Riproduzione della dea Ecate ... amica delle magare. |
Quando completai tutte le fasi del primo provino (quello di Salerno) cui mi
sottoposi per partecipare al gioco a premi “L’eredità” un ragazzo dello staff
mi disse che se non mi avessero ricontattato entro il 31 Maggio del 2014 avrei
dovuto considerare “nulla” l’avventura e quindi prenotarmi per un nuovo
provino.
Ritornai nella mia San Fili ed aspettai... invano. Il fatidico 31 Maggio
2014 giunse senza che i selezionatori della trasmissione si facessero vivi.
Iniziai a pensare che forse tali provini erano taroccati come tutto il
resto in Italia. E come tutto il resto... non li avrei superati se non con una
buona raccomandazione.
Credetemi: mi sbagliavo!
Mi decisi a richiamare per sottopormi ad un nuovo provino verso la fine del
mese di Agosto o al massimo agli inizi del mese di settembre di quello stesso
anno.
Verso la fine del mese di settembre qualcuno dei selezionatori (se non erro
aveva una voce femminile) mi ricontattò e mi invitò a partecipare ad un provino
che si sarebbe dovuto tenere dopo qualche giorno a Lamezia Terme nella hall di
un hotel difronte la stazione ferroviaria.
Accettai. Dopotutto non c’è due senza tre ed io ero solo alla seconda
prova... neanche alla terza.
Feci tesoro di ciò che mi capitò nel corso del primo provino, quindi: 1)
non parlai più della Fantastica... non mi fu certamente d’aiuto in quella prima
esperienza; 2) puntai non sulla preparazione culturale (i produttori non
cercano gente preparata ma gente che fa spettacolo) ma su... Pietro Perri il
personaggio; 3) fallito il discorso della Fantastica mi preparai per benino sul
discorso di... San Fili paese delle magare.
Quella mattina sul cosentino pioveva di brutto. Ci fu un momento, mentre
percorrevo il tratto autostradale sul territorio di Amantea, che causa la
difficoltà a vedere la strada... mi venne quasi voglia di rinunciare
all’impresa e fare marcia indietro o quantomeno parcheggiare il mio mezzo in
qualche piazzola di emergenza ed aspettare che le condizioni metereologiche
migliorassero un pochino.
Giungemmo finalmente all’agognata meta: la hall del Grand Hotel Lamezia
di... Lamezia Terme. Ovvero dove avrei a breve subito il mio secondo provino
con la speranza di essere finalmente scelto per la partecipazione al gioco a
premi “L’eredità”.
Entrando nella hall dell’hotel ci imbattemmo in una faccia conosciuta (...
a noi - ovvero a me ed a mia moglie - , ma non credo lui conoscesse i volti di
noi) che ci salutò cordialmente.
“... buongiorno!”, disse con uno dei
suoi più luminosi sorrisi, “... buongiorno, signora!”, rivolgendosi in modo
particolare a mia moglie.
Era, seguito da un nutrito staff, Mario Oliverio, presidente uscente
dell’ente provincia di Cosenza e candidato governatore della Regione Calabria
per il prossimo quinquennio.
Ricambiammo, educatamente ma di cuore, il saluto. Dopotutto un “buongiorno”
sarebbe stato utile ad entrambi. E così fu.
Questa volta non me ne fregai granché del fatto che sbagliassi o meno le
risposte del questionario che mi era stato dato da compilare. Avevo capito
benissimo che loro cercavano gente che garantiva tre o quattro minuti di
spettacolo e quindi era più importante mostrare il giusto volto alla
videocamera per la cosiddetta “prova video... personaggio videogenico”.
Quindi? ... un bel sorriso tale da spaccare l’obiettivo (per la serie:
guardami, sono proprio io!) e il presentare il prodotto curiosità (San Fili
paese delle magare) con la massima disinvoltura possibile.
... avevo visto giusto, ma di questo ne parlerò a breve.
Prima di partire per l’avventura di Lamezia Terme chiesi ad un collega di
lavoro se conosceva da quelle parti un ristorantino cui mangiare, al ritorno,
del buon pesce fresco.
Che ci crediate o no questo collega sembra conoscere per filo e per segno
tutti i ristoranti della Regione Calabria... e potete mettere la mano sul fuoco
che se dice che vale la pena andare a mangiare in quel particolare posto... ne
vale veramente la pena.
“Dovete andare”, Paolo mi disse, “al Pesce Fresco a Gizzeria”. “Scusa...”,
gli risposi, “... guarda che io vorrei andare a mangiare pesce fresco!”, “...
appunto...”, mi disse lui, “... al Pesce Fresco!”
Lo so: sarò un po’ ritardato ma mi ci volle qualcosa più di qualche secondo
per capire che il ristorante dove avrei potuto mangiare del pesce fresco si
chiamava “Ristorante Pesce Fresco”.
Certo che ne abbiamo di fantasia in Calabria!
In ogni caso accolsi il consiglio di Paolo, subìto questo secondo provino,
imboccai la deviazione per Gizzeria. Il mio collega mi aveva dato per
l’ennesima volta l’imbeccata giusta. Anche se, colpa sicuramente l’adrenalina
di cui mi ero sovraccaricato a Lamezia Terme, io e mia moglie ci contentammo in
tale occasione solo di un buon antipasto e di un ottimo primo... a base di
pesce fresco al ristorante “Pesce Fresco” di Gizzeria.
(continua).
* * *
... un caro abbraccio a
tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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