martedì 18 novembre 2014

LEI NON E' PAGATO PER PENSARE! ... by Pietro Perri.

Tanto e tanto tempo fa avevo una divisa addosso e ne andavo decisamente fiero... diversamente non sarei rimasto circa cinque anni nell'Esercito Italiano... e vi assicuro che, nel bene e nel male, per me fu un'esperienza stupenda.
Una volta, nel 67° Montelungo di Monza, ebbi una piccola discussione con un superiore (... superiore? ... per la divisa che indossava! ... il resto era tutto opinabile) e per questo fui rinviato a giudizio: sette giorni di consegna semplice neanche trascritti e neanche, di fatto, fatti in quanto il servizio cui ero adibito comunque mi costringeva ad uscire almeno una volta al giorno fuori dalla caserma.
Nel corso del processino costruito ad hoc mi permisi di aprire il mio intervento con la premessa: "IO PENSAVO..."
A tale premessa registrai il prosieguo (intelligente) proferito dall'allora comandante del Battaglione: "LEI NON E' PAGATO PER PENSARE!"
" ... quindi la prossima volta eviti!", mi sembro continuasse il discorso una farfallina, terzo incomodo nell'intero discorso, che svolazzava imbecillemente nella mia testa.
Chissà, forse è anche per questo che adoro Internet (siti personali, blog, Facebook ecc.): qui anche chi non è pagato per pensare... a volte (non sempre: in tanti scrivono senza pensare... non raramente anch'io mi cimento in questa nobile arte, quella del "non pensiero")... pensa!
* * *
... un caro abbraccio a tutti by Pietro Perri.
... /pace!

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Per ovvi motivi legali (ci tengo a non pagare - visto che non ci guadagno niente - per la stupidità di alcuni soggetti di mia conoscenza) avviso che i commenti saranno pubblicati solo dopo che il master del blog (alias Pietro Perri) ne avrà dato esplicita autorizzazione... al massimo entro 24 ore. Un abbraccio.