La locandina del film "The Darwin Awards" del 2006. |
San Fili da Darwin Awards? … a prima vista sembrerebbe di si, poi, letto bene il regolamento per l’assegnazione dei Darwin Awards, dobbiamo ricrederci: il prestigioso premio sembra (per fortuna) essere solo stato sfiorato dai Sanfilesi in questi ultimi giorni.
Ovviamente per capire a cosa mi riferisco devo prima spiegare brevemente cosa sono i Darwin Awards e per fare ciò mi aiuterò con un piccolo copia incolla dall’ormai insostituibile libera enciclopedia multimediale “Wikipedia”.
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Il Darwin Award è un ironico riconoscimento assegnato a qualsiasi persona che abbia aiutato a migliorare il pool genetico umano "rimuovendosi da esso in modo spettacolarmente stupido". Più sciocca è l'azione che comporta la perdita di capacità riproduttiva (e la conseguente rimozione di un insieme inetto di geni dal pool genetico - ad esempio uccidendosi o sterilizzandosi), migliori sono le possibilità che un individuo riceva il premio. I premi (…) vengono assegnati sul World Wide Web (…).
Benché molti dei vincitori del Darwin vengano premiati postumi, la morte non è necessaria poiché i vincitori devono solo rimuovere se stessi dal pool genetico. In alcuni casi i vincitori si sono resi incapaci di procreare ma sono ancora vivi.
Per vincere ci si deve comportare in maniera straordinariamente poco intelligente, ad esempio (…) usando un accendino per illuminare un serbatoio di benzina e assicurarsi che non contenesse materiale infiammabile (…).
Menzioni onorevoli possono andare a chi, non per propria colpa, non è riuscito completamente a rimuoversi dal pool genetico. Questi atti sciocchi e pericolosi sono degni di essere menzionati, se non altro per tenersi alla larga da queste persone al prossimo tentativo. Alcuni esempi (…) due persone ustionate mentre cercavano di appiccare il fuoco ad un videogioco da bar (…).
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I cinque requisiti (e qui, per fortuna per i nostri eroi paesani tristemente assurti alle cronache locali in questi ultimi giorni, casca l’asino… visto che non tutti i requisiti fondamentali sono stati rispettati) per ottenere il Darwin Arward sono:
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- Impossibilità di riprodursi - Il candidato deve essere morto o sterile (…).
- Eccellenza - Strabiliante assenza di capacità di giudizio (…).
- Auto-selezione - Essere causa della propria dipartita (…).
- Maturità - In grado di intendere e volere (…).
- Veridicità - L'evento deve essere verificato (…).
Inoltre i candidati devono essere stati scoperti nell'anno della candidatura. Ad esempio, se il vincitore di una gara di nascondino svoltasi cinque anni fa è scomparso, deve essere nominato entro un anno dal ritrovamento dello scheletro.
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Stupendo il film, del 2006, di Finn Taylor “The Darwin Awards - Suicidi accidentali per menti poco evolute”… peccato che ancora non ci sia stato un seguito (spero non per prematura, stupida, morte del regista o degli scrittori e degli sceneggiatori). Io l’ho visto e… mi sono fatto un sacco di risate… sulle tragedie, decisamente tanto meritate quanto stupide, dei protagonisti!
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Ma cosa c’entrano i Darwin Awards (ripeto, per fortuna mancati) con San Fili e i Sanfilesi? … se fosse per me li assegnerei ad alcuni nostri compaesani che in questi ultimi giorni ci hanno fatto guadagnare (a San Fili e a noi Sanfilesi) se non la prima pagina (almeno in una delle due notizie) comunque un bello spazio all’interno delle testate giornalistiche più quotate nella provincia di Cosenza. In un caso, poi, la notizia è stata riportata tra l’altro anche sui TG (TeleGiornali) nazionali.
Le due notizie (di cui riporto il titolo con il relativo collegamento) sono le seguenti:
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SAN FILI: S’INVENTA UNA RAPINA TEMENDO L’IRA DELLA MOGLIE.
Ovviamente non chiedete a nessun barista sanfilese se è lui l’eroe di questa stupenda vicenda… vi diranno tutti di no e magari negheranno di essere persino sposati. La notizia (di cui al surriportato collegamento) è stata pubblicata sul quotidiano “La Gazzetta del Sud” (cronaca di Cosenza) di martedì 14 dicembre 2010.
SAN FILI: DIPENDENTE INCENDIA IL PALAZZO COMUNALE.
… il guaio è che oltre al palazzo comunale è bruciato (speriamo, umanamente parlando, in modo non eccessivamente grave) anche il dipendente (… piromane? … decisamente dilettante!) ed il suo complice. Speriamo che quanto prima veniamo a sapere che sono stati entrambi scagionati da tale accusa e che veniamo a sapere che si trovavano in quel momento all’interno del palazzo comunale solo… per spegnere l’incendio e non per appiccarlo!
La notizia (di cui al surriportato collegamento) è stata pubblicata sul quotidiano “La Gazzetta del Sud” (cronaca della Calabria) di giovedì 23 dicembre 2010. Bellissimo il cappello fatto all’articolo dal bravissimo Arcangelo Badolati anche se in tale articolo lo stesso definisce San Fili “paese delle streghe” invece San Fili è “u paise de magare”.
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Inutile sottolineare che in questi giorni i miei colleghi di lavoro (lavoro in un ufficio pubblico di Cosenza) e tantissimi conoscenti extrasanfilesi venuti a conoscenza di questi fatti mi hanno decisamente… fatto martire: “Ma a Santu Fili e fimmine minanu?” oppure “Ma a Santu Fili un’ sapiti appiccica’ mancu nu fuacu?... senza rischia de vi cce vruscia’ puru vui!”.
… come avrei potuto ribattere a tali battute di bassa lega se non raccogliere la coda tra le gambe e ritirarmi alla mia postazione di lavoro?
… dopotutto sono di San Fili anch’io e me ne vanto (… non sempre! … e con buone ragioni!).
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… un caro affettuoso (natalizio?) abbraccio a tutti dal sempre vostro Pietro Perri.
… /pace!
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