... non posso fare a meno, in questa stupenda giornata (tra l'altro primaverile) della santa "Pesach" (Pasqua) di augurare a tutti un felice momento da passare in compagnia dei propri familiari e/o dei propri amici.
Che il termine "Pesach" (Pasqua) sia quest'anno per tutti noi (Sanfilesi e non) non solo sinonimo di "passaggio" ma anche e sopratutto sinonimo di pace, felicità e riconciliazione.
Dopotutto se la "Pesach" ebraica è sinonimo del passaggio del popolo d'Israele dalla condizione di schiavitù alla condizione di popolo libero... perché anche per noi, schiavi del terzo millennio (schiavi del consumismo, dell'indifferenza, della globatizzante stupidità) la "Pesach" non deve diventare sinonimo di libertà? ... che tutti, oggi, ritrovino l'agognata libertà dalle proprie catene... credo che questo sia il miglior augurio che si possa, appunto, in tale giorno fare a tutti.
... c'é ovviamente, anche la "Pesach" cristiana che va ricordata in questo santo giorno: ... il giorno del passaggio di "Yeschuah Bar-Yosef" (Gesù figlio di Giuseppe) dalla condizione di figlio dell'uomo alla condizione di Figlio di Dio e quindi Dio al tempo stesso.
Un abbraccio a quanti, tra i cristiani, sanno riconoscere in nell'esempio di Cristo (l'unto, il messia) la propria strada. Una strada segnata dalla tolleranza verso chi ci tollera, dall'altruismo, dal dare agli altri quel che ci avanza... ricordandosi che, se cerchiamo nel profondo del nostro cuore, se non ci avanzano denari nel portafogli... un po' d'amore e rispetto verso gli altri (specie verso coloro che stanno peggio di noi) comunque non potrà mai mancarci.
Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri (che vi ringrazia, anche in questo giorno di "Santa Pesach" sempre per l'interessamento che rivolgete ai propri scritti).
... /pace!
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