Nella foto a sinistra:
San Fili (CS) 1960 - Ida Storino e la piccola Eugenia Chiappetta... intente a
passeggiare a ridosso del Muraglione. L’uso della foto fu gentilmente
autorizzato dal caro Domenico “Micuzzu” Marchesani marito della indimenticata
Ida Storino,
Articolo pubblicato sul
Notiziario Sanfilese (il bollettino dell’Associazione culturale “Universitas
Sancti Felicis” di San Fili) del mese di Maggio 2017. Era la seconda puntata di
un progetto unico in cui si cercavo di dimostrare come, negli ultimi decenni, a
San Fili (ma purtroppo non solo a San Fili) pur di sprecare soldi pubblici si
erano realizzati degli scempi unici a beneficio di pochi (spesso neanche
sanfilesi) ed a danno dell’intera Comunità. E purtroppo anche e soprattutto in
dispregio della Storia.
Inutile dire che la
massa, grazie ad uno scientifico e costante lavaggio del cervello... tutto dimentica
e nega persino ciò che sopravvive (anche se come semplici resti o rovine) sotto
i propri occhi. La deficienza umana vince sempre e tutti (quasi tutti) sono
certi che non vi sia alternativa... alla propria stupidità.
By Pietro Perri.
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I problemi del Muraglione di San Fili,
l’opera mastodontica realizzata nella prima metà del XIX secolo, non finirono
certamente con la realizzazione della strada nuova ovvero della scesa
denominata “rampa” (attuale via Giuseppe Crispini) che avrebbe meglio
collegato l’abitato di San Fili con la locale stazione ferroviaria.
Oltretutto essendo la stazione ferroviaria
di San Fili nata anche come scalo merci era giusto garantire alla stessa una
strada di accesso.
Il peggio, infatti, doveva ancora avvenire
e sarebbe avvenuto nel momento in cui l’unico giustificabile motivo per fare
determinati lavori a danno dell’ormai storica opera muraria era quello di
sprecare soldi pubblici.
Il progresso, o ciò che si pensava fosse
tale, era giunto finalmente anche a San Fili: il 1970 l’unione dei partiti di
sinistra operanti nel nostro Comune pensionarono la guida Democristiana e
dettero vita alla prima amministrazione civica denominata “Torre con Orologio”.
Una guida questa che sicuramente ha fatto tantissime cose buone per il
progresso della nostra Comunità ma che, come tutte le belle e positive cose di
questo mondo, ha combinato comunque grossi macelli che i Sanfilesi continuano
amaramente a pagare.
Ovviamente con ciò non voglio togliere
nessun merito, sia in campo positivo che in campo negativo, alla precedente
amministrazione a guida Democristiana (ante 1970) o alla successiva
Amministrazione caratterizzata dalla lista civica della Spiga (dal 1983 al
1993)... e neanche alle successive.
Inutile dire che di
queste affermazioni pseudo-politiche me ne assunsi tutta la responsabilità e
che le stesse non rispecchiavano il pensiero dell’Associazione culturale
“Universitas Sancti Felicis” di San Fili.
Fatto sta che agli inizi degli anni
Settanta del XX secolo agli amministratori sanfilesi dell’epoca verrà la
brillante idea, dopotutto i soldi pubblici servono anche e soprattutto per
garantire gli scempi, di abbattere la parte del Muraglione che sovrastava la
carreggiata stradale. Dopotutto a cosa serviva quell’obbrobrioso muretto con
quegli antiestetici blocchi in tufo che ne facevano vergognoso antiestetico
corollario?
E fu così che il Muraglione si tramutò
d’incanto nel Ferraglione... nome ormai più consono.
(continua).
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Un caro abbraccio a
tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!