A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@alice.it

giovedì 8 dicembre 2016

SI NO FORSE... il 4 dicembre 2016 si è votato anche a San Fili. Ed hanno vinto i NO.

Il 4 dicembre del 2016 si è svolto in Italia il cosiddetto “referendum costituzionale”.
Un appuntamento questo in cui gli Italiani erano invitati a decidere un po' su tutto ed in particolare sul loro passato e sul loro futuro... semplicemente mettendo una X o comunque un segno di croce (nel senso che se non erano crocifissi lo sarebbero stati sicuramente dopo) in una casella dove compariva la scritta SI o in una casella dove compariva la scritta NO.
E gli Italiani hanno deciso in piena coscienza e nel rispetto del motto “Chine lassa a via vecchia ppe ra nova... sa’ chiru chi lassa ma nun sa’ chiru chi trova!
Quindi, nell’incertezza di approvare una serie di riforme definite anche dagli stessi ideatori come “non essere il meglio che si poteva fare ma essere l’unica cosa fattibile” (strano concetto filosofico tutto italiano), gli italiani hanno preferito votare per il nulla di prima e non per il peggio (tra l’altro incerto) di domani.
... punti di vista, ovviamente. Ma, in una democrazia, la maggioranza (specie se schiacciante) del Popolo ha sempre e comunque ragione. E come dare torto ad una maggioranza rappresentata da circa il 60% dei votanti?
Proprio così: a livello nazionale i SI (votato da quanti sostenevano che le riforme costituzionali approvate dal Parlamento in questi ultimi mesi comunque erano un segno di cambiamento) hanno raggiunto il 40,05 % mentre i NO (sostenuto da quanti affermavano che la nostra Costituzione meritava e merita maggior rispetto in quanto ci ha garantito finora circa 70 anni di accettabile convivenza nazionale) hanno raggiunto il 59,95 %.
Un dato decisamente significativo se si pensa che si è recato ai seggi elettorali ben il 68,48 % degli aventi diritto al voto. Su 31.997.916 di votanti ben 19.025.863 hanno votato NO mentre 12.708.927  hanno votato SI.
Questi i dati nazionali (dati prelevati dal sito del Ministero dell’Interno). Ed a San Fili?
Iniziamo col dire che a San Fili c’erano, così come nelle altre consultazioni elettorali o referendarie, tre sezioni (seggi): due nel centro abitato di San Fili (organizzate nell’edificio delle Scuole Elementari) ed una nella frazione Bucita (organizzata nell’edificio conosciuto Centro di aggregazione sociale).
Anche a San Fili si è registrata una significativa vittoria dei NO sui SI. Il che conferma che la Comunità Sanfilese nel suo piccolo, specie se lasciata ragionare libera da vincoli partitici, rispecchia in modo strabiliante l’aspetto nazionale.
Questi, comunque, i dati ufficiali:
AVENTI DIRITTO AL VOTO: 2212
ELETTORI: 1387 (62,70 %)
VOTANTI NO: 901 (65,62 %)
VOTANTI SI: 472 (34,38 %)
SCHEDE NULLE: 8 (0,57 %)
SCHEDE BIANCHE: 6 (0,43 %)
SCHEDE CONTESTATE: --- (ZERO)
Che dire se non che anche questa volta (5% in più o 5% in meno) i Sanfilesi hanno rispecchiato l'andazzo nazionale mostrando (quando lasciati liberi di scegliere coscienziosamente) la loro maturità, onestà e lungimiranza?
Da parte mia... complimenti a tutti.
Anche a quanti, non comprendendo l'importanza del quesito referendario, hanno optato di votare SI.
La Costituzione, ricordiamocelo sempre, è il valore lasciatoci “in custodia” dai nostri padri costituenti e, in quanto “bene” lasciatoci “in custodia”, come tale è da custodire gelosamente quasi fosse un bene prezioso - se non il più prezioso - da trasferire alle future generazioni.
E poi... l’ha detto persino il grande Roberto Benigni in un suo show strapagato dalla RAI, e quindi dai contribuenti italiani, che la nostra Costituzione è la più bella Costituzione del mondo (chissà allora perché ha votato SI e quindi ha votato in favore del cambiamento della stessa). Ed io, onestamente, non posso che dargli ragione.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

domenica 27 novembre 2016

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Trevi S.p.A. e Ferruccio Cribari.

Ammettiamolo: non è da tutti i giorni vedere il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella complimentarsi con qualcuno per il lavoro svolto sia con incontestabile professionalità che nel rispetto dei tempi.
Se poi uno di questi pochissimi “qualcuno” è anche un Sanfilese (la “S” maiuscola in questo caso è d’obbligo) la cosa non può che farci onore: da meridionali, da calabresi, da cosentini ed ovviamente da cittadini del nostro amato/odiato paesino di San Fili. Una piccola realtà urbana che - ammettiamolo - più volte nella propria storia e malgrado tutto è riuscita a far parlare positivamente di se.
Questa volta, e per chi riesce a leggere tra le righe non è neanche la prima volta, dobbiamo ringraziare di ciò il nostro compaesano dottor Ferruccio Cribari, uno dei dirigenti della prestigiosa  azienda Trevi S.p.A. Un’azienda presente in più Stati nel mondo: “il Gruppo Trevi”, infatti, “è un leader mondiale nell’ingegneria del sottosuolo per fondazioni speciali, scavi di gallerie, consolidamenti del terreno, realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore; opera anche nel settore delle perforazioni, sia come produttore d’impianti che come fornitore di servizi per la perforazione petrolifera, e nella realizzazione di parcheggi sotterranei automatizzati e di sistemi a gestione integrata della sosta”.
E fu così che il 4 novembre scorso, tra l’altro in occasione del cinquantesimo anniversario della storica alluvione di Firenze, sul lungarno troviamo il Presidente Sergio Mattarella intento a complimentarsi con il nostro compaesano dottor Ferruccio Cribari e con i massimi vertici della Trevi S.p.A. per la professionalità dell’azienda stessa.
Ma, vi chiederete voi e me lo sono chiesto anch’io, cosa ci faceva il nostro compaesano a Firenze sul lungarno in questo periodo?
La notizia è del 26 maggio 2016: “Firenze: Una voragine, lunga circa 200 metri per 7 metri di larghezza, si è aperta sul lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e ponte Le Grazie, nel centro di Firenze.” Un vero disastro che, considerato le lungaggini italiane, lasciava ben poco a sperare che il tutto si sarebbe risolto in tempi brevi.
Fortunatamente in Italia abbiamo anche aziende come la Trevi S.p.A. e sicuramente è solo per questo che il nostro Presidente della Repubblica si è potuto complimentare con i vertici di tale azienda per aver “ridato il lungarno Torrigiani a ridosso di Ponte Vecchio ai fiorentini dopo il collasso del maggio scorso. Il Presidente Mattarella ha ringraziato la Trevi S.p.A. per la celerità e l'efficienza dei lavori svolti in una area di interesse nazionale e molto critica per le famose alluvioni dell'Arno”. Il nostro Ferruccio Cribari, un altro esempio di Calabresi che sanno farsi valere quando lasciano la Calabria, era il responsabile della Commessa nonché project manager del lavoro.
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Nella foto sopra a sinistra: Firenze 4 novembre 2016: il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella si complimenta con il nostro compaesano Ferruccio Cribari (a destra). Tra i due c’è il dottor Cesare Trevisani, Presidente della Trevi S.p.A.
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 19 novembre 2016

Prima de ‘a curva du pont’e picciune: attenzione caduta auto.

A volte per prevedere, nel bene o nel male che sia, il futuro di una persona, di una località o di una ben determinata e delimitata zona non c’è bisogno di essere dotati di capacità extrasensoriali né di essere in possesso di miracolosi oracoli tanto famosi nei begli anni che furono... anche a San Fili.
E visto che siamo a San Fili, ovvero nel paese delle magare delle magarie e soprattutto dei tantissimi... magari e dei pochissimi (per fortuna) magaruni, non c’è bisogno neanche di essere una magara per poter prevedere cosa potrebbe capitare da un momento all’altro... magari nei pressi della prima curva in cui ci si imbatte lasciandoci il bivio per la frazione Bucita alle spalle e dirigendoci verso il bivio per Paola-Cosenza.
Parlo, in poche parole, proprio della curva al di sotto del famigerato ostello della gioventù (che tanti soldi è inutilmente costato finora alle casse dello Stato e... chissà quanti alle tasche dei cittadini sanfilesi) e poco prima della pizzeria ristorante SPQR: questa curva prima o poi (e sicuramente nel corso del periodo invernale in cui stiamo per addentrarci) finirà sulle prime pagine delle cronache dei quotidiani locali.
Ripeto: non voglio fare né la magara né la Cassandra di turno... e comunque me ne si dovrebbe dare merito. Ma se non si procede in tempi brevissimi a posizionare in tale tratto di strada (appunto tra il bivio per la frazione Bucita e la pizzeria ristorante SPQR) una robusta ringhiera o un apposito guard-rail... qualcuno (specie se non della nostra zona) rischia di misurare l’altezza (il dirupo) divide la strada che porta al bivio per Paola Cosenza con la strada che dal centro abitato di San Fili porta alla frazione Bucita.
Parliamo di non meno di sette o otto metri (almeno nel punto più alto e quindi anche più a rischio) la cui uscita fuori strada di qualche mezzo e la reale misurazione di tale punto (dovuto appunto alla caduta del mezzo stesso) potrebbe anche far registrare danni gravissimi (non voglio spararla grossa ma non sarebbe poi neanche tanto grossa) agli occupanti dei mezzi interessati.
Inutile dire che i solerti amministratori del Comune di San Fili nel frattempo e per evitare il peggio qualcosa hanno fatto.
Si... hanno fatto.
Hanno ad esempio delimitato la scarpata con una striscia di plastica  bloccata a degli insignificanti tubolari di ferro (ovviamente di pochi millimetri di diametro) che al primo soffio di vento regolarmente spariscono alla visuale degli incauti avventori della zona.
Si... sempre più ridicoli.
Ormai della sicurezza della gente e quindi dell’incolumità pubblica dalle nostre parti non gliene frega più a nessuno. Ormai dalle nostre parti è più importante pensare a sprecare soldi pubblici (soldi dei cittadini che comunque non ne avranno benefici in cambio se non impegnando altri soldi del proprio bilancio familiare) in gestioni quali la piscina comunale e lussi del genere.
E poi, diciamola tutta visto che ci siamo, ormai questa entrata nel nostro stupendo centro storico è diventata una vera e propria vergogna: stracolma com’è di spine o, nel caso delle aree dove sono state collocate le panchine sotto i pericolosissimi alberi lateralmente al “calvario” decisamente priva da tempo della benché minima ordinaria amministrazione (se non quel minimo che sono riuscito ad imporre io in altri tempi) e quindi emblema del degrado ambientale in cui è caduto il territorio di San Fili in questi ultimi anni.
Eppure per migliorare il tutto non ci vorrebbe poi neanche un tale impegno di spesa. Intorno alle panchine succitate, ad esempio, baserebbe ripristinare la ringhiera con quattro o cinque pali di legno. Roba a dir poco da fantascienza, vero?
... ed in tanti si lamentano che ormai San Fili è un paese morto. Con ragione.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

giovedì 3 novembre 2016

San Fili: ‘ntruoppicaturi e company? ... troppa grazia, sant’Antonio!

San Fili - Piazza san Giovanni.
Tra i modi di dire (... locuzioni?) presenti nella nostra bellissima lingua italiana (ovviamente ripresi da aneddoti popolari e popolani) ce n’è uno che mi ha sempre affascinato: “Troppa grazia, sant'Antonio!”
Non fate caso ad eventuali omonimi magari presenti anche nell’Amministrazione comunale di San Fili: il modo di dire è vero e quindi ogni riferimento a persone reali o esistite dalle nostre parti è puramente casuale.
... il che comunque non guasta.
La locuzione Troppa grazia, sant'Antonio!”, ci dice persino Wikipedia (la famosissima enciclopedia libera online), significa ottenere più di quanto si desidera, con risultati spesso non del tutto positivi.
Si narra”, continua Wikipedia, “che un commerciante, arricchitosi dopo una vita di stenti, realizzò finalmente il sogno della sua vita: comprare un cavallo. Ma quando si trattò di montare in groppa, non riuscì a prendere lo slancio necessario, a causa delle sue gambe troppo corte.
Dopo alcuni disperati tentativi, si rivolse a sant'Antonio - suo santo preferito - invocandone la grazia. Quando, invaso da furor sacro, spiccò di nuovo il balzo mise nell'operazione tanta forza che scavalcò addirittura la groppa dell'animale e andò a finire dall'altra parte, a gambe all'aria.
L'uomo si rivolse allora al santo, lamentandosi perché la grazia che gli aveva concessa era stata troppa.
E diciamo la verità: di grazia (di sant’Antonio?) i cittadini sanfilesi in questi ultimi anni ne stanno vedendo (e soprattutto “subendo”) veramente tanta. E di ciò non possono non ringraziare gli amministratori locali da decenni impegnati sul fronte di rendere sempre più vivibile il nostro amato/odiato paesino.
Un paesino, San Fili, dove a lungo andare tutto diventa sacro e come tale intoccabile. Incluso gli ‘ntruoppicaturi (punti d’inciampo) in cui si incappa quotidianamente percorrendo corso XX Settembre ovvero il corso principale (l’unico, a dire il vero) appunto di San Fili.
Inutile dire che di tale problema me ne sono già interessato invano anche in passato non solo parlandone su questo blog ma anche segnalando il tutto per iscritto (ho la ricevuta protocollata) ai competenti Uffici comunali. In quel caso comunque mi riferivo a degli ‘ntruoppicaturi presenti nei pressi di piazza don Luigi Magnelli già piazza Madonnina.
Col risultato? ... no comment!
... troppa grazia, sant’Antonio!
Ritorno a parlarne ed a ragion veduta... purtroppo con i miei stessi occhi. Perche?
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San Fili: 'ntruoppicaturu assassino in
in piazza san Giovanni.
San Fili piazza san Giovanni... 1 novembre 2016.
Un bellissimo esempio di mancato decoro urbano e mancata garanzia di sicurezza offerta a caro prezzo ai cittadini Sanfilesi dai propri amministratori.
E purtroppo domenica scorsa una bravissima signora, come da copione, c'è pure inciampata.
A proposito, se questa signora intendesse fare ricorso per danni contro il Comune di San Fili sappia che un testimone oculare a favore ce l’ha.
Ovviamente mi riferisco a quella signora, è inutile che tutte le sanfilesi facciano la fila daventi alla mia porta per ottenere la mia testimonianza.
Domanda: ma è veramente così difficile oggi garantire nei Comuni come il nostro persino l'ordinaria amministrazione?
Complimenti a tutti.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

mercoledì 26 ottobre 2016

A VOLTE MI CHIEDO... BUONGIORNO A TUTTI. (1)

Petra (Giordania)... qualche anno
addietro. Foto by Pietro Perri.
E SE FOSSI NATO IN SIRIA IN LIBIA O NELLA STRISCIA DI GAZA?
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A volte mi chiedo: e se fossi nato in Siria, in Libia, ella Striscia di Gaza? ... che diritto avrei a vivere in questo mondo?
Dopotutto, questo non è né sarebbe stato il mio mondo. Ecco "forse" perché chi non è nato fuori dai confini di certi Stati non ha diritto ad una dignitosa sopravvivenza: il Mondo non appartiene a loro. Il Mondo è nostro... da che Mondo è Mondo.
A volte mi chiedo... che diritto ho io di vivere in Italia? ... dopotutto sono nato in Calabria, mica sono nato da Roma in su. Mica sono nato in Piemonte o nel Regno di Sardegna. E giustamente i piemontesi e la Casa Savoia hanno cercato in mille ed uno modi, non appena attuata l'Unità (?) d'Italia, di farmi capire che io.. non ero un Italiano ma solo un... terrone meridionale.
A volte mi chiedo... che diritto abbiamo noi Europei (Statunitensi ecc.) d'andare a far saltare gli equilibri di potere nel mondo arabo per prelevarci, da portatori di pace, di "diritto" le uniche ricchezze di quei popoli senza passato e senza futuro... che avrebbero dato agli stessi un minimo di possibilità di sopravvivenza in questo... Mondo di m***a.
A volte mi chiedo... che diritto avresti tu che leggi di venire a rompere le p***e per le strade della nostra stupenda Italia... se fossi nato in Siria, in Libia o nella Striscia di Gaza?
A volte mi chiedo... chi decide dove deve nascere? ... sulla morte non c'é problema: tutti possiamo decidere sulla vita degli altri.... specie sulle parti in gioco più deboli.
Non sempre sono sicuro che esista un Dio o che quanto meno il Dio che esiste sia un Dio giusto... e che come tale per tutti noi abbia un progetto di vita e/o che sia stato scritto per tutti il proprio nome su un libro crudele e privo di lieto fine chiamato... "Libro del Destino". A volte penso che (malgrado figli di uno stesso Dio Padre o Dio Madre) la nostra nascita sia legata ad una specie di roulette o palla pazza.
Domanda: in quale casella si fermerà la palla la prossima volta che qualcuno aprirà gli occhi al mondo? ... in Siria, in Libia o nella Striscia di Gaza?
E se fosse la tua, quella palla?
... la mia, comunque, si è fermata oltre mezzo secolo umano addietro a Cosenza... in Calabria... e fortunatamente i regnanti della Casa Savoia in quel tempo erano ancora in esilio... fuori dalle p***e della nostra Bella Italia.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

domenica 16 ottobre 2016

HANNO RISTRETTO VIA PIANO DEL MULINO? ... COME SE GIA’ NON ERA ABBASTANZA STRETTA.



Il 14 ottobre 2016 una delibera di s-giunta comunale (la n. 74 del 14 ottobre 2016) pubblicata sull'Albo Pretorio online del Comune di San Fili ha colpito, da sanfilese che pensa di conoscere i sanfilesi, la mia attenzione.
Si tratta dell'avvenuta transazione tra un cittadino (che ha rovinato la fiancata della propria macchina provando a passare per una strettoia e sbagliando in modo vergognoso le misure tra la strettoia stessa e la macchina di proprietà) e l'amministrazione comunale. 
Questa strettoia in quel punto c'è da quando è nato San Fili ed il signore contendente è un sanfilese doc (oltretutto critico e moralista con tutti e su tutti).
Il probo cittadino si è appellato al fatto che il Comune di San Fili non ha messo idonea segnaletica attestante tale restringimento della carreggiata... mi viene quasi da pensare che dopo un millennio i proprietari delle case che costeggiano tale stradina urbana nel corso di una notte abbiano avvicinato le loro abitazioni per fare un dispetto a questo nostro encomiabile concittadino.
Che dire se non che mi piacerebbe che la minoranza consiliare intervenisse su tale delibera e prendesse le opportune distanze dall'intera vicenda considerato anche e soprattutto il nominativo del protagonista della vicenda stessa.
A proposito: la strettoia interessata si trova tra Piazza San Giovanni e il cosiddetto Piano del mulino... ovviamente a San Fili.
(post non completato).
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 1 ottobre 2016

... E SE A SAN FILI GARANTISSIMO ALMENO L'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE AI CITTADINI AMMINISTRATI?

Ormai camminando lungo corso XX Settembre (il principale corso di San Fili... l'unico!) ci si rende facilmente conto di che futuro può avere la nostra (sopravvissuta) stupenda Comunità... sempre più lasciata andare alla deriva da un'Amministrazione che sembra non abbia proprio voglia di cambiare rotta.
Un esempio? ... mi dite perché dovremmo pagare - quelli che ancora possiamo permetterci il lusso di pagare i tributi locali senza toglierci il pane dalla bocca - l'energia pubblica se la stessa viene sprecata per illuminare le... piante di savucu? ... mi dite perché un cosentino o un abitante della vicina Rende (magari zona Quattromiglia) dovrebbe venire a San Fili per farsi una passeggiata lungo un tale splendore (ovviamente parlando della gestione dello stesso e non della bellezza che lo stesso difatti potrebbe far godere agli avventori, Se solo...) di corso?
Personalmente ho provato a far notare determinate cose a chi di dovere e le risposte che mi sono sentito dare sono state: il nostro paese è più pulito dei paesi confinanti (come dire che se in alcune zone dell'Africa dormono ancora con gli animali in casa a San Fili non dobbiamo lamentarci se gli animali ce li troviamo a fare i propri bisogni sull'uscio... di casa). Oppure: ricordati che fai parte della maggioranza consiliare (il che dovrebbe significare secondo tali miei compagni d'avventura amministrativa: tappati il naso e guarda da un'altra parte. Impara dall'opposizione).
Inutile dire che tale lampione dovrebbe illuminare parte di via Giuseppe Crispini ('a rampa) e che il muro su cui poggia (ce ne da’ un ottimo esempio tale pianta di sambuco oltre alle caggie presenti sullo stesso e a sterpaglia varia) è da tempo immemore ormai che non viene pulito.
... complimenti.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

venerdì 30 settembre 2016

HANNO CAMBIATO IL NOME A VIA COZZO DI IORIO?

Ok, l'ammetto: faccio parte della Commissione per la Toponomastica del Comune di San Fili (non mi sembra infatti che sia decaduta ancora tale nomina) ma vi assicuro che - malgrado abbiamo intestato diverse nuove vie, con i colleghi della stessa Commissione, e qualcuna l'abbiamo anche reintestata - ... via Cozzo di Iorio (giuro) l'abbiamo lasciata via Cozzo di Iorio e non rinominata via C*zzo di Iorio.
Allora perché nell'ordinanza (debitamente firmata dal Sindaco in carica) n. 46 del 28 settembre 2016 (Albo Pretorio online del Comune di San Fili) per ben due volte si legge via C*zzo di Iorio e non via Cozzo di Iorio?
... un dubbioso Pietro Perri.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

giovedì 29 settembre 2016

GRAZIE A LASZLO' JOZSEF BIRO', BILL GATES E MARK ZUCHERBERG... SIAMO TUTTI ALESSANDRO MANZONI (QUALCUNO ANCHE GIACOMO LEOPARDI).

117 anni addietro (ovvero il 29 settembre del 1899), ci ricorda il motore di ricerca di Google, nacque colui che rese possibile l'accesso all'uso della scrittura (con la sua insostituibile "biro") a tanti ignoranti ed analfabeti (tra questi lo scrivente... innamorato spesso non ricambiato delle mitiche BIC colore nero): László József Bíró.
László József Bíró passò a miglior vita nel 1985 periodo in cui nel mondo si iniziavano a conoscere i PC (Personal Computers) e quindi anche le biro iniziavano, dopo anni di indiscusso predominio, a subire il loro inarrestabile declino.
Gli ignoranti ed analfabeti non avevano più bisogno di una penna tra le dita per mostrare ai propri simili le proprie limitatezze culturali e sopratutto grammaticali (per me ci volle il 1996 ed il mio primo PC fu un Olivetti 486... un mostro per l'epoca. Ma non ho mai tradito la mia BIC colore nero. Anche se non la uso come prima la porto sempre nel mio taschino. La amo come fosse il primo giorno che ci siamo incontrati/scontrati).
Inutile dire che qualche ignorante analfabeta era sopravvissuto sia all'invenzione di László József Bíró che all'invenzione del PC. La scrittura, diciamo la verità, continuava, malgrado tutto, a non essere alla portata di tutti.
Oltretutto... per uno come me che usa tutte e dieci le dita delle mani per colpire i quadratini o i rettangolini mobili sulla tastiera (ho frequentato a Ragioneria quando ancora era obbligatorio studiare dattilografia) non vi dico cosa mi passa per il cervello quando vedo degli handicappati utilizzate affannosamente due dita (non vi dico quali) per ottenere con più affanno il mio medesimo... deprimente risultato.
Per ritornare ai novelli Alessandro Manzoni o Giacomo Leopardi...
Fortuna che Mark Zuckerberg e company hanno dato vita in questi ultimi anni a FACEBOOK... l'ultima frontiera degli ignoranti analfabeti (come lo scrivente).
... adesso tutti posiamo dire che siamo in grado di scrivere (pochi ancora in grado anche di leggere le ca***te che scrivono prima di pubblicarle).
In ogni caso gridiamolo forte: GRAZIE DI CUORE László József Bíró. Ti dobbiamo tanto. Qualcuno di noi senza di te non sarebbe stato neanche in grado di fare un segno di croce al posto di scrivere il suo nome e cognome... senza rovinare la penna o il foglio in cui stava apponendo tale segno di croce.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 10 settembre 2016

Tutto ha un costo nella gestione pubblica... anche il risparmio.

Tutto negli anni '50 al "bacile"
la piscina dei Sanfilesi.
La lingua batte dove il dente duole e sembra che il dente per alcuni campioni della politica locale sia la riapertura della piscina comunale di San Fili: perché continuano a parlare continuamente della riapertura di questo costosissimo (per le casse comunali e quindi per le tasche dei contribuenti sanfilesi) impianto sportivo cercando di convincerci - e di autoconvincersi - dell'opportunità che offre lo stesso alla nostra Comunità?
Sapete cosa significa aver deviato per diversi anni circa 50.000,00 euro degli incassi dei tributi locali per mantenere in vita questa struttura attiva nel nostro territorio? .... significa maggiori tasse per tutti i contribuenti, significa strade più sporche, significa meno servizi alla cittadinanza, significa aumenti dei costi di servizi che spesso e volentieri neanche si sono visti né si vedranno in futuro dalle nostre parti, significa... che realmente non vogliamo dare un futuro alla cittadina sanfilese ed in particolare al suo centro storico sempre meno abitato.
Ed in cambio di cosa? ... forse in cambio della garanzia di lavoro (pagante in tal modo dalla Comunità Sanfilese) a due o tre persone che ci garantiranno magari qualche voto in più alle prossime amministrative?
A proposito: sembra che con l'adeguamento dell'impianto di riscaldamento dell'acqua e del resto dell'ambiente della piscina comunale di San Fili di quei 50.000,00 euro si risparmieranno ben il 30% dell'importo stesso... cosa che decisamente non credo (tutto ha un costo nella gestione dell'amministrazione pubblica per i contribuenti... anche il risparmio).
Ma ammesso e non concesso che ciò sia vero il risparmio dovrebbe aggirarsi intorno a 15.000,00 euro e quindi altri 35,000,00 euro dovranno restare a carico delle tasche dei contribuenti sanfilesi che continueranno a scontrarsi con buche sulle strade, pericoli costanti in tutto il territorio comunale, mancanza di servizi tali da rendere appetibili agli esterni inclusi gli universitari di ipotizzare un proprio trasloco nel nostro centro storico e via dicendo.
Intanto già abbiamo appreso che parte dell'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici montati sui tetti degli edifici pubblici comunali e destinati ad impinguare (... sarà?) le casse del Comune riducendo il peso del costo dell'illuminazione pubblica dalle tasche dei cittadini sanfilesi sarà destinata a dare un piccolo sollievo al costo della nuova gestione della piscina di contrada Frassino.
... complimenti.
In ogni caso se volete, cari concittadini, che certi lussi nel nostro paesino vengano mantenuti in vita... per favore... non lamentatevi più in mia presenza. Non lamentatevi per la gestione della pulizia delle strade e dei vicoli del nostro amato/odiato paesino, non lamentatevi di un'estate di richiamo inesistente, non lamentatevi che il nostro paese è ormai morto, non lamentatevi che non ci sono pullman, non lamentatevi delle buche, non lamentatevi della raccapricciante situazione venutasi a creare sotto il muraglione, non lamentatevi delle frane o di come viene gestita la sicurezza a San Fili, non lamentatevi delle macchine in doppia o tripla fila in determinati punti del paese, non lamentatevi del personale comunale, non lamentatevi... semplicemente NON LAMENTATEVI!
Vogliamo parlare una volta per tutte di che futuro vogliamo dare al nostro paesino visto che il passato ed il presente ce li siamo già stupidamente giocati?
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

venerdì 2 settembre 2016

Se essere alfonsiani a San Fili significa essere uomini liberi.

Al centro Alfonso Rinaldi nei primi anni
Settanta.
Allora, lo ripeto e spero di non doverlo ripetere più... a mio beneficio e non certo a beneficio di chi cerca stupidamente di denigrarmi sperando invano di bassarsi al mio misero livello: 1) non sono una persona di cultura ma solo un ignorante prestato momentaneamente alla cultura; 2) non conosco la grammatica italiana e quando scrivo faccio un sacco di errori; 3) sono un pessimo lettore e quindi rileggo in particolare i miei post molto tempo dopo averli pubblicati... spesso non comprendendo ciò che ho voluto scrivere negli stessi; 4) sono facile nell'offendere gli altri ma mal digerisco le offese nei miei confronti... specie quelle scritte su Facebook o gridatemi dietro (qualcuna dettami anche davanti) lungo corso XX Settembre a San Fili.
E poi...: 5) scrivo perché mi piace scrivere e mi piace ancor di più essere letto (e chi mi critica o denigra sui miei scritti mi legge... quindi grazie!); 6) le foto e i post che pubblico su San Fili e sui sanfilesi non servono a mettere in mostra la mia conoscenza sull'attualità e sulla storia della Comunità con la quale quotidianamente interagisco ma solo a salvare un po' di memoria storica della stessa; 7) non sono uno storico né un amante della storia (a scuola in tale materia mi contentavo della sufficienza e nella vita su tale fronte sono tutt'altro che migliorato); 8) se sono ciò che sono o ciò che i miei detrattori vorrebbero che io non fossi è solo grazie al vuoto che gli stessi creano intorno a me... e nel vuoto assoluto è facile essere qualcuno; 9) non sono un giornalista e non sono un intellettuale.
Per ultimo mi si accusa di essere un alfonsiano (ovvero ammiratore e seguace dell'indimenticabile Alfonso Rinaldi, sindaco tra l'altro di San Fili per circa un ventennio tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso) solo perché ho pubblicato un meritato ricordo della sua figura sul mio sito e la pagina relativa l'ho linkata su Facebook.
Che dire se non... no, non sono un alfonsiano. Motivo? ... perché non esiste esiste un "alfonsiano" ed alfonsiano non lo era neanche lo stesso Alfonso Rinaldi.
Questi, infatti, era solo e semplicemente un uomo libero prigioniero di uomini che non erano in grado di liberarsi delle proprie catene politiche e psicologiche. Prigionieri di un uomo incapaci di vivere senza padroni e quindi sempre pronti a vendere la propria dignità (ad averla) in cambio di sedersi di tanto in tanto alla tavola del proprio padrone.
Ed eccolo essere eletto tra le fila di una decadente Democrazia Cristiana  e subito nominato assessore per poi essere eletto sindaco di San Fili dai compagni di partito (PCI e PSI assieme) nel 1970 e da questi quasi subito riconfermato nel 1978 e subito dopo dagli avversari dei compagni di partito in una lista civica nel 1983 (grazie a tanti doppiogiochisti tra i compagni di partito)... decisamente un bellissimo esempio di elettorato attivo quello che ha segnato le sorti amministrative sanfilesi tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Novanta... senza entrare in merito agli anni succedutisi fino ai giorni nostri (inclusi).
E non chiedetemi chi sia stato il miglior sindaco di San Fili tra quelli che ho conosciuto... potrei anche dirvelo.
A proposito, dimenticavo: Io? ... sono solo Pietro Perri, e tu?
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

venerdì 19 agosto 2016

Celebrato con indiscusso successo il 10° anniversario dell’ACCADEMIA MUSICALE “CACCINI” di San Fili.

Articolo apparso sul Notiziario Sanfilese del mese di Agosto 2016.
Perché... è bene parlare delle cose che comunque (e malgrado tutto e soprattutto... tutti) anche a San Fili funzionano.
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Il maestro Francesco Metallo nel corso
di una sua esibizione.
Proprio così: l’Accademia Musicale “Caccini” di San Fili ha compiuto il suo decimo anno di vita e di prestigiosa attività. Ed ha ritenuto opportuno celebrare tale   indiscutibile traguardo con il tradizionale “saggio spettacolo” di fine anno.
Piazza san Giovanni e buona parte di corso XX settembre, infatti, erano tutti per loro: per il maestro Francesco Metallo (padre ed anima portante dell’Accademia), per l’Accademia Musicale “Caccini” di San Fili, per gli allievi che si sono esibiti sul palco - uno decisamente più bravo dell’altro... dei veri e propri mostri da palcoscenico -, e per i familiari degli allievi giunti per l’occasione da tutta la provincia di Cosenza e qualcuno anche dalla provincia di Catanzaro.
Amore e speranza sono stati il filo conduttore dell’intera serata.
Una serata piena di ricordi, purtroppo non sempre felici (nell’occasione sono stati ricordati amici dell’Accademia musicale “Caccini” quali i giovani talenti Francesca “Kekka” Guido, Luigi Ferraro nonché Rosa Conforti - madre di Francesco Metallo - tutti recentemente e prematuramente scomparsi). Una serata che, proprio per celebrare il decennale dell’Accademia, ha mirato, anche con l’utilizzo di uno schermo gigante montato sul palco e filmati ormai d’epoca, a sottolineare l’impegno profuso dal personale docente della “Caccini”, dallo staff di supporto e dagli stessi allievi al fine di raggiungere i risultati alla fine brillantemente conseguiti.
Bellissimi anche i ricordi, nel corso della serata, di big della canzone italiana scomparsi negli ultimi anni. Decisamente bravi gli allievi della Caccini nell’interpretare alcuni brani di tali big con la bravura di veri mostri da palcoscenico, malgrado la piccola età di alcuni di loro.
Dieci anni e dieci “saggio spettacolo” che con l’andare dei tempi hanno sempre conquistato nuovi spazi e nuovi spettatori: “Il primo saggio spettacolo”, ha sottolineato il maestro Francesco Metallo nella sua presentazione della serata, “si è tenuto nella piccola accogliente piazzetta Mario Nigro ovvero difronte all’edificio che ospita la Caccini. I successivi 8 saggi spettacolo si sono tenuti all’interno del Teatro comunale di San Fili”, ed eccoci qua, in questo magico mese di luglio del 2016, in piazza san Giovanni, con un palco che ne occupa gran parte della superfice ed oltre duemila persone al di sotto del palco tutte intente a godersi la splendida serata dove bella musica, ottime canzoni e sketch messi su da veri professionisti tutt’altro che in erba la fanno da indiscussi padroni.
Uno spettacolo per lo più voluto e finanziato dai familiari degli allievi dell’Accademia musicale Caccini di San Fili.
Nel corso della serata il maestro Francesco Metallo ha tenuto a ringraziare la propria insegnante delle Scuole Medie professoressa Mariarosaria Oriolo Forastieri con una meritatissima targa ricordo. Un’insegnante cui in tanti a San Fili siamo debitori per quello che ha saputo trasmetterci sia in campo puramente scolastico che nel trasmetterci preziosi valori morali che ci accompagnano e continueranno ad accompagnarci per il resto dei nostri giorni.
Apprezzatissime da quanti hanno assistito a questa indimenticabile manifestazione sono state anche le coreografie realizzate dalla scuola di ballo Tersicore di Natascia Cucunato.
Ospite d’onore della serata, oltre ovviamente dal “puro spettacolo” regalatoci dagli allievi dell’Accademia musicale “Caccini” di San Fili, il ballerino e personaggio televisivo Gianni Sperti (primo ballerino di numerose trasmissioni di Canale 5 fin dagli anni Novanta, per anni ha fatto parte del corpo di ballo della trasmissione Amici ed è stato sposato con Paola Barale).
Inutile dire che Gianni Sperti si è giustamente congratulato con gli ottimi risultati ottenuti dal maestro Francesco Metallo e dai suoi colleghi nel preparare gli allievi della ormai prestigiosa Accademia musicale “Caccini” di San Fili.
Il maestro Francesco Metallo, amico di tutti e soprattutto nostro compaesano, assieme alla famiglia ed ai suoi sempre più numerosi collaboratori ha fatto veramente un lavoro encomiabile creando dal nulla l’Accademia musicale “Caccini” di San Fili. Un lavoro che sta dando i suoi frutti e che dimostra a tutti senza ombra di dubbio che se si vuole, pur essendo costretti a combattere contro tutto e contro tutti, si può realizzare qualcosa di buono anche dalle nostre parti.
E chissà che il prossimo anno, ovvero all’interno della undicesima edizione di questo ormai stupendo tradizionale “saggio spettacolo” locale, l’Amministrazione comunale di San Fili non pensi di istituire un premio intitolato magari all’indimenticato maestro Michele Rinaldi o al ricordo del mitico “Festival della Voce” tenutosi nel nostro Comune fino alla fine degli anni Settanta del secolo scorso.
I Sanfilesi tutti sperano e come suol dirsi... La speranza è l’ultima a morire.
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L’Accademia Musicale “Caccini”.
L’Accademia musicale “Caccini” di San Fili è stata fondata nel 2006 dal maestro Francesco Metallo, che da allora la dirige con amore e professionalità. Tale nasce dal desiderio di promuovere e divulgare la cultura musicale e soprattutto dalla volontà di valorizzare giovani talenti calabresi.
Dal 2008 l’Accademia collabora con il cantautore Bungaro (pseudonimo di Antonio Calo’). Questi oltre a pubblicare diversi singoli e CD ha anche alle spalle numerose collaborazioni con diverse icone della musica italiana.
Dal 2012 l’Accademia collabora con il direttore di “Sony Music Italy” dottor Roberto Rossi e dal 2013 con il direttore di “Anno Domini Choir” di Torino ossia col maestro Aurelio Pitino.
Il 12 luglio scorso la “Caccini” di San Fili ha ospitato nei suoi studi il conduttore televisivo, conduttore radiofonico e produttore discografico italiano Rodolfo Zerbi, detto Rudy. In tale occasione Rudy non solo ha tenuto uno stage con gli allievi della “Caccini” ma ha anche posto le basi per una proficua futura collaborazione con la stessa.
Notevoli sono i risultati conseguiti dall’Accademia musicale “Caccini” di San Fili in questi dieci anni di attività: la partecipazione al serale della trasmissione “Io canto”, nell’edizione del 2013, con l’allievo Marco Lanzellotti; la partecipazione al serale dell’edizione 2015 di “X-Factor” con l’allievo Giacomo Runco in arte EVA e la partecipazione alla finalissima della XIV edizione “Parlare musica - Premio Fabrizio De Andre’” svoltosi a Roma nello scorso mese di gennaio con l’allievo Vincenzo Russo in arte Vinarancio.
Il 5 giugno di quest’anno l’Accademia Musicale “Caccini” di San Fili ha aperto il concerto dei Dear Jack organizzato nella piazza del Centro Commerciale Metropolis di Rende ed il 5 agosto ha fatto da apripista al concerto di Valerio Scanu tenutosi nella vicina cittadina di Marano Marchesato.
Che dire se non grazie per onorare in questo modo il nome di San Fili e... ad maiora semper, carissimo maestro Francesco Metallo e agli altrettanto carissimi allievi dell’Accademia musicale “Caccini” di San Fili.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

martedì 26 luglio 2016

E se per rendere più civile e sicuro San Fili aumentassimo ulteriormente le tasse?

Siamo a San Fili... siamo in questi stupendi giorni di un'estate 2016 che sembri tardi decisamente ad arrivare e... siamo nel tratto di strada che congiunge San Fili con la sua storica frazione Bucita... nei pressi dell'edificio della locale Scuola Media. E' decisamente brutto, passando per tale punto, notare - in un verde decisamente selvaggio (grazie all'incuria di chi dovrebbe provvedere a ripulire la zona dalle sterpaglie varie... l'Amministrazione comunale o l'Ente Provincia di Cosenza) - fa vergognoso capolino da tanto tempo un albero completamente secco e pericoloso sia per eventuali incendi che per eventuali rotture di rami che potrebbero cadere sulla strada.
Domanda: oltre allo scrivente (che continua ad essere una noce nel sacco nell’Amministrazione in carica)... qualcuno si rende conto passando da tale punto di questo "pugno nell'occhio" in un paese, come San Fili, che si definisce civile? Magari... qualche amministratore comunale che conta (non nel senso che sia contabile, intendiamoci), qualche membro dell'opposizione consiliare, qualche dipendente comunale...?
... ok, pensiamo a riaprire la piscina comunale (... facendo il favore poi a chi? ... prima o poi lo verremo a sapere! ... perché sulle lunghe distanze - magari tra i si dice - nelle piccole comunità si viene a sapere sempre tutto) e nel contempo affoghiamo in queste pericolose sconcezze. Perché, è bene ricordarlo, per ciò che non ci serve i soldi ci sono (anche per farceli rubare sotto gli occhi così com'é avvenuto più volte negli ultimi anni... ci sono). Ma i soldi nelle casse del nostro Comune non ci sono quando si tratta di rendere lo stesso più vivibile e civilmente accettabile.
Per quello... chissà... forse aumentando ulteriormente le tasse.
A proposito: di alberi seccati (pericolosissimi... non aspettiamo come al solito da bravi amministratori che capiti il problema... per intervenire. Il problema, infatti, si può anche evitare anticipando lo stesso con una giusta prevenzione di salvaguardia del territorio) a ridosso delle strade che ricadono nel territorio sanfilese ce ne sono più di uno. Due o tre nel tratto compreso tra l’abitato di San Fili paese e l’abitato della frazione Bucita ed un altro paio tra il bivio per Bucita (piazza Francesco Cesario) e il bivio per Paola (rifornitore benzina Esso).
Quindi, se ci tenete alla vostra incolumità, passando da tali zone mi raccomando... sempre con un ombrello aperto a portata di mano o un cappello robusto in testa.
L’Amministrazione comunale di San Fili ringrazia per la collaborazione.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

domenica 17 luglio 2016

E se aprissimo una “questione morale” anche a San Fili? (2)

"E se aprissimo una “questione morale” anche a San Fili?"
3 commenti al post precedente (i primi due non so di chi siano, il terzo ovviamente è il mio).

1 – 3 di 3
Anonimo Anonimo ha detto...
Perchè hai oscurato i nominativi degli altri due condannati? I nomi sono stati pubblicati dalla stampa ed oltretutto i processi sono pubblici. Fai il favore...

17 luglio 2016 12:11

2 – 3 di 3
Anonimo Anonimo ha detto...
Censura?

17 luglio 2016 12:12

3 – 3 di 3
Blogger Pietro Perri ha detto...
Personalmente ho fatto nel mio blog ciò che ritenevo legittimo ma, permettimi:
Bimbo mix, perché non ti firmi?
Paura di farti riconoscere da qualcuno?
... io, se ci hai fatto caso, mi firmo sempre.
Un po' di coraggio, cavolo, o fai parte del gruppo dei fessi/disonesti che hanno consegnato i soldi in mano ai malfattori in cambio di una riduzione sull'importo da pagare?
Perché, che tu ci creda o no, questo si chiama corruzione e concorso in concussione.
... by Pietro Perri.

17 luglio 2016 14:26
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 16 luglio 2016

E se aprissimo una “questione morale” anche a San Fili?

Sui quotidiani locali (ovviamente della provincia di Cosenza: Gazzetta del Sud ed il Quotidiano, per esempio) di oggi (16 luglio 2016) è stata pubblicata una notizia - decisamente brutta - che interessa tutti noi Sanfilesi: condannati due dipendenti comunali per l’ultimo ammanco registrato nelle casse del piccolo Comune della provincia Bruzia. Ovviamente parliamo del “by-pass” scoperto (dai fessi, perché i furbi sicuramente lo sapevano già tutti... diversamente non sarebbe potuto succedere) nel 2010.
Storia, per chi l’avesse dimenticato, da oggi le comiche in quanto ha visto tra l’altro il nome del nostro Comune assurgere alle glorie della cronaca nazionale anche per l’incendio (... sicuramente doloso ai danni degli onesti contribuenti e decisamente dolorante per i danni riportati sulla propria pelle dagli incendiari stile film “vai avanti tu cretino che a me mi vien da ridere”) del 22 dicembre 2010.
Quattro anni e due mesi di reclusione l’uno e tre anni di reclusione l’altro. 
Ovviamente trattasi di sentenza di primo grado. Sicuramente ci sarà un secondo grado ed altrettanto sicuramente ci sarà anche una sentenza della Corte di Cassazione. 
Sicuramente a pagare per l’ennesima volta saranno solo e sempre i cittadini Sanfilesi: già vittime una prima volta nel 1996 (ammanco di circa un miliardo di vecchie lire) quindi nel 2010 (ammanco di circa un miliardo e mezzo di vecchie lire) e vittime di una vergognosa (portata avanti da gente incapace o... disonesta? ... spero, da sanfilese, nel secondo caso) gestione amministrativa che ha caratterizzato gli ultimi 50 anni della nostra Comunità e della nostra cittadina.
Come dimenticare, infatti, i due dissesti finanziari subiti dal Comune di San Fili tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta o i buchi “legali” di una assurda gestione di un controllo tramite autovelox (2000/2005) che in tutti i Comuni d’Italia ha portato profitti... tranne che a San Fili (dove ha portato solo un problema di aumento vertiginoso delle spese legali) o... cavolo: qualcuno sa dirmi che utilità hanno portato al nostro paese i soldi che ci ha elargito la Terna in cambio del deprezzamento del nostro territorio e della nostra salute? ... causa il passaggio dei tralicci dell’alta tensione?
Ok, non voglio colpevolizzare nessuno. Dopotutto ogni popolo (ogni cittadinanza) merita gli amministratori che ha... e i Sanfilesi li meritano in modo egregio. Dopotutto li avrebbero meritati (forse anche di più) anche se avessero votato diversamente nelle ultime tornate elettorali.
A San Fili, dopotutto, e da qualche decennio che ormai esiste una... questione morale. E risolta questa San Fili potrebbe veramente diventare il miglior paese della provincia di Cosenza.
Domanda: cosa ne pensate, amici e fratelli compaesani, se ci sediamo ad un tavolo... da pari e senza primi della classe... ed iniziamo finalmente a parlarne? ... ponendo le basi in tal modo per il futuro affinché certe cose non si verifichino più con... raccapricciante ciclicità?
Io, posso mettermi anche da parte. Il futuro (visto che per me esiste solo il presente) dopotutto non è mio ma dei vostri figli.
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... un cordiale affettuoso abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 2 luglio 2016

Adoro essere tra i pochi... visto chi sono i più dalle mie parti.

San Fili piazza san Giovanni
12 novembre 2015
90° anniversario Monumento ai Caduti.
Oggi (2 luglio 2016), leggendo un mani-FEST-ino (redatto da pseudo oppositori all’Amministrazione comunale in carica) affisso ai muri del mio amato/odiato paesino di San Fili, mi sono chiesto quale potesse essere un sinonimo del termine "cultura" e quale ne potesse essere un giusto "contrario".
Domanda che, nella Libera Repubblica di San Fili, solo un ignorante come lo scrivente potrebbe porsi: gli ignoranti hanno sempre e solo dubbi (anche sulla moralità dei soggetti con cui quotidianamente dividono il companatico).
A differenza degli ignoranti ... i sapienti e gli acculturati hanno solo certezze.
Anche a San Fili, nella Libera Repubblica di San Fili.
Questa sera sono andato su un sito/dizionario online dei sinonimi e dei contrari e nell'apposita casella di ricerca ho scritto la parola "cultura" e ho premuto il tasto di invio. Risultato? ... tra i sinonimi comparivano una decina di risultati (anche se tra gli stessi mancavano stranamente i termini "succulenti 'nchionchiari", "patate 'mpacchiuse" e "panini ccu sazizza").
Tra i contrari? ... solo tre risultati e tra questi il termine "ignorante".
Adoro essere tra i pochi... visto chi sono i più dalle mie parti.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!