tanto in tanto al paese natio vi dicono che l'America è da voi, poi ritornano qui e dicono tutti la stessa cosa… “ca Santufili è peggioratu. Mi fannu suma' propriu i cazzi!” … perché non dicono la verità?

Un caro saluto a tutti da Antonio.

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Riporto semplicemente… sperando che ricordiate che: ambasciator non porta… quella cosa là!

()

Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.

… /pace.

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