SAN FILI BY PIETRO PERRI BLOG: novembre 2015

A chi non ha il coraggio di firmarsi ma non si vergogna di offendere anche a chi non (?) lo merita.

Eventuali commenti a post di questo blog non verranno pubblicati sia se offensivi per l'opinione pubblica e sia se non sottoscritti dai relativi autori. Se non avete il coraggio di firmarvi e quindi di rendervi civilmente rintracciabili... siete pregati di tesorizzare il vostro prezioso tempo in modo più intelligente (se vi sforzate un pochino magari per sbaglio ci riuscirete pure).
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Ricordo ad ogni buon file l'indirizzo di posta elettronica legata a questo sito/blog: pietroperri@sanfili.net

sabato 28 novembre 2015

E se iniziassimo a parlare di “Decoro Urbano Sanfilese”? (3)

Ovvero... CRONACHE DI ORDINARIA FOLLIA... SANFILESE.
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Stupenda questa foto, vero? ... a vederla... anche per un sanfilese diventa quasi difficile individuarne il punto... eppure, sempre da sanfilese, da questo punto ci passiamo quasi una volta al giorno.
E' uno dei punti del tracciato urbano più pericolosi del nostro territorio: il bivio per Bucita.
Perché pericoloso? ... perché nella strada centrale, proprio davanti alle panchine, degli scellerati continuano a parcheggiare i propri mezzi irrispettosi di chi potrebbe sedersi sulle panchine stesse e menefreghisti (un vero atto criminale a dire il vero) del fatto che posizionando li i propri automezzi oscurano completamente la visuale a chi si trova in tale incrocio venendo dalla frazione o dalla contrada Frassino alla guida del proprio automezzo.
OK, per impedire che gli imbecilli agiscano da imbecilli è da più tempo che sto consigliando a componenti (assessori?) dell'Amministrazione comunale di San Fili (non solo a quella attuale... anche a qualcuno della precedente) di posizionare un paio di pali in ferro con una catena davanti a tali panchine per ovviare il tutto impedendo che l'imbecillaggine si riveli, in un domani speriamo sempre più lontano) il risultato di... una tragedia annunciata. Ed allora si interverrà posizionando dei paletti ed una catena (o solo dei paletti opportunamente colorati) ottimi ad impedire di parcheggiare a ridosso non solo dell’incrocio (cosa di per se già vietata dal codice della strada) ma persino delle panchine.
Perché prima o poi anche questo - se non si corre a priori ai ripari - si verificherà di certo.
... ma forse parlo a me stesso. E forse qualcuno si renderà conto del reale pericolo di tale situazione (come detto sopra facilmente ovviabile) solo quando ormai sarà troppo tardi per prevenire il tutto.
Che Dio ce la mandi buona... che a crearci i problemi siamo già abbastanza bravi da soli... senza bisogno di aiuti celesti.
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... un caro abbraccio a tutti dal vostro sempre affezionato Pietro Perri.
... /pace!

martedì 24 novembre 2015

E’ giusto parlarne? ... per il futuro di San Fili e dei Sanfilesi credo proprio di si.

Interno della piscina comunale di San Fili
foto di repertorio (inaugurazione).
Venerdì 27 novembre 2015 il Consiglio comunale di San Fili (organismo  di cui io faccio parte in quanto componente di maggioranza) approverà la “Variazione di assestamento generale del bilancio 2015”. 
Un obbligo... tra l’altro secondo me più che giusto (dopotutto mi sono diplomato allo storico Istituto Tecnico Commerciale “G, Pezzullo” di Cosenza) in quanto in corso d’opera qualcosa sulle previsione comunque cambia.
Ovviamente siccome qualcuno nascendo mi ha consegnato, vuoto a rendere, un cervello anche per pensare... non posso che pensare e pensare in particolare su un punto di tale variazione di bilancio. Il punto (purtroppo la lingua - il dito sulla tastiera del mio notebook a dire il vero in questo momento - batte dove il dente duole... o il tasto si muove) che mi ha colpito è quello relativo ad una parte della gestione della piscina comunale del paese. Quale?
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CAPITOLO                                    
601.00 48.000,00 1.06.01.02
VOCE                                  
SPESA GAS PISCINA COMUNALE
SOMMA PREVISTA                    
48.000,00 (dico quarantottomila/00) EURO
MINORI SPESE                
-10.000,00 EURO (ricordo che la piscina comunale di San Fili momentaneamente - personalmente spero ancora per tanto tempo visto i costi che gravano su una comunità di contribuenti sempre più impossibilitati a far fronte ai propri impegni verso l’erario - è chiusa)
STANZIAMENTO RISULTANTE
38.000,00 (dico trentottomila/00) EURO
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... e i sempre più osannati Mario Monti, Matteo Renzi e company non solo ci tagliano sulle rimesse statali ma ci impongono persino di tagliare (alle amministrazioni locali) sulla carta per le stampanti dei computer o... sulla carta igienica.
Mi dirà, ed io accetto anche ciò, che la piscina comunale è un fiore all’occhiello ma... non mi si venga a dire che anche le buche sulla strada, le erbacce lungo i marciapiedi, i vari ‘ntruoppicaturi presenti nel territorio comunale di San Fili, le strane che franano ovunque anche per colpa di una pessima prevenzione, i cassonetti dei rifiuti uno peggiore dell’altro e chi più ne ha più ne metta... sono un fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale di San Fili.
Perché se il costo di gestione (sopra parliamo solo di “spesa gas piscina comunale”) è di molto superiore a 48.000,00 euro annuali... tutto (e non dico cosa in particolare) per la nostra amata/odiata San Fili è un fiore all’occhiello.
Voterò (e voterò a favore) , da Consigliere di maggioranza, venerdì prossimo la variazione al bilancio preventivo 2015? ... si, visto che ho votato (ed ho votato a favore) il bilancio preventivo stesso.
... ma è giusto che anche voi sappiate. E sappiate quanto grava e quindi quanto vi costa questo “indispensabile servizio" in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. E giustamente sappiate quanto vi costa... una bella nuotata non fatta nella piscina comunale di San Fili.
A proposito: vi risparmio lo choc di sapere quanto paghiamo (come Comune) per quanto riguarda le utenze telefoniche che ricadono sul nostro bilancio. 
Meglio soprassedere.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace.

lunedì 23 novembre 2015

LE VACCHE SACRE DELLA (OMISSIS) SANFILESE.

E' ormai da tanti anni che nei pressi (se non all'interno) del centro abitato della frazione Bucita a San Fili (e non solo nei pressi del valico Crocetta o sulla SS107 versante paolano) ci si può imbattere in mastodontici animali che pascolano indisturbati e senza alcun apparente controllo.
Si tratta di mucche... più vacche che mucche a dire il vero.
Ma non è contro di loro che ce l’ho. Anzi, sapere che sono allevate in modo a dir poco biologico mi fa quasi pensare di andare dai proprietari dell’azienda che li alleva e di chiedere agli stessi qualche fetta di buona carne vaccina da portare sulla mia tavola. 
Dopotutto brucano erba delle nostre zone, respirano la nostra aria e bevono la nostra acqua... cosa si può pretendere di più per ottenere una bella fetta di carne vaccina di alta qualità?
... ovviamente finché tale fetta di carne posso addentarla comodamente seduto alla mia tavola e non, da ambulante priva d’ogni controllo qual è, mi ci devo andare a rompere le corna sbattendoci contro con la mia macchina.
Perché l’incidente, senza così mettermi a fare l’uccello del malaugurio, prima o poi con tali mastodontici animali ci sarà.
E c’è chi afferma che non sarà neanche la prima volta.
Personalmente nel girovagare “sacro incontrollato ed indisturbato” di queste mucche (... ma perché continuo a non chiamarle vacche?) mi ci sono finora imbattuto almeno tre volte negli ultimi dieci o quindici anni. Ed una di queste poteva veramente segnare la mia fine e quella di tanti altri automobilisti che come me percorrevano - appunto dieci o quindici anni addietro - la nuova SS107 che collega la citta di Cosenza con la cittadina di Paola... sul versante paolano.
Quel giorno fu per un puro caso che entrai a velocità decisamente ridotta all’interno di una delle della doppia galleria. All’interno, nella galleria in curva e per niente illuminata, camminavano indisturbate due o tre mucche (... e dalle co’ ste vacche della malora). Un altro paio di volte le ho incontrate nei pressi del valico Crocetta (sempre indisturbate ed incontrollate) al centro della strada... la vecchia SS107, una volta le ho osservate ormai giunte al di sotto del cimitero cittadino (un po’ come dire “dal produttore al consumatore”) e tantissime volte nei pressi del ponte che sovrasta il torrente Franchino nel territorio della frazione Bucita di San Fili.
... non raramente in curva (e quindi difficili da scansare se ce li si ritrova di botto davanti) e sempre in mezzo alla strada. Decisamente un appuntamento con la morte per tanti di noi... un appuntamento a cui prima o poi qualcuno di noi (speriamo chi di competenza e non degli innocenti cittadini) potrebbe giungere in orario.
Domanda (rivolta a chi di competenza... sempre più incompetente): dobbiamo per forza aspettare che qualcuno ci rimetta le penne sbattendoci contro con la propria macchina per affrontare di petto il problema?
... o devo pensare che le vacche sacre della 'ndrangheta non sono solo nel reggitano, nella locride o nel lametino ma sono anche nel nostro amato-odiato paese di San Fili?
A proposito: una delle volte in cui mi ci sono imbattuto qualche anno addietro ebbi modo, - giungendo al bivio di San Fili dalla frazione Bucita - di avvisare un ex maresciallo dell’Arma della situazione di cui ero appena stato testimone e protagonista.
“Marescia’, gli dissi, guardi che sul ponte che collega San Fili con la frazione ci sono delle mucche che pascolano indisturbate e che potrebbero arrecare seri danni (forse anche di carattere mortale) a qualche automobilista.”
Fu stupenda la risposta che mi beccai da quell’impeccabile rappresentante dell’Ordine: “Pietro...”, mi disse, “... quando ti trovi in situazioni del genere... non aver paura: scendi dalla macchina, prendi un bastone che sicuramente troverai nelle vicinanze e... inizia a battere per terra. Vedrai che le mucche si sposteranno e tu potrai facilmente proseguire con la tua macchina.”
Gli dissi che avevo capito e... ripresi la mia passeggiata sempre più avvinto nei miei assurdi pensieri e nella mia sempre più vana voglia di cambiare il mondo. Un mondo fatto giusto a livello di certi soggetti.
Quel giorno - me ne convinsi e ne sono convinto tutt’ora - al bivio di San Fili non mi ero imbattuto in un rappresentante per giunta graduato dell’Arma dei Carabinieri ma... in un esperto nell’allevamento e nella gestione delle vacche.
Ovviamente la sua affermazione mi ha convinto a non rivolgermi più a soggetti in divisa per evidenziare tale problema ma... se un domani dovesse succedere qualche tragedia legata alle vacche sacre della (omissis) sanfilese... lo si sappia: tutti sappiamo, anche le Forze dell’Ordine, di tale problema. E tutti sappiamo che è un problema che persiste da decenni nella nostra zona.
... non solo io!
Non lo so solo io che cammino con in macchina un bastone da battere per terra per far spostare le mucche... se nel frattempo non ci ho sbattuto contro con la mia macchina... e con la mia testa.
Le foto che propongo allegata a questo post non sono un fotomontaggio. Le ho scattate sabato 20 novembre 2015 nei pressi del ponte che sovrasta il torrente Franchino... a Bucita.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

sabato 14 novembre 2015

Se ne parlerà a San Fili martedì 17 novembre 2015: le problematiche del castagneto in Calabria.

E vero, sono finiti i tempi in cui San Fili era anche il paese delle castagne. Oggi, infatti, grazie ad una politica economico-sociale che ha caratterizzato la vita amministrativa del nostro borgo, di tutto si potrebbe parlare tranne che di San Fili come paese delle castagne. Oggi al massimo potremo definire San Fili, dal punto di vista puramente botanico, il paese delle... caggie.
Ma a volte rinverdire le potenzialità perse (potenzialità che oggi potevano essere un ottima prospettiva e possibilità di sviluppo) comunque non guasta... mai.
E così, eccoci qua, pronti a parlare di un futuro che è già stato ma - miracolo permettendo - potrebbe anche ritornare, magari fra qualche decennio ponendo oggi un minimo di basi per lo stesso, nuovamente ad essere. Purché si comprendano veramente gli errori del passato. Purché si capisca una volta per tutte che anche su questo fronte i soldi facili sono tutto tranne che un investimento per il futuro. Ed i soldi facili per i nostri stupendi castagneti sono stati... il taglio selvaggio e quindi la distruzione d’una economia che oggi più che mai avrebbe potuto garantire, più che nel passato, un futuro alla nostra piccola... laboriosa comunità.
Il passato? ... si vendica.
Ed eccoci a martedì 17 novembre 2015 tutti invitati - dall’Amministrazione in carica - all’interno del Teatro comunale di San Fili per discutere sul tema (speriamo “tutti insieme appassionatamente”) “Le problematiche del castagneto in Calabria”. E se ciò (ovvero discutere “tutti insieme appassionatamente”) non avverrà... comunque avverrà che degli esperti di settore si ritroveranno a godere, e quindi a pubblicizzare in futuro, delle bellezze del nostro stupendo borgo.
Detto ciò... ecco di seguito quanto riportato sulla locandina relativa al convegno, ovvero il tema e la scaletta dello stesso:
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COMUNE di SAN FILI (CS)
Convegno
Problematiche del
castagneto in Calabria
Martedì 17 Novembre 2015
Teatro Comunale - Piazza S. Giovanni - San Fili
Ore 10:00 Saluti dei Sindaci e delle Autorità
Relazioni
I castagneti della costiera calabra
Dott. Vincenzo BERNARDINI, CREA-SAM, Rende
L’attività di controllo del cinipide galligeno del
castagno in Calabria
Dott.ssa Vincenzina Scalzo, ARSAC, Cosenza
Malattie crittogamiche del castagno
Dott.ssa Veronica Vizzarri, CREA-OLI, Rende
Economia, politiche e prospettive della
castanicoltura da frutto italiana
Dott.ssa Tatiana Castellotti, CREA-CRAI (INEA), Rende
La castagna, aspetti nutrizionali e commerciali
Dott.ssa Gabriella Lo Feudo, CREA-OLI, Rende
Conclusioni
Assessore Regionale all’Ambiente
Antonella Rizzo
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Questo post (pubblicità convegno) lo dedico in ogni caso alla memoria del caro amico Salvatore “Turuccio” Mazzulla, un caro compaesano tristemente passato a miglior vita qualche anno addietro... forse perché, nell’indifferenza dei più (anche di chi si spacciava per suo amico), credeva in determinate cose. Credeva in un possibile futuro per San Fili e credeva in una possibile ripresa dei castagneti Calabresi in generale e... sanfilesi in particolare.
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... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace!

lunedì 9 novembre 2015

12 NOVEMBRE 2015 - 90° ANNIVERSARIO INAUGURAZIONE MONUMENTO AI CADUTI. (4)

Ok, ci siamo quasi: giovedì prossimo in piazza san Giovanni San Fili ed i Sanfilesi celebreranno in modo adeguato il 90° anniversario del Monumento ai Caduti... e con qualche giorno di ritardo festeggeranno anche la Giornata delle Forze Armate... quella che normalmente si festeggia il 4 novembre in ricordo del 4 novembre del 1918. Giornata, quest’ultima, il cui il Maresciallo Armando Diaz con un proprio bollettino comunicò al Popolo Italiano la fine della Prima Guerra Mondiale o del conflitto bellico che sarà ricordato anche come... Grande Guerra.
Autorità civili, religiose e militari partendo in corteo da piazza Mario Nigro (ex piazza Caserma - spazio antistante il bar della famiglia Sammarco) e percorrendo un buon tratto di corso XX Settembre (altra data importantissima per la nostra Nazione) accompagnati dalla banda musicale giungeranno in piazza san Giovanni dove si terrà il clou dell’intera manifestazione: finalmente il Monumento ai Caduti di San Fili verrà adeguatamente onorato. E con esso il ricordo di quanti col sacrificio della propria vita ci hanno consegnato un imperituro futuro.
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Pietro Perri, Frank Parise e
Peppino Fullone... agli inizi del
Millennio.
Eppure il Monumento ai Caduti di San Fili, per noi Sanfilesi, è decisamente qualcosa di più... che non un seppur caro... semplice ricordo dei nostri concittadini periti sia nel corso della Prima Guerra Mondiale che nel corso della Seconda.
Eppure il Monumento ai Caduti di San Fili, per noi Sanfilesi, non è solo l’apprezzare la stupenda scultura marmorea opera del maestro Leone Tommasi da Pietrasanta (LU), artista a livello internazionale di indiscusso valore.
Proprio così: il Monumento ai Caduti di San Fili per noi Sanfilesi è anche e soprattutto un simbolo del nostro “Essere Sanfilesi”.
Non ci credete?
Allora ditemi: se io vi dico “San Fili” voi... a cosa pensate?
Semplice: pensate alla Chiesa Madre, al campanile, ad un paesino su tre monti, alla Chiesa del ritiro o dei frati ritiranti e... al Monumento ai Caduti di piazza san Giovanni.
Ovviamente parlo con le nuove generazioni, perché da chi ha qualche anno in più di noi mi aspetto, oltre alle suelencate, qualche altra risposta tipo... la stazione ferroviaria, u bacile, il torrente (o jume) Emoli, il ponte di Crispini e via dicendo.
In questi anni mi sono divertito a scattare qualche foto in più a nostri compaesani emigrati all’estero rientrati nel periodo estivo per riabbracciare i propri cari... o per portare un fiore sulla tomba dei familiari o... sui loro ricordi giovanili.
Trovandomi con loro in piazza san Giovanni non vi dico com’erano felici quando dicevo loro che avrei cercato di far venire nella foto il Monumento ai Caduti (... diciamo semplicemente “Il monumento”) e magari uno scorcio dell’edificio dell’ex cinema.
Quello, credetemi, è... uno dei pochi nostri simboli che ci qualifica in modo incontestabile come... Sanfilesi.
E noi lo siamo!
Quindi il 12 novembre 2015 mi raccomando: alle ore 10:45 in piazza Mario Nigro prima e poi, proseguendo lungo corso XX Settembre, alle 11:00 in piazza san Giovanni.
Anzi, se qualcuno vuole assistere ad un saggio di musica dei ragazzi delle Scuole Medie dell’Istituto Comprensivo di San Fili... l’appuntamento è alle ore 10:00 in piazza san Giovanni. A seguire come da programma.
Un piccolo doveroso pensiero anche ai fratelli della frazione Bucita caduti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale. Gli stessi saranno ricordati con la deposizione di una corona alla sacra lapide in piazza Giuseppe Miniaci alle ore 10:00.
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... un caro abbraccio a tutti dal vostro sempre affezionato Pietro Perri.
... /pace!

mercoledì 4 novembre 2015

12 NOVEMBRE 2015 - 90° ANNIVERSARIO INAUGURAZIONE MONUMENTO AI CADUTI. (3)

Perché GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE  2015 - Perché il 4 novembre d’ogni anno.
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Oggi, 4 novembre 2015, San Fili ed i Sanfilesi non hanno reso, così come ogni anno da decenni a questa parte, i dovuti onori al Monumento ai Caduti né onorato la Festa delle Forze Armate.
Lo faranno, e decisamente alla grande, prossima settimana ed in particolare GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE 2015.
In tale data infatti San Fili ed i Sanfilesi non solo renderanno onore alle Forze Armate ma celebreranno il 90° ANNIVERSARIO DELL’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AI CADUTI DI SAN FILI. Il nostro bellissimo e significativo monumento (quello di piazza san Giovanni) infatti è stato inaugurato, alla presenza di alcune tra le più importanti autorità della provincia di Cosenza, esattamente il 12 ottobre del 1925.
A proposito, sapete perché le Forze Armate vengono ricordate in Italia il 4 novembre di ogni anno? ... ce lo chiarisce tra l’altro il messaggio che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha trasmesso, per oggi 4 novembre, alle stesse Forze Armate. Messaggio che leggeremo anche noi, GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE 2015 in piazza san Giovanni in occasione della celebrazione della giornata delle Forze Armate e del 90° ANNIVERSARIO DELL’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AI CADUTI DI SAN FILI.
Ecco di seguito il testo del messaggio:
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«Ricorre quest'anno il centesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha lacerato e devastato l'intera Europa. Il 4 novembre segna la data in cui finalmente si pose termine alla guerra che doveva coronare con Trento e Trieste il sogno risorgimentale dell'unità nazionale. Ricordiamo con rinnovata commozione il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate nell'immane tragedia e le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte negli eventi bellici. In questo lungo percorso le Forze Armate italiane, al servizio del Paese, hanno operato con abnegazione e valore per assicurare il mantenimento della sovranità nazionale e dell'integrità territoriale, del diritto internazionale. Ne è straordinaria dimostrazione l'impegno che uomini e donne in uniforme profondono nell'assolvimento dei compiti loro assegnati sia nelle delicate operazioni di mantenimento della pace in teatri esteri, sia sul suolo patrio in concorso alle Forze di Polizia ed in soccorso alla popolazione colpita da calamità naturali. Lo strumento militare nazionale è oggi oggetto di una profonda trasformazione i cui lineamenti sono stati tracciati nel Libro Bianco per la sicurezza e la difesa, per consentire alle Forze Armate di servire meglio il Paese, operando con efficacia ed efficienza in un contesto di rapidi e continui mutamenti che coinvolgono l'intero scenario internazionale. L'obiettivo è quello di conferire il massimo impulso allo sviluppo delle capacità operative e delle componenti umane e tecniche.
La Repubblica sa di poter fare affidamento sui suoi militari per la propria sicurezza e per sostenere la pace e la giustizia internazionale.
Agli Ufficiali, Sottufficiali, graduati, militari di truppa e personale civile della Difesa esprimo l'ammirazione del Paese e il piú sentito ringraziamento.
Viva le Forze Armate, viva l'Italia!»
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... inutile dire che siamo ben felici anche noi di condividere le bellissime parole che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inteso esprimere nei confronti delle Forze Armate. Perché, volenti o nolenti, anche noi siamo Italiani.
E non dimenticate: GIOVEDI’ 12 NOVEMBRE 2015 TUTTI IN PIAZZA SAN GIOVANNI A SAN FILI.
... un caro abbraccio a tutti dal sempre vostro affezionato Pietro Perri.
... /pace.