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sabato 26 ottobre 2024

NATUZZA EVOLO... L'ULTIMA SPERANZA - By Pietro Perri.

20 ottobre 2024... visita al santuario (?) di Paravati (in provincia di Vibo Valentia). Un luogo di culto dove riposano tra l'altro le spoglie mortali della mistica Natuzza Evolo.

Cosa mi ha lasciato di particolare quella stupenda giornata sulla via della ricerca di una luce smarrita due o tre decenni addietro e mai più ritrovata? La luce della fede in un Essere Superiore?

Da miscredente uomo del dubbio potrei anche rispondere, prendendo in giro me stesso, "un bel tartufo nero mangiato sulla via del ritorno alla gelateria Dante nella stupenda piazzetta a Pizzo calabro".

Ma questa è una certezza ed un uomo del dubbio come me non può avere certezze... sarebbe la sua condanna a morte.

Ed allora la mia mente ritorna indietro di qualche passo (e magari qualche chilometro percorso in pullman) e mi riporta nel luogo in cui riposano le spoglie mortali della mistica di Paravati (VV)... mamma Natuzza Evolo.

Mi riportano in quello stanzino appartato in cui la fa da padrone una tomba in marmo rosa. Una tomba in cui a volte si fa la fila solo per poggiarci sopra una mano o entrambe le mani al fine di congiungersi, di aprire un filo diretto con ciò che continuo a definire... l'ultima speranza.

Fortunatamente un'ultima speranza che non è ancora mia... che spero non sarà mai mia.

E davanti a quel freddo simulacro, quel freddo marmo che al solo toccarlo dà l'impressione di un caldo accogliente senso materno... i miei dubbi sembra cerchino di sopravvivere inutilmente a se stessi.

Ma quell'attimo, questa sensazione, quel giorno non era per me.

Quell'attimo, quella sensazione quel giorno, quell'attimo era solo per una giovane donna inginocchiata ai piedi di quella tomba, della tomba della cara madre... mamma Natuzza, con le mani e la fronte incollate al freddo/caldo sensibile marmo, con gli occhi pieni di lacrime... con un pianto continuo che spezzava i cuori dei presenti e che costringeva i presenti a piangere e pregare insieme a lei e per lei.

Nessuno di noi sapeva il perché della dolorosa e straziante preghiera ma tutti eravamo certi che quel giorno le orecchie di mamma Natuzza Evolo erano solo per la povera ragazza.

Personalmente continuo a restare un uomo del dubbio ed a sopravvivere, a volte con grande sforzo fisico e psicologico, nel mio dubbio.

Ma la domanda, il mio dubbio diventato certezza nella sua stessa esistenza, mi assale ed annienta: "Chi sono io per negare a quella povera ragazza... il diritto Alla SUA ultima speranza?" 

By Pietro Perri.

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