SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: maggio 2016

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
* * *
Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

lunedì 30 maggio 2016

Prima o poi qualcuno, scendendo per la cava nella frazione Bucita... si romperà le corna (magari senza neanche averle).

Proprio così: il rischio incombe sui tanti amici e compaesani della frazione Bucita.
Prima o poi qualcuno si romperà le corna... (magari senza neanche averle) e ciò gli succederà scendendo per la cava (mi dicono si ci chiami così nel tratto - scisa? - che collega via Danise con via santa Lucia nella frazione Bucita di San Fili).
Parlo - per meglio spiegarmi (almeno lo spero) - del tratto di viottolo cui si accede difronte alla famosa fontana (appunto di via Danise) e da cui ci si trova dritti dritti catapultati nella via che prende il nome dalla omonima chiesa... dedicata a santa Lucia.
Ai piedi di uno dei tanti tratti in scalinata in cui ci si imbatte percorrendo tale viottolo, infatti, ecco ritrovarci (in pieno centro abitato) in una sconcezza che nessuno di noi vorrebbe mai vedere... e forse è proprio per questo che noi amministratori comunale e relativi consiglieri (siamo undici: il sindaco più sette di maggioranza e tre di minoranza o di opposizione che dir si voglia) evitiamo di passare tali zone.
Dopotutto... occhio non vede cuore non duole.
E suppongo che da tali zone non passino neanche dipendenti comunali (o di aziende convenzionate che comunque svolgono servizi per conto del Comune di San Fili quali gli stessi addetti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani). Perché diversamente qualcuno di loro avrebbe segnalato il vergognoso problema ai competenti uffici del nostro Comune ed i competenti uffici del nostro Comune - ne sono più che certo - sarebbero prontamente intervenuti per risolvere tale problema.
Eppure... chissà... forse in un’altra vita mi sembra, anche se in via puramente verbale, di aver segnalato almeno io tale sconcezza: ne ho parlato con qualche dipendente comunale ed anche con un consigliere comunale che si era qualificato come un delegato a tali problemi. Ma parlo di circa un anno addietro... e quindi per quel che mi riguarda il problema era definitivamente archiviato.
Archiviato? ... si, per me! ... ma non per chi quotidianamente si trova a passare da tale punto e che... prima o poi, scendendo per la cava nella frazione Bucita... si romperà le corna (magari senza neanche averle).
A proposito, ma di quale sconcezza sto parlando?
... parlo di una fuoriuscita d’acqua che, per il fatto di non essere stata opportunamente “convogliata” ha creato un vero e proprio pantano (con tanto di muschio, melma, fango e chi più ne ha più ne metta) nel bel mezzo del centro storico della frazione Bucita del Comune di San Fili.
Una Sconcezza (decisamente con la S maiuscola) che non solo si presenta come una vergogna per una paese civile (oltretutto risolvibile con lavori in economia per una cifra sicuramente alquanto ridicola per un paese che può pensare di prendersi il lusso di sprecare ancora decine di migliaia di euro per alcuni lussi di cui potrebbe e dovrebbe fare a meno... circa cinquantamila euro per la piscina comunale, ad esempio. Senza parlare del finanziamento di strani progetti culturali di nessuna utilità né presente né futura per chi - tra noi - paga le tasse... e non mi riferisco a progetti di due o trecento euro) rischia di creare non pochi problemi alla cittadinanza amministrata.
Credetemi, non volevo scrivere questo post ma un caro amico della frazione Bucita (che, vi assicuro, non mi ha neanche votato alle ultime comunale... e lo ringrazio per avermelo detto – prima, durante e dopo la tornata elettorale - e per questo lo stimo di più) mi ha invitato a vedere lo stato dei luoghi incriminati. L’ho visto e... mi sono vergognato.
A chi ha ottenuto i voti dei nostri compaesani della frazione Bucita (siano essi componenti della maggioranza o della minoranza o magari rimasti fuori del Consiglio comunale) li pregherei comunque di farsi una passeggiata ogni tanto per le vie della frazione stessa... e non solo di tale frazione ma dell’intero territorio comunale: chi ci ha votato (anche contro) merita tutto il nostro rispetto.
Lo stesso rispetto che dovrebbero ovviamente portare i dipendenti comunali (o di aziende che collaborano col Comune e che sono quindi pagati con soldi pubblici) nei confronti della Comunità Sanfilese tutta.
Perché tutti meritiamo, una volta ogni tanto, di sentirci dalla parte giusta: quella di cittadini e non di sudditi.
Anche a San Fili.
*     *     *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... si vis pacem para bellum!

domenica 22 maggio 2016

La fantasia e le tradizioni rivivono a San Fili nel concorso LE NOTTI DELLE MAGARE.

"Il leone e l'asino", stupenda ed istruttiva
favola di Esopo.
Scade il 9 giugno 2016 il termine massimo in cui dovranno pervenire (tramite messaggio di posta elettronica all’indirizzo: magare@vivisanfili.it) i relativi elaborati realizzati da quanti intendono partecipare al concorso letterario nazionale LE NOTTI DELLE MAGARE. 
Tale concorso è riservato agli alunni degli Istituti Comprensivi Statali d’Italia nel rispetto del bando che riporto di seguito
*     *     *
Art. 1 L’Amministrazione Comunale di San Fili (CS) promuove ed organizza la 5^ Edizione del Concorso Nazionale LE NOTTI DELLE MAGARE, articolato nelle seguenti sezioni:
Sezione fiabe, bambini da 6 a 10 anni: individuale o in gruppo;
Sezione favole, ragazzi da 11 a 13 anni: individuale o in gruppo.
Art. 2 I partecipanti al concorso, per accedere alle selezioni, possono inviare un elaborato inedito a tema libero;
Art. 3 Le opere, corredate dal titolo, devono presentare, a fine margine dell’elaborato, i dati dell’autore: nome, cognome, anno di nascita, residenza, recapiti telefonici, classe e scuola di appartenenza;
Art. 4 É possibile partecipare al concorso con 3 elaborati;
Art. 5 Le opere, opportunamente scritte al computer, dovranno essere inviate, in formato PDF, tramite e-mail, al seguente indirizzo:
(verranno comunque ritenuti validi gli elaborati che perverranno tramite il seguente indirizzo di posta elettronica del Comune di San Fili: comunedisanfili@libero.it)
indicando nell’oggetto: 5^ Edizione del Concorso Letterario Nazionale LE NOTTI DELLE MAGARE - Sezione ………….. Il termine ultimo per la presentazione delle opere è fissato per il giorno 9/06/2016, pena l’esclusione;
Art. 6 Le opere presentate non verranno restituite e non saranno comunicati i giudizi di quelle non classificate. La partecipazione al Concorso autorizza l’Amministrazione Comunale di San Fili ad utilizzare le fiabe e le favole vincitrici per l’edizione di una raccolta, o per eventuali edizioni straordinarie o riproduzioni teatrali senza dover corrispondere alcun compenso agli Autori per eventuali diritti.
La partecipazione al Concorso implica, inoltre, l’autorizzazione al Comune a conservare i dati personali dichiarati dagli interessati, essendo inteso che l’uso degli stessi è strettamente collegato al Premio e a relative operazioni, escludendone l’utilizzo per ogni finalità diversa da quella prevista.
Si declina ogni responsabilità per componimenti che non risultassero inediti e non si risponde di eventuali plagi che potessero essere ravvisati nei componimenti dei premiati;
Art. 7 La giuria, composta da esperti del settore sarà nominata con apposito Provvedimento dalla Giunta Comunale;
Art. 8 La Giuria provvederà ad esaminare gli elaborati giunti nei termini stabiliti e conformi al regolamento e designerà i vincitori. L’operato della giuria, i cui nominativi saranno resi noti all’atto della premiazione, è insindacabile ed inappellabile;
Art. 9 Ai vincitori delle Sezioni in concorso verrà assegnato:
- Sezione fiabe, diploma e premio in denaro pari a € 350,00;
- Sezione favole, diploma e premio in denaro pari a € 450,00;
Art. 10 Ai concorrenti premiati verrà data comunicazione ufficiale da parte della Giuria. I premi dovranno essere ritirati personalmente o tramite delega, pena perdita di diritto al premio. Agli stessi, ove necessario, sarà riconosciuto un rimborso forfettario per raggiungere il luogo della premiazione.
Art. 11 La cerimonia di premiazione avverrà a San Fili presso il Teatro Comunale o altra struttura che l’Ente organizzatore deciderà di utilizzare allo scopo, durante la manifestazione LE NOTTI DELLE MAGARE che si terra nella prima settimana del mese di Agosto 2016. Le fiabe e le favole vincitrici, e quelle segnalate come meritevoli dalla Giuria, saranno lette al pubblico durante tale cerimonia;
Art. 12 La partecipazione al Concorso comporta l’accettazione del presente Regolamento.
*     *     *
Ma cos’è una fiaba e cos’è una favola:
La fiaba è una narrazione originaria della tradizione popolare, caratterizzata da racconti medio-brevi e centrati su avvenimenti e personaggi fantastici (fate, orchi, giganti e così via) coinvolti in storie con a volte un sottinteso intento formativo o di crescita morale.
Per favola si intende un genere letterario caratterizzato da brevi composizioni, in prosa o in versi, che hanno per protagonisti di solito animali - più raramente piante o oggetti inanimati - e che sono fornite di una "morale". Celebri ad esempio le favole di Esopo.
Quindi, in entrambi i casi, largo alla fantasia.
*     *     *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... si vis pacem para bellum!

giovedì 12 maggio 2016

Riuscitissimo il primo raduno di bikers in territorio di San Fili.

Una domenica mattina del tutto inconsueta quella che si è vissuta a San Fili il 3 aprile 2016: alle ore 9 piazza san Giovanni era letteralmente invasa da un vero e proprio plotone di... centauri a cavallo delle loro preziose mountain bike. A dire il vero più che di centauri in questo caso dovremmo parlare di bikers, il che, per noi sanfilesi profani della materia, poco cambia.
Gli eroi della due ruote non motorizzata (circa un centinaio), e quindi altamente ecologica, erano giunti a San Fili da diverse parti non solo della provincia di Cosenza ma dell’intera Calabria. E pensare che per farli ritrovare ai piedi del nostro stupendo Monumento ai Caduti (opera del maestro Tommaso Leoni da Pietrasanta) sono bastate- a sentire gli organizzatori della stupenda giornata -  qualche telefonata ed un po’ di passaparola tra amici. E tra i circa cento, ma forse anche oltre, amanti della mountain bike ritrovatisi a San Fili il 3 Aprile scorso c’erano anche due degne rappresentanti del gentil sesso.
Foto scaricata dal diario Facebook 
di Giovanni Primerano.
Un gruppo, quello dei bikers (... dilettanti?) sanfilesi, decisamente rappresentato anche in occasione di questa stupenda passeggiata ciclo turistica dal sapore tutto... made in San Fili. Tra questi troviamo infatti i nostri compaesani Angelo Pesce, Federico Zuccarelli, Roberto Storino, Marco Maida, Stefano Aquino, Vincenzo Aliberti ed Orazio Blandi.
Il percorso da coprire è stato all’incirca di una trentina di chilometri. Si è partiti ufficialmente da piazza san Giovanni (qualcuno attendeva il grosso del gruppo nella zona denominata “Macchia posta” ovvero al bivio per Paola) e si percorreva la vecchia statale 107 in direzione del valico Crocetta. Giunti al bivio per la località Acquatina (un paio di chilometri prima di giungere al valico Crocetta) si è inforcato un tratto di strada non asfaltata e si è proseguito per la zona denominata Crocicchio. Diverse sono state le zone ricadenti nel territorio sanfilese, tutte decisamente stupende dal punto di vista naturalistico, nel corso di questa sicuramente, per i partecipanti, indimenticabile passeggiata in mountain bike: ponte Sproviere, Croce Verranco (che si trova a 1181 metri sul livello del mare), il rifugio di Varco Ceraso e via dicendo. Non è mancata tra l’altro una piccola toccata alle “jumiceddre” e quindi ad uno dei guadi del nostro bellissimo torrente Emoli.
A garantire un minimo di sicurezza ai ciclisti impegnati nell’accattivante percorso ci hanno pensato alcuni e liberi cittadini forniti di fuoristrada e di ricetrasmittenti per tenersi continuamente in contatto fra loro. Tra questi volenterosi compaesani ricordiamo gli amici Gianni Saggio, Michele Riggio, Francesco Argentino, Carlo Spizzirri, Antonio Cersosimo e Attilio Parise.
Fotografo (quasi ufficiale) dell’intera manifestazione il sempre presente Pietro Perri... alias lo scrivente.
Il punto ristoro è stato curato dal bravissimo Antonio Cesario del “Bar degli Amici”, ovviamente di San Fili.
Chi poi ha voluto concludere in bellezza la giornata si è potuto rifocillare, con un modico contributo, in un agriturismo che si trova poco al di sotto del valico Crocetta.
La giornata è stata favorita anche da una temperatura ottimale. Un’esperienza, a sentir parlare diversi partecipanti alla stupenda passeggiata tutta sanfilese in mountain bike... sicuramente da ripetere.
E noi? ... credeteci: ci saremo.
Resta ovviamente una domanda: quando, a San Fili, visto le premesse, nascerà un circolo di amanti della mountain bike?
*     *     *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

giovedì 5 maggio 2016

Ricordando l’insegnante Maria (Alba) Ruffolo.

Prima elementare - anno scol. 1968/1969
Insegnante Maria (Alba) Ruffolo.
Nel mese di marzo 2016 è passata a miglior vita l'insegnante ("signora maestra") delle Scuole Elementari... Maria (Alba) Ruffolo.
Grazie all'amore per la sua professione (più una missione a dire il vero per lei che una professione) in tanti sanfilesi abbiamo imparato a scrivere, a leggere... e qualcuno anche a pensare con la propria testa.
Io, nei cinque anni che l'ho avuta come insegnante nell'edificio scolastico di via Marconi, grazie a lei - o forse per colpa sua... sarebbe più il caso di dire - sono rimasto abbagliato nel capire/subire la magia che scaturisce da una penna (magari nera bic) che imbratta un foglio di carta bianca: il nulla prende forma sotto i tuoi occhi e tu ti illudi pure che il risultato sia frutto ella tua mente che... la tua mano guidi la penna mentre traccia una linea piena di punti, stacchi, rialzi, semplici macchie che immortalano la tua vita o la vita degli altri o danno vita all'inesistente che diventa personaggio al pari dei personaggi in cerca d'autore di pirandelliana memoria.
Capii, grazie all'insegnante Maria (Alba) Ruffolo, il potere della scrittura... me ne feci avvincere e ne restai prigioniero per sempre... lo sono tutt'ora... anche se tra le mie dita non bloccano più una penna nera bic... ma battono inarrestabili sulla tastiera di un notebook che materializza su un foglio - sempre e comunque bianco - virtuale pensieri senza senso.
Perché la vita è un foglio bianco su cui scivola la punta, sempre meno sazia d'inchiostro, d'una penna nera... bic: la penna nera bic che mi ha insegnato ad usare l'insegnante Maria (Alba) Ruffolo... anche col supporto di qualche non sempre meritata staffilata.
Mi resi conto del potere della scrittura (che sarebbe o meno diventata la mia strada) quando ancora frequentavo la terza elementare... in quell'edificio scolastico su via Marconi a San Fili.
Quel giorno? ... tema in classe... o forse era una semplice composizione: Cosa vorresti fare da grande o... parla del lavoro. Non ricordo bene il titolo ma il senso era esattamente questo.
Da buon figlio di un sacrestano per hobby... non potevo non conoscere le basi della religione giudaico-cattolico-cristiana. A partire dall'inizio, ovvero dalla genesi. E quindi non potevo non sapere di chi era la colpa di una traccia per un tema o una composizione come questa: la donna ancora doveva nascere e già aveva segnato il triste destino dell'Umanità.
Lo svolgimento della traccia iniziava più o meno in questo modo:
"Dio creò l'Universo, creò la terra con tutte le sue creature, creò i laghi, i fiumi i mari e le montagne, creò l'uomo e... creò la donna. La donna mangiò la mela ed... eccoci a svolgere un tema sull'importanza del lavoro dell'uomo". Ergo: se la donna non avesse mangiato la mela l'uomo non avrebbe avuto bisogno di lavorare.
Ricordo ancora quando la "signora maestra Maria (Alba) Ruffolo" leggendo quel cappello allo svolgimento del mio tema usci fuori dall'aula e chiamò a raccolta gli altri insegnanti a portata di mano: doveva portare loro a conoscenza di ciò che era riuscito a scrivere un proprio alunno della terza elementare.
Personalmente all'inizio fui preso da un certo timore: "Vuoi vedere", pensavo tra me e me, "che adesso me le darà di santa ragione perché ho offeso le Sacre Scritture con questo mio... primo sproloquio?"
... è invece no: dopo un po' (notando che gli altri insegnanti si complimentavano con la mia "signora maestra" per la mia arguzia letteraria) iniziai ad apprezzare il piacere del palcoscenico: scrivendo, con trovate intelligenti o estremamente stupide, capii quel giorno che si poteva essere senza grandi sforzi al centro della scena.
E poi, credetemi, tutto ha un inizio - incluso la stupidità umana - ma solo la scrittura, nel mondo degli umani o quantomeno degli esseri intelligenti o pseudo intelligenti, non sempre ha una fine.
Ancora grazie, anche se con un po' di ritardo, carissima "signora maestra" Maria (Alba) Ruffolo per il regalo che mi hai fatto a cavallo degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso... gradito regalo che ancora porto... sulle punte delle dita che, incapaci ormai da tempo di stringere una bic nera, battono incessantemente sula tastiera di un freddo... notebook d'ultima generazione.
*     *     *
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... si vis pacem para bellum!