E
se Alexandre Dumas (padre) fosse passato per San Fili? ... sicuramente avrebbe
citato almeno una volta il nome di San Fili in una delle sue tantissime
opere e sicuramente avrebbe ambientato, magari nei pressi della Crocetta, una
bellissima storia di briganti: come poteva, infatti, non restare affascinato
dai magici naturali paesaggi che dividono San Fili dalla costa tirrenica? ...
paesaggi che ancora oggi, malgrado il degrado della mano dell’uomo, malgrado i
tralicci dell’alta tensione, restano pur sempre una tra le opere più belle con
cui Dio poteva graziarci.
Fatto
sta che Alexandre Dumas per San Fili c’é passato davvero e, seppure la sua non
fu altro che una toccata e fuga (più fuga a dire il vero, che toccata) resterà
così affascinato da quel poco che ebbe modo di vedere da citare il nome del
nostro paese nel suo libro “Le Capitaine Aréna”.
E
fatto sta che nei pressi della Crocetta (zona Sant’Angelo) ambientò una
stupenda storia di briganti: “Enfants de la Madone” (“I figli della
Madonna”) cui successivamente cambiò il titolo in “Cherubino et Celéstini”
(“Cherubino e Celestino”).
Correva
l’anno 1835, si era nel mese di ottobre, quando Alexandre Dumas, l’autore della
saga de “D’Artagnan et les trois mousquetaires” (ovvero “D’Artagnan ed i tre
moschettieri”) passò per San Fili. E chissà che a qualcuno dei nostri avi non
abbia stretto anche la mano o comunque fatto un semplice cenno di saluto col
capo e con la mano.
Il
tema “Quando Alexandre Dumas passò per San Fili” è stato ampliamente trattato
dall’Associazione Culturale “Universitas Sancti Felicis” il 12 agosto del 2006,
sempre e comunque a San Fili, in una giornata interamente dedicata al grande
autore francese. Una giornata in cui si è svolto un convegno ad hoc ed
immediatamente dopo si è messo in scena il recital “Cherubino e Celestino”,
liberamente tratto dal primo capitolo dell’omonima novella.
* *
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... un caro abbraccio a
tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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