A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@alice.it

martedì 6 novembre 2012

Na vota a Santu Fili c'era a truscia... moni sulu u cavaddru de santu Franciscu!


Miracolo sulla 56esima strada? … miracolo a Milano? ... niente di tutto questo, semplicemente… miracolo su corso XX Settembre (data che ricorda il vero anniversario dell’Unità d’Italia, avvenuto per l’appunto il 20 settembre 1870) a San Fili.
Proprio così: questa sera ho potuto constatare il ritorno alla normalità (se di normalità si tratta) del trasporto pubblico locale relativo al nostro paesino.
Da non credere, quando tutto ormai sembrava essere perduto (e dopo oltre dieci giorni di ingiustificata assenza)… riecco i pullman delle Ferrovie della Calabria riprendere le loro “corse” (si fa per dire… sempre più lumache come sono i  vetusti mezzi impiegati nella tratta che ci interessa più da vicino) San Fili è stato riallacciato con il capoluogo di provincia (… Cosenza? … Rende? … una delle due o tutt’e due contemporaneamente).
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Per chi si fosse comunque perso qualcosa riporto di seguito un mio post pubblicato su Facebook domenica 4 novembre scorso.
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Le "Ferrovie della Calabria" (l'ennesima vergogna regionale) chiedono scusa all'utenza per la loro incapacità d'organizzarsi e di garantire un pubblico efficace ed efficiente servizio. Dal comunicato (che riporto al lato) sembra che la colpa non è loro. Personalmente sono del parere che... non è solo loro ma è anche e sopratutto loro. Mai, quando i trasporti erano centralizzati dallo Stato, si era scesi così vergognosamente in basso in Calabria. VERGOGNA!!!!! ... intantu i Santufilisi a lavurare o a ra scola ce vannu 'ngroppa a ru cavaddru de san Franciscu!
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Da non credere: più si va avanti e più il nostro amato odiato paesino (colpa sicuramente anche di una classe politica locale - comunale provinciale e regionale - che da oltre un settantennio non si decide imperterrita a maturare) continua a perdere pezzi ed occasioni.
Certo, io viaggio con la macchina e potrei anche fregarmene ma… non posso fare a meno di vedere tutta quella brava gente (nove su dieci sono donne che si recano al lavoro… spesso per giunta sottopagato e quasi certamente senza copertura assicurativa) che aspetta di salire sul pullman… non raramente al freddo o sotto la pioggia.
E poi… cosa dire degli studenti? … avere la garanzia di poter raggiungere il proprio edificio scolastico dalle nostre parti non fa rima con… garanzia allo studio?
… e pensare che negli anni Settanta del precedente secolo San Fili non solo aveva una stazione ferroviaria ma vedeva passare per il suo corso principale un pullman ogni venti minuti: Paola, Cosenza, Falconara e San Lucido… all’epoca erano un tutt’uno con San Fili.
Altri tempi! … erano i tempi in cui i pullman (o autobus?) venivano ancora chiamati dagli anziani del nostro amato/odiato paesino “corriera” o… truscia!  
Inutile dire che solo un grido può uscire dalla mia penna - … mi correggo… tastiera - : VERGOGNA!!! … vergogna a tutti.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

sabato 3 novembre 2012

Solitudine... by Pietro Perri.

Dedicata ad un amico... ucciso dalla solitudine in cui il mondo intero l'aveva disumanamente relegato. Dedicata a Salvatore (Turuccio) Mazzulla.
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A che serve, amico,
apprezzare la bellezza in una donna
senza poterla mai fare tua?
Sognare il verde dei prati
l'ombra fresca e profonda dei boschi
e non poterli calpestare?

"Guardo tramontare il sole
dietro un monte che sfiora il cielo
immergersi eroicamente nel mare
... spegnersi... domani...
rieccolo alle mie spalle
più gaio e giocondo che mai".

A che serve, amico,
rincorrere una farfalla,
strapparle le stupende ali,
senza poterle riprogrammare?

"Osservo il sangue
d'una vita distrutta per terra
tingere di rosso
il candido bianco d'un giglio
che grida invano al Creatore
d'essere il suo unico figlio".

A che servi, amico,
stupido ed incapace,
vile, traditore e scostante,
se ogni volta che ti cerco,
in un ultimo estremo bisogno di te,
tu... non ci sei mai?
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

venerdì 2 novembre 2012

Un pensiero a tutti i cari sanfilesi che non sono più tra noi ma... che lo saranno sempre.

‎Un pensiero di cuore a chi, spesso "disonestamente" (ovvero senza avvisarci) ci ha lasciato in quest'ultimo mese, in quest'ultimo anno e nel corso della nostra intera vita. Un pensiero di cuore a chi, come me, con mezzo secolo di vita ormai alle spalle trovandosi a camminare per le viuzze all'interno del cimitero del proprio paese (San Fili)... rivede al rallentatore tutti o quasi i giorni finora vissuti: nei volti sulle lapidi non posso fare a meno ormai di vedere... il mio volto.
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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!

giovedì 1 novembre 2012

Bertoldo, Bertoldino e... senza senno.

Ho appena finito di leggere il libricino "Le sottilissime astutie di Bertoldo" (scritto da Giulio Cesare Croce e pubblicato nell'ormai lontano 1620). Cercavo alcuni celebri (eterni) motti del protagonista e mi sono imbattuto, quasi senza volerlo, nel suo epitaffio: "In questa tomba tenebrosa e oscura, / Giace un villan di sì deforme aspetto, / Che più d'orso che d'uomo avea figura, / Ma di tant'alto e nobil'intelletto, / Che stupir fece il Mondo e la Natura. / Mentr'egli visse, fu Bertoldo detto, / Fu grato al Re, morì con aspri duoli / Per non poter mangiar rape e fagiuoli”, quanta stupenda filosofia di vita in questi versi: ci ammazziamo per il nulla e solo alla fine (quando ormai siamo con un piede nell’aldilà) ci rendiamo conto che l’unica cosa per cui valga la pena vivere in questo mondo altro non è che… un bel piatto di “rape e fagiuoli”.
… da rileggere.
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… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… /pace!