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Stazione ferroviaria di San Fili - anni '70. |
Dal Notiziario Sanfilese del mese di Febbraio 2017.
* * *
La domanda sorge
spontanea: “San Fili ha perso l’ultimo treno?”
E purtroppo anche la
risposta sorge spontanea: “... si! ... ma nel mese di maggio del 1987.”
Proprio così, sono
passati circa trent’anni da quando una locomotiva, o un “ciuffi ciuffi”, si è fermata per l’ultima volta ed in modo
ufficiale nella stazione del nostro amato paesino.
Falso, qualcuno dirà,
qualche mezzo su rotaia alla nostra stazioncina vi si è fermato anche agli
inizi degli anni Novanta.
Per ben due volte? ...
forse tre.
Ed anche questo è vero
ma tali occasioni erano legate a delle manifestazioni storiche “una tantum”.
Tanto “una tantum” che dopo il 1991 non si sono verificate più.
Non si trattava, in
poche parole, di ordinario servizio merci o passeggeri.
La nostra Associazione
culturale (la “Universitas Sancti Felicis” di San Fili) nel 2007, a venti anni
esatti dal “tragico evento” (perché tale è stato per la vita sociale ed
economica della Comunità Sanfilese la chiusura della “nostra” stazione
ferroviaria) ha ricordato il tutto con un convegno ed una apprezzatissima
mostra fotografica.
La mostra fotografica
percorreva, è proprio il caso di dire, i settanta lunghi anni di storia della
tratta ferroviaria che partendo da Cosenza e toccando le stazioni di
Castiglione cosentino, Rende, San Fili, Falconara albanese e San Lucido
raggiungeva la cittadina di Paola. Punto in cui San Fili si congiungeva con il
resto del mondo.
Visto che il materiale
comunque ancora l’abbiamo (il riciclo della storia - e non solo nella storia -
“affinché il ricordo non muoia”, credetemi, non è mai sprecato) stiamo pensando
sia cosa giusta riproporlo con una nuova mostra fotografica... e magari con un
nuovo convegno in cui magari ci chiederemo, come Comunità, se la stazione
ferroviaria di Paola sia ancora utile per congiungere, magari in un futuro
prossimo e magari con altri mezzi più veloci e più economici, San Fili con il
resto del mondo.
La speranza, inutile
dirlo, anche su questo fronte è e resta comunque l’ultima a morire.
Una speranza, quella dei
Sanfilesi, che guarda, per quanto concerne il problema trasporti pubblici, non
solo verso il fronte Paola ma anche verso il fronte Università della Calabria e
la stessa città di Cosenza o, guardando verso un futuro sempre più opaco per
chi vive nei centri storici di San Fili e della sua storica frazione Bucita,
della cosiddetta Grande Area Urbana di Rende e Cosenza.
Perché da quando è stata
chiusa la stazione ferroviaria di San Fili, diciamo la verità, e da quando si è
prescritto il cosiddetto “servizio sostitutivo, per i Sanfilesi raggiungere
anche la più vicina realtà urbana è diventato sempre più difficile.
E la circolare tra Rende
e San Fili? ... troppa grazia, sant’Anto’!
... io comunque, spero.
* * *
... un cordiale affettuoso abbraccio a
tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para
bellum”!
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