Nella foto a sinistra (ripresa dal web) il Golem nel
film "Der Golem, wie er in die Welt kam" (1921, Germania) di Carl
Boese e Paul Wegener.
* * *
Chissà, forse un altro rabbino -
nella lontana Praga - è stato tanto stupido da dare vita ad un nuovo Golem o
forse è semplicemente riuscito a ricostruire e riportare in vita il Golem del
rabbino Löw.
E
forte Praga non è solo la capitale della Repubblica Ceca ma è una qualsiasi
capitale delle tante capitali sparse per il mondo.
Un
simbolo.
Una
capitale dove il senso (la percezione) della religione è molto forte.
Fatto
sta che un Golem è fuoriuscito dal ghetto di Praga e sta disastrosamente
aggirandosi lungo tutte le vie del mondo e ovunque posa i suoi mostruosi arti
inferiori semina distruzione e morte.
Non
per colpa sua: lui non vede, lui non capisce, lui ha paura... anche di sé
stesso.
Chissà,
forse questa volta a dare vita ad un nuovo Golem non è stato neanche un rabbino
né un discendente del rabbino Löw ma un semplice uomo come quell'uomo che gli
uomini non hanno mai considerato un ebreo ma solamente il figlio d'un
falegname... il Figlio di Dio.
Fatto
sta che il nuovo giocattolo magico - l'ennesima sfida al Grande Architetto
Dell'Universo (dopotutto il rabbino Löw si era sostituito a Dio dando la vita
al suo posto) - e scappato al controllo del suo indegno creatore.
Tremate,
genti, perché l'atroce peccato sarà lavato col sangue dalla polvere con cui fu
plasmato il Golem... l'Adamo, l'uomo primordiale.
Tremate,
genti, perché la Seconda Guerra Mondiale altro non era se non il prologo
alla Terza. E la Terza Guerra Mondiale sarà l'ultima guerra che vedrà
coprotagonista l'essere umano.
Tremate,
genti, perché il Golem è uscito per l'ennesima volta fuori dal ghetto di Praga
e si aggira forte di tutta la sua potenza distruttiva per le strade del mondo.
Tremate
e se ne avete ancora tempo... pregate per la mia e per la vostra anima
ricordando sempre che il Golem non ha nessuna anima. E se ce l'ha, non essendo
le stata darà da Dio, è ancora nello stato fetale.
Che
noi, forse, non abbiamo un'anima e se l'abbiamo è ancora in uno stato fetale.
Proprio
come l'Essere Umano in questo periodo. Proprio come te e me: nuovi rabbini Löw
e nuovi Golem indegni abitanti del pianeta Terra ed indegne logiche conseguenze
dell'imperfetta opera di Dio: l'essere umano.
Eppure
nel Golem anche se di polvere... batte, in modo quasi impercettibile, un cuore.
Un cuore che non possono scalfire miliardi di uomini ma può scalfire la
semplice lacrima di una bambina indifesa.
* * *
Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro
affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!
* * *
Da alcuni post pubblicati su Facebook... by Pietro
Perri.
(18 SETTEMBRE 2018)
Chi
dà vita al Golem sa di sfidare Dio.Chi dà vita al Golem sa di non essere Dio.
Dio
creò l'uomo... Golem.
L'uomo
non è Dio.
Il
Golem muore soffocando il proprio alito vitale nella polvere con cui è stato
plasmato.
By
Pietro Perri.
N.
B.: Il GOLEM è (nella tradizione ebraica) un gigante di creta realizzato da un
rabbino per dare un po' di giustizia al popolo perseguitato.
Grazie
ad una parola magica trovata nelle sacre scritture il rabbino diede vita alla
sua creatura di creta (sostituendosi quindi a Dio Creatore).
(2 SETTEMBRE 3020)
Chi
- volutamente o involontariamente - dà vita ad un Golem deve avere il coraggio
di assumersi la responsabilità dei propri malefici atti.
I
golem muoiono stupidi per colpa dell'incapacità/limitatezza creativa dei loro
creatori.
By Pietro Perri.
Il
problema è che la gestione del Golem si presentò difficile fin da subito e se
costo sangue e dolore a quanti perseguitavano il popolo ebraico altrettanto
sangue e dolore costò al popolo ebraico.
Il
concetto morale (che troviamo anche nella mitologia greca) è che... non si può
pensare di sostituirsi a Dio o agli dei rivoluzionando il progetto divino.
Famoso
è il Golem del rabbino di Praga.
Comunque è un mito affascinante.
(26 SETTEMBRE 2020)
LETTURE
AL TEMPO DEL COVID-19: IL GOLEM di GUSTAV MEYRINK
La
lettera ebraica Aleph (l'Alfa) costruita a somiglianza dell'uomo accenna con
una mano il cielo e con l'altra la terra: come è in alto così è in basso.
Nel Golem l'IO.