Articolo pubblicato sul Notiziario Sanfilese del mese di marzo
2020... a firma di Pietro Perri.
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Questo numero del
Notiziario Sanfilese esce con un cospicuo ritardo... ma esce (e credo sia
questa la cosa più importante).
Uscirà con un certo
ritardo anche il numero del mese di aprile e forse anche quello del mese di
maggio.
Il motivo?
Semplice: il covid-19,
ovvero questo assurdo virus che tanti problemi sta creando in tutto il mondo, è
riuscito a sconvolgere anche la vita di San Fili e quindi di noi Sanfilesi.
Grazie a Dio, fino al
momento in cui sto mettendo nero su bianco quest’articolo (siamo al 17 aprile),
a San Fili non si registrano casi di contagiati dal coronavirus o covid-19.
Non ci ha colpito
fisicamente, e speriamo continui ad evitarci anche in futuro, ma ci ha
distrutto psicologicamente grazie anche e soprattutto alle varie disposizioni
governative ribadite e rafforzate
localmente sia da ulteriori disposizioni regionali che comunali.
Alcune delle quali, tra
l’altro, considerando la particolarità del nostro territorio, si potevano anche
imporre ma in modo decisamente più leggero.
Tipo una passeggiata in
solitario, con mascherina indosso o comunque a portata di mano e mantenendo le
dovute distanze, non credo avrebbe ucciso nessuno.
I focolai di covid-19 in
Calabria (ed anche in provincia di Cosenza, purtroppo) si sono verificati per
ben altre ragioni ed in particolare anche e soprattutto per colpa di chi doveva
vigilare affinché in determinate strutture (tipo le case di cura) fossero
garantite a priori quelle normali regole d’igiene e sicurezza.
Dicevo che la causa del
ritardo dell’uscita di questo numero del Notiziario Sanfilese è dovuto in
particolare alla pandemia, psicologica almeno a San Fili o almeno fino ad
ora... toccannu fierru, in quanto questo strano stato di cose, questa
assurda atmosfera a dir poco fantascientifica (quanti film catastrofici ho
visto negli anni su questo tema) tutto fa tranne che invogliare a fare
qualcosa.
A volte ci invoglia
appena appena a metterci sul divano a passare le ore leggendo i più strani
libri, libri che in altri tempi non ci saremmo mai sognati di leggere non
ritenendoli all’altezza della nostra aspettativa culturale.
Da non credere, in
questi giorni sono riuscito a leggere sia “Harry Potter ed il calice di fuoco”
(Harry Potter and the Goblet of Fire) che “Harry Potter e la
Maledizione dell'Erede” (parte prima e parte seconda del copione per la
rappresentazione teatrale) di Joanne Kathleen Rowling. E la cosa assurda è che
mi sono anche piaciuti... Malgrado la loro eccessiva, per i miei gusti,
lunghezza.
Odio i romanzi che
oltrepassano le 150 pagine. Li ho sempre odiati almeno da quando, frequentando
le scuole superiori, mi sono trovato tra le mani, costretto a studiarlo, “I
promessi sposi” di Alessandro Manzoni.
A San Fili, nel momento
in cui scrivo, così come in quasi tutto il resto della Calabria, grazie alle
norme vigenti causa il covid-19 si può quasi dire che non è possibile neanche
affacciarsi dal balcone.
Dopotutto uscire per
fare una semplice passeggiata non oltrepassando il perimetro di 200 metri oltre
la propria abitazione impone psicologicamente, a quanti rispettano la legge,
difatti a non uscire dalla propria abitazione.
Quindi se già prima era
sempre più difficile imbattersi in compaesani lungo corso XX Settembre... vi
lascio immaginare quale desolazione si possa vivere in questi ultime settimane
nel nostro piccolo villaggio. Una desolazione ancor maggiore se si pensa che
bar, barbieri e parrucchieri (i pochi ormai sopravvissuti ai tempi) sono stati
obbligati a tenere le saracinesche abbassate.
Il mondo sta cambiando...
decisamente in fretta in queste ultime settimane. E con il mondo, visto che ne
fa parte, sta cambiando in modo irreversibile anche San Fili.
(continua)
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Un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato
Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis
pacem para bellum”!