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domenica 3 maggio 2009

Passeggiando lungo il viale del tramonto (o verso il giardino degli eterni dormienti) a San Fili.



Nella foto a sinistra: entrata principale della cimitero di San Fili - sagrato della Chiesa del Ritiro (o dei frati Ritiranti) o di santa Maria degli Angeli.

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Il calendario segna il 3 maggio del 2009.

Stamane, fatto qualche metro con la macchina, la bacheca dei tristi annunci: è passato a miglior vita Francesco Costantino Conte.

79 anni, un vicino di casa.

Nella mitica via Rinacchio di San Fili.

Costantino stava male ormai da qualche tempo (così per lo meno ho sentito dire da mia madre).

Un altro, seppur breve, capitolo della mia vita si chiude davanti ai miei occhi.

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Ho deciso: la giornata è stupenda e così oggi porterò mia madre al cimitero a far visita ai cari familiari estinti: a mio padre morto nel mese di settembre del 2003, ai miei nonni (paterni e materni), a mia zia Adelina (sorella di mio padre) ed a Francesco (ovvero a quel fratellino che non ricordo di aver mai conosciuto... se non grazie ad una foto dei primi anni Sessanta del secolo scorso che mi ritrae assieme a lui, ad una incerta signora alle nostre spalle, ed a mia sorella Teresa).

Sfrutterò l'occasione anche per dare un'occhiata ad un “lavoro” che avevo in questi ultimi giorni consigliato di far fare agli amministratori locali al fine di preservare l'incolumità pubblica dei cittadini.

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Che desolazione!

Il cimitero comunale di San Fili? ... sporco, pieno d'erbacce ed a dir poco incustodito.

Che desolazione nel constatare che a coloro (amministratori) che avevo consigliato di far fare quel lavoro sembra non gliene sia fregato più di tanto.

Anzi, non gliene è fregato proprio un bel niente.

E pensare che era anche e soprattutto nel loro interesse che io avevo parlato di ciò.

San Fili, inutile far finta di niente o convincerci del contrario, ormai è nel pieno abbandono.

I diretti interessati mi provino il contrario.

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Il lavoro che avevo consigliato di fare?

Qualche tempo addietro (credo un paio di mesi or sono) sul piano inferiore del cimitero è crollato, colpito, credo, da un fulmine, un cipresso.

Al suo crollo sono venuti giù (sulla strada sottostante - quella che collega San Fili con la frazione Bucita) una decina di metri di muro e relativa ringhiera: una decina di metri di spazio aperto ed insicuro che lasciano scoperto un salto di oltre due metri.

Ai miei amici amministratori ho detto: "Non ci vuole molto, basta una transenna anche realizzata in economia!".

Dopotutto questo lavoro (la transenna) serviva anche a loro (in attesa di un vero e proprio lavoro di ripristino della zona) al fine di evitare che qualcuno (magari qualche fanciullo) sporgendosi al precipizio finisse giù e loro (responsabili) finissero sotto inchiesta.

Ne parleremo con il custode!”, qualcuno di loro mi disse, “Ma poi la gente è così stupida da cadere da quel precipizio?”, proseguì.

Queste alcune delle loro affermazioni del cavolo.

Stamane, ancora nessuna transenna!

Ed il futuro di San Fili? forse basta guardare il suo bel cimitero comunale.

Per la serie "Lasciate ogni speranza o voi che entrate!", anche se entrate con i vostri piedi.

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Un caro abbraccio dal sempre vostro... Pietro Perri.

... /pace!

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