Poesia scritta nel lontano 1989 e dedicata ad un amico
che oggi ha avuto il coraggio di dire basta ad una vita di merda.
* * *
Suona una campana a
morto,
nel momento in cui
colei che fu polvere
s'appresta a ritornare
polvere
Una serie di
rintocchi
ormai troppo usuali,
in chi ha saggiato più
primavere
che riportano alla
mente
la vanità d'una truce
fantasiosa esistenza.
Suona una campana a
morto,
e la gente si riversa
in strada
dando un ultimo
saluto
a colei che tanto è
stata
ma che ora non è
più...
solo un ricordo.
La nebbia offusca la
scena,
l'eterna domanda
celata nel vuoto,
la bambina dalla
bambola rattoppata:
fra qualche mese
imperterrito il nulla.
Suona una campana a
morto,
sobria e casta scritta
fine
a conclusione del
pessimo capitolo
d'una vita illusoria e
stupida.
Davanti alla chiesa
funerea e rituale
la gente mesta
attende
di stringere la mano a
chi presenzia
non più in persona ma
dolorosa vece.
Nel sottofondo
disarmonico rituale,
sempre un rintocco e sempre a
morto.
* * *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace!
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