Articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del
mese di gennaio 2019... by Pietro Perri.
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Cani randagi in contrada Frassino. |
San Fili, lo sanno benissimo ormai tutti i cittadini, più che un problema
ha un intero dizionario di problemi che sicuramente non risolverà nel corso del
periodo amministrativo che ci stiamo lasciando alle spalle (quello che per la
storia della nostra Comunità sarà ricordato come “Prima Amministrazione
Argentino”) e quasi certamente non riuscirà a risolvere nei prossimi decenni a
venire.
Tra tali problemi c’è quello dei cani randagi: sia quelli per cui la nostra
Comunità paga per mantenerli nei canili autorizzati dalla legge e sia, cosa
ultimamente ancor più pericolosa e vergognosa per una cittadina che ha pure
l’ardire di definirsi “civile”, per l’esorbitante numero che ancora bazzica
indisturbato e sempre più pericoloso per l’incolumità fisica e la salute pubblica
sul territorio sanfilese.
San Fili, che ci crediate o no (ma ci credete sicuramente perché in tanti
avete avuto la sfortuna di appurarlo con i vostri occhi) è letteralmente invasa
dai cani randagi.
Avete provato, infatti, stando a San Fili a fare una passeggiata sui Cozzi
o nel Frassino?
Credetemi: forse non incontrerete un’altra persona fare una passeggiata
come la state facendo voi ma sicuramente vi imbatterete, nel men che non si
dica, se vi va bene in tre o quattro cani randagi mentre se vi va male in un
intero branco di questi animali in cerca di un amico/padrone meno bastardo di
quello che prima se li è comprati e poi li ha abbandonati.
Ed il branco, specie se composto da 15 o venti esemplari, anche se
inoffensivo... fa un po’ paura a tutti.
La trattazione del tema dei cani randagi presenti sul territorio comunale
di San Fili comunque merita un più ampio spazio che una semplice paginetta del
nostro Notiziario Sanfilese. Ed è un tema, quindi, su cui ritornerò
prossimamente cercando di focalizzarne
più aspetti diversi.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
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