A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
* * *
Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@alice.it

martedì 11 ottobre 2011

U tiliu, u cervone, u cesarazz'e terra e strane presenze... che si aggirano per San Fili.

Qualche tempo fa, non meno di una diecina di anni addietro, scrissi il pezzo “u tiliu”, pezzo che ripropongo di seguito.
Ma perché riproporre proprio in quest’occasione (oltretutto siamo da molto tempo entrati nel terzo millennio) questo pezzo? … perché, che ci crediate o no, sembra che “u tiliu” del citato pezzo, o qualche suo vicinissimo parente, abbia fatto poche decine di giorni addietro, e dopo un’assenza di oltre un trentennio, la sua scenografica ricomparsa… sui Cozzi.
A vederlo (stranamente?) sono state delle persone adulte che subito si sono rivolti a degli amministratori comunali per segnalare l’accaduto. “U tiliu” o, repetita iuvant (n.d’a.: ripetere giova, per i non latinisti come lo scrivente), qualche suo vicinissimo parente sembra sia stato visto aggirarsi intono ad un cassonetto della spazzatura, ovviamente in località Cozzi, presumibilmente in cerca di cibo.
… ne avrà trovato? … sicuramente… visto che finora, cosi come nelle sue precedenti apparizioni, non ha mangiato alcun bambino… anche se… qualcuno afferma che è da un po’ di tempo che non circolano più cani da quelle parti.
Forse, più che la cucina mediterranea… ama la cucina cinese.
Ma vediamo cosa scrivevo qualche anno addietro.
*     *     *
Come se non bastasse la nutrita schiera di streghe, fate, esseri sovrannaturali, monachieddri, orchi, fantasmi, spiriti maligni e/o giocherelloni che governavano il fantastico mondo sanfilese...a creare grossi problemi esistenziali ai fanciulli (e non solo) del nostro stupendo paesino si ci metteva di mezzo (ai bei tempi che furono) anche un terribile rettile, dalle forme gigantesche, che girava, vergognosamente impunito, nel territorio dei Cozzi.
Tremate gente, tremate quando v'incamminate solinghi per i Cozzi, magari in cerca di funghi... magari semplicemente per una salubre passeggiata: “u tiliu” è in agguato e forse sta aspettando proprio voi.
Ascoltiamo comunque dalla viva voce di due nostri bambini, sanfilesi veraci, la raccapricciante spiegazione di questa ennesima minaccia che pende sul capo degli stessi. Garantendo la privacy sugli stessi (dopotutto è una conversazione intercettata illegalmente) chiameremo gli stessi… Pietro e Giuseppe.
*     *     *
Pietro: "U tiliu? ... e chi d'eni u tiliu?"
Giuseppe: "... è nu serpente gigante?"
Pietro: "E quantu è granne?"
Giuseppe: "... tantu... e forse puru cchiu'!" (facendo una apposito gesto con le braccia divaricate al massimo).
Pietro: "E tu l'ha vistu?"
Giuseppe: "... iu nun l’aju vistu... ma l'hannu vistu in tanti! ... e spieru d'unnu vide mai! ... ca u patre de Francuzzu a cimminera, pe ru vide na decina d'anni fa... dici c'ancora sta fujiannu da paura e addruve passa si sente puzza de mmerda."
Pietro: "Chi culure tene?"
Giuseppe: "... giallu, 'ncunu dice che puru virde!"
 Pietro: "E ci la fa' a si mangia' ad unu de nui?"
Giuseppe: "... si! ... si mangia a na vacca 'nta nu vuccune, pensa a mie e a tie misi ‘nsiemi... mancu ppe si cce sporc’a vucca!"
Pietro: "E cumu cc'eni venutu supra i Cuozzi?"
Giuseppe: "... dicenu ch'eni fujutu a nu circu e nun l'hannu potutu trovare cchiu!"
Pietro: "E unnu ponnu ammazza?"
Giuseppe: "... si riescissinu aru trovare. Ma iddru eni furbu, mica eni fissa: de juornu s'ammuccia 'nta tana ed esce sulu quannu adde mangiare. E pue camina sempre 'nti filici e 'nte frasche, mai aru scupiertu. Chine l'ha vistu, l'ha vistu ppe sbagliu!"
Pietro: "E fin'a mmo’ s'ani mangiatu a 'ncunu?"
Giuseppe: "... a storia unne cunta, ma si tieni curaggiu... va ti fa na caminata de sulu si Cuozzi Cuozzi... magari 'ntri perrupi de Timpe Russe... ca si si fortunatu, mi cunti tu veramente cumu è fattu... u tiliu de Santu Fili!"
* * *
Forse la storia de "u tiliu" è la meno vera di quelle che si raccontavano fino a qualche decennio addietro a San Fili, ma, seppure in tono minore, meritava di essere citata. Questo strano essere (un grande serpente molto più grande di circonferenza di un boa, un pitone ed una anaconda messi assieme... non parliamo poi della lunghezza!) infatti rientrava a far parte a pieno titolo delle nostre paure infantili.
Quando si seguiva i nostri genitori per i Cozzi in cerca di funghi, bastava un minimo rumore per farci saltare il cuore in gola... "u tiliu" poteva essere in agguato e magari aspettava proprio noi per farsi un piccolo provvidenziale spuntino.
Oggi nessuno parla più (n.d’a.: mi correggo… fino al mese di agosto del 2011) "du tiliu" a San Fili, così come non si parla da tempo di tanti altri fantastici mostri o esseri sovrannaturali del nostro più o meno recente passato. Forse "u tiliu" è morto (n.d’a.: andiamolo a raccontare a chi l’ha visto in questi ultimi giorni) e forse proprio per questo ha cessato di far parlare di sé con le sue periodiche apparizioni... o forse i mostri non sono più quelli di una volta, che seppure avevano aspetti per niente umani (lupi mannari ecc.) ... erano certamente meno mostri dei mostri di adesso (pedofili e company).
*     *     *
Così la raccontavo fino a qualche decina d’anni addietro (quando ho scritto questo pezzo tra l’altro leggibile, così come gran parte dei miei scritti, sul sito internet “San Fili by Pietro Perri” all’indirizzo http://www.sanfili.net). Oggi, onestamente, ho grosse difficoltà a credere che “u tiliu” esista veramente. Il problema comunque è che veramente alcuni abitanti dei Cozzi sembra abbiano visto un tale stupendo essere… e sono anche soggetti degni di fede.
… vuoi vedere che “u tiliu” di San Fili esiste veramente? … nel dubbio, magari anche solo per qualche annetto, meglio evitare tale zona.
Mi chiederete comunque: “… e chi in quella zona ha costruito la propria abitazione? … chi vi ha acquistato un lotto edificabile? … chi si ci è trasferito?
La risposta la lascio dare a Giuseppe, il più informato in merito “aru tiliu de Santu Fili”: “… ma prima de cumprare o prima de si nne jire ad abitare supra i Cuozzi… avianu chiestu a ‘ncunu si cc’era ‘ncunu problema? … si cc’era… ‘ncunu tiliu gigante? … ma su propriu (omissis) chissi cca’!”
*     *     *
Scherzi a parte (in effetti “u tiliu” nell’immaginario collettivo sanfilese altro non è se non un’enorme biscia, ovvero una innocua serpe, per niente velenosa, d’acqua dolce… quindi uno spauracchio per bambini) la possibilità che sui Cozzi, a San Fili, possa veramente vivere qualche rettile d’una certa dimensione non è del tutto remota.
Parlando con dei boscaioli, infatti, più d’uno m’hanno confermato la presenza di qualche cervone (‘mpasturavacche) in tale zona. Rettili di grandi dimensioni, appunto, ma null’altro che bisce. Rettili che si nutrono di topi ed animali di piccole dimensioni vari… quindi ottimi amici dell’uomo.
Sarà vero? … non li ho visti e quindi non ci credo… ma chi li ha visti (fossero anche solo dei “cesarazz’e terra”)… scappa ancora dalla paura.
*     *     *
… un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
… pace!

Nessun commento: