SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: 2016

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

domenica 25 dicembre 2016

Auguri a tutti gli amici (e non solo) affezionati lettori di questo blog di Buon Natale.

Stupenda cartolina augurale by
Franco Fato.
Gesù di Nazareth Maria e Giuseppe.
Mi è sempre più difficile credere nella natura divina di Gesù figlio di Giuseppe e di Maria ma non metterò mai in dubbio (da uomo del dubbio) la sua vita terrena e ciò che hanno rappresentato lui e la sua famiglia per l’Umanità.
Gesù figlio di Giuseppe e di Maria è sinonimo di famiglia e non c’è nel mondo niente di più bello della propria famiglia. Un “bene prezioso” questo che sovente viene calpestato (neanche fossero “perle date ai porci” per rifarci ad una parabola dei Vangeli) sia a causa di stupide incomprensioni che perché vittime di una malsana società moderna che cerca di isolare gli individui forse per gestirli meglio.
Fuori dalla famiglia ed isolati non siamo niente: difendete così come l’ha difeso Maria di Nazareth questo enorme tesoro. Difendetelo anche a costo della vostra stessa vita. Difendetelo anche se i vostri stessi familiari non vi capiscono né vi capiranno mai.
... l'ammetto: non credo in Cristo Figlio di Dio ma semplicemente in Gesù figlio dell'uomo, di Giuseppe e di Maria. E se devo dire quale sia la miglior famiglia mai vissuta sulla terra... non posso non dire che quella è la famiglia composta da Giuseppe, Maria e Gesù. Una famiglia, questa, che si dimostra il tutto ed il contrario di tutto... ma sempre e comunque una famiglia che ha fatto della sua unità il punto di maggior forza: nella gioia e ancor più che nella gioia... nel dolore.
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Elogio a Maria di Nazareth... protettrice della famiglia.
(Da un mio post su Facebook).
Sarà che sono un uomo e sarà che non sono neanche padre (?) a differenza di Giuseppe "il carpentiere" che di figli ne aveva anche non suoi ma, credetemi, più passa il tempo e meno riesco a capire la psicologia femminile mossa d'amore materno.
Le madri, quest'universo magico... misterioso... strano: non sono tanto felici dei figli che sono loro amorevolmente e riconoscenti vicini nel momento del reale bisogno (si contentano di un semplice sguardo, un bacio, un sorriso, un abbraccio, una parola di conforto...) quanto soffrono per la mancanza del figlio ingiustificatamente assente.
E dei padri? ... meglio non parlarne: chi non ricorda infatti la "parabola del figliol fesso e del figliol prodigo"?
E poi? ... il capolavoro di Maria di Nazareth.
Maria di Nazareth? ... eccola lì spinta da amore materno intenta a consigliare al frutto "scapestrato" del suo ventre un po' di attenzione in più nel suo dire, nel suo fare e nello sfidare senza paura il potere costituito.
E lui? ... la scaccia in malo modo dalla sua presenza. Scaccia lei ed i suoi fratelli. Perché il destino scritto si compia.
Basterebbe ciò per convincere una persona sensata a prendere una strada diversa anche da ciò che considera la sua stessa carne. Un uomo, un padre potrebbe anche farlo.... ma una madre?
Ed eccola, Maria, ai piedi della croce non impegnata a rinfacciare al proprio frutto "scapestrato" del suo ventre le mille ed una colpa addebitantegli ma... Eccola, Maria, impegnata a piangere ai piedi del figlio che in quel drammatico momento le viene umanamente tolto.
Lo rivedrà in futuro? ... c'è chi le dice di sì. Lei intanto piange. Malgrado abbia ancora tanti altri figli suoi e tanti figli non suoi cui pensare.
Lei intanto piange... il figlio che non c'è e che forse non c'è mai stato se non nel suo cuore di madre.
Strani esseri le madri.
Ma forse ancor più strani (o gli unici esseri strani in questo stupendo non duplicabile rapporto/cordone ombelicale) siamo solo noi figli degeneri.
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Dio? ... prenditi una vacanza: evita che almeno a Natale qualcuno uccida nel tuo Santo Nome.
(Da un mio post su Facebook).
Il nemico dell'umanità non è l'islamismo ma è la religione.
Pensate che una volta la religione islamista si chiamava ebraismo. Poi si è chiamata cristianesimo ed infine - oggi - si chiama islamismo.
Nel corso dei secoli comunque ha avuto un solo nome: religione.
Ed il sangue versato è stato sempre lo stesso: quello della gente di strada. Solo poche volte quello di chi gestisce il potere e/o la finanza.
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E Dio incontrò Mose.
(Da un mio post su Facebook).
La prima cosa che - sembra - disse Dio a Mosè nell'incontro illuminato e riscaldato da un roveto ardente fu: "Togliti i calzari, sei su un luogo sacro!"
E noi dovremmo ricordarci di tale ordine ogni qualvolta, la mattina svegliandoci e scendendo dal letto, mettiamo i piedi per terra.
La terra (con rispetto per gli ospiti) è e resta un luogo sacro.
A proposito, qualche anno addietro sono stato al monastero di santa Caterina ai piedi del monte Sinai ed ho toccato il roveto che secondo la tradizione è quello da cui Dio ha parlato a Mosè.
Effetti strani (tipo incontri ravvicinati del terzo tipo)? ... nessuno.
Poi sono salito sul monte Sinai nel punto in cui secondo la tradizione è salito qualche migliaio di anni addietro anche Mosè e... ho visto Dio.
L'ho visto guardando - negli occhi - oltre il confine dell'infinito la bellezza del suo Creato.
Un abbraccio e tantissimi auguri a tutti di un Buon Natale ed un felicissimo anno nuovo.
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... un caro abbraccio (ed ovviamente auguri di Buon Natale) a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

giovedì 8 dicembre 2016

SI NO FORSE... il 4 dicembre 2016 si è votato anche a San Fili. Ed hanno vinto i NO.

Il 4 dicembre del 2016 si è svolto in Italia il cosiddetto “referendum costituzionale”.
Un appuntamento questo in cui gli Italiani erano invitati a decidere un po' su tutto ed in particolare sul loro passato e sul loro futuro... semplicemente mettendo una X o comunque un segno di croce (nel senso che se non erano crocifissi lo sarebbero stati sicuramente dopo) in una casella dove compariva la scritta SI o in una casella dove compariva la scritta NO.
E gli Italiani hanno deciso in piena coscienza e nel rispetto del motto “Chine lassa a via vecchia ppe ra nova... sa’ chiru chi lassa ma nun sa’ chiru chi trova!
Quindi, nell’incertezza di approvare una serie di riforme definite anche dagli stessi ideatori come “non essere il meglio che si poteva fare ma essere l’unica cosa fattibile” (strano concetto filosofico tutto italiano), gli italiani hanno preferito votare per il nulla di prima e non per il peggio (tra l’altro incerto) di domani.
... punti di vista, ovviamente. Ma, in una democrazia, la maggioranza (specie se schiacciante) del Popolo ha sempre e comunque ragione. E come dare torto ad una maggioranza rappresentata da circa il 60% dei votanti?
Proprio così: a livello nazionale i SI (votato da quanti sostenevano che le riforme costituzionali approvate dal Parlamento in questi ultimi mesi comunque erano un segno di cambiamento) hanno raggiunto il 40,05 % mentre i NO (sostenuto da quanti affermavano che la nostra Costituzione meritava e merita maggior rispetto in quanto ci ha garantito finora circa 70 anni di accettabile convivenza nazionale) hanno raggiunto il 59,95 %.
Un dato decisamente significativo se si pensa che si è recato ai seggi elettorali ben il 68,48 % degli aventi diritto al voto. Su 31.997.916 di votanti ben 19.025.863 hanno votato NO mentre 12.708.927  hanno votato SI.
Questi i dati nazionali (dati prelevati dal sito del Ministero dell’Interno). Ed a San Fili?
Iniziamo col dire che a San Fili c’erano, così come nelle altre consultazioni elettorali o referendarie, tre sezioni (seggi): due nel centro abitato di San Fili (organizzate nell’edificio delle Scuole Elementari) ed una nella frazione Bucita (organizzata nell’edificio conosciuto Centro di aggregazione sociale).
Anche a San Fili si è registrata una significativa vittoria dei NO sui SI. Il che conferma che la Comunità Sanfilese nel suo piccolo, specie se lasciata ragionare libera da vincoli partitici, rispecchia in modo strabiliante l’aspetto nazionale.
Questi, comunque, i dati ufficiali:
AVENTI DIRITTO AL VOTO: 2212
ELETTORI: 1387 (62,70 %)
VOTANTI NO: 901 (65,62 %)
VOTANTI SI: 472 (34,38 %)
SCHEDE NULLE: 8 (0,57 %)
SCHEDE BIANCHE: 6 (0,43 %)
SCHEDE CONTESTATE: --- (ZERO)
Che dire se non che anche questa volta (5% in più o 5% in meno) i Sanfilesi hanno rispecchiato l'andazzo nazionale mostrando (quando lasciati liberi di scegliere coscienziosamente) la loro maturità, onestà e lungimiranza?
Da parte mia... complimenti a tutti.
Anche a quanti, non comprendendo l'importanza del quesito referendario, hanno optato di votare SI.
La Costituzione, ricordiamocelo sempre, è il valore lasciatoci “in custodia” dai nostri padri costituenti e, in quanto “bene” lasciatoci “in custodia”, come tale è da custodire gelosamente quasi fosse un bene prezioso - se non il più prezioso - da trasferire alle future generazioni.
E poi... l’ha detto persino il grande Roberto Benigni in un suo show strapagato dalla RAI, e quindi dai contribuenti italiani, che la nostra Costituzione è la più bella Costituzione del mondo (chissà allora perché ha votato SI e quindi ha votato in favore del cambiamento della stessa). Ed io, onestamente, non posso che dargli ragione.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

domenica 27 novembre 2016

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la Trevi S.p.A. e Ferruccio Cribari.

Ammettiamolo: non è da tutti i giorni vedere il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella complimentarsi con qualcuno per il lavoro svolto sia con incontestabile professionalità che nel rispetto dei tempi.
Se poi uno di questi pochissimi “qualcuno” è anche un Sanfilese (la “S” maiuscola in questo caso è d’obbligo) la cosa non può che farci onore: da meridionali, da calabresi, da cosentini ed ovviamente da cittadini del nostro amato/odiato paesino di San Fili. Una piccola realtà urbana che - ammettiamolo - più volte nella propria storia e malgrado tutto è riuscita a far parlare positivamente di se.
Questa volta, e per chi riesce a leggere tra le righe non è neanche la prima volta, dobbiamo ringraziare di ciò il nostro compaesano dottor Ferruccio Cribari, uno dei dirigenti della prestigiosa  azienda Trevi S.p.A. Un’azienda presente in più Stati nel mondo: “il Gruppo Trevi”, infatti, “è un leader mondiale nell’ingegneria del sottosuolo per fondazioni speciali, scavi di gallerie, consolidamenti del terreno, realizzazione e commercializzazione dei macchinari e delle attrezzature specialistiche del settore; opera anche nel settore delle perforazioni, sia come produttore d’impianti che come fornitore di servizi per la perforazione petrolifera, e nella realizzazione di parcheggi sotterranei automatizzati e di sistemi a gestione integrata della sosta”.
E fu così che il 4 novembre scorso, tra l’altro in occasione del cinquantesimo anniversario della storica alluvione di Firenze, sul lungarno troviamo il Presidente Sergio Mattarella intento a complimentarsi con il nostro compaesano dottor Ferruccio Cribari e con i massimi vertici della Trevi S.p.A. per la professionalità dell’azienda stessa.
Ma, vi chiederete voi e me lo sono chiesto anch’io, cosa ci faceva il nostro compaesano a Firenze sul lungarno in questo periodo?
La notizia è del 26 maggio 2016: “Firenze: Una voragine, lunga circa 200 metri per 7 metri di larghezza, si è aperta sul lungarno Torrigiani, tra Ponte Vecchio e ponte Le Grazie, nel centro di Firenze.” Un vero disastro che, considerato le lungaggini italiane, lasciava ben poco a sperare che il tutto si sarebbe risolto in tempi brevi.
Fortunatamente in Italia abbiamo anche aziende come la Trevi S.p.A. e sicuramente è solo per questo che il nostro Presidente della Repubblica si è potuto complimentare con i vertici di tale azienda per aver “ridato il lungarno Torrigiani a ridosso di Ponte Vecchio ai fiorentini dopo il collasso del maggio scorso. Il Presidente Mattarella ha ringraziato la Trevi S.p.A. per la celerità e l'efficienza dei lavori svolti in una area di interesse nazionale e molto critica per le famose alluvioni dell'Arno”. Il nostro Ferruccio Cribari, un altro esempio di Calabresi che sanno farsi valere quando lasciano la Calabria, era il responsabile della Commessa nonché project manager del lavoro.
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Nella foto sopra a sinistra: Firenze 4 novembre 2016: il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella si complimenta con il nostro compaesano Ferruccio Cribari (a destra). Tra i due c’è il dottor Cesare Trevisani, Presidente della Trevi S.p.A.
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 19 novembre 2016

Prima de ‘a curva du pont’e picciune: attenzione caduta auto.

A volte per prevedere, nel bene o nel male che sia, il futuro di una persona, di una località o di una ben determinata e delimitata zona non c’è bisogno di essere dotati di capacità extrasensoriali né di essere in possesso di miracolosi oracoli tanto famosi nei begli anni che furono... anche a San Fili.
E visto che siamo a San Fili, ovvero nel paese delle magare delle magarie e soprattutto dei tantissimi... magari e dei pochissimi (per fortuna) magaruni, non c’è bisogno neanche di essere una magara per poter prevedere cosa potrebbe capitare da un momento all’altro... magari nei pressi della prima curva in cui ci si imbatte lasciandoci il bivio per la frazione Bucita alle spalle e dirigendoci verso il bivio per Paola-Cosenza.
Parlo, in poche parole, proprio della curva al di sotto del famigerato ostello della gioventù (che tanti soldi è inutilmente costato finora alle casse dello Stato e... chissà quanti alle tasche dei cittadini sanfilesi) e poco prima della pizzeria ristorante SPQR: questa curva prima o poi (e sicuramente nel corso del periodo invernale in cui stiamo per addentrarci) finirà sulle prime pagine delle cronache dei quotidiani locali.
Ripeto: non voglio fare né la magara né la Cassandra di turno... e comunque me ne si dovrebbe dare merito. Ma se non si procede in tempi brevissimi a posizionare in tale tratto di strada (appunto tra il bivio per la frazione Bucita e la pizzeria ristorante SPQR) una robusta ringhiera o un apposito guard-rail... qualcuno (specie se non della nostra zona) rischia di misurare l’altezza (il dirupo) divide la strada che porta al bivio per Paola Cosenza con la strada che dal centro abitato di San Fili porta alla frazione Bucita.
Parliamo di non meno di sette o otto metri (almeno nel punto più alto e quindi anche più a rischio) la cui uscita fuori strada di qualche mezzo e la reale misurazione di tale punto (dovuto appunto alla caduta del mezzo stesso) potrebbe anche far registrare danni gravissimi (non voglio spararla grossa ma non sarebbe poi neanche tanto grossa) agli occupanti dei mezzi interessati.
Inutile dire che i solerti amministratori del Comune di San Fili nel frattempo e per evitare il peggio qualcosa hanno fatto.
Si... hanno fatto.
Hanno ad esempio delimitato la scarpata con una striscia di plastica  bloccata a degli insignificanti tubolari di ferro (ovviamente di pochi millimetri di diametro) che al primo soffio di vento regolarmente spariscono alla visuale degli incauti avventori della zona.
Si... sempre più ridicoli.
Ormai della sicurezza della gente e quindi dell’incolumità pubblica dalle nostre parti non gliene frega più a nessuno. Ormai dalle nostre parti è più importante pensare a sprecare soldi pubblici (soldi dei cittadini che comunque non ne avranno benefici in cambio se non impegnando altri soldi del proprio bilancio familiare) in gestioni quali la piscina comunale e lussi del genere.
E poi, diciamola tutta visto che ci siamo, ormai questa entrata nel nostro stupendo centro storico è diventata una vera e propria vergogna: stracolma com’è di spine o, nel caso delle aree dove sono state collocate le panchine sotto i pericolosissimi alberi lateralmente al “calvario” decisamente priva da tempo della benché minima ordinaria amministrazione (se non quel minimo che sono riuscito ad imporre io in altri tempi) e quindi emblema del degrado ambientale in cui è caduto il territorio di San Fili in questi ultimi anni.
Eppure per migliorare il tutto non ci vorrebbe poi neanche un tale impegno di spesa. Intorno alle panchine succitate, ad esempio, baserebbe ripristinare la ringhiera con quattro o cinque pali di legno. Roba a dir poco da fantascienza, vero?
... ed in tanti si lamentano che ormai San Fili è un paese morto. Con ragione.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

giovedì 3 novembre 2016

San Fili: ‘ntruoppicaturi e company? ... troppa grazia, sant’Antonio!

San Fili - Piazza san Giovanni.
Tra i modi di dire (... locuzioni?) presenti nella nostra bellissima lingua italiana (ovviamente ripresi da aneddoti popolari e popolani) ce n’è uno che mi ha sempre affascinato: “Troppa grazia, sant'Antonio!”
Non fate caso ad eventuali omonimi magari presenti anche nell’Amministrazione comunale di San Fili: il modo di dire è vero e quindi ogni riferimento a persone reali o esistite dalle nostre parti è puramente casuale.
... il che comunque non guasta.
La locuzione Troppa grazia, sant'Antonio!”, ci dice persino Wikipedia (la famosissima enciclopedia libera online), significa ottenere più di quanto si desidera, con risultati spesso non del tutto positivi.
Si narra”, continua Wikipedia, “che un commerciante, arricchitosi dopo una vita di stenti, realizzò finalmente il sogno della sua vita: comprare un cavallo. Ma quando si trattò di montare in groppa, non riuscì a prendere lo slancio necessario, a causa delle sue gambe troppo corte.
Dopo alcuni disperati tentativi, si rivolse a sant'Antonio - suo santo preferito - invocandone la grazia. Quando, invaso da furor sacro, spiccò di nuovo il balzo mise nell'operazione tanta forza che scavalcò addirittura la groppa dell'animale e andò a finire dall'altra parte, a gambe all'aria.
L'uomo si rivolse allora al santo, lamentandosi perché la grazia che gli aveva concessa era stata troppa.
E diciamo la verità: di grazia (di sant’Antonio?) i cittadini sanfilesi in questi ultimi anni ne stanno vedendo (e soprattutto “subendo”) veramente tanta. E di ciò non possono non ringraziare gli amministratori locali da decenni impegnati sul fronte di rendere sempre più vivibile il nostro amato/odiato paesino.
Un paesino, San Fili, dove a lungo andare tutto diventa sacro e come tale intoccabile. Incluso gli ‘ntruoppicaturi (punti d’inciampo) in cui si incappa quotidianamente percorrendo corso XX Settembre ovvero il corso principale (l’unico, a dire il vero) appunto di San Fili.
Inutile dire che di tale problema me ne sono già interessato invano anche in passato non solo parlandone su questo blog ma anche segnalando il tutto per iscritto (ho la ricevuta protocollata) ai competenti Uffici comunali. In quel caso comunque mi riferivo a degli ‘ntruoppicaturi presenti nei pressi di piazza don Luigi Magnelli già piazza Madonnina.
Col risultato? ... no comment!
... troppa grazia, sant’Antonio!
Ritorno a parlarne ed a ragion veduta... purtroppo con i miei stessi occhi. Perche?
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San Fili: 'ntruoppicaturu assassino in
in piazza san Giovanni.
San Fili piazza san Giovanni... 1 novembre 2016.
Un bellissimo esempio di mancato decoro urbano e mancata garanzia di sicurezza offerta a caro prezzo ai cittadini Sanfilesi dai propri amministratori.
E purtroppo domenica scorsa una bravissima signora, come da copione, c'è pure inciampata.
A proposito, se questa signora intendesse fare ricorso per danni contro il Comune di San Fili sappia che un testimone oculare a favore ce l’ha.
Ovviamente mi riferisco a quella signora, è inutile che tutte le sanfilesi facciano la fila daventi alla mia porta per ottenere la mia testimonianza.
Domanda: ma è veramente così difficile oggi garantire nei Comuni come il nostro persino l'ordinaria amministrazione?
Complimenti a tutti.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

mercoledì 26 ottobre 2016

A VOLTE MI CHIEDO... BUONGIORNO A TUTTI. (1)

Petra (Giordania)... qualche anno
addietro. Foto by Pietro Perri.
E SE FOSSI NATO IN SIRIA IN LIBIA O NELLA STRISCIA DI GAZA?
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A volte mi chiedo: e se fossi nato in Siria, in Libia, ella Striscia di Gaza? ... che diritto avrei a vivere in questo mondo?
Dopotutto, questo non è né sarebbe stato il mio mondo. Ecco "forse" perché chi non è nato fuori dai confini di certi Stati non ha diritto ad una dignitosa sopravvivenza: il Mondo non appartiene a loro. Il Mondo è nostro... da che Mondo è Mondo.
A volte mi chiedo... che diritto ho io di vivere in Italia? ... dopotutto sono nato in Calabria, mica sono nato da Roma in su. Mica sono nato in Piemonte o nel Regno di Sardegna. E giustamente i piemontesi e la Casa Savoia hanno cercato in mille ed uno modi, non appena attuata l'Unità (?) d'Italia, di farmi capire che io.. non ero un Italiano ma solo un... terrone meridionale.
A volte mi chiedo... che diritto abbiamo noi Europei (Statunitensi ecc.) d'andare a far saltare gli equilibri di potere nel mondo arabo per prelevarci, da portatori di pace, di "diritto" le uniche ricchezze di quei popoli senza passato e senza futuro... che avrebbero dato agli stessi un minimo di possibilità di sopravvivenza in questo... Mondo di m***a.
A volte mi chiedo... che diritto avresti tu che leggi di venire a rompere le p***e per le strade della nostra stupenda Italia... se fossi nato in Siria, in Libia o nella Striscia di Gaza?
A volte mi chiedo... chi decide dove deve nascere? ... sulla morte non c'é problema: tutti possiamo decidere sulla vita degli altri.... specie sulle parti in gioco più deboli.
Non sempre sono sicuro che esista un Dio o che quanto meno il Dio che esiste sia un Dio giusto... e che come tale per tutti noi abbia un progetto di vita e/o che sia stato scritto per tutti il proprio nome su un libro crudele e privo di lieto fine chiamato... "Libro del Destino". A volte penso che (malgrado figli di uno stesso Dio Padre o Dio Madre) la nostra nascita sia legata ad una specie di roulette o palla pazza.
Domanda: in quale casella si fermerà la palla la prossima volta che qualcuno aprirà gli occhi al mondo? ... in Siria, in Libia o nella Striscia di Gaza?
E se fosse la tua, quella palla?
... la mia, comunque, si è fermata oltre mezzo secolo umano addietro a Cosenza... in Calabria... e fortunatamente i regnanti della Casa Savoia in quel tempo erano ancora in esilio... fuori dalle p***e della nostra Bella Italia.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

domenica 16 ottobre 2016

HANNO RISTRETTO VIA PIANO DEL MULINO? ... COME SE GIA’ NON ERA ABBASTANZA STRETTA.



Il 14 ottobre 2016 una delibera di s-giunta comunale (la n. 74 del 14 ottobre 2016) pubblicata sull'Albo Pretorio online del Comune di San Fili ha colpito, da sanfilese che pensa di conoscere i sanfilesi, la mia attenzione.
Si tratta dell'avvenuta transazione tra un cittadino (che ha rovinato la fiancata della propria macchina provando a passare per una strettoia e sbagliando in modo vergognoso le misure tra la strettoia stessa e la macchina di proprietà) e l'amministrazione comunale. 
Questa strettoia in quel punto c'è da quando è nato San Fili ed il signore contendente è un sanfilese doc (oltretutto critico e moralista con tutti e su tutti).
Il probo cittadino si è appellato al fatto che il Comune di San Fili non ha messo idonea segnaletica attestante tale restringimento della carreggiata... mi viene quasi da pensare che dopo un millennio i proprietari delle case che costeggiano tale stradina urbana nel corso di una notte abbiano avvicinato le loro abitazioni per fare un dispetto a questo nostro encomiabile concittadino.
Che dire se non che mi piacerebbe che la minoranza consiliare intervenisse su tale delibera e prendesse le opportune distanze dall'intera vicenda considerato anche e soprattutto il nominativo del protagonista della vicenda stessa.
A proposito: la strettoia interessata si trova tra Piazza San Giovanni e il cosiddetto Piano del mulino... ovviamente a San Fili.
(post non completato).
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 1 ottobre 2016

... E SE A SAN FILI GARANTISSIMO ALMENO L'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE AI CITTADINI AMMINISTRATI?

Ormai camminando lungo corso XX Settembre (il principale corso di San Fili... l'unico!) ci si rende facilmente conto di che futuro può avere la nostra (sopravvissuta) stupenda Comunità... sempre più lasciata andare alla deriva da un'Amministrazione che sembra non abbia proprio voglia di cambiare rotta.
Un esempio? ... mi dite perché dovremmo pagare - quelli che ancora possiamo permetterci il lusso di pagare i tributi locali senza toglierci il pane dalla bocca - l'energia pubblica se la stessa viene sprecata per illuminare le... piante di savucu? ... mi dite perché un cosentino o un abitante della vicina Rende (magari zona Quattromiglia) dovrebbe venire a San Fili per farsi una passeggiata lungo un tale splendore (ovviamente parlando della gestione dello stesso e non della bellezza che lo stesso difatti potrebbe far godere agli avventori, Se solo...) di corso?
Personalmente ho provato a far notare determinate cose a chi di dovere e le risposte che mi sono sentito dare sono state: il nostro paese è più pulito dei paesi confinanti (come dire che se in alcune zone dell'Africa dormono ancora con gli animali in casa a San Fili non dobbiamo lamentarci se gli animali ce li troviamo a fare i propri bisogni sull'uscio... di casa). Oppure: ricordati che fai parte della maggioranza consiliare (il che dovrebbe significare secondo tali miei compagni d'avventura amministrativa: tappati il naso e guarda da un'altra parte. Impara dall'opposizione).
Inutile dire che tale lampione dovrebbe illuminare parte di via Giuseppe Crispini ('a rampa) e che il muro su cui poggia (ce ne da’ un ottimo esempio tale pianta di sambuco oltre alle caggie presenti sullo stesso e a sterpaglia varia) è da tempo immemore ormai che non viene pulito.
... complimenti.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

venerdì 30 settembre 2016

HANNO CAMBIATO IL NOME A VIA COZZO DI IORIO?

Ok, l'ammetto: faccio parte della Commissione per la Toponomastica del Comune di San Fili (non mi sembra infatti che sia decaduta ancora tale nomina) ma vi assicuro che - malgrado abbiamo intestato diverse nuove vie, con i colleghi della stessa Commissione, e qualcuna l'abbiamo anche reintestata - ... via Cozzo di Iorio (giuro) l'abbiamo lasciata via Cozzo di Iorio e non rinominata via C*zzo di Iorio.
Allora perché nell'ordinanza (debitamente firmata dal Sindaco in carica) n. 46 del 28 settembre 2016 (Albo Pretorio online del Comune di San Fili) per ben due volte si legge via C*zzo di Iorio e non via Cozzo di Iorio?
... un dubbioso Pietro Perri.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

giovedì 29 settembre 2016

GRAZIE A LASZLO' JOZSEF BIRO', BILL GATES E MARK ZUCHERBERG... SIAMO TUTTI ALESSANDRO MANZONI (QUALCUNO ANCHE GIACOMO LEOPARDI).

117 anni addietro (ovvero il 29 settembre del 1899), ci ricorda il motore di ricerca di Google, nacque colui che rese possibile l'accesso all'uso della scrittura (con la sua insostituibile "biro") a tanti ignoranti ed analfabeti (tra questi lo scrivente... innamorato spesso non ricambiato delle mitiche BIC colore nero): László József Bíró.
László József Bíró passò a miglior vita nel 1985 periodo in cui nel mondo si iniziavano a conoscere i PC (Personal Computers) e quindi anche le biro iniziavano, dopo anni di indiscusso predominio, a subire il loro inarrestabile declino.
Gli ignoranti ed analfabeti non avevano più bisogno di una penna tra le dita per mostrare ai propri simili le proprie limitatezze culturali e sopratutto grammaticali (per me ci volle il 1996 ed il mio primo PC fu un Olivetti 486... un mostro per l'epoca. Ma non ho mai tradito la mia BIC colore nero. Anche se non la uso come prima la porto sempre nel mio taschino. La amo come fosse il primo giorno che ci siamo incontrati/scontrati).
Inutile dire che qualche ignorante analfabeta era sopravvissuto sia all'invenzione di László József Bíró che all'invenzione del PC. La scrittura, diciamo la verità, continuava, malgrado tutto, a non essere alla portata di tutti.
Oltretutto... per uno come me che usa tutte e dieci le dita delle mani per colpire i quadratini o i rettangolini mobili sulla tastiera (ho frequentato a Ragioneria quando ancora era obbligatorio studiare dattilografia) non vi dico cosa mi passa per il cervello quando vedo degli handicappati utilizzate affannosamente due dita (non vi dico quali) per ottenere con più affanno il mio medesimo... deprimente risultato.
Per ritornare ai novelli Alessandro Manzoni o Giacomo Leopardi...
Fortuna che Mark Zuckerberg e company hanno dato vita in questi ultimi anni a FACEBOOK... l'ultima frontiera degli ignoranti analfabeti (come lo scrivente).
... adesso tutti posiamo dire che siamo in grado di scrivere (pochi ancora in grado anche di leggere le ca***te che scrivono prima di pubblicarle).
In ogni caso gridiamolo forte: GRAZIE DI CUORE László József Bíró. Ti dobbiamo tanto. Qualcuno di noi senza di te non sarebbe stato neanche in grado di fare un segno di croce al posto di scrivere il suo nome e cognome... senza rovinare la penna o il foglio in cui stava apponendo tale segno di croce.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

lunedì 26 settembre 2016

Comunicazioni ai Sanfilesi di Toronto (Canada)... fedeli di san Francesco di Paola.

Comunicazioni ai Sanfilesi di Toronto (Canada)... fedeli di san Francesco di Paola.


Si informa tutti i compaesani residenti a Toronto che domenica 9 ottobre 2016 alle ore 3:30 p.m. nella chiesa di “ST. JOSEPH THE WORKER” (191 WADE GATE, THORNHILL, ONT.) si terrà una santa messa in onore del nostro protettore san Francesco di Paola.
A seguire ci sarà una serata sociale nella sala della chiesa con tanto di danze accompagnate del bravo maestro Italo Chiodo e compagnia. Ovviamente non mancheranno i dolci e tanto ben di dio realizzato dalle nostre brave paesane.
A proposito: quest’anno sembra che ospite d’onore sarà il grande... (sorpresa) ... ugola d’oro sanfilese dei begli anni che furono.
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Anche se un po’ in tono minore da qualche anno a questa parte, i tradizionali incontri in onore del nostro santo protettore (uno dei tanti, a dire il vero) della nostra Comunità ovvero di san Francesco di Paola sono molto sentiti dai Sanfilesi sparsi per il Mondo ed in particolare dai nostri compaesani di Toronto (Canada).
E’ tra l’altro, questo, un modo come un altro per ritrovare facce che magari non si vedono da diversi mesi se non anni o per far conoscere le nuove generazioni di Sanfilesi emigrati che diversamente avrebbero opportunità simili o alternative.
San Fili... vive! ... anche se a volte il San Fili che vive è più facile ormai ritrovarlo fuori dei confini naturali del territorio comunale che non lungo corso XX Settembre... a San Fili.
Riporto di un articolo inviatomi per il Notiziario Sanfilese del mese di novembre del 2014 dall’amico e compaesano Frank Perri relativo all’incontro dei Sanfilesi di Toronto in onore di san Francesco di Paola... ovviamente di quell’anno.
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Festa di san Francesco di Paola a... Toronto.
Di Frank Perri.

Da quasi due secoli il dodici ottobre rappresenta una data importante per molti Sanfilesi sparsi nel mondo. E’ il giorno che gli stessi hanno deciso di dedicare alla particolare venerazione del loro santo patrono san Francesco di Paola.
Il dodici ottobre scorso anche qui in Nord America, così come nel nostro paese d’origine, noi Sanfilesi abbiamo voluto onorare tale giorno. E l’abbiamo fatto anche e soprattutto grazie all’instancabile attenzione e lavoro di due nostri bravi compaesani: Salvatore Malfitano con la moglie Franca Storino e Vincenzo Maio con la moglie Rita Cundari (scialla). Grazie a loro un nutrito numero di Sanfilesi di Toronto si è ritrovato presso la chiesa di St. Joseph of the worker per rendere omaggio al santo paolano nello stesso giorno in cui parenti ed amici facevano altrettanto nel nostro lontano paesello.
La Santa messa è stata offerta da Oscar Bruno e famiglia mentre l’omelia è stata celebrata dal sempre vivace Padre Mario.
Ai piedi dell’altare, per l’occasione, c’era una magnifica statua raffigurante il taumaturgo di Paola. Tale opera è stata data in dono alla chiesa da tutti i fedeli che affollano questa chiesa ogni domenica. Fedeli che vengono da diverse parti del mondo.
Inutile dire che l’intuito per organizzare tale festa ed il contributo maggiore è stato dato fin dall’inizio degli anni Ottanta del XX secolo da tanti nostri compaesani molti dei quali oggi purtroppo non sono più tra noi.
Padre Mario nella sua omelia ha severamente condannato, senza usare mezzi termini, l’ipocrisia che regna nella società e nelle nostre case consigliando di perseguire la semplicità nella vita come soluzione efficace a tanti mali odierni.
Seguendo i suoi consigli quest’anno abbiamo fatto una festa non eccessivamente legata allo sfarzo ed al consumismo: niente sale di lusso e passerelle varie. Quest’anno alla fine della santa messa in onore di san Francesco di Paola tutti i presenti alla cerimonia ci siamo ritrovati nei locali adiacenti la chiesa per festeggiare laicamente il bellissimo incontro in onore del nostro santo protettore.
E’ stato bellissimo ed il tutto si è svolto con un piacevole rinfresco preparato dai tanti nostri compaesani. Tra questi il fantastico duo Salvatore & Vincenzo hanno messo ha disposizione dei presenti una buonissima porchetta.
In tanti hanno portato tante gustose preparazioni della cucina paesana: Antonella Maio, figlia di Renato, ha persino preparato la "chjina", delle scalette e delle pezzette; Liliana Rende (u guardiano) dei buonissimi dolci, Mario Conforti con la famiglia hanno offerto le pizze e Luigi Malfitano delle gustose salamelle.
È' doveroso segnalare che questo riuscitissimo incontro è stato allietato dall’orchestra del maestro Italo Chiodo di Sartano che si è offerto senza chieder nulla in cambio.
Nella speranza di esser più numerosi il prossimo anno un caro saluto ha chi legge ovunque siate.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

domenica 11 settembre 2016

Grazie di cuore da Concetta Assisa.

Antonio Assisa. Dirigente
squadra Sanflese.
Ringrazio pubblicamente dalle pagine di questo blog il sindaco Antonio Argentino, il signor Riccardo Palazzo, il SAN FILI CALCIO 1926, l'Associazione culturale UNIVERSITAS SANCTI FELICIS di San Fili, il COMITATO ORGANIZZATORE della celebrazione del “90ESIMO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA SQUADRA DEL SAN FILI CALCIO”  e lei, signor Pietro Perri, per l’onore riservato a mio padre Antonio Assisa.
Custodirò la targa a testimonianza del grande amore che nutriva mio padre per il calcio, secondo solo al grande amore per il suo paese nativo San Fili.
Grazie di cuore a tutti.
Concetta Assisa.
 

P.S.: sarà un grande piacere visitare la mostra della quale mi parlate Grazie ancora di cuore a tutti.

SAN FILI CALCIO 1926 - 90 ANNI DI FOTO.

E’ stata inaugurata venerdì 9 settembre 2016 la mostra fotografica sul tema “SAN FILI CALCIO 1926 - 90 ANNI IN FOTO” che racconta appunto, tramite l’esposizione di foto in bianco e nero ed a colori, i 90 anni di calcio ufficiale sanfilese.
La squadra del San Fili, infatti, è nata nell’ormai lontano 1926 a seguito di due squadri “esperimento” locali: la GIOVANE CALABRIA DI SAN FILI e l’ALBA.
La mostra, realizzata con la collaborazione tra il SAN FILI CALCIO 1926 e l’Associazione culturale UNIVERSITAS SANCTI FELICIS di SAN FILI ed ovviamente con il contributo logistico prestato dall’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SAN FILI, è stata approntata all’interno della Sala convegni della Biblioteca comunale “G. Iusi” di SAN FILI e resterà aperta dal 9 (giorno dell’inaugurazione) al 18 SETTEMBRE 2016 dalle ore 17:30 alle ore 20:00.
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SALA CONVEGNI BIBLIOTECA COMUNALE
COFFREDO IUSI DI SAN FILI
DAL 9 AL 18 SETTEMBRE 2016
DALLE ORE 17:30 ALLE ORE 20:00
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Nelle oltre cento foto esposte, la più vecchia risalente al 1927 mentre la più recente risale ovviamente a quest’anno. c’è un bellissimo spaccato sociale, culturale ed ovviamente storico della nostra stupenda comunità.
Vale la pena vederla? ... certamente si! ... anche se non si è sanfilesi.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

sabato 10 settembre 2016

Tutto ha un costo nella gestione pubblica... anche il risparmio.

Tutto negli anni '50 al "bacile"
la piscina dei Sanfilesi.
La lingua batte dove il dente duole e sembra che il dente per alcuni campioni della politica locale sia la riapertura della piscina comunale di San Fili: perché continuano a parlare continuamente della riapertura di questo costosissimo (per le casse comunali e quindi per le tasche dei contribuenti sanfilesi) impianto sportivo cercando di convincerci - e di autoconvincersi - dell'opportunità che offre lo stesso alla nostra Comunità?
Sapete cosa significa aver deviato per diversi anni circa 50.000,00 euro degli incassi dei tributi locali per mantenere in vita questa struttura attiva nel nostro territorio? .... significa maggiori tasse per tutti i contribuenti, significa strade più sporche, significa meno servizi alla cittadinanza, significa aumenti dei costi di servizi che spesso e volentieri neanche si sono visti né si vedranno in futuro dalle nostre parti, significa... che realmente non vogliamo dare un futuro alla cittadina sanfilese ed in particolare al suo centro storico sempre meno abitato.
Ed in cambio di cosa? ... forse in cambio della garanzia di lavoro (pagante in tal modo dalla Comunità Sanfilese) a due o tre persone che ci garantiranno magari qualche voto in più alle prossime amministrative?
A proposito: sembra che con l'adeguamento dell'impianto di riscaldamento dell'acqua e del resto dell'ambiente della piscina comunale di San Fili di quei 50.000,00 euro si risparmieranno ben il 30% dell'importo stesso... cosa che decisamente non credo (tutto ha un costo nella gestione dell'amministrazione pubblica per i contribuenti... anche il risparmio).
Ma ammesso e non concesso che ciò sia vero il risparmio dovrebbe aggirarsi intorno a 15.000,00 euro e quindi altri 35,000,00 euro dovranno restare a carico delle tasche dei contribuenti sanfilesi che continueranno a scontrarsi con buche sulle strade, pericoli costanti in tutto il territorio comunale, mancanza di servizi tali da rendere appetibili agli esterni inclusi gli universitari di ipotizzare un proprio trasloco nel nostro centro storico e via dicendo.
Intanto già abbiamo appreso che parte dell'energia prodotta dai pannelli fotovoltaici montati sui tetti degli edifici pubblici comunali e destinati ad impinguare (... sarà?) le casse del Comune riducendo il peso del costo dell'illuminazione pubblica dalle tasche dei cittadini sanfilesi sarà destinata a dare un piccolo sollievo al costo della nuova gestione della piscina di contrada Frassino.
... complimenti.
In ogni caso se volete, cari concittadini, che certi lussi nel nostro paesino vengano mantenuti in vita... per favore... non lamentatevi più in mia presenza. Non lamentatevi per la gestione della pulizia delle strade e dei vicoli del nostro amato/odiato paesino, non lamentatevi di un'estate di richiamo inesistente, non lamentatevi che il nostro paese è ormai morto, non lamentatevi che non ci sono pullman, non lamentatevi delle buche, non lamentatevi della raccapricciante situazione venutasi a creare sotto il muraglione, non lamentatevi delle frane o di come viene gestita la sicurezza a San Fili, non lamentatevi delle macchine in doppia o tripla fila in determinati punti del paese, non lamentatevi del personale comunale, non lamentatevi... semplicemente NON LAMENTATEVI!
Vogliamo parlare una volta per tutte di che futuro vogliamo dare al nostro paesino visto che il passato ed il presente ce li siamo già stupidamente giocati?
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!

lunedì 5 settembre 2016

San Fili ricorda il 90esimo anniversario del calcio ufficiale locale.

Si terrà VENERDI’ 9 SETTEMBRE 2016 CON INIZIO ALLE ORE 18,00 a San Fili una bellissima manifestazione celebrativa del 90esimo anniversario del calcio ufficiale locale.
Ufficialmente, infatti, la cittadina di San Fili ha visto dar vita alla sua prima formazione calcistica nel lontano 1926.
Il programma della serata è alquanto nutrito.
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ORE 18,30 - PRESSO IL TEATRO COMUNALE
Apertura CERIMONIA CELEBRATIVA DEI 90 ANNI DI STORIA DEL CALCIO SANFILESE

Interverranno:
Saverio MIRARCHI - Presidente F.I.G.C. Comitato Reg. Calabria
Vincenzo PERRI - Componente Commissione Nazionale F.I.G.C. Impianti Sportivi
Antonio ARGENTINO - Sindaco di San Fili
Pietro PERRI - Presidente Ass. Cult. UNIVERSITAS SANCTI FELICIS di San Fili
Riccardo PALAZZO - Presidente SAN FILI CALCIO

Egidio Marzullo. Sanfilese
... anni Quaranta.
A seguire:
Consegna riconoscimenti e presentazione della squadra di calcio di San Fili 2016/2017

Al termine della manifestazione apertura mostra fotografica
“90 ANNI DELLA NOSTRA STORIA”
Allestita presso la SALA CONVEGNI della Biblioteca comunale “G. Iusi” di San Fili
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LA CITTADINANZA (in particolare quanti hanno contribuito a fare la storia del calcio a San Fili) E’ INVITATA A PARTECIPARE.
E poi... chissà... in qualche foto della storia del calcio a San Fili potreste ritrovare anche il vostro volto o quello di qualcuno dei vostri cari. Perché il calcio a San Fili, credimi, sei anche tu.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace ma... “si vis pacem para bellum”!