Quest’articolo, solo in parte tagliato (dove sono le
parentesi tonte con i tre puntini all’interno) e solo cambiando l’ultima cifra
dell’anno, l’ho scritto per il Natale sanfilese edizione 2011.
DOMANDA: Secondo voi è cambiato qualcosa?
RISPOSTA: In peggio... tantissimo.
DOMANDA: Secondo voi prossimo anno sarà diverso?
RISPOSTA: Credete alla Befana o... a Babbo Natale?
* * *
Avrebbe potuto essere un
Natale diverso, quello di quest’anno, per San Fili e per i Sanfilesi. Un Natale
di rilancio e di una nuova ritrovata voglia di stare e lavorare assieme, in
particolare le Associazioni culturali e non operanti all’interno del paese, per
il rilancio dell’immagine della nostra stupenda, almeno sulla carta, cittadina.
Invece, come da copione (che
tra l’altro peggiora di anno in anno da qualche decennio a questa parte), ecco
ritrovarci a vivere un paese senza senso e senza la benché minima speranza di
prospettive future (...).
Quello che è mancato anche
quest’anno ed anche in questo particolare periodo a San Fili ed ai Sanfilesi è
stato il visitatore esterno.
San Fili, malgrado la sua
ottimale posizione geografica e strutturalmente strategica (quindi facilissima
da raggiungere da ogni parte importante della provincia) continua a non offrire
niente di particolarmente allettante persino al classico turismo tocca e fuggi.
Sarà la crisi? … se è così la
crisi per San Fili ed i Sanfilesi sicuramente non è legata ai problemi
elargitici dall’avvento dell’euro e dall’entrata in Europa ma è una crisi che
ormai rischia di perdersi nella notte dei tempi… almeno dalla prima metà degli
anni Ottanta.
Quest’anno San Fili ha
registrato pochissimi turisti e, soprattutto rientri, nel periodo estivo, di
emigrati d’origine sanfilese.
Ma, detto onestamente, perché
un cosentino o un turista per caso dovrebbe venire a San Fili? … difficile
rispondere a questa domanda. Forse è proprio per questo che chi è deputato a
porsela (ovvero gli amministratori locali) è da tempo che hanno rinunciato a
porsela.
Difficile? … per niente, in
quanto governare un paese come San Fili dove ci si conosce uno per uno
(dopotutto non siamo neanche 3000 anime) dovrebbe essere di una semplicità
estrema. E allora… dov’è il problema? … come mai, a San Fili, non si riesce a
rimettere in moto nel modo giusto l’ingranaggio? E soprattutto: chi ha
interesse al fatto che a San Fili nulla cambi in meglio ed anzi il tutto
peggiori?
Avrebbe potuto essere un
Natale diverso, per San Fili ed i Sanfilesi, quello che ci siamo appena
lasciati alle spalle. Avrebbe potuto essere il punto di svolta ed invece…
rieccoci qua… intenti a registrare l’ennesima occasione perduta.
Avrebbe potuto essere il
primo anno in cui si sarebbe dato vita alla cosiddetta “via dei presepi” che
avrebbe riportato in auge (non solo sulla cronaca nera provinciale) il nome del
nostro amato/odiato paesino.
Che bello il progetto “San
Fili… la via dei presepi” (...).
Sarà diverso il Natale del
2016? … non credo!
* * *
... un caro abbraccio a tutti (con l’augurio di un favoloso
2016) da Pietro perri.
... /pace.
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