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mercoledì 17 giugno 2015

La notte - edizione 2015 - dei lunghi coltelli... sanfilese (2).

In effetti questa seconda parte del racconto della mia notte del 31 Maggio scorso (quella che dava sul primo Giugno) non doveva intitolarsi “La notte - edizione 2015 - dei lunghi coltelli... sanfilese (2)” bensì “Miche’... ma Pietro sono io!”. Ma siccome è il prosieguo della prima parte è giusto che il prosieguo racconto rispetti la regola anche nel titolo. Quindi... beccatevi “La notte - edizione 2015 - dei lunghi coltelli... sanfilese (2)”. E andatevi gentilmente a rileggere la prima parte (diversamente non riuscireste a comprendere - e quindi ad apprezzare -  pienamente questa seconda parte).
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La giornata del 31 Maggio 2015 per me e per tanti altri miei compaesani impegnati in questa ennesima campagna elettorale locale era stata terribilmente lunga... passando da un seggio all’altro dei tre seggi istituiti per l’occasione nel territorio comunale... e guardando con la coda degli occhi ciò che facevano sia i compagni d’avventura che i componenti e fans della lista avversaria: a chi avvicinavano e con chi si fermavano seminascostamente a confabulare.
In quei tremendi attimi, da candidato, avresti persino potuto giocarti l’elezione personale... e molti - questa volta fortunatamente non io - se la sono giocata.
Erano ormai le 2 ed un quarto circa del primo Giugno 2015... ossia del giorno dopo il 31 Maggio scorso... ed io mi ero fatto ormai una buona oretta e mezza di sonno... alla faccia di chi, soffrendo terribilmente, aveva deciso di stare davanti ai seggi a vivere lo spoglio delle schede minuto dopo minuto o in piazza san Giovanni lesinando telefonicamente dall’uno o dall’altro inviato della lista cui faceva il tifo.
... una regola: terribile regola (... tradizione?) ma pur sempre una regola tutta sanfilese e non solo sanfilese.
Fu in quel momento che sentii squillare il mio cellulare. Aprii gli occhi già prevedendo chi poteva essere (... e ci azzeccai pure) presi in mano il maledetto marchingegno e diedi un’occhiata al nominativo che appariva insistente sul display.
Era proprio lui, il mio caro amico Vittorio Agostino.
“Dimmi tutto, Vitto’!”, dissi ancora profondamente assonnato.
“Pietro...”, fece lui con un breve attimo di pausa e del tutto sconsolato, “una bella notizia ed una brutta: la lista ha vinto ma i Perri siete fuori tutti e due!”
Parliamo dei Perri, non dimenticate tale particolare... vi servirà nel prosieguo di questo racconto, in quanto di Perri nella nostra lista (quella di “INDIETRO NON SI TORNA”) ce n’eravamo due: lo scrivente (Pietro) ed il mio caro amico, lontano parente, Enzo (il figlio dell’indimenticato insegnante Raffaele).
“... vabbe’, Vitto’!”, dissi cercando di nascondere la delusione che comunque c’era... e di brutto pure. La regola era confermata: non c’è due senza tre ed io era la terza volta che mi presentavo in una competizione elettorale locale... e già due volte ero stato trombato.
 “... l’importante, Vitto’!, è che comunque abbia vinto la lista. Ci vediamo domani e poi parliamo!”
“... a domani, Pietro!”.
Si concluse in questo modo quella tragica telefonata.
Spensi il lumino e cercai di addormentarmi... col cavolo che ci sarei riuscito ormai! Qualche minuto dopo rieccomi riaccendere il lumino, riaprire il mio “kindle touch” e via con un’altra oretta di sana lettura a letto.
... mia moglie fece finta di niente.
E vennero così le ore 3 e mezza circa della notte del primo Giugno 2015... ovvero era passata all’incirca un’ora da quanto conclusi la seppur breve telefonata con il mio amico Vittorio Agostino.
“Drin-drin!”... riprese a squillare il maledetto (perché tale era in quel momento) cellulare che avevo sul comodino. Spensi e posai il mio lettore di libri elettronici e ripresi il cellulare in mano.
Sul display non compariva più il nome di Vittorio Agostino ma quello di un altro caro amico: Michele Ciancio.
“Pi’... ma cchi sta faciannu: àmu vintu. Pecchì nun si a Sangiuvanne ccu nui ca stamu ppe iniziare a sfilata!”
“Miche’”, dissi io, “àmu vintu ma io sugnu fore... facitila vui a sfilata... ca pue ni vidimu ccu tuttu u tiampu dumane!”
“... si fore? ... ma no, Pi’, tu si trasutu. Eni Pietro Perri chiru di Cuozzi ca eni rimastu fore, no tu!”
“... Miche’: Pietro Perri sugnu io. Chiru di Cuozzi eni Enzo Perri... quindi sono io semmai ad essere rimasto fuori!”
“... noni, Pi’! ... eni Pietro chiru di Cuozzi ch’eni rimastu fore, no ttuni!”
“... Miche’: PIETRO SUGNU IO E SE PIETRO ENI RIMASTU FORE... SUGNU RIMASTU FORE IO E NON ENZO!!!!!!!!!!!”
“... ok, Pi’, visto can un mi cridi... ti passu a na persuna ch’eni vicina a mie... ti passu a Laura!”
Si trattava di Laura David, l’unica donna presente nella nostra squadra (ovvero nella lista “INDIETRO NON SI TORNA”.
“... Pie’, sono Laura: che tu sei entrato. Che siamo entrati tutti e due! ... ti ripasso a Michele.”
“... strunzu, mo mi cridi?”, fece Michele riappropriandosi del suo cellulare, “... e sbrigati a venire a Sangiuvanne ca stamu ppe iniziare a sfilata!”
Gli credetti. Ci vestimmo, io e mia moglie, e subito, messa in moto la macchina, eccoci d’incanto in piazza san Giovanni a San Fili... a sfilata ormai finita.
Il “Bar degli amici” era aperto e non ci rifiutò un comunque meritato caffè.
In piazza... baci e abbracci con tutti.
Qualche attimo dopo venni a sapere che non solo ero stato eletto io (il Pietro Perri non dei Cozzi) ma anche Enzo Perri (ovvero il Pietro Perri dei Cozzi).
Della nostra lista restavano fuori gli amici d’avventura Carmine del Giudice, Giuseppe Capizzano e Biagio Luchetta.
Inutile dire che ai miei carissimi amici di cellulare di quella tragica/stupenda notte nei giorni successivi (ed ancora qualche volta) gli ricordo ciò che mi hanno fatto passare con le loro “superinformate telefonate” ovviamente premettendo al loro nome il qualificativo di “stu str***u di...”.
... che notte... quella notte! ... sono sicuro che anche grazie a Vittorio Agostino, Michele Ciancio e Laura David (qualcuno dice anche che ci fosse nel trio il fratello gemello di Michele... Davide Ciancio).
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

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