SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: C'era una volta la frazione Bucita... e c'é ancora.

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
* * *
Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

venerdì 11 giugno 2010

C'era una volta la frazione Bucita... e c'é ancora.

Articolo pubblicato sul "Notiziario Sanfilese" del mese di Giugno 2010... in distribuzione.
*     *     *
Una volta, non certamente tanto tempo fa (si e no un trentennio addietro), se si chiedeva ad un Sanfilese se San Fili aveva delle frazioni la risposta, decisamente giusta, sarebbe stata secca: “Si, una… Bucita”!
Oggi il problema, perché per tantissimi anni (anche se più folkloristicamente che per un fatto reale) Bucita è stata quasi sempre considerata “un problema” dai Sanfilesi, è diverso… malgrado la risposta resta sempre e comunque la stessa.
Se oggi infatti chiedete ad un Sanfilese se San Fili ha delle frazioni la risposta, decisamente errata, quasi certamente è: “Si, una… Bucita”!
A renderci edotti della nuova realtà infatti più che essere il mondo reale ne è il mondo virtuale.
Andate su internet e provate a chiedere ad un qualsiasi motore di ricerca “San Fili + frazioni” ed… eccoci di fronte ad un casino inimmaginabile. Il sito “Italia in dettaglio” ad esempio ci segnala, come frazioni di San Fili, oltre alla storica Bucita anche le frazioni Amendola, Giovanni XXIII e Gramsci.
Persino (sicuramente in modo più azzeccato) l’enciclopedia libera Wikipedia (ovviamente sempre su internet) assegna qualche frazione in più al comune di San Fili. In questo caso oltre alla frazione Bucita troviamo anche le frazioni Cozzi e Frassino.
Non parliamo poi del sito ufficiale del Comune di San Fili (quello cioè che dovrebbe darci la certezza ufficiale sul numero delle frazioni in cui è suddiviso il nostro territorio)… da rabbrividire, oltre Bucita infatti troviamo: Croce Verranco, M. Luta, Serra Crociata, V.ne Tanzia, Serra Mezzana, V.ne Grango, Timpa Delle Magare, Iovìno, Fiego, Petrimolli, Colombrello, Cas.o di Piano Luta (Rov.e), C. Tanzia, S. Maria, Presa, Panta a Cupo, Polveracchio, Serra delle Fonde, Cannilli, Candapana, Carrera, Vanghelli, Acque del Faggio, Buccaglio, Acquatina, Font.na Materassi, La Chiesuola, M.o Fiumicello, Macchia Lunga, P.te Sproviere, Varco Ceraso, Fràssino, V.ne Dònnuci, Cozzi, S.S. Silana Crotonese, C.Zo Turillo, C.Zo Carrole, C.Zo Pompone, C.Zo Sculeri, Il Valloncello, T. Tammarinaro, T. Emoli, V.ne Carpinetti, V.ne Carrara, Ortale, Bucita, S.S. 107, Terreforti, C.Zo Coscarella, La Serra. A scanso di equivoci (ne hanno già creati tanti quanti hanno lavorato al sito ufficiale del Comune di San Fili) diciamo subito che le succitate “presunte frazioni” per gran parte (il 90 per cento) altro non sono che delle semplici località collinari e / o di montagna.
A riportarci alla storica (ma falsa ormai anch’essa) realtà è il sito “Comuni Italiani” che continua imperterrito, come tantissimi nostri compaesani regolari frequentatori di piazza San Giovanni e corso XX Settembre, a segnalarci l’unicità frazionaria di Bucita.
Ma allora, quante e quali sono oggi le frazioni che ha San Fili?
E’ bene precisare a priori che chi scrive quest’articolo non è edotto, in campo giuridico amministrativo sull’effettivo termine “frazione” né sa, quindi, se la frazione di un Comune per essere definita tale deve seguire un particolare iter di riconoscimento burocratico.
Premesso ciò, vediamo (su un qualsiasi dizionario) cosa significa il termine frazione: “sf”, leggasi singolare femminile, “il termine frazione può avere diversi significati: in toponomastica e in campo amministrativo (tralasciando le definizioni in matematica, politica e chimica) è un gruppo di case appartenente ad un comune da cui è distaccato ovvero una suddivisione di territorio inferiore al comune”.
Accettando tale definizione e senza entrare in eventuali problemi, se ce ne sono, di riconoscimento burocratico, dobbiamo ammettere che se escludiamo qualche contrada (dove compaiono si e no due o tre abitazioni quali ad esempio contrada Volette, contrada Jizzi e contrada Profico) presente sul territorio di San Fili, non possiamo comunque non affermare che ormai Bucita non è l’unica frazione del nostro Comune… tralasciando ovviamente quell’insalata riccia che compare sul “sito ufficiale del Comune di San Fili” (http://comune.sanfili.cs.it).
Le frazioni di San Fili oggi, diciamolo chiaramente ed una volta per tutte, sono almeno tre: la storica Bucita e le new entry Frassino e Cozzi.
La prima con una propria tradizione e, se così si può dire, personalità. La seconda e la terza, nate invece in questi ultimi decenni non sappiamo ancora con quanta lungimiranza politica e/o con quanta lungimiranza puramente edilizio-speculativa.
Fatto sta che le nuove frazioni nate in località Frassino e Cozzi (località da cui ovviamente hanno per il momento preso anche il nome) almeno per ora, diciamo la verità, si stanno presentando più come problemi (costo e gestione dei servizi ecc.) che un’opportunità di sviluppo economico e sociale per la Comunità Sanfilese.
Tra i problemi che hanno costituito tali nuovi raggruppamenti abitativi nati sul territorio di San Fili oltre all’aumento del costo e della gestione dei servizi c’è stato sicuramente lo spopolamento dei centri storici sia della Frazione Bucita che del nucleo centrale di San Fili.
L’aumento, decisamente stupendo, demografico delle frazioni Frassino e Cozzi infatti non solo non ha lasciato inalterato il numero degli abitanti residenti nei centri storici di San Fili e Bucita ma anzi ha quasi dimezzato (in un processo di spopolamento che ancora non vede fine) i residenti in tali agglomerati.
I centri storici di San Fili e Bucita, infatti, sono ormai da qualche lustro a questa parte disabitati per oltre il 50 per cento: un costo immane per l’intera Comunità Sanfilese (non solo per i residenti storici ma anche per quanti negli ultimi decenni hanno scelto San Fili come loro nido vitale). Proprio così: se un edificio resta inutilmente inutilizzato, che ci si creda o no, non è solo un costo per il proprietario ma è anche è soprattutto un costo (in quanto mancato reddito) e quindi un danno per l’intera comunità.
Oltretutto, per riprendere un punto precedente non opportunamente sviluppato, le frazioni del Frassino e dei Cozzi altro non si sono dimostrate per il momento se non residenze dormitorio, quindi con apporto culturale e aggregativo per la Comunità Sanfilese pari a zero.
*     *     *
... sopra a sinistra: contrada (?) Frassino con alle spalle la frazione Bucita.
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

Nessun commento: