A sinistra vediamo la scannerizzazione d'una stupenda cartolina augurale realizzata a mano (e su
esemplare unico) da Franco Fato… un caro amico d'Oltreoceano (originario comunque di San Fili - CS) passato prematuramente a miglior
vita qualche anno addietro.
Quindi non una semplice cartolina augurale ma un vero regalo dato con tutto il
cuore. Un regalo con un dono che va oltre l’umano concepibile: il proprio
tempo. Ed il proprio tempo si può regalare solo alle persone cui si tiene, per
un motivo o per un altro, veramente.
Non ti ho ringraziato quando ne avevo il tempo ma lo faccio oggi con tutto
il cuore: ovunque tu sia, Franco, grazie.
By Pietro Perri.
* * *
Gesù di Nazareth Maria e Giuseppe.
Mi è sempre più difficile credere nella natura divina di Gesù figlio di
Giuseppe e di Maria ma non metterò mai in dubbio (da uomo del dubbio) la sua
vita terrena e ciò che hanno rappresentato lui e la sua famiglia per l’Umanità.
Gesù figlio di Giuseppe e di Maria è sinonimo di famiglia e non c’è nel
mondo niente di più bello della propria famiglia. Un “bene prezioso” questo che
sovente viene calpestato (neanche fossero “perle date ai porci” per rifarci ad
una parabola dei Vangeli) sia a causa di stupide incomprensioni che perché
vittime di una malsana società moderna che cerca di isolare gli individui forse
per gestirli meglio.
Fuori dalla famiglia ed isolati non siamo niente: difendete così come l’ha
difeso Maria di Nazareth questo enorme tesoro. Difendetelo anche a costo della
vostra stessa vita. Difendetelo anche se i vostri stessi familiari non vi
capiscono né vi capiranno mai.
L'ammetto: non credo in Cristo Figlio di Dio ma semplicemente in Gesù
figlio dell'uomo, di Giuseppe e di Maria. E se devo dire quale sia la miglior
famiglia mai vissuta sulla Terra... non posso non dire che quella è la famiglia
composta da Giuseppe, Maria e Gesù. Una famiglia, questa, che si dimostra il
tutto ed il contrario di tutto... ma sempre e comunque una famiglia che ha
fatto della sua unità il punto di maggior forza: nella gioia e ancor più che
nella gioia... nel dolore.
* * *
Elogio a Maria di Nazareth... protettrice della famiglia.
(Da un mio post su Facebook).
Sarà che sono un uomo e sarà che non sono neanche padre (?) a differenza di
Giuseppe "il carpentiere" che di figli ne aveva anche non suoi ma,
credetemi, più passa il tempo e meno riesco a capire la psicologia femminile
mossa d'amore materno.
Le madri, quest'universo magico... misterioso... strano: non sono tanto
felici dei figli che sono loro amorevolmente e riconoscenti vicini nel momento
del reale bisogno (si contentano di un semplice sguardo, un bacio, un sorriso,
un abbraccio, una parola di conforto...) quanto soffrono per la mancanza del
figlio ingiustificatamente assente.
E dei padri? ... meglio non parlarne: chi non ricorda infatti la
"parabola del figliol fesso e del figliol prodigo"?
E poi? ... il capolavoro di Maria di Nazareth.
Maria di Nazareth? ... eccola lì spinta da amore materno intenta a
consigliare al frutto "scapestrato" del suo ventre un po' di
attenzione in più nel suo dire, nel suo fare e nello sfidare senza paura il
potere costituito.
E lui? ... la scaccia in malo modo dalla sua presenza. Scaccia lei ed i
suoi fratelli. Perché il destino scritto si compia.
Basterebbe ciò per convincere una persona sensata a prendere una strada
diversa anche da ciò che considera la sua stessa carne. Un uomo, un padre
potrebbe anche farlo.... ma una madre?
Ed eccola, Maria, ai piedi della croce non impegnata a rinfacciare al
proprio frutto "scapestrato" del suo ventre le mille ed una colpa
addebitantegli ma... Eccola, Maria, impegnata a piangere ai piedi del figlio
che in quel drammatico momento le viene umanamente tolto.
Lo rivedrà in futuro? ... c'è chi le dice di sì. Lei intanto piange.
Malgrado abbia ancora tanti altri figli suoi e tanti figli non suoi cui
pensare.
Lei intanto piange... il figlio che non c'è e che forse non c'è mai stato
se non nel suo cuore di madre.
Strani esseri le madri.
Ma forse ancor più strani (o gli unici esseri strani in questo stupendo non
duplicabile rapporto/cordone ombelicale) siamo solo noi figli degeneri.
* * *
Dio? ... prenditi una vacanza: evita che almeno a Natale qualcuno uccida
nel tuo Santo Nome.
(Da un mio post su Facebook).
Il nemico dell'umanità non è l'islamismo ma è la religione.
Pensate che una volta la religione islamista si chiamava ebraismo. Poi si è
chiamata cristianesimo ed infine - oggi - si chiama islamismo.
Nel corso dei secoli comunque ha avuto un solo nome: religione.
Ed il sangue versato è stato sempre lo stesso: quello della gente di
strada. Solo poche volte quello di chi gestisce il potere e/o la finanza.
* * *
E Dio incontrò Mose.
(Da un mio post su Facebook).
La prima cosa che - sembra - disse Dio a Mosè nell'incontro illuminato e
riscaldato da un roveto ardente fu: "Togliti i calzari, sei su un luogo
sacro!"
E noi dovremmo ricordarci di tale ordine ogni qualvolta, la mattina
svegliandoci e scendendo dal letto, mettiamo i piedi per terra.
La terra (con rispetto per gli ospiti) è e resta un luogo sacro.
A proposito, qualche anno addietro sono stato al monastero di santa
Caterina ai piedi del monte Sinai ed ho toccato il roveto che secondo la
tradizione è quello da cui Dio ha parlato a Mosè.
Effetti strani (tipo incontri ravvicinati del terzo tipo)? ... nessuno.
Poi sono salito sul monte Sinai nel punto in cui secondo la tradizione è
salito qualche migliaio di anni addietro anche Mosè e... ho visto Dio.
L'ho visto guardando - negli occhi - oltre il confine dell'infinito la
bellezza del suo Creato.
Un abbraccio e tantissimi auguri a tutti di un Buon Natale ed un
felicissimo anno nuovo.
* * *
Un caro abbraccio (ed ovviamente auguri di Buon Natale) a tutti dal sempre
vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
(Da un post originale del 25 dicembre 2017)
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